![]() |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
chi altro viene? :) |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Invece una grande parte viene utilizzata come mangime per gli allevamenti animali, con conseguente danno per la salute degli umani dovuto al consumo eccessivo di carne, inquinamento atmosferico devastante; ormai tutti sanno quanto sono inquinanti gli allevamenti. Consumo di acqua STRATOSFERICO... i dati sono contrastanti ma è noto che ci vogliono migliaia di litri di acqua (considerando tutta la filiera) per fare 100 grammi di carne. E non ultimo, lo sfruttamento e l’uccisione di queste povere bestie... Adesso la gente penserà “e che sarà mai una fetta di prosciutto” .. beh, è tutto questo. |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
non ho il disturbo, ma posso capire vagamente la sensazione quando mi trovo a mangiare delle cose controvoglia che proprio non mi piacciono, il senso di repulsione è simile a come lo descrivi (io ho grossi problemi con formaggi e latticini ma non per intolleranza, proprio per gusto personale)
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Mi rendo comunque conto che devo sistemare questa cosa, mi sento molto in colpa per averlo condizionato e per non averlo seguito in tante cose, ma ero frenata dalla paura di trovarmi in situazioni che mi mettessero a disagio. Ne ho parlato con un nutrizionista e un’esperta di disturbi alimentari, ma nemmeno loro hanno saputo aiutarmi. Il nutrizionista mi ha detto cose che già sapevo ovvero che non è un pezzo di pizza a poter influire sulla mia salute eccetera. L’esperta di disturbi alimentari mi ha detto che questo non è un vero e proprio disturbo alimentare e che lei si occupa di mangiatori compulsivi quindi non saprebbe proprio come aiutarmi. |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Ci sono se volete. |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Insomma ho fatto i salti mortali, ma finchè siamo noi due poteva anche andare, a lui mancava uscire con altre coppie, in gruppo, dove non potevo pretendere che tutti si adattassero a me. E per carità aveva tutte le ragioni del mondo, solo io che non riuscivo ad affrontare questa cosa perchè poi sarei stata male tutto il tempo della vacanza e avrei rovinato tutto anche a lui, così per paura gli dicevo di no. Io non so proprio come uscirne |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Cerca altre persone così e uscite a mangiare insieme, se trovi anche il fidanzato con questi gusti qua è fatta.
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Io Nives davvero ti consiglio di cercarle in quell'ambiente le amicizie e se capita l'amore. Poi certo capitera' anche qualche altra uscita occasionalmente e li' se puoi proponi tu, altrimenti devi essere in grado di rassegnarti a un'insalatina o delle verdure (o altro che ti vada), non saran il massimo e cucinate chissa' come ma per una volta puoi mangiarle e mantenerti sorridente, se hai l'aria serena nessuno ci vedra' di male (magari puo' capitare una battuta, ma innocua), se non vi trovate li' immediatamente ma con prenotazione puoi chiedere prima , dire per esempio che sei vegana e se possono per te predisporre un piatto di verdura. Certo se anche una normale insalata o dei peperoni stufati per te sono offlimits e mai lo faresti hai in effetti un problema.. Ma non ti e' mai capitato di non avere nelle vicinanze un negozio bio aperto e la dispensa vuota, che faresti succedesse, andresti a letto senza cena, eventualmente non mangeresti per giorni ? Ecco dovresti riuscire ad avere qualcosa che riesci a mangiare, che sufficientemente diffuso, e anche imparare a forzarti un po', che si' e' vero puo' darsi non sia sanissimo o buonissimo, ma insomma e' solo un piattino, una fettina, per una volta tanto e lo stai facendo per il tuo ragazzo o per non sembrare strana. E' chiaro che lui dovrebbe venirti incontro ma talvolta puo' capitare debba farlo tu. Un esempio (anche se qui piu' anoressia che ortoressia) mia esperienza. Un tempo aborrivo l'olio perche' calorico: x anni (classica ragazzina irrazionale anoressica), in un ristorante straniero chiedo niente olio, si sbagliano e me lo mettono, nulla, io quel piatto non posso toccarlo, pazienza al limite non mangero' e andra' buttato (credo che manco mi fosse apparso Dio e detto che se lo mangiavo dava la felicita' a me e al mondo avrei potuto cambiare idea), poi mi pare le compagne mi hanno aiutato a farmelo cambiare o forse preso loro e io sostituito. x anni+ 10 (oltre 10 anni fa, ma lo stesso grave per ragionare cosi', mi vergogno a metter l'eta'): lavoro, il capo mi invita al ristorante (ero ancora in prova fra l'altro qundi di tutto per sembrare il piu' normale possibile), ordino della carne (allora non ero vegana) essendo il meno peggio per la linea (solo verdura sarebbe apparso troppo insolito), portano il piatto, e' oliata, cavolo e vabbe' pazienza, vorra' dire che la sera compensero' stando leggera... al limite la sera o l'indomani piu' nulla (visto dall'esterno un po' estremo e immotivato) ma comunque la mangio, vedo questa la differenza fra patologico (primo caso) e semplice scelta personale (secondo), cioe' quando sei coercizzata, non puoi far diversamente e non e' piu' una valutazione (piu o meno razionale almeno secondo i tuoi criteri ) dei pro e contro della situazione (e pensandoci mi e' capitato anche in ambito non di alimentazione un blocco simile estremo e pure piu' invalidante). Quindi solo tu puoi valutare in quale rientri, scelta o patologico: se (scelta) non ti va di mangiare certe cose perche' non vuoi sacrificare (nemmeno poco) la forma o la salute senza vederci un valido motivo, perche' ok, il fidanzato, ok gli amici, ma non trovi giusto che tu debba fare questo sacrificio quando a loro non cambia realmente le cose mentre a te (almeno percepite) cioe' e' proprio una questione di principio, perche' rovinarsi (anche poco) senza vero motivo (una terapia potrebbe magari riuscire a farti cambiare percezione, ma lo vuoi davvero? e chiaramente quanto meno lo vuoi quanto piu' diventa difficile), oppure (indiscutibilmente patologico) se tu quel cibo mai di tua spontanea volonta' lo porterai alla bocca, a rischio di morir di fame o venir ricoverata e nutrita con un sondino |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Ieri sera c’era la festa di fine corso, pic nic autogestito dove ognuno portava qualcosa, per me in una situazione del genere zero problemi, mi sono portata il mio piatto di verdure e delle cose da offrire agli altri, delle polpette vegetariane e della farinata. Serata bellissima, ho socializzato. Il problema è che le stesse persone poi mi possono invitare in altre occasioni dove al contrario si va in locali e trattorie e lì per me è un problema grosso perchè non riesco ad adattarmi a quello che c’è in menu. Se abitassi in centro sarebbe diverso perchè ci sono locali con tante più alternative, ma abitando in un piccolo centro è più facile che si decida di andare nella pizzeria vicina o nella trattoria. Insomma il problema è tutto solo legato a quello perchè altrimenti io non ho nessun problema a socializzare e trovare argomenti di conversazione, ma spesso evito proprio di dare confidenza perchè ho il terrore che poi possano nascere inviti o proposte che mi mettano a disagio. Dovrei avere almeno un compagno che capisce il disagio e mi sta vicino ma capisco che chiedo tanto, probabilmente troppo per molte persone che non desiderano avere questo tipo di problemi nella vita. Non so se esista qualcuno simile a me o che sia capace di volermi bene nonostante questo disturbo. |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Mangiare bene è il mio modo di volermi bene, e se gli altri mi costringono a essere diversa o mangiare cose che non voglio solo perché le mangiano tutti o solo per non fare brutta figura, mi sento non capita, non voluta bene, violentata. Se questa cosa arriva dalla persona che dice di amarmi è atroce. :(
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
ma fai bene, è la gente che non capisce un cazzo come sempre, tu dovresti essere un esempio, non un peso o chissà che altro.. io riesco a fottermene e seguo la mia sana alimentazione in tutta tranquillità, ridendo in faccia a quelli che mi dicono che sono un pazzo o che mi perdo chissà cosa, come se non avessi mai mangiato una bistecca in vita mia o una patatina fritta.. ridicoli, che vadano loro in terapia invece di dare del malato a me che sto benissimo.
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
|
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
o se sono al mare mi assicuro che il pescato sia freschissimo e mangio quello, cucinato nella maniera piu semplice possibile. |
Re: Il mio disturbo alimentare: l’ortoressia
Quote:
Cioè intendi al di là della singola situazione ovvero ristorante/a cena a casa di...? Assolutamente no, a casa mangio normalmente, senza ossessioni, e idem se vado in ristoranti dove hanno proposte a me confacenti. Il problema si pone solo in viaggio, in ristoranti tradizionali (considera che abito in Emilia e qui il menu tipico sono salumi, formaggi, tortelli, cappelletti, arrosti, etc.) o se invitata a casa di qualcuno |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:53. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.