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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Vedi, l'autolesionismo può essere deliberato, come tagliarsi, può essere nascosto, come ad esempio andare a sbattere contro i muri ruvidi per farsi delle sbucciature (lo facevo a scuola), o inconsapevole, con questi comportamenti che bene alla salute non fanno. Per inciso, ho fatto ogni cosa descritta almeno una volta nella vita, quindi non parlo random :lingua: Riesci a vedere certi comportamenti come divertenti solo se stai talmente male che queste azioni ti recano un sollievo per il fatto che ti distraggono dal tuo dolore interiore. Altrimenti, fare i mischioni con le sostanze lo percepiresti per quello che realmente è: avere nausea, dover rimettere, creare attriti nei rapporti interpersonali, peggiorare le proprie performances scolastiche e lavorative, invecchiare precocemente e imbruttirsi fisicamente. Ma per esperienza so che per quanto faccia male il dolore interiore va affrontato di petto, vanno identificate le cause che lo originano, e vanno risolte. E questo inizialmente fa persino più male dell'autolesionismo in sé. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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che è difficile farle e ci vuole un professionista di alto livello, oppure cosa intendevi? Grazie. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
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Re: Uno spazio per noi bipolari
MANIA - IPOMANIA
è bene sapere questi termini. Noi scriviamo sempre "mania", che è una fase di disturbo maggiore, che compromette la sicurezza della persona e di altri. L'ipomania è uno stadio intermedio tra normalità e mania. Non è facilmente distinguibile dalla normalità: come si fa a dire che uno è su di giri naturalmente o come effetto della malattia? Non è esente da rischi, comunque, anche se minori. E poi può aggravarsi. Io credo che quasi tutti quelli che scriviamo qui, attraversiamo fasi ipomaniacali, ma difficilmente maniacali. Un po' perché ci curiamo, un po' perché siamo coscienti. Il rischio di un'intensa fase maniacale, è massimo in chi NON sa di essere affetto da disturbo bipolare e lo scopre solo quando gli capita qualche grosso casino. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
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Il punto cruciale a mio avviso è la funzionalità. Essere molto energici e di buon umore va benissimo. Ma guardiamo tutti i sintomi dell'ipomania.
ci si accorge che non si sta parlando di un generico sentirsi bene. E' un'incapacità di usare funzionalmente le proprie risorse in modo da non danneggiarsi. La cosa buona dell'ipomania è che è probabilmente più facile da gestire della mania, con un po' di autoconsapevolezza (dico probabilmente perché non credo di aver mai avuto episodi maniacali). La cosa invece pessima è che è molto sottile. Chi ne soffre spesso vede questo stato di benessere percepito come la normalità, in contrapposizione ai periodi depressivi che sono invece visti catastrofici. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
Tutto vero.
L' importante è che si riconosca qualche sintomo, perché si è ancora in tempo a fermarsi. Sembra semplice, ma come fa uno che si sta esaltando a capire di essere esaltato? Infatti la mania porta stati di esagerato benessere. Si può, perché pur in quel benessere, vengono stati d'ansia intensi. L'eloquio si fa dominante e piuttosto aggressivo, magari non necessariamente verso l'interlocutore, ma verso terzi. I rumori forti danno molto fastidio, irritano. Si scatta, con uno stimolo improvviso.Si parla concitamente mentre si mangia e ci si accorge di aver mangiato male. A questo stadio, resta ancora abbastanza senso critico, per frenare. Dopo di che, può bastare un pomeriggio / serata molto tranquillo, una lunga passeggiata in zone non trafficate, imporsi l'ozio, per rientrare La cosa più difficile è l'ozio forzato, perché è l'esatto opposto della mania, e quindi sembra una noia assassina. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
Dico la mia...anch'io ero come te, nel senso che per ipersensibilità tendevo a fare un dramma di qualsiasi cosa, specialmente dei torti subiti..o delle ingiustizie, poi nel tempo, saranno state le difficoltà enormi della vita, sarà stata l'intelligenza darwiniana del sapersi adattare all ambiente, sono cambiata, e molto. Non è che smetti di soffrire per quello che ti succede, semplicemente gli attribuisci il peso che merita. Se ti pare che ci sia un giudizio negativo nei tuoi confronti, ad esempio, prova solo a pensare che cosa in effetti quella persona che ti giudica significa per te. Spesso le persone che ci creano disagio, sono persone che non si fermeranno nelle nostre vite, bisogna lasciarle andare. Per le situazioni di paradosso ed enfatizzazione, non credo sia bipolarismo, il vero bipolare non se ne rende conto perchè per lui sono vere e proprie catastrofi e le vive intensamente come tali...quindi penso piuttosto che tu sia una persona sensibile. Perchè secondo te la gente si droga? Gli ottundenti, come droge oppiacee , alcool e simili, ottundono, quindi ovattano le emozioni che sono troppo forti per essere gestite...non significa che ti devi drogare, anzi ma attento che anche i farmaci piu' potenti non è che inventano qualcosa in noi, semplicemente tirano fuori qualcosa che dentro noi è già presente. Le droge naturali esistono, e sono le endorfine, la consapevolezza di non essere una merda, di essere uguale agli altri e che nessuno può sentirsi estraneo alle emozioni negative, puoi solo cercare di maturare la sua sensibilità fino a che molte cose ti scivoleranno addosso...
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Re: Uno spazio per noi bipolari
Cara Vale Web, sei un angelo!
Dico sul serio. Io ho la mia teoria sugli angeli, che non sono gli esseri con la tunica bianca, le ali e i boccoli, ma esseri umani in carne e ossa, uomini e donne normali, che però in un determinato punto, ti dicono delle parole che calzano esattamente con la situazione e la risolvono completamente. Credo però realmente che gli angeli siano inviati da Dio, nel senso che devono portare un messaggio. Anch'io posso diventare angelo per un altro, solo per dire un messaggio, dopo torno a essere Superpippo normale. Non è forse vero che al pompiere che ci salva dalla casa in fiamme, diciamo spontaneamente "sei un angelo"? Dico tutto questo perché il tuo post arriva esattamente nel momento in cui ho preso a riflettere sull'ipersensibilità e permalosità, che fanno soffrire moltissimo. E giusto oggi ho stampato con molta fiducia un articolo da Riza Psicosomatica a riguardo (http://www.riza.it/psicologia/tu/303...mpre-male.html). Il tuo intervento è molto solido e ben argomentato. E' più che logico, è sapiente. Perché faccio questa distinzione? Perché la logica va sicuramente bene, ma non arriva a spiegare tutto. Oltre la logica, vi è la consapevolezza di come va la vita, e questa è la sapienza. Perciò ti devo dire un grazie veramente grande. E ti ricorderò nella mia rituale preghiera di mezzanotte.:):):) |
Re: Uno spazio per noi bipolari
Non ho scritto una bipolarata: sto bene e so quello che scrivo.
@ Marco russo: abbiamo saltato un fatto importante: in mania aumenta molto il desiderio / attività sessuale. Questo può essere un segnale di cui si è coscienti. Aumenta perfino la percezione di maggiore vividezza dei colori. Ma di questo non si può essere coscienti come campanello d'allarme. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
Quando l'altro mi fa paura. E rimugino.
Rifletto: io vedo la maschera dell'altro, quella che mi ha fatto male. E poi rimugino: voglio capire cosa si cela dietro di essa, pensando di risolvere il mio conflitto. Ma ho compreso che dietro quella maschera ci sono io, con le mie paure. Ecco perché non vinco mai. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
E' sempre difficile far capire ai non esperti che cos'è il disturbo bipolare. Ma si può ricorrere a un'immagine nota:
il depresso sta sempre sul divano, l'ipomaniacale non ci sa stare per più di due minuti. |
Re: Uno spazio per noi bipolari
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Non sapevo che succedesse pure con la mania... avviene in maniera spropositata, oppure raggiunto il proprio limite le parti che prendono il sopravvento della propria indole sono altre? |
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