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Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1866518)
Per qualcuno tutta questa indeterminatezza diventa l'alibi per il disimpegno, perché invece non potrebbe essere il contrario? Tante vale provare, visto che di doman non c'è certezza...
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Il problema è che per esser motivati ad impegnarsi bisogna esser convinti già a monte di avere buone possibilità.
Nell'indeterminatezza quasi nessuno investirebbe una somma di denaro in un affare in cui non si sa bene se si perderà tutto o se si guadagnerà qualcosa (né quanto più o meno si guadagnerà).
Se venisse una persona da te e ti proponesse di investire tutti i tuoi soldi in qualche affare ma non ti desse alcuna informazione rispetto alle possibilità di guadagno e i pericoli di perdita, secondo te sarebbe preferibile (in relazione a questo specifico affare al buio) investire i soldi o tenerteli?
Mettiamo il caso che tu voglia guadagnare di più e non sia soddisfatto di quanto guadagni... Un affare del genere, al buio, completamente indeterminato, ti convincerebbe ad investire risorse?
Tu parli di alibi, ma non è un alibi è solo uno dei motivi per cui non si investe questa indeterminatezza.
Solo nel caso in cui l'impegno non costasse nulla può andar bene un discorso del genere (non ci sarebbe nulla da perdere in termini psicologici). Per chiedere a qualcuno di impegnarsi molto nel far qualcosa, si dovrebbe garantire a questo qualcuno un guadagno abbastanza certo e di una certa entità.
Se un giorno ti dicessero "
Venga qua e si presenti in questi giorni a lavorare, per lo stipendio poi si vede non è più garantito, sa com'è, nel doman non v'è certezza :mrgreen:, visto che poi lo stesso rimarrebbe senza soldi tanto vale che lavori per noi e si impegni comunque, sperando di poter guadagnar qualcosa, invece di stare a casa senza far nulla, non usi il fatto che non ci sarà più con certezza un qualche stipendio come un alibi per non impegnarsi e venire a lavorare!".
E a queste condizioni lavoreresti e ti impegneresti nel tuo lavoro?
Qualcuno prima ha parlato di benzina, in termini motivazionali la benzina la darebbe la valutazione positiva di un certo grado di successo (ma bisogna esserne convinti davvero). Se manca questa cosa qua a monte non si riesce a costruire con la volontà, qualsiasi forma di persuasione non dipende da scelte volontarie.
Nessuno sarebbe motivato ad impegnarsi molto in vista di un miglioramento modesto che non cambia la vita, ma allo stesso modo impegnarsi molto per un miglioramento indefinito rappresenta lo stesso qualcosa di insesato: è difficile da capire questa cosa qua? :nonso:
Penso che il problema della motivazione e della volontà stessa non può essere trattato a parte come vorresti fare tu, è incistato nelle difficoltà stesse e nei problemi da risolvere, non è una causa ma già un effetto che andrebbe trattato da una qualche cura o sistema, ammesso che un sistema per star meglio in certi sensi esista.
Se fossero corrette queste impostazioni moraleggianti, basterebbe dire ai depressi di impegnarsi di più a stare più allegri come gli altri, e a non usare più alibi per non farlo (genetica, inefficacia farmacologica... Altro), che tutto si risolve.
Le persone che spiegano certi effetti in termini moral-volontari (è la persona che lo vuole) non sono diverse da quelle che spiegano che c'è stata un'eclissi per volontà di Dio.
In pratica non spiegano una mazza.