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cancellato18085 09-11-2016 17:20

re: Una vita da disoccupati
 
manca anche il lavoro, basta farsi una passeggiata dove c'erano i capannoni industriali in provincia di verona, una delle città più produttive del triangolo industriale italiano, tutti capannoni deserti per società che sono fallite per colpa delle troppe tasse, per equitalia che ha fatto interessi da strozzino facendo suicidare gli imprenditori, o società che si sono trasferite all'estero perchè la manodopera costava meno e la burocrazia non era pesante come in italia (tasse comrpese).

Krieg 09-11-2016 17:20

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824171)
Conosco gente laureata in scienze delle comunicazioni o lettere, che é finita a lavorare nel campo del giornalismo o nell'emittenza radiotelevisiva, nel marketing o come autori di testi per trasmissioni varie. Tutte quante queste persone erano accomunate dall'aver avuto alle spalle percorsi formativi ampi e prolungati (con master e stage spesso non pagati nel proprio cv), ma oltre a questo una bella differenza l'ha fatta la loro determinazione.
Anch'io avrei potuto entrare a far parte di un settore ritenuto (più a torto che a ragione) elitario e "prestigioso" come quello delle comunicazioni (palinsesti televisivi) per una ditta molto solida e affermata anche oggi, ma ho rovinato tutto per via dell'ansia, quindi vi rinunciai ingloriosamente. Però l'occasione l'ho avuta (dopo aver frequentato un corso della regione), quindi non é vero che là fuori c'é solo il deserto...là fuori ci sono delle difficoltà e i tempi si allungano sempre più, ma se a questo si aggiungono i problemi psicologici, la frittata é fatta.
Trovo pertanto improduttivo lamentarsi della crisi e dei stragneri che ci arubbano il lavoro quando dietro a questi scenari si annidano problemi caratteriali e di adattamento significativi uniti ad un più o meno conscio rifiuto dell'idea stessa di lavorare.

12% di disoccupazione dovuto a problemi caratteriali, come al solito tutto il mondo è sbagliato pur di non ammettere che è il sistema della globalizzazione voluta a tutti i costi, contro la classe media, che sta collassando

muttley 09-11-2016 17:25

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1824175)
12% di disoccupazione dovuto a problemi caratteriali, come al solito tutto il mondo è sbagliato pur di non ammettere che è il sistema della globalizzazione voluta a tutti i costi, contro la classe media, che sta collassando

Se facciamo una statistica della disoccupazione tra gli utenti del forum e quella tra i non fobici (non mi piace usare l'aggettivo normali), scommetti che tra i primi la percentuale é più alta?

cancellato18085 09-11-2016 17:28

re: Una vita da disoccupati
 
muttley il lavoro lo danno le aziende, se tutte le aziende falliscono o vanno in altri stati, il lavoro chi lo dà? non è solo una questione caratteriale, prendi ad esempio la fiat, ma quanti posti di lavoro dava agli italiani? e come la fiat migliaia di aziende sono scappate dall'italia.

muttley 09-11-2016 17:29

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Headache94 (Messaggio 1824182)
Anche se quello che dici fosse vero,sarebbe perchè i non fobici hanno più conoscenze

In alcuni casi ma non si possono trarre conclusioni generali.

muttley 09-11-2016 17:30

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da apolide76 (Messaggio 1824183)
muttley il lavoro lo danno le aziende, se tutte le aziende falliscono o vanno in altri stati, il lavoro chi lo dà? non è solo una questione caratteriale, prendi ad esempio la fiat, ma quanti posti di lavoro dava agli italiani? e come la fiat migliaia di aziende sono scappate dall'italia.

Mi ripeto

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824180)
Se facciamo una statistica della disoccupazione tra gli utenti del forum e quella tra i non fobici (non mi piace usare l'aggettivo normali), scommetti che tra i primi la percentuale é più alta?


cancellato18085 09-11-2016 17:31

re: Una vita da disoccupati
 
poi credo anche che sia la mancanza di lavoro nel 90% dei casi a causare la depressione negli italiani e non viceversa. Senza lavoro non puoi avere relazioni sociali, perdi gli amici, non puoi avere una ragazza, non puoi avere una casa tua ecc...

Krieg 09-11-2016 17:34

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824186)
Mi ripeto

Lol le statistiche dei sociofobici, prendere un forum con 40 utenti attivi di media come campione statistico.
Perchè nascondersi dietro ad un dito? Anche solo 15 anni fà chiunque avesse avuto voglia di lavorare avrebbe potuto farlo, indifferentemente dal titolo di studio e da qualsiasi patologia sociale autodiagnositicata.
Ci (vi, perchè io sono un morto) stanno svendendo, anzi lo hanno già fatto.

"La vita non ruota attorno al vostro cazzo di smartphone, agli aperitivi, ai vostri corsi di TEATRO SPERIMENTALE DOVE PERCEPISCI LA NATURA INALANDO ESSENZE ALLO ZENZERO. IL TUO PROFILO INSTAGRAM DOVE HAI DIECIMILA FOLLOWERS CHE METTONO IL CUORE ALLE TUE FOTO DA BATTONA PARIOLINA NON CONTA NULLA. C'è una cosa che si chiama globalizzazione (breaking news, eh) e che ha inferto colpi devastanti alla classe media e ai ceti bassi. SONO ANNI, RIPETO ANNI, che riempite il cervello alla povera gente che si è vista togliere diritti, lavoro, sanità, sicurezza che tutto ciò non è grave, perché PRIMA DEI DIRITTI SOCIALI, CI SONO I DIRITTI CIVILI, SOPRATTUTTO QUELLI DELLE MINORANZE GAYS, DEI MIGRANTI E DELLE FEMMINE IN QUANTO FEMMINE. "

muttley 09-11-2016 17:36

re: Una vita da disoccupati
 
Magari crea stati simil depressivi o accentua situazioni di malessere, ma dubito che una persona positiva e centrata si trasformi in un depresso appena perde il lavoro. Fa tutto parte di una lunga sequenza.

Krieg 09-11-2016 17:37

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824195)
Magari crea stati simil depressivi o accentua situazioni di malessere, ma dubito che una persona positiva e centrata si trasformi in un depresso appena perde il lavoro. Fa tutto parte di una lunga sequenza.

Ma se è una delle cause maggiori di depressione... :o
C'è gente che si ammazza quando perde il lavoro, no lavoro no vita, a menochè tu non abbia la velleità di fare il barbone.
Ma per vivere nella civiltà odierna devi lavorare, altrimenti non sei funzionale.

cancellato18085 09-11-2016 17:40

re: Una vita da disoccupati
 
dipende da come lo perde il lavoro, ci sono imprenditori "positivi" che dall'oggi al domani si vedono arrivare una cartella di equitalia di milioni di euro (in realtà non dovuti) e arrivano a sequestrargli i macchinari,gli immobili, e questi positivi che fanno? continuano a essere positivi? minimo si suicidano, quelli più sgamati provano a fare ricorso in tribunale, ma intanto devono licenziare i loro operai, devono bloccare la loro attività per anni e si ritrovano con niente in mano....

muttley 09-11-2016 17:42

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1824191)
Lol le statistiche dei sociofobici, prendere un forum con 40 utenti attivi di media come campione statistico.
Perchè nascondersi dietro ad un dito? Anche solo 15 anni fà chiunque avesse avuto voglia di lavorare avrebbe potuto farlo, indifferentemente dal titolo di studio e da qualsiasi patologia sociale autodiagnositicata.
Ci (vi, perchè io sono un morto) stanno svendendo, anzi lo hanno già fatto

Secondo me i casi sono due: o non leggi o...non leggi. Ho scritto che c'é la crisi che rende tutto più difficile, ma se alla base c'é un problema psicologico importante, perché trascurarlo e prendersela con la sola crisi?
Intendiamoci: cosa possiamo fare noi contro una situazione correlata ad elementi sistemici e in stretta relazione con sistemi finanziari, politici, e umani? Poco. Cosa possiamo fare contro una situazione mentale ed emotiva che ci riguarda da vicino? Molto di più.

Krieg 09-11-2016 17:44

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824201)
Secondo me i casi sono due: o non leggi o...non leggi. Ho scritto che c'é la crisi che rende tutto più difficile, ma se alla base c'é un problema psicologico importante, perché trascurarlo e prendersela con la sola crisi?
Intendiamoci: cosa possiamo fare noi contro una situazione correlata ad elementi sistemici e in stretta relazione con sistemi finanziari, politici, e umani? Poco. Cosa possiamo fare contro una situazione mentale ed emotiva che ci riguarda da vicino? Molto di più.

E tu perchè continui a parlare di problema psicologico importante quando magari, per la metà del tuo campione statistico, quindi l'esorbitante cifra di 20 persone, tra cui magari anche qualche minorenne, il problema psicologico importante sorge proprio al momento in cui non può lavorare e quindi avviarsi verso una propria vita?
Com'è che quando vanno all'estero a fare i pizzaioli sottopagati per un bangladese arricchito il problema psicologico importante gli sparisce di colpo?

muttley 09-11-2016 17:45

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1824199)
Ma se è una delle cause maggiori di depressione... :o
C'è gente che si ammazza quando perde il lavoro, no lavoro no vita, a menochè tu non abbia la velleità di fare il barbone.
Ma per vivere nella civiltà odierna devi lavorare, altrimenti non sei funzionale.

Perché 100 anni fa potevi campare di sussidi statali?
15 anni fa il tasso di disoccupazione e precarietà era già altissimo, non é vero che un tempo il lavoro te lo tiravano dietro.
Ad ogni modo direi che un'alternativa praticabile é quella di emigrare...pensa un po': 27 milioni di italiani tra il 1876 e il 1976 hanno lasciato il proprio paese, segno che il problema lavoro c'era anche prima.

cancellato18085 09-11-2016 17:47

re: Una vita da disoccupati
 
ragazzi non parliamo di emigrazione, che quest'anno dall'italia sono scappati 150 mila italiani, come se una intera città all'improvviso si fosse trasferita all'estero, inquietante come cosa...

muttley 09-11-2016 17:48

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1824202)
E tu perchè continui a parlare di problema psicologico importante quando magari, per la metà del tuo campione statistico, quindi l'esorbitante cifra di 20 persone, tra cui magari anche qualche minorenne, il problema psicologico importante sorge proprio al momento in cui non può lavorare e quindi avviarsi verso una propria vita?
Com'è che quando vanno all'estero a fare i pizzaioli sottopagati per un bangladese arricchito il problema psicologico importante gli sparisce di colpo?

Insomma, tu prima di non riuscire a trovare lavoro eri la persona più felice del mondo? Prova a leggerti un po' di presentazioni su questo forum e noterai che più o meno tutte raccontano di come i problemi si siano manifestati già dall'infanzia, cioé molto prima di quando si inizia a cercare lavoro.
L'ultima parte non l'ho capita, ma immagino sia anch'essa una boutade.

Krieg 09-11-2016 17:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1824205)
Insomma, tu prima di non riuscire a trovare lavoro eri la persona più felice del mondo? Prova a leggerti un po' di presentazioni su questo forum e noterai che più o meno tutte raccontano di come i problemi si siano manifestati già dall'infanzia, cioé molto prima di quando si inizia a cercare lavoro.
L'ultima parte non l'ho capita, ma immagino sia anch'essa una boutade.

La persona più felice del mondo no, ma stavo tutto sommato bene, il 90% dei miei problemi sparirebbero con un lavoro (lavoro normale, non contrattino da un mese).

E leggendo tante persone qui sul forum mi sembra lo stesso, certo non tutti, per questo ritengo che entrambe le generalizzazioni siano sbagliate.

Per tutti i sociofobici che già lavorano dov'è il problema? Non sono sociofobici veri duri e puri?

L'ultima parte è riferita ai sociofobici che emigrano all'estero (ci sono anche in questo forum) e trovano lavoro, come li spieghi?

Cosa potremmo fare? Beh iniziare a votare qualcuno che anteponga gli interessi della nazione a quelli delle multinazionali.

Davvero non capisco come si possa incolpare un presunto disturbo sociale per la mancanza di un lavoro in un contesto dove qualcosa come il 12% della nazione non trova lavoro, potrei capire il tuo discorso se fossimo al 3-4% e allora potremmo parlare quindi di una disfunzionalità nel trovare lavoro aggravata dai problemi sociologici.

Krieg 09-11-2016 18:00

re: Una vita da disoccupati
 
Giusto per rimanere in topic mi è appena arrivata questa notifica, dai, hanno fatto presto a valutare il cv:
http://i.imgur.com/zFDfpIf.png

muttley 09-11-2016 18:04

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1824213)
L'ultima parte è riferita ai sociofobici che emigrano all'estero (ci sono anche in questo forum) e trovano lavoro, come li spieghi?

Cosa potremmo fare? Beh iniziare a votare qualcuno che anteponga gli interessi della nazione a quelli delle multinazionali.

Davvero non capisco come si possa incolpare un presunto disturbo sociale per la mancanza di un lavoro in un contesto dove qualcosa come il 12% della nazione non trova lavoro, potrei capire il tuo discorso se fossimo al 3-4% e allora potremmo parlare quindi di una disfunzionalità nel trovare lavoro aggravata dai problemi sociologici.

Io ne ho conosciuti 3, e due erano così contenti che se ne sono tornati in patria :D
Io non ho incolpato il disturbo psicologico come sola causa della disoccupazione, ma é proprio in un momento di crisi come questo, dove il lavoro scarseggia ed emerge la necessità di maturare competenze sempre più settoriali, che si vede la differenza tra chi ha una tenuta psicologica stabile e chi no.

Markos 09-11-2016 18:11

re: Una vita da disoccupati
 
Hai ragione Mutt la mancanza di un lavoro e di un futuro non è un grosso problema...Poi gli italiani sono choosy....Non fanno i lavori che gli immigrati farebbero al volo...Il 40% di disoccupazione giovanile (terza su 27 paesi membri) è semplicemente una fredda statistica...I problemi sono altri...
http://www.ilgazzettino.it/nordest/p...i-2056517.html


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