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Ciao |
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Lilly condivido in pieno quello che dici. :) In genere sono un insieme di fattori a determinare la sociofobia. Dovrebbe essercene pero almeno uno più forte: quello che ha generato il trauma. :( |
Cara Lilly
in quello che hai scritto vedo che sei molto simile a me. :wink: Io oltre ad episodi di bullismo e problematiche familiari ho sperimentato anche esperienza simili alle tue: ero spesso preso in giro per il mio aspetto esteriore (sovrappeso) e ciò mi ha abbassato ulteriorente la mia autostima. Allora ho deciso di operarmi per migliorare il mio fisico ed al giorno d'oggi mi sento sicuramente meglio di qualche hanno fa. Salute fisica e psicologica vanno insieme. Consiglio anche a te quindi di non disprezzarti ma di accettarti per quello che sei ed, eventualmente, lavorare per migliorare ciò che ritieni importante. Ciao :) |
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Ed è proprio questa la strada che bisogna seguire se ci si vuole liberare per sempre da questo disturbo: circondarsi di amici, affetti, avere contatti con gli altri. Questo è quello che ho imparato dopo 5 anni di fobia sociale. Ciao :D |
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Spero che anche le altre persone di questo forum capiscano dove agire per guarire o quantomeno alleviare la fobia (mi riferisco agli affetti e all'autostima). :D Lilly quanti anni hai? Giusto per confronto. Io 20. Ciao :wink: |
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Io con gli psicofarmaci mi sono trovato malissimo invece... Se penso a cosa ho passato assumendo quelle porcherie, mi viene ancora oggi da piangere. Mi ricordo che ai mondiali di calcio del 2006 gli altri si guardavano le partite e festeggiavano mentre io non riuscivo a stare sveglio neppure fino alla fine del primo tempo a causa dello stordiemtno... Facevo fatica anche a stare alzato dal letto... :cry: Credo anche io che al posto degli psicofarmaci siano più "terapeutiche" esposizioni graduali e prolungate alle situazione ansiogene, ma lo sono se le relazioni avvengono con persone che danno un minimo di comprensione e protezione. Io per esempio se dovessi inserirmi in qualche gruppo con qualcuno che mi fa da "guardia del corpo" non avrei grossi problemi.... Ma se dovessi farlo da solo........ |
Meglio evitare gli psicofarmaci. Utili forse in casi di depressione estrema. 8O
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Solo 39 voti !? Andiamo ragazzi, dateci dentro! :D
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Vedo che in tanti hanno votato "altre cause" ma in pochi hanno poi specificato quali sono. :twisted:
Comunque c'è un sostanziale allineamento tra le varie scelte. Non me l'aspettavo... :? |
Secondo te Adler, la Fobia Sociale è causata da fattori interni, esterni, o da fattori interni ed esterni, e se è causata da fattori interni ed esterni, in quali misure e proporzioni entrambi intervengono? Questo è uno dei grandi dubbi della mia vita.
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Per trovare una risposta basta guardarsi intorno, la gente, l'ambiente che ci circonda. La fobia sociale è qualcosa che si acquisisce con l'esperienza, nessuno di noi nasce con tale disturbo. Alla base di essa vi è in particolare un trauma, una condizione problematica che porta la nostra psiche ad una visione distorta e non oggettiva della realtà. Se vogliamo (ma questo è tutto da dimostrare) possiamo anche ammettere che ci sia una componente ereditaria, una particolare facilità di traumatizzazione innata, ma ciò che genera indubbiamente la fobia è qualcosa che viene da fuori. Fatemi sapere come la pensate voi. :) Ciao |
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Caro IperBo
penso che nessuno di noi nasce col "pacchetto carattere" già preinstallato. :lol: Guardiamoci intorno: quello che in realtà facciamo fin dall'infanzia è assorbire ciò che osserviamo nell'ambiente che ci circonda. L'educazione, che i nostri cari genitori ci hanno impartito fin da piccoli ha, secondo me, un'importanza chiave per la formazione del nostro carattere. Possiamo anche accettare di avere innatamente una psiche più o meno predisposta a diverse sollecitazioni ma la differenza sul nostro modo di comportarci la fa l'educazione e l'esperienze che facciamo nell'ambiente che ci circonda. :wink: Ciao |
caro adler...
ma... quindi tutti quelli che hanno avuto un'educazione sbagliata dai genitori (iperprotettivi o ipercritici) e/o subiscono ingiustizie nella vita sociale, si ritrovano chiusi in casa?! |
cause familiari.
Prima ero più che spigliata ed estroversa (quante ne combinavo...!) dopo la separazione dei miei e il 'conseguente' abbandono di mio padre sono diventata un'idiota. scusate il termine ma odio davvero questa maledetta timidezza cronica. |
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Nella mia esperienza per esempio, ricordo che già dall'asilo ero molto timido e insicuro, ma qualche amichetto c'è l'avevo... Poi il balzo alle medie, in cui si iniziava a crescere e ad avere le prime compagnie... Beh, io ero praticamente riuscito a crearmi una compagnia, ma non andavo molto d'accordo con il mio amico più stretto e quindi ho lasciato perdere. iniziando a chiudermi.. Poi è arrivata la scuola superiore, il balzo più importante per la vita di un giovane, con gente più matura che inizia ad avere le prime avventure con le ragazze, ad uscire la sera, a guidare il motorino ecc....Credo che se rimani tagliato fuori da questo giro, probabilmente rimani tagliato fuori per sempre, che forse è un bene, anche se non è detto che sia così necessariamente.... I casi sono molti. Ad ogni modo, tralasciando questi racconti che sono lunghi e forse noiosi, voglio dire che nei casi di ansia "grave" le cause sono molteplici e non nascono in seguito ad una sola esperienza...... A meno che quell'unica esperienza sia particolarmente grave, ma non credo sia il caso della f.s. |
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