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Re: La vendetta.
Quote:
Vendetta utile solo a soddisfare il proprio ego ferito, e ad alimentare un circolo vizioso di odio che invece andrebbe spento. (Non è facile, lo so). |
Re: La vendetta.
Vendetta no, non ci riesco, nemmeno se l'occasione mi si presenta su un vassoio d'argento.
Semplicemente perché non la desidero, anche se ho ancora una bassa considerazione dell'altro. La vendetta è una soddisfazione a metà, perché non ripara il male subito: quello te lo tieni e la vendetta non lo lava. La reazione immediata, direi di sì, quella ci può stare. Perchè io sono molto paziente e sopporto molto, e il provocarore-cretino si sente al sicuro e si fa sempre più audace. I provocatori vanno avanti in una relativa impunità, solo perché quasi tutti gli altri cercano di evitare il confronto. Perciò sfidano tutto e tutti, credendosi invulnerabili. Essi conducono una vita sempre a rischio e ogni tanto prendono una dura botta, perché il mondo già non è facile per gli onesti, figuriamoci per loro... Non c'è bisogno di desiderare vendetta, perché i bulli ci pensano da soli a mettersi nei guai, solo che non vengono certo a raccontarti le loro sconfitte, ma piuttosto menano vanto per le loro "imprese" e per le loro "conquiste". Sono beffardi, sprezzanti: ridono dei difetti, anche più piccoli degli altri e non vedono i loro grossi difetti fisici e mentali. Ma vogliono coprirli. Se però glieli fai presente, li mandi in crisi.:sarcastico: Non cercano amore da parte degli altri, ma ammirazione per le loro gesta, col risultato che non sono né amati, né ammirati. Vogliono fare la parte degli eroi negativi. |
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