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Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
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Per me BR e (neo)fascisti sono da condannare entrambi, anche se per motivi diversi (le BR, oltre che per la violenza gratuita, anche per essere stati tra gli artefici più o meno inconsapevoli del "riflusso" e tra i migliori alleati della reazione). La differenza casomai, come ho detto prima, è nel fatto che l'estremismo armato di sinistra è stato molto più perseguito di quello di destra, nella storia italiana. I motivi potrebbero essere spunto di riflessione... |
Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
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Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
Non parliamo poi di Franca Rame che difendeva quell'infingardo di Achille Lollo, tra i responsabili del rogo di Primavalle.
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Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
Preferisco il IX Korpus dell'esercito partigiano iugoslavo
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Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
Comunque, i fascisti i loro scopi li hanno già quasi del tutto raggiunti.
Trasformare l'Italia in uno stato di polizia e far accettare alla maggior parte della popolazione questo, l'hanno fatto, con la penalizzazione delle violenze contro i poliziotti, superando la legislazione precedente (risalente non so a quale periodo). Quindi a che scopo rispondere "squadracce fasciste"? |
Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
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sullo squadrismo comunque va inquadrato il periodo storico, va storicizzato, condannare sì certo ci mancherebbe pure. Poi è controverso che lo squadrismo appartenga al 'fascismo' come movimento politico, il fascismo se ne serve Mussolini media fra la componente più politica e quella squadrista, che col fascismo originario a poco a che vedere (Balbo, Grandi, Farinacci ), tanto è vero che gli squadristi gli preferirono D'Annunzio il quale prese una notte di tempo, dopodichè saggiamente rifiutò l'offerta. |
Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
Il fascismo nelle campagne garantisce la pace sociale in due modi: in primo luogo coattivamente con lo squadrismo (la distruzione del sindacalismo bracciantile e la conseguente fine dei patti agrari fra sindacato e proprietari terrieri) e il successivo corporativismo e in secondo luogo con la sbracciantizzazione (la trasformazione di alcuni braccianti in coltivatori diretti tramite esproprio di terre appartenenti agli agrari).
Ergo, col fascismo se eri un bracciante ci rimettevi, a meno che il regime non ti permettesse di diventare un coltivatore diretto. Ho letto comunque che se da un lato la sbracciantizzazione fece acquisire un certo consenso al fascismo anche in zone tradizionalmente rosse (che però poi ritornarono rosse più o meno con le stesse percentuali, boh), dall'altro essa NON fu accolta negativamente dagli agrari, che videro in essa una strategia per diminuire il malcontento in cambio della cessione di una ridotta quota della loro terra, spesso la meno produttiva. In buona sostanza, a mio modo di vedere il "la terra ai contadini" dei fascisti è qualcosa di strumentale al fine di proteggere il vero nucleo dell'ideologia fascista, che è la protezione degli interessi dei capitalisti tramite la forzata "pace sociale" (niente sindacati, corporativismo). |
Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
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E vogliamo anche dire che senza squadrismo il fascismo probabilmente non avrebbe mai preso il potere? Non serviva solo a intimidire gli avversari, ma anche a creare consenso in quanto violenza "necessaria" per "ristabilire l'ordine" e tranquillizzare le fasce sociali che temevano esiti "bolscevichi" della crisi italiana. |
Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
Se si leggono le ricostruzioni che storici e giornalisti fanno degli anni di piombo, sembra che i brigatisti rossi e i loro stretti parenti siano sempre stati considerati dei folli, isolati da tutto il resto del Paese. Sembra che il progetto di una società comunista, da realizzare attraverso una rivoluzione, sia stata una pazza idea nelle menti di pochi. Ma non andò così. Per una decina d'anni, diciamo dal 1968 in poi, l'estremismo di sinistra poté godere della benevolenza, del consenso, e a volte della complicità della maggior parte dei giornali e del mondo della cultura ufficiale. Ci volle il cadavere di Moro fatto trovare a metà strada fra le sedi della Dc e del Pci per interrompere una mistificazione che i mass media conducevano dal tempo della scoperta dei primi covi delle Brigate Rosse. Per dieci anni gli italiani furono ingannati dai nove decimi della stampa nazionale, che chiamò "sedicenti" le Brigate Rosse e nascose e negò qualsiasi episodio di violenza e di estrema sinistra. Perché accadde tutto questo? Molti giornalisti agirono per fede politica. Ma molti altri, più semplicemente, si accodarono seguendo il vento, che in quel momento sembrava portare a un immancabile trionfo del marxismo. Così, legioni di cronisti "borghesi" si misero l'eskimo, confermando una vecchia battuta di Leo Longanesi, e cioè che lo stemma al centro della bandiera italiana dovrebbe essere la scritta: "Ho famiglia".
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Re: Brigate rosse o squadracce fasciste?
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