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Re: non sentirsi un essere umano
Quoto Buck90. Devo dire che anche se questa società contribuisse in maniera determinante a creare un certo disagio in alcuni individui, perchè giustamente questo senso di alienazione è già un'esperienza di noi stessi che matura stando con gli altri, o comunque che matura nella solitudine dopo esperienze negative con gli altri, la solitudine come dicevo nel primo post porta a un esasperazione o a un'aridità dei sentimenti e dei pensieri che non hanno alcun confronto esterno, che si disabituano alle frequenze degli altri non avendo alcun riferimento, e quindi non può essere che la dimensione sociale il luogo per tentare una nuova forma di sè che concili una certa genuinità dei rapporti entro cui ricalibrarsi (anche con tutti gli ostacoli reali che altri potrebbero porci d'innanzi) con le proprie peculiarità individuali. Se sei una persona sensibile e con un certo senso morale non ti direi "non farti scrupoli, sii implacabile", però se la tua sensibilità è tale da non reggere dei rifiuti o tale da abbatterti e neutralizzarti al minimo tentativo di qualcuno di rivolgerti la parola beh, evidentemente qui il problema è tuo.
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Re: non sentirsi un essere umano
grazie a tutti, mi son schiarito molto le idee....:applauso:
morirò di somatizzazioni :mrgreen: |
Re: non sentirsi un essere umano
Sto sperimentando una sensazione simile da qualche mese. E' una sensazione molto fisica e inevitabilmente legata a sfere esistenziali; ho spesso la percezione che il mio corpo stia letteralmente qualche passo davanti a me e che abbia vita propria indipendente dalla coscienza. Ho il pieno controllo delle mie azioni ma allo stesso tempo pare che gli arti e tutto il resto vadano per conto loro. Non ne avverto più il peso.
Mi capita in particolare nei luoghi affollati. Oggi al supermercato continuavo a vagare di scaffale in scaffale senza riempire il cestino della spesa. Giravo e rigiravo, avanti indietro per i reparti e non comprendevo il senso di ciò che facevo. Come se il mio corpo fosse al reparto frutta e verdura e Io ancora nel reparto latticini.Osservavo la risolutezza con cui le persone puntavano un prodotto, ne saggiavano le caratteristiche senza perderci troppo tempo e con decisione riempivano il carrello mentre a me pareva incredibilmente stancante. Di fatto mi sentivo esausto. Davanti al monitor la sensazione è anche qui di scissione. Mi sento appena fuori da colui che preme tasti ed elabora input ed output. E' una sensazione di perenne foschia molto deprimente. Non mi sento presente a me stesso, ho difficoltà a trovare una unità e a tenere integrati i diversi frammenti che mi compongono. Oggi ho pensato a quando ero all'asilo, mi lanciavo dallo scivolo e per il poco attrito su quella superficie metallica, sentivo il mio corpo spostarsi fino a che i piedi toccavano l'erba e la terra. A quando mi appendevo alle sbarre e avvertivo la gravità e il mio corpo completamente. |
Re: non sentirsi un essere umano
Bel 3d...
Lo farò leggere a dottoressa |
Re: non sentirsi un essere umano
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Re: non sentirsi un essere umano
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Ti faccio una domanda a cui è molto difficile dare una risposta sincera. Pensaci attentamente. Pensi di aver sviluppato una certa qual estetica che ti porta, in un modo assurdo, a farti trovare affascinante questa situazione in cui stai vivendo? (Nonostante tu sia consapevole dell'impatto che ha nella tua vita, non voglio mninimizzare ciò) |
Re: non sentirsi un essere umano
Questo thread è bellissimo e tantissimi dei pensieri ivi contenuti hanno rappresentato la mia quotidianità fino ai 25 anni o giù di li....
Mi ci rispecchio ed empatizzo profondamente con il protagonista nonchè autore del 3d... A quell'età cos'è successo??? Il mio caro papino (figura che odio con tutto me stesso per vari motivi) mi disse testualmente..." O esci dal mondo in cui ti sei rifugiato (che poi a lui faceva comodo cosi poteva tenermi sotto controllo ed impedirmi di fare esperienze che avrebbero potuto imprimere una svolta positiva alla mia vita) oppure ti butto a pedate fuori di casa senza un soldo!!!". Non stava scherzando... E da allora, fra immani sofferenze, mi sono dovuto svegliare... Mi sono costruito una disciplina mentale molto rigida e asettica e pian pianino ho cominciato a mescolarmi con il mondo che mi circonda con risultati alterni ma non sempre negativi... Ad oggi proseguo su questa strada ma intimamente rimpiango (e ricerco) il mio spazio introspettivo che tanto mi manca.... |
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E in cosa consiste questa disciplina mentale? |
Re: non sentirsi un essere umano
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Re: non sentirsi un essere umano
In effetti, spesso ho la sensazione che i "normali" vivano su un altro pianeta quando parlano di certe cose :testata:
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Re: non sentirsi un essere umano
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É utile... Altrimenti non me ne accorgo e figurarsi gli altri |
Re: non sentirsi un essere umano
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Si ho momenti di derealizzazione Non ho sensazione di essere fisicamente distrutto... Ma lo preferirei perché riconoscibile e accettato come malessere Rispondo da cell velocemente.. |
Re: non sentirsi un essere umano
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Re: non sentirsi un essere umano
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Ti consiglierei di provare almeno a sforzarti di smettere, di vederlo come un disagio, come una cosa brutta. Purtroppo però so per esperienza personale che a queste cose ci si arriva solo coi propri tempi. Finché "ti piace" questa cosa, ci rimani, la rinforzi. E finché ti fa soffrire, te la farai piacere, come dici te, perché è una strategia di sopravvivenza. Invece bisogna accettare il dolore. Comunque mi spiace, non so se è una mia impressione o solo una suggestione, ma mi hai trasmesso bene il disagio che stai vivendo. |
Re: non sentirsi un essere umano
Mi sforzo... Mi sforzo...
Ne abbiam parlato anche in terapia Dottoressa dice che ho l'orgoglio di voler essere "normale" Le do ragione Sarebbe l'unico modo per essere accettato (non so se da me o da altro o tutte e due) |
Re: non sentirsi un essere umano
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l'hai aperto a ferragosto -_-, ora a natale, hai un conto aperto con le festività http://psyco.forumfree.org/html/emoticons/0003.gif un pò troppo banale per essere un non umano, non pensi? u_u non credevo di doverlo mai dire, ma penso abbia ragione quella gran gnocca delle tua dottoressa ._. |
Re: non sentirsi un essere umano
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Re: non sentirsi un essere umano
Sono convinto che a molti utenti in questo forum che si reputano sfigati in realtà non manca la capacità per migliorare la propria condizione che deriva in primis proprio da come si vedono loro stessi, non il contrario.
Quello che a loro manca probabilmente è solo la motivazione e/o l'occasione giusta.....Questi due elementi però vanno anche aiutati e cercati come accade per qualsiasi sia l'oggetto dei nostri desideri.... Imparare ad amare prima di tutto se stessi senza prescriversi difetti o incapacità che spesso si rivelano infondate è il primo passo verso il miglioramento....passo senza il quale intraprendere un percorso di crescita personale diventerebbe davvero impresa titanica.... |
Re: non sentirsi un essere umano
Io mi sento uno spettro, in fantasma. Passo senza lasciare il segno. senza essere notato... nel mio cammino diretto verso il basso
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Re: non sentirsi un essere umano
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