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Re: Andare a lavorare
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puo capitare che un asociale evitante si iscriva a qualche forum , c'hai tanto tempo libero |
Re: Andare a lavorare
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Se dovessero andare via dal forum tutti i non fobici ci troviamo in quattro gatti.
Il brutto è che conosco very fobic con diagnosi fuggiti a gambe levate, e questo dovrebbe far pensare. |
Re: Andare a lavorare
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Cari fobici virtuali che leggete ma non riuscite nemmeno a scrivere, mentalmente vi abbraccio. |
Re: Andare a lavorare
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Re: Andare a lavorare
Il lavoro ti da indipendenza e sicurezza. Sarebbero le basi per una vita sana. In linea teorica é così, poi si sa che nn tutti i lavori ti regalano queste sensazioni.
Per quanto mi riguarda l indipendenza per me è fondamentale, dipendere da qualcuno penso andrei in crisi. |
Re: Andare a lavorare
- vi piace il vostro lavoro? Per niente, ma mi sto impegnando per cambiarlo
- se poteste permettervi di non lavorare, continuereste a farlo? assulut. no - il lavoro vi aiuta a sentirvi meglio? mi aiuta a sentirmi peggio - che lavoro fate (se vi va di dirlo)? operaio in fabbrica su 3 turni |
Re: Andare a lavorare
Al di là del discorso sopravvivenza materiale, che in questo caso non è un problema, il lavoro definisce socialmente, non a caso quando le persone fanno conoscenza una delle prime cose che si chiedono è "cosa fai nella vita?"
Questo perché si presuppone che ogni persona sia più o meno integrata nel consesso sociale e vi partecipi in qualche modo con qualche attività, ed ecco perché solitamente anche chi potrebbe permettersi di non fare assolutamente nulla invece lavori, a parte rarissimi outsider con vocazioni eremitiche. C'è anche chi attraverso una professione trova anche una realizzazione personale, nel senso che grazie a questa si trova sempre di fronte nuovi stimoli che consentano una crescita interiore, ma questa casistica rappresenta una minoranza nel complesso della popolazione attiva. E' anche vero poi che il non fare davvero nulla è cosa molto difficile da gestire a livello psichico senza entrare involontariamente in stati di alienazione mentale che rendano poi difficoltoso un reinserimento sociale. |
Re: Andare a lavorare
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Re: Andare a lavorare
boh evidentemente sono uno dei pochissimi che non identifica la propria persona col lavoro che fa.. io non posso essere io come persona? no.. devo essere il ragioner rossi, il dottor bianchi.. boh sta cosa non mi ci vedo. per essere utile alla società potrei fare volontariato, o anche lasciare il mio lavoro ad altri è una cosa utile XD
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Re: Andare a lavorare
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Re: Andare a lavorare
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personalmente credo che ci si lamenta sta meno male di chi non lo fa, ma sono solo miei pensieri.. e mai detto che uno non possa farlo.. se serve a stare meglio perchè no? |
Re: Andare a lavorare
Non sono assolutamente un fanatico del "il lavoro ti realizza", "il lavoro ti dà un'identità", "il lavoro ti riempie la mente". Però obiettivamente non lavorare è pericoloso, obiettivamente perdere possibilità lavorative è pericoloso (oggi i soldi ci sono? Ok, domani?), e direi che socialmente, mentalmente, culturalmente, bisognerebbe avere prima delle alternative per assicurarsi di non emarginarsi di più.
Uno dice "riempio il mio tempo, la mia vita e la mia identità come voglio". Io direi benissimo, purché tu ne sia sicuro. Possiamo dirlo con certezza se siamo persone che tendono alla depressione e all'isolamento? Io penso che forse potrei riuscire psicologicamente a non lavorare nella vita e trovare comunque stimoli e nutrimento emotivo o vita sociale, ma non ne sono neanche poi così sicuro. Insomma ciò che dico è di non scherzare col fuoco. |
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2 punto a smettere a 50 anni 3 mi fa stare a contatto con la gente ( a i suoi lati positi e negativi) 4 operaio |
Re: Andare a lavorare
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* questo vale per me, che sul lavoro non riesco a coltivare amicizie.. al limite conoscenze.. o flirt, o storie. dal punto di vista sociale non mi cambia niente lavorare oppure no. quando torno a casa è come se fossi stato tutto il giorno da solo. Per altri con lavori più stimolanti, oppure perché sono loro persone stimolanti sarà diverso |
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Quindi bisogna essere sicuri che si può stare senza mai lavorare, perchè dire "lo cerco poi",insomma,può capitare di trovare,ma non è così scontato. |
Re: Andare a lavorare
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- Ma neanche per sogno, fossi ricco lo mollerei subito. Il lavoro toglie tempo, libertà e salute. - Mi aiuta a sentirmi meglio il contatto con gli altri e le relazioni che comporta; dal punto di vista gratificativo invece zero, è uno dei tanti lavori inutili dei giorni nostri. - Amministrativo |
Re: Andare a lavorare
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Re: Andare a lavorare
Il lavoro è anche opportunità di crescita personale, ti pone sempre di fronte a nuovi stimoli, soprattutto può andare bene per personalità insicure che si sanno poco autogestire.
Certo poi cambia da persona a persona, soprattutto da come poi una persona si approccia al lavoro. Sicuramente approcciarsi in malo modo, vederlo come un ostacolo nn aiuta. |
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