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Blue Sky 26-11-2015 18:55

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638696)
Resta il fatto che una volta riconosciuta la ragione principale della propria situazione, mi sembra controproducente dedicare tempo e recriminazioni alle ingiustizie di un sistema produttivo. Siamo almeno arrivati alla considerazione che la causa principale risiede nell'assenza dei requisiti attitudinali necessari all'adattamento? Bene, da lì comportiamoci di conseguenza scegliendo se adattarci o meno.

Sì sono d'accordo. Con la sola precisazione che per un evitante non è una scelta quella di non adattarsi. Ci si prova, forse, a momenti alterni, e comunque sempre con un enorme stress.

Va comunque detto che il lavoro non piove dal cielo. Non è che mi basta dire "evviva ho superato le fobie, datemi lavoro!".

Balto 26-11-2015 18:58

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638702)
Ma non è che la fai un po' troppo facile :interrogativo:

Era questo che dicevo quando ho detto che sembra il classico discorso di chi ha, per un motivo o l'altro, e la fa troppo facile :bene:

Mi sembra tanto quasi come il discorso che fece John Elkann, ovviamente su misure diverse, che il lavoro c'è, ma la gente non vuole lavorare, da che pulpito :sarcastico:

liuk76 26-11-2015 18:59

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
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Originariamente inviata da illumi (Messaggio 1638674)
non si accontentano mai di una risposta generica ma devono sempre indagare a fondo

Beh, ci sono alcune professioni che destano curiosità per come si svolgono e per quello che la persona comune non ha modo di sapere del lavoro stesso http://img.liuk76.tk/static/redface-new.png

Io, ad esempio, sono affascinato dal lavoro del poliziotto, carabiniere, vigile del fuoco e penso che chiederei nei dettagli come svolgono gli interventi, il significato di alcune comunicazioni radio, i protocolli operativi, ecc.

Sono anche affascinato da altre professioni.

muttley 26-11-2015 19:00

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638702)
Quindi, adattarci? Diciamo piuttosto rassegnarci, e soffrire di conseguenza. :bene:

Adattarci all'idea di lavorare o non lavorare proprio: esistono anche vie alternative come una vita fatta di contemplazione, un ritiro spirituale in qualche comunità (non necessariamente religiosa, esistono anche quelle laiche), oppure la vita comunitaria che a certe condizioni potrebbe anche non dispiacermi :maiale: :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1638703)
Va comunque detto che il lavoro non piove dal cielo. Non è che mi basta dire "evviva ho superato le fobie, datemi lavoro!".

Questo mi sembra ovvio, ma è una condizione di partenza per la maggioranza delle persone, evitanti o meno.
Sul fatto che un evitante scelga o meno di essere tale, eviterei (no pun intended) di trasformare un disturbo caratteriale in una condizione equiparabile a quella dell'handicap fisico, ovvero qualcosa di irrelato alla volontà della persona.

Blue Sky 26-11-2015 19:02

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Zetta89 (Messaggio 1638707)
Era questo che dicevo quando ho detto che sembra il classico discorso di chi ha, per un motivo o l'altro, e la fa troppo facile :bene:

Mi sembra tanto quasi come il discorso che fece John Elkann, ovviamente su misure diverse, che il lavoro c'è, ma la gente non vuole lavorare, da che pulpito :sarcastico:

Esatto, ma personalmente non faccio una critica in particolare a Muttley che dice anche cose giuste.
Solo che è come dici tu, ne sentiamo quotidianamente di discorsi fatti da chi "ha e la fa troppo facile". Alla lunga non se ne può più.
L'altro giorno mio zio (che ha iniziato a lavorare a 18 anni e adesso è in felice pensione) mi diceva "devi avere grinta, io farei volentieri a cambio con te". Ecco, facciamolo davvero cambio.

muttley 26-11-2015 19:04

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Zetta89 (Messaggio 1638707)
Era questo che dicevo quando ho detto che sembra il classico discorso di chi ha, per un motivo o l'altro, e la fa troppo facile :bene:

Ti ripeto la domanda: se totalmente sprovvisto della benché minima possibilità economica? In questo caso, esistono le borse di studio. Mio padre riuscì a iscriversi all'università grazie alla borsa di studio, perché veniva da una famiglia a dir poco indigente. Aveva dalla sua però una determinazione caratteriale che derivava probabilmente dall'essere sempre stato incoraggiato e incentivato in quanto figlio modello e brillante negli studi (cosa però che lui non ha fatto con me, ma non divaghiamo :D) e anche qui ricadiamo nella considerazione iniziale: al di là delle difficoltà materiali resta sempre il problema psicologico e individuale, ma spesso tendiamo a non volerlo riconoscere preferendo scagliarci contro presunte ingiustizie onde evitare il confronto con le nostre responsabilità.

muttley 26-11-2015 19:06

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
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Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1638712)
devi avere grinta

Appunto, la mancanza di "grinta" o come la si voglia chiamare non è da imputare a presunti deficit materiali o sociali ma solo a noi stessi. Non è un "farla facile", come sostiene qualcuno, ma un riconoscere che la responsabilità non può essere imputata all'esterno, non in casi come questi almeno.

Blue Sky 26-11-2015 19:07

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638710)
Sul fatto che un evitante scelga o meno di essere tale, eviterei (no pun intended) di trasformare un disturbo caratteriale in una condizione equiparabile a quella dell'handicap fisico, ovvero qualcosa di irrelato alla volontà della persona.

Certamente. E' un tema complicato quello delle correlazioni tra disturbi o difficoltà psicologiche e forza di volontà.

Blue Sky 26-11-2015 19:09

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638722)
Appunto, la mancanza di "grinta" o come la si voglia chiamare non è da imputare a presunti deficit materiali o sociali ma solo a noi stessi. Non è un "farla facile", come sostiene qualcuno, ma un riconoscere che la responsabilità non può essere imputata all'esterno, non in casi come questi almeno.

Lo so, e infatti la mia risposta iniziale al titolo del topic è stata "quando mi fanno questa domanda muoio dentro".

Wolferstein 26-11-2015 19:09

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Non mi urta particolarmente e dico la verità cioè il lavoro che faccio... senza scendere troppo nei dettagli...

Balto 26-11-2015 19:18

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638717)
Ti ripeto la domanda: se totalmente sprovvisto della benché minima possibilità economica? In questo caso, esistono le borse di studio. Mio padre riuscì a iscriversi all'università grazie alla borsa di studio, perché veniva da una famiglia a dir poco indigente. Aveva dalla sua però una determinazione caratteriale che derivava probabilmente dall'essere sempre stato incoraggiato e incentivato in quanto figlio modello e brillante negli studi (cosa però che lui non ha fatto con me, ma non divaghiamo) e anche qui ricadiamo nella considerazione iniziale: al di là delle difficoltà materiali resta sempre il problema psicologico e individuale, ma spesso tendiamo a non volerlo riconoscere preferendo scagliarci contro presunte ingiustizie onde evitare il confronto con le nostre responsabilità.


In casa mia c'era solo, se bocci vai fuori di casa, questo era il massimo dell'educazione ricevuta dai miei, tranne per quanto riguarda la religione, del tipo "Dio ti aiuterà" o "Ci sarà la giustizia divina" ah beh, ceeerto, continuate a crederci :sisi:, per non parlare dell'atmosfera che c'è sempre stata, è un miracolo che non sono impazzito completamente :pensando: stranamente solo negli ultimi 2 anni si sono dati una calmata, meglio tardi che mai :sarcastico: infatti l'unica cosa che vorrei è andarmene da questo covo di mezzi matti e starmene per conto mio, ma c'è stato qualche intoppo di mezzo XD


Boh vabé, periodi diversi i nostri, cosi come le situazioni, perciò c'è poco da confrontare, spero solo di riuscire a trovare al momento qualche schiavismo mascherato da stage a 500 al mese giusto per non stare a casa, ma la moda spesso è che anche li lo vogliono con esperienza :miodio:

cancellato15324 26-11-2015 19:55

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Zetta89 (Messaggio 1638707)
Era questo che dicevo quando ho detto che sembra il classico discorso di chi ha, per un motivo o l'altro, e la fa troppo facile

Appunto. Che poi detto da uno che si definisce ergofobico, mi fa strano, predica bene, ma poi chissà come razzola... :pensando:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638710)
Adattarci all'idea di lavorare o non lavorare proprio: esistono anche vie alternative come una vita fatta di contemplazione, un ritiro spirituale in qualche comunità (non necessariamente religiosa, esistono anche quelle laiche), oppure la vita comunitaria che a certe condizioni potrebbe anche non dispiacermi

Ci sono delle comunità dove ti passano tutto senza niente in cambio?
Parliamone.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638710)
Questo mi sembra ovvio, ma è una condizione di partenza per la maggioranza delle persone, evitanti o meno.
Sul fatto che un evitante scelga o meno di essere tale, eviterei (no pun intended) di trasformare un disturbo caratteriale in una condizione equiparabile a quella dell'handicap fisico, ovvero qualcosa di irrelato alla volontà della persona.

Uhm...allora i problemi psicologici non sono di ostacolo? Per niente? Wow, quante cose si imparano da questo sito.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638717)
...al di là delle difficoltà materiali resta sempre il problema psicologico e individuale, ma spesso tendiamo a non volerlo riconoscere preferendo scagliarci contro presunte ingiustizie onde evitare il confronto con le nostre responsabilità.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638722)
Appunto, la mancanza di "grinta" o come la si voglia chiamare non è da imputare a presunti deficit materiali o sociali ma solo a noi stessi. Non è un "farla facile", come sostiene qualcuno, ma un riconoscere che la responsabilità non può essere imputata all'esterno, non in casi come questi almeno.

:interrogativo:

Scusa, ma con chi stai parlando? Mi pare che qui ti abbiamo dato tutti ragione. :nonso:
Il punto è che magari per qualcuno è davvero molto difficile sostenere determinate situazioni. Ce lo concedi? :mrgreen:

varykino 26-11-2015 19:58

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638722)
Appunto, la mancanza di "grinta" o come la si voglia chiamare non è da imputare a presunti deficit materiali o sociali ma solo a noi stessi. Non è un "farla facile", come sostiene qualcuno, ma un riconoscere che la responsabilità non può essere imputata all'esterno, non in casi come questi almeno.

è vero ma nn del tutto , il fattore esterno condiziona per forza in qualche modo , nn so quanto influenzi ma c è .... è come quando dei fotoni attraversano un atomo , l'atomo contiene le informazioni dei fotoni e quindi nn è come prima e c è correlazione tra atomo e fotoni. a seconda della vita che ci attraversa cambiamo anche noi.

muttley 26-11-2015 21:23

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638758)
Appunto. Che poi detto da uno che si definisce ergofobico, mi fa strano, predica bene, ma poi chissà come razzola

Non è che uno dice: sono ergofobico quindi non voglio superare il problema :D



Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638758)
Ci sono delle comunità dove ti passano tutto senza niente in cambio?
Parliamone.

No, ma il lavoro che svolgi non credo sia vincolato a ritmi e altri criteri analoghi tipici del sistema produttivo tradizionale.



Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638758)
Scusa, ma con chi stai parlando? Mi pare che qui ti abbiamo dato tutti ragione. :nonso:
Il punto è che magari per qualcuno è davvero molto difficile sostenere determinate situazioni. Ce lo concedi? :mrgreen:

E' anche difficile per un uomo arrapato non saltare addosso di fronte alla prima gonnella che vede passare, però tutti gli si dice "rispetta le donne"...mica facile vero? :D

Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1638761)
è vero ma nn del tutto , il fattore esterno condiziona per forza in qualche modo , nn so quanto influenzi ma c è .... è come quando dei fotoni attraversano un atomo , l'atomo contiene le informazioni dei fotoni e quindi nn è come prima e c è correlazione tra atomo e fotoni. a seconda della vita che ci attraversa cambiamo anche noi.

Certo ma idee e modi di pensare sono equiparabili a queste forze.

kitsungi 26-11-2015 21:42

Mi urta in maniera proporzionale a quanto mi sento fallita, quindi in questo periodo parecchio.

Inosservato 26-11-2015 21:44

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
facile, facevo finta di fare l'università -_- (ho sempre saputo fin dal primo giorno che mai mi sarei laureato, ma neppure mi sarei mai avvicinato a farlo)

poi ho trovato lavoro, ancora oggi vivo del sollievo di potermi ritenere "inserito" in un contesto sociale "normale" ._.

cancellato15324 26-11-2015 21:45

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638825)
Non è che uno dice: sono ergofobico quindi non voglio superare il problema :D

Non era quello il punto, solo che dovresti capire il nostro punto di vista e la difficoltà che c'è dietro.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638825)
E' anche difficile per un uomo arrapato non saltare addosso di fronte alla prima gonnella che vede passare, però tutti gli si dice "rispetta le donne"...mica facile vero? :D

Ma. :o
No dai, non trollare, non stai paragonando davvero le due cose, giusto? :miodio:

varykino 26-11-2015 21:46

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638825)

Certo ma idee e modi di pensare sono equiparabili a queste forze.

si ma infatti sta ricerca delle colpe nn ha senso.

muttley 26-11-2015 21:53

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1638854)
No dai, non trollare, non stai paragonando davvero le due cose, giusto? :miodio:

Non esiste un criterio univoco per la misurazione delle dificoltà: chi ha un problema con una determinata cosa avrà difficoltà comunque nel superarla. Ma ammettere che vi sono diicoltà nel superamento di un ostacolo non equivale a dire che sia insuperabile, così come ammettere che una cosa sia superabile non significa al tempo stesso affermare che sia facilmente superabile. Tutto qui, e ora linea alla regia per i consigli per gli acquisti (cit.)

Ansiaboy 26-11-2015 22:12

Re: Quanto vi urta la domanda :" cosa fai nella vita? '
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1638600)
Penso che il motivo che spinga le persone a lavorare non sia la necessità materiale, ma il senso di gratificazione nel sapersi all'opera in qualcosa che piace e per cui ci si sente portati. Non c'è proprio nulla per cui tu ti senta portata?

ma dove vivi? :o

io penso che essenzialmente la gente lavora per i soldi, solo gli esauriti per "gratificazione nel sapersi all'opera" :mrgreen:

se vuoi esser gratificato e fai cose che ti appassionano hai gli hobby

poi ovvio, se si fa un lavoro che non dispiace meglio ma non penso proprio sia la principale spinta a lavorar :D

poi c'è chi vuole lavorar senno si sente fallito, ma motivazione diversa dalla tua :D


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