Re: Opportunità Sociali, Milano o Roma
Se cresci in una famiglia come la mia, ossessionata dal controllo su alcune cose, tra cui soprattutto la privacy, il rispetto degli spazi personali, la territorialità e il tenere a distanza le persone troppo invadenti, è mille volte meglio la città. Loro credevano erroneamente che vivere a contatto con altra gente in un palazzo, che ti cammina sopra la testa, che ti passa vicino alla porta di casa, fosse lesivo nei confronti della riservatezza, così hanno preferito restare al paesello, andando ad abitare addirittura fuori dal centro abitato.
Ma non avevano fatto i conti col fatto che se vuoi dei figli, devi anche provvedere alla loro socialità, non basta dargli da mangiare e mandarli a scuola. I miei hanno avuto un approccio nella vita dove la socialità è considerata un male necessario: tieni i contatti col prossimo solo perché ti serve, perché ti aiuta ad avere conoscenze per trovare lavoro e mantenerti, non riescono a concepire l'essere con gli altri come un piacere fine a se stesso che nel lungo termine contribuisce a dare completezza e profondità alla tua indole.
Quindi pensarono bene (anzi male) di isolarsi, non tenendo conto delle necessità relazionali di una loro eventuale prole. Ma per chi come loro è appunto ossessionato dalla privacy, il paese è un brutta bestia. Si è in pochi e tutti sanno più o meno tutto di te, non c'é possibilità di selezionare le conoscenze perché si è in pochi, il conformismo impera e non ci sono gruppi divisi in relazione alle abitudini e agli stili di vita. Non ci sono, per dire, i radical chic o i tamarri, i business-oriented e quelli più terra terra...si è un po' tutti la stessa minestra, e se inizi ad isolarti perché proprio la tua famiglia ha uno stile relazionale nullo o principalmente fondato sulla riservatezza, non ti rimane molto altro. Diventi un solitario, la tua personalità ne risente in termini di evoluzione, persino la tua autoconsapevolezza...rimani un individuo formato solo a metà e adesso non è che voglia fare un panegirico della socialità a tutti i costi, ma l'isolamento totale a chi giova?
Ho scritto tutto questo per dire che la città è molto meglio per chi è selettivo e non va d'accordo con tutti.
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