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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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cioe' un partner e' su un piano di parita' con te, a differenza di un bambino che dipende tutto da te i figli tante volte assistono i genitori anziani e li aiutano, e non c'e' neanche l'attrazione, anche loro i genitori non li scelgono... certo i figli trattati adeguatamente e con cui si crea un buon legame (esistono i figli che uccidono le madri, ma se per quello anche i mariti che uccidono le mogli e penso sian decisamente piu' numerosi i secondi) |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Le uniche gioie avute in vita mia, sono nate da quella irrazionalità che vuoi mettere sotto monitoraggio Il cervello invece.. bell'affare, solo fonte di dolore E tu gli vuoi dare controllo di emozioni e moti spontanei Brrrrrr.... |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Altro che brrr, dovresti ringraziarlo. Senza riflessione sulle emozioni non saremmo peculiarmente umani. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Ah ci siamo già |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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sicuramente il bambino dipende dal genitore, ma continuo a pensare che il bambino non abbia bisogno di una madre che annulli tutto il resto per lui...anzi se la madre e il padre coltivano il proprio rapporto se la madre ha delle passioni e quindi degli svaghi e se riesce a lavorare ed essere economicamente autonoma i benefici della madre non possono che ricadere anche sul figlio che ci "perderà" in termini di quantità di tempo trascorso con lei, ma ne guadagnerà in termini qualità e di salute mentale considerando che una madre più sana cresce figli più sani... |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Sarà cinico, ma se ti leggi qualche testo in cui si spiega la connessione emozioni-cervello, diventa un dato di fatto, ad esempio l'uso degli psicofarmaci e la loro influenza sulla parte "irrazionale" della persona ne è un esempio lampante. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Poi trascurare il bambino anche solo in termini di tempo passato insieme e non necessita' materiali per passioni e svaghi non pare una bella cosa, sbatterlo di qua e di la' senza che vi sia vera necessita' di qua e di la', babysitter, asili, prescuola, postscuola, amica, nonni, lasciato solo, strada o quant'altro . Ovviamente bisogna intendersi su cosa in concreto e' dedicarsi poco (24 ore su 2 fa sclerare pure il bimbo). Ma immagino conciliare un normale lavoro + figli + partner, amici e hobbies senza mancanze da nessuna parte non sia cosi' semplice, un bimbo ha tante necessita', sul lavoro anche si pretende molto e magari ci son straordinari e non e' dietro casa... magari lasciare il lavoro non e' un'opzione perché dei soldi c'è bisogno, il bimbo e' impegnativo e stanca, ma bisogna prendersene cura... resta il partner "trascurabile" . Ricordo mie colleghe di universita' che dicevano come i fidanzati in periodi di esami li mettevano in soffitta (metaforicamente), mi pare che un bambino non possa venir considerato meno importante di esami . Ma il partner non e' un amante esterno, se si fan figli bisogna entrare nell'ottica di da quel momento essere anzitutto un papa' e una mamma, e i bei momenti saranno anzitutto quelli tutti insieme in famiglia. Il resto, un'uscita , il sesso, beh se si ha tempo, forze e voglia. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
Piantati i semini la bustina si butta...
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
Almeno quando il figlio è piccolo è normale, naturale, che ci sia un cambiamento rispetto al passato. Passando da una situazione di assenza di figli a una in cui nasce un bambino per forza ci sarà una richiesta, che prima non c'era, in termini di tempo, attenzioni, affetto che influenzerà la vita dei singoli genitori e della coppia. Da un lato è giusto, come si è detto, non stare eccessivamente legati al figlio e vivere esclusivamente in sua funzione, dall'altro anche i figli trascurati, e trascurati può essere anche per il minor tempo dedicato loro rispetto a quello di cui avrebbero bisogno, subiscono dei danni da tale comportamento dei genitori.
Penso che nei primi tempi (non so quantificare) ci sarà bisogno di seguire il figlio con continuità, che non significa non poter dedicarsi al partner o ad altro, ma semplicemente ridistribuire le risorse (se prima potevi avere una certa tranquillità nel fare tutto quello che volevi, adesso ci si dovrà impegnare ad assecondare gli altri interessi in modo compatibile alle responsabilità di genitore). La salute fisica e psichica del figlio, nei primi anni, deve avere comunque la priorità rispetto ad altre abitudini su cui prima c'era più libertà e che eventualmente potrebbero limitare l'attenzione (non morbosa, ma quella minima necessaria) verso il bambino, che non significa che non si possa continuare a seguire le stesse. Se si ammala e deve ricoverarsi, per esempio, è normale che i genitori dovranno stare con lui e quindi limitare il tempo per altre attività. Penso che il tempo per stare insieme al partner se si vuole si trova. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Vorrei ma non posso è il nostro motto Vorrei = sentimento Non posso = cervello maledetto |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
Giusto il moto spontaneo di dedizione alla prole, c'è da rimasto da razionalizzare, poi siamo a posto
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Ma perché la formazione di un figlio dovrebbe esaurirsi tutta all'interno del nucleo familiare papà-mamma o ancora peggio solo uno dei due? I bambini hanno bisogno di ambienti ed esperienze e persone diversi a cui rapportarsi, e i genitori non possono in ogni caso soddisfare tutte queste esigenze. Creare un rapporto di dipendenza morbosa (genitore dipendente dal figlio e non il contrario) escludendo tutto il resto non porterà a niente di buono, e il bambino assorbirà questi schemi disfunzionali probabilmente replicandoli. Riguardo passioni e interessi personali, questi possono trasformarsi in qualcosa di educativo, senza rinunciarvi del tutto: se a me piace dipingere, o suonare, condividerò questa passione e ne farò qualcosa di stimolante anche per mio figlio. Comunque, le coppie che scoppiano dopo la nascita dei figli sono mal assortite in partenza, non raccontiamoci balle. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
Ma pure sta cosa che "i figli vengono prima di tutto".. mi pare un po' esagerata. Un bambino piccolo ha determinate esigenze e siamo d'accordo, ma la persona e la coppia hanno esigenze UGUALMENTE importanti.
Si dedica tutta l'attenzione al figlio, magari unico, e poi si vede il risultato.. bamboccioni, utenti di FS.com, etc. equilibrio ci vuole, equilibrio in famiglia ci vuole, sempre. |
Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
Putroppo il fare figli è visto quasi sempre come un dovere imposto e non un desiderio spontaneo, ed inoltre spesso finiscono per essere il ricettacolo di aspirazioni e rivalse genitoriali, pre compensare frustrazioni in altri ambiti, in primis quello delle relazioni...quindi sono come un ancora di salvezza, ma si sa che aggrapparsi all'ancora, alla fine porta a fondo...
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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il bambino ha bisogno di entrambe le cose Quote:
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Re: I figli restano, l'uomo si cambia
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