FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Amore e Amicizia (https://fobiasociale.com/amore-e-amicizia/)
-   -   Una vita senza donna/uomo (https://fobiasociale.com/una-vita-senza-donna-uomo-62240/)

sparatemi 27-11-2017 22:20

Re: Una vita senza donna/uomo
 
solitudine e tanta tristezza

fobicona 27-11-2017 22:25

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da semper_fidelis (Messaggio 2028540)
Anch'io faccio lo stesso pensiero. Voi pensate che in parte la colpa sia anche dei genitori che non ci hanno "formato" caratterialmente ad affrontare questi avvenimenti o dipende solo da noi e dal fatto che siamo soli?

Io credo sia in parte questione caratteriale innata e un po' le esperienze negative che hanno rafforzato la nostra base caratteriale.

Gilliant 27-11-2017 22:35

Re: Una vita senza donna/uomo
 
del futuro non parlo, quello che conta è il presente...e non è un gran presente! negli ultimi anni sento molto la mancanza di una compagna; senza nessuna esperienza affettiva non mi ritengo completo come uomo.
sento fortemente invalidante non poter condividere, con una compagna, il proprio sentire, i problemi, le piccole gioie...non avere uno specchio con cui confrontarsi, discutere e programmare la vita assieme...scambiarsi affettuosità, far l'amore...
inutile nasconderlo: per cambiare questa situazione non ho fatto granchè.
il mio curriculum è poverissimo: poche volte ho tentato inutili approcci.
evidentemente sbaglio il modo di pormi (tralascio aspetto fisico e carattere).

tutto questo condiziona e rende sofferto il mio vivere quotidiano.

dot 27-11-2017 22:58

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quando vivevo ancora con i miei genitori avevo un vicino di casa: lo chiamavo Rasta, per i suoi meravigliosi peli del naso... Ma non è questo il punto!

Rasta aveva circa 80 anni, una serie di completi in tweed discutibili, una bella casa, una bella vita. Ed era solo. Mai stato sposato, ultima relazione con una donna probabilmente vecchia quanto me... E se la godeva alla grande!

Ha avuto una vita piena, e in vecchiaia si godeva il pranzo ogni giorno in trattoria, le passeggiate per il quartiere nel pomeriggio, i suoi libri e i suoi film...

Chiacchieravamo spesso in ascensore. Mi diceva sempre di non avere rimpianti. E gli credevo.

Poi ha cominciato a diventare smemorato: dimenticava le chiavi di casa, poi l'orologio, poi a che piano abitasse... Nell'ultimo periodo tentava spesso di entrare in casa nostra, pensando fosse la sua, e lo riaccompagnavo nel suo appartamento. Sconsolato si dava del vecchio pirla, e si faceva una risata. È morto solo.

Era infelice? Neanche un po'. Ha fatto quello che gli pareva, morir solo o in compagnia poco gli importava.

Spesso ci penso e mi dico che se proprio devo passare i trent'anni, voglio essere spensierato quanto lui :)

sparatemi 27-11-2017 23:00

Re: Una vita senza donna/uomo
 
se arriverò a 80 anni nella stessa condizione sociale pure io mi fingerei felice e senza rimpianti

Demiurgo 27-11-2017 23:06

Tennyson diceva "è meglio aver amato è perduto che non aver amato mai"

A mio parere passare la vita senza avere accanto LA persona (quella giusta, non quella che scegli tanto per...) minimizza l'esperienza del valore dell'esistenza umana e la crescita di una persona.

È una spinta tanto forte che la si insegue come un segugio, con più determinazione ancora dopo averla assaporata una volta.

Sarei stato più quieto senza aver mai assaporato quelle sensazioni per quanto brevemente? Certo che sì.
Vorrei poterle dimenticare in stile "se mi lasci ti cancello"? No, perché per quanto brevi e per quanto finiti rovinosamente ho apprezzato ogni istante di quella sensazione è ho la pietra di paragone per giudicare se in futuro (vana speranza) incontrerò ancora una ragazza giusta.

Keith 27-11-2017 23:07

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da dot (Messaggio 2028598)
Quando vivevo ancora con i miei genitori avevo un vicino di casa: lo chiamavo Rasta, per i suoi meravigliosi peli del naso... Ma non è questo il punto!

Rasta aveva circa 80 anni, una serie di completi in tweed discutibili, una bella casa, una bella vita. Ed era solo. Mai stato sposato, ultima relazione con una donna probabilmente vecchia quanto me... E se la godeva alla grande!

Ha avuto una vita piena, e in vecchiaia si godeva il pranzo ogni giorno in trattoria, le passeggiate per il quartiere nel pomeriggio, i suoi libri e i suoi film...

Chiacchieravamo spesso in ascensore. Mi diceva sempre di non avere rimpianti. E gli credevo.

Poi ha cominciato a diventare smemorato: dimenticava le chiavi di casa, poi l'orologio, poi a che piano abitasse... Nell'ultimo periodo tentava spesso di entrare in casa nostra, pensando fosse la sua, e lo riaccompagnavo nel suo appartamento. Sconsolato si dava del vecchio pirla, e si faceva una risata. È morto solo.

Era infelice? Neanche un po'. Ha fatto quello che gli pareva, morir solo o in compagnia poco gli importava.

Spesso ci penso e mi dico che se proprio devo passare i trent'anni, voglio essere spensierato quanto lui :)

Andrebbe benissimo anche così, certo, l'alzheimer preferirei non averlo, lui l'ha presa bene, io questa ennesima umiliazione vorrei risparmiarmela, ma tanto non credo che arriverò a quell'età

cancellato19102 27-11-2017 23:08

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da dot (Messaggio 2028598)
Quando vivevo ancora con i miei genitori avevo un vicino di casa: lo chiamavo Rasta, per i suoi meravigliosi peli del naso... Ma non è questo il punto!

Rasta aveva circa 80 anni, una serie di completi in tweed discutibili, una bella casa, una bella vita. Ed era solo. Mai stato sposato, ultima relazione con una donna probabilmente vecchia quanto me... E se la godeva alla grande!

Ha avuto una vita piena, e in vecchiaia si godeva il pranzo ogni giorno in trattoria, le passeggiate per il quartiere nel pomeriggio, i suoi libri e i suoi film...

Chiacchieravamo spesso in ascensore. Mi diceva sempre di non avere rimpianti. E gli credevo.

Poi ha cominciato a diventare smemorato: dimenticava le chiavi di casa, poi l'orologio, poi a che piano abitasse... Nell'ultimo periodo tentava spesso di entrare in casa nostra, pensando fosse la sua, e lo riaccompagnavo nel suo appartamento. Sconsolato si dava del vecchio pirla, e si faceva una risata. È morto solo.

Era infelice? Neanche un po'. Ha fatto quello che gli pareva, morir solo o in compagnia poco gli importava.

Spesso ci penso e mi dico che se proprio devo passare i trent'anni, voglio essere spensierato quanto lui :)

Ma in fondo non esiste un tipo di vita standard per tutti tipo: sposarsi, fare figli, lavoro, pensione...
Ci sono tanti modi di intendere la vita. Bisognerebbe capire davvero cosa si vuole dalla propria.

XL 27-11-2017 23:15

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2028447)
Ho perso il conto delle volte in cui i miei mi hanno persa per strada da bambina nei centri commerciali o nelle piazze, non che fossero incuranti ma io già allora tendevo al vagabondaggio.
Però mi ha formato un po' di senso dell'orientamento
Una volta sono rimasta giù dalla metropolitana, e quell'episodio credo sia stata l'unico in cui mia madre si sia davvero preoccupata, per via del gran caos e assenza di modi per mettersi in contatto (tipo megafoni nei centri) e mi ricordo che già allora provavo vergogna all'idea che potesse fare un casino chiamando la polizia*, così mi ero sbracciata con segni di "scendeteallaprossimaioarrivo!" per contenere l'isteria.
Lì raccolsi i frutti degli smarrimenti precedenti, rincontrandoli poco dopo osteggiando un espressione da lord

*che poi è lo stesso motivo per cui tornavo indietro dopo aver tentato di scappare di casa

Ma a che età è capitato? Sei stata in gamba.

Rainbow Veins 27-11-2017 23:52

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2028250)
Come immaginate la vostra vita presente e futura senza un partner accanto o cmq senza relazioni con l'altro sesso?
Solitudine o anche deficit nella crescita mentale e personale?

In adolescenza non concepivo quella ricerca forzata finalizzata alla conquista di un partner qualunque, per non essere soli, per non apparire soli, per soddisfare i propri bisogni fisici ed emotivi. Quindi immaginavo perdutamente di trovare una persona davvero speciale, con cui condividere parte della mia vita. A distanza di dieci anni non è rimasta nemmeno l'immaginazione.
Vivo in solitudine ed in futuro vedo solitudine.
Non c'è da arrabbiarsi, perché è solo la diretta conseguenza di non essere niente di che.

Jacksparrow 28-11-2017 00:09

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da Rainbow Veins (Messaggio 2028650)
In adolescenza non concepivo quella ricerca forzata finalizzata alla conquista di un partner qualunque, per non essere soli, per non apparire soli, per soddisfare i propri bisogni fisici ed emotivi. Quindi immaginavo perdutamente di trovare una persona davvero speciale, con cui condividere parte della mia vita. A distanza di dieci anni non è rimasta nemmeno l'immaginazione.
Vivo in solitudine ed in futuro vedo solitudine.
Non c'è da arrabbiarsi, perché è solo la diretta conseguenza di non essere niente di che.

Posso dirti che ho cominciato a vivere tardi, pensando ci sarà tempo x tutto.
Ho dato precedenza alle mie passioni, al mio lavoro (ex)
Ad un certo punto, mi giro indietro e mi trovo solo.
Mi sono accorto che i miei compagni/e di scuola entro i 30 anni si erano tutti già sistemati.
Vuol dire che dopo i 20 anni , c'è stata una corsa alla ricerca del partner della propria vita e nei successivi 10 anni si sono fidanzati e sposati mentre io cazzeggiavo ed ero bloccato dai miei problemi invalidanti.
Non c'è un eta' precisa questo è chiaro, ma al 60/70% entro una certa età si sistemano tutti a ruota.
Rimangono fuori i superstiti o tardoni.

S.Marco91 28-11-2017 00:22

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 2028414)
Dal punto di vista strettamente economico non penso che i
figli siano utili alla vecchiaia. I soldi (e sono tanti), che spendi
per mantenerli almeno fino ai 18 anni possono essere meglio
usati per pagarsi l'assistenza in vecchiaia
. E' vero che
una badante ti farebbe volentieri la pelle e ti bastonerebbe
a sangue se gli girano i 5 minuti. Pero' neanche un figlio
e' una garanzia; puo' morire prima di te, essere un
disgraziato, odiarti ecc... I rischi sono tanti sia con un figlio
che con l'assistenza da parte di terzi; dipende dalla fortuna.

non l'avevo mai vista in questo modo, c'è qualcosa che mi sfugge.
io ho un concetto di ricchezza "familiare" e non "individuale, pertanto un patrimonio che non può essere tramandato non ha ragione di essere risparmiato.

varykino 28-11-2017 00:47

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2028676)
non l'avevo mai vista in questo modo, c'è qualcosa che mi sfugge.
io ho un concetto di ricchezza "familiare" e non "individuale, pertanto un patrimonio che non può essere tramandato non ha ragione di essere risparmiato.

io invece me so sempre domandato ma chi fa figli , ha davvero qualcosa di concreto e utile da tramandare? e se si a cosa serve? nn ha più senso vivere la propria di vita invece di delegare le proprie aspirazioni e sogni su un soggetto creato da te ? e siamo sicuri che sia giusto delegare queste aspirazioni e sogni su un essere completamente staccato da te?
e perchè ci si aspetta qualcosa da questo essere? tipo amore soddisfazioni etc.. nn siamo in grado di darcele da soli e ci creaiamo un essere con la speranza che ci dia qualcosa che ci manca? nn è costretto a darcele ste cose, deve vivere la vita anche lui e arriverà un giorno che nn saprà darsi amore e soddisfazioni e tenterà di fare un altro essere ? :sisi: vabbè basta vado a letto .

S.Marco91 28-11-2017 00:53

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2028693)
io invece me so sempre domandato ma chi fa figli , ha davvero qualcosa di concreto e utile da tramandare? e se si a cosa serve? nn ha più senso vivere la propria di vita invece di delegare le proprie aspirazioni e sogni su un soggetto creato da te ? e siamo sicuri che sia giusto delegare queste aspirazioni e sogni su un essere completamente staccato da te?
e perchè ci si aspetta qualcosa da questo essere? tipo amore soddisfazioni etc.. nn siamo in grado di darcele da soli e ci creaiamo un essere con la speranza che ci dia qualcosa che ci manca? nn è costretto a darcele ste cose, deve vivere la vita anche lui e arriverà un giorno che nn saprà darsi amore e soddisfazioni e tenterà di fare un altro essere ? :sisi: vabbè basta vado a letto .

la conservazione della stirpe fa parte dell'istinto ancestrale dell'uomo. Ovviamente tramandare il lignaggio non solo biologicamente ma anche socialmente (quindi soldi e potere).
L'essere certo tecnicamente dovrebbe ricambiare l'assistenza da noi datagli da piccolo. Ma anche se non lo fa poco cambia.
La conservazione di stirpi e patrimonio "muove" i rapporti sociali dall'alba della storia dell'uomo.

Myway 28-11-2017 00:54

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quando ingoi tanti rospi, poi non è facile ti vengano le farfalle nello stomaco...i rospi se le mangiano...

S.Marco91 28-11-2017 00:56

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 2028697)
Quando ingoi tanti rospi, poi non è facile ti vengano le farfalle nello stomaco...i rospi se le mangiano...

il commento più intelligente letto oggi :applauso::applauso:

no-body 28-11-2017 01:02

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2028699)
il commento più intelligente letto oggi :applauso::applauso:

E' l' effetto della blackpill

S.Marco91 28-11-2017 01:19

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da no-body (Messaggio 2028703)
E' l' effetto della blackpill

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

varykino 28-11-2017 01:21

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2028696)
la conservazione della stirpe fa parte dell'istinto ancestrale dell'uomo. Ovviamente tramandare il lignaggio non solo biologicamente ma anche socialmente (quindi soldi e potere).
L'essere certo tecnicamente dovrebbe ricambiare l'assistenza da noi datagli da piccolo. Ma anche se non lo fa poco cambia.
La conservazione di stirpi e patrimonio "muove" i rapporti sociali dall'alba della storia dell'uomo.

lo so ma e' un circolo che nn porta a niente , un po come tutto. Solo sto fatto dovrebbe rendere il fare figli nn obbiettivo di vita primario ed elevato , ma solamente un esperienza come un altra da vivere , niente di cosi supremo come lo si vuole rappresentare , solamente un esperienza , si spera piacevole.

S.Marco91 28-11-2017 01:25

Re: Una vita senza donna/uomo
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2028715)
lo so ma e' un circolo che nn porta a niente , un po come tutto. Solo sto fatto dovrebbe rendere il fare figli nn obbiettivo di vita primario ed elevato , ma solamente un esperienza come un altra da vivere , niente di cosi supremo come lo si vuole rappresentare , solamente un esperienza , si spera piacevole.

veramente è l'apice della parabola biologica di ogni essere vivente: nascita-riproduzione-morte.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:44.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.