![]() |
Re: Condividiamo notizie
Quote:
|
Re: Condividiamo notizie
Quote:
there were certain teachers who would hurt the children any way they could By pouring their derision upon anything we did Exposing every weakness however carefully hidden by the kids |
Re: Condividiamo notizie
Cioè una volta quasi ci si vantava di avere tot studenti disabili, perché in qualche modo doveva significare che in quella scuola c'erano delle risorse che potevano garantirne l'istruzione.
Loro invece sono proprio dei geni, sarà tipo una dichiarazione di incompetenza. :sisi: |
Re: Condividiamo notizie
|
Re: Condividiamo notizie
http://www.corriere.it/cronache/18_m...f75db7be.shtml
Ha la faccia da nerd quindi temo fosse bullizzato e si sia suicidato, ma che razza di mondo orribile, però era stato eletto capoclasse, bah. |
Re: Condividiamo notizie
|
Re: Condividiamo notizie
Troppo tempo su Fortnite: moglie chiede divorzio
Un sito di divorzi inglesi ha registrato oltre 200 casi di interruzione dei rapporti matrimoniali in cui la causa della separazione è il videogame di Epic Games 8 Settembre 2018 - La passione per Fortnite è più forte di quella per un matrimonio. No, non siamo impazziti. Il famoso videogame di sopravvivenza di Epic Games è la causa di oltre 200 divorzi nel solo Regno Unito. Stando ad alcuni rapporti di un sito di divorzi inglese, Divorce Online, Fortnite è diventato un motivo di fine rapporto matrimoniale tanto quanto altre dipendenze da droga, sesso o social media. Stando a quanto riporta il portale britannico circa il 5% dei divorzi chiesti nell’ultimo anno nel Regno Unito è stato causato dalla dipendenza al videogioco di Epic Games. E si tratta di numeri relativi il solo Regno Unito, probabilmente il fenomeno dei divorzi a causa di Fortnite è molto più esteso se analizzassimo tutti i paesi nel quale il videogame è disponibile. Non è il primo caso di dipendenza per il gioco, già in passato si erano registrati numerosi casi di adolescenti richiamati a scuola dopo lunghe assenze dovute proprio al videogame di sopravvivenza. Fortnite crea dipendenza come il porno In merito a questi nuovi casi di divorzio dovuti a Fortnite, Epic Games non ha voluto lasciare dichiarazioni. Va detto comunque che ormai il videogame ha un successo talmente ampio da influenzare non solo i risultati scolastici degli alunni o la durata di un matrimonio. Stando al famoso sito per adulti PornHub negli ultimi mesi all’interno della propria piattaforma sono aumentate a dismisura le ricerche correlate a Fortnite. Insomma, Fortnite è diventato più di un semplice videogioco, ormai influenza la vita quotidiana e i rapporti delle persone come una normale dipendenza da alcool o droga. Fonte: https://tecnologia.libero.it |
Re: Condividiamo notizie
Tutte le volte che scrivevo fo di fobiasociale mi partiva la ricerca della parola fortnite e mi dicevo: ma che cacchio è? :sisi:
Pensavo fosse un qualche minerale. |
Re: Condividiamo notizie
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...o-m5s/4638967/
A giudicare dai vari commenti dei sostenitori del fatto quotidiano in coda a quest'articolo, si direbbe che siano in pochi a sapere che fra i metodi di acquisizione della cittadinanza italiana ci sono: - L'acquisizione per elezione --> se si nasce in Italia da genitori stranieri e ci si risiede legalmente ed ininterrottamente fino ai 18 anni; la dichiarazione dev'essere fatta entro un anno dal raggiungimento della maggiore età; - L'acquisizione per naturalizzazione --> dopo 10 anni di residenza legale in Italia, a condizione di assenza di precedenti penali e di presenza di adeguate risorse economiche; il termine è ridotto a 3 anni per gli stranieri nati in Italia (ius soli), a 4 anni per i cittadini di altri paesi dell'Unione europea e 5 anni per gli apolidi ed i rifugiati. |
I risultati di una concezione sbagliata del sapere, tipica della nostra società. Ecco a voi i laureifici di Stato:
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo...-201802a.shtml |
Re: Condividiamo notizie
|
Re: Condividiamo notizie
https://www.lastampa.it/2018/09/24/e...YJ/pagina.html
"«Dopo il congresso di Vienna venne ristabilito il vecchio ordine. I prìncipi regnanti restarono ancorati ai loro diritti ereditari. I popoli erano in maggioranza solidali con i loro governanti». Poi però il presunto idillio si guasta: «Gradatamente in Europa si fece strada l’idea che in uno Stato potessero convivere solo persone con il medesimo passato storico, la medesima lingua e la stessa cultura. Coloro che non rientravano in questo disegno non avrebbero goduto di pari dignità». Insomma, gli austriaci dominatori in Italia sono descritti come una minoranza etnica. E ancora: «Questa idea si chiamava nazionalismo. In alcuni paesi, come l’Italia o la Germania di oggi, le genti che avevano quei fattori in comune vivevano in tanti piccoli stati divisi tra loro. In altre zone geografiche, come per esempio nell’impero asburgico, vivevano insieme popoli con culture e lingue differenti. Molti nazionalisti erano pronti ad usare anche la violenza per realizzare il desiderio di avere un loro Stato e una propria nazione»." :sarcastico: |
|
Re: Condividiamo notizie
Quote:
Detto questo, si tratta di una visione di parte tanto più contraddittoria in quanto espressione di un Paese che intende concedere la doppia cittadinanza agli altoatesini (e vengono a parlare di nazionalismo agli altri). E poi ignora scientemente il fatto che la convivenza tra diverse popolazioni di entità sovranazionali come l'Impero asburgico non era sempre così pacifica ed equa, così come è improprio parlare di "divisione dell'Austria" per la rivendicazione italiana di territori come Lombardia e Veneto che erano diventati austriaci da un secolo o anche meno, come mera merce di scambio al termine delle guerre di successione della prima metà del '700 o delle conquiste napoleoniche (e si mettono a ironizzare su Nizza e Savoia alla Francia). |
Re: Condividiamo notizie
Quote:
In Geschichte live (editore Veritas, scuole medie) dopo abbondanti descrizioni delle virtù del Kaiser Francesco Giuseppe, si ammette che «dopo il 1848 l’imperatore e il suo governatore generale (il sanguinario maresciallo Radetzky, ndr) erano gli uomini più odiati in Italia del nord», ma solo perché «agli occhi degli Italiani erano loro due ad aver fatto fallire le aspirazioni dell’Italia all‘unità e alla libertà». Il dominio austriaco era insomma una sensazione soggettiva, valida solo «agli occhi degli Italiani». Alle parti virgolettate è difficile dare una particolare valenza negativa, senza mescolarle con il commento tendenzioso di chi scrive l' articolo. "Perfino se fosse vero, il libro scolastico dovrebbe argomentare, e non fare allusioni maligne. Soprattutto se è scritto dai perdenti… " Anche questo commento mi pare proprio "maligno" come se l' essere "perdenti" (?) comporti maggiori obblighi rispetto ai vincitori... putroppo ho impressione che la nozione di "Erbfeind", il "nemico ereditario", sia ancora viva tra gli uni e gli altri, e dato il clima attuale non pare un buon auspicio. |
|
Re: Condividiamo notizie
Quote:
|
Re: Condividiamo notizie
Quote:
|
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ziano/4763777/
Che senso ha prendere una laurea magistrale in storia dell'arte per essere poi sbattuti su una sedia di un museo a guardare i turisti passare? Un po' come gli insegnati di chimica delle scuole superiori, che devono avere una laurea magistrale quando poi, sul luogo di lavoro, sono chiamati a spiegare concetti banalissimi che avrebbero saputo divulgare anche qualora non avessero superato il primo anno di corso. Una gran presa per il c**o. |
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:32. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.