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Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Se tu non ti lavi, ma non lo farebbero anche tutte le altre persone cosa faresti? Non sarebbe un problema. Quote:
Scusami ma le opinioni diverse dalle tue devono essere per forza assurde? Quote:
Diversamente per me non c'è speranza. Quote:
E poi il rifiuto di un fobico sociale molte volte parte prima dal rifiuto per se stesso e la strada è già segnata. Quote:
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Non sono formulette, ne c'è magia dentro che le fà funzionare sempre e comunque. Con alcuni funzionano con altri no. Poi non sono facili da mettere in atto ovviamente. Se non ci credi in partenza è perchè non sei nelle condizioni di poterle usare e falliresti. Prova ad usarne altre, per ogni carattere c'è una strategia che può riuscire meglio. Quote:
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Bella visione, che botta di vita... |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
Credo che la paura e l'imbarazzo causati dal giudizio altrui svolgano un enorme ruolo nella fs......sconfitta quella uno avrebbe fatto davvero un grosso passo avanti....il fatto è che in alcuni campi sono riuscito a farlo, non del tutto ma in buona parte, mentre in altri sto proprio a zero....:testata:
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Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Il trucco è spingere l'acceleratore sui contesti conquistati o quasi. E dopo fare gli stessi passi con quelli più difficili avendo dalla nostra la consapevolezza della strada da seguire, ma soprattutto più autostima che ci rassicura e ci protegge per eventuali cadute. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Se non ti importasse del giudizio degli altri, a che ti servirebbe l'autostima, cosa ti spingerebbe a rispondere a tono, a farti rispettare.. Bisogna diventare indipendenti dal giudizio delle persone che non si stimano! Non ha nessun senso, ed è anche impossibile a meno di impazzire, non avere a priori nessuna emozione riguardo a quello che pensano gli altri |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Non farsi fondere il cervello dal giudizio negativo altrui sono un altro paio di maniche. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
E come vi liberate di quelli che vogliono dirvi cosa pensano di voi anche dopo che gli avete detto che non v'interessa saperlo?! :rolleyes:
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Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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O la si ignora continuando a fregarsene e questo poi si stufa. Oppure se è un galletto che poi abbassa la testa, si incomincia a dire noi quello che pensiamo di lui. La prima è da preferire per chi non regge troppo alle situazioni particolarmente stressanti. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
in effetti è raro IRL
sul virtuale (esempio sto forum) me ne son capitati (anche se non erono in tantissimi) :sisi: |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Non è che non si piace perché non si piace, non si piace perché questa persona pensa e crede che questa sua caratteristica abbia un cattivo impatto o produca comunque meno probabilità di far presa. E' un giudizio personale questo? A me non sembra, a meno che una persona immagini qualcosa che non c'è effettivamente. Il problema personale alla base di queste idee qua quale sarebbe? A me molte idee del genere sembrano semplicemente vere in relazione a certi giudizi diffusi. Chi ha delle caratteristiche che non piacciono dovrà sforzarsi di più per piacere e levigare tratti del carattere, essere più accondiscendente, sviluppare talenti alla Bocelli (e qua volevo far intendere che di Bocelli ce sono pochi e non è che sia una strada percorribile da tutti quella di divenire super star per avere una donna), insomma non avrà di certo un'esistenza poco faticosa e facile a differenza di chi certe caratteristiche ce le ha, e se ha paura di non piacere così com'è: tolta la paura non è che poi in automatico piacerà, la maggior parte delle volte bisognerà modificare per forza di cose anche altre caratteristiche, economiche, sociali, comportamentali, la paura è solo un po' di schiuma sul bicchiere prodotta da quel che c'è sotto, la sostanza dei conflitti e problemi sta altrove. Quote:
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Fammi capire una cosa, se una persona ci prova e basta e chiede di uscire a molte donne, in qualsiasi condizione si trovi (che sia per esempio disoccupato, senza amici, senza esperienze sessuali, senza competenze sociali e cose del genere, condizioni in cui si trovano davvero molte persone che frequentano questo forum) riuscirà ad ottenere risultati solo perché ci prova più spesso e non ha più paura che nelle sue condizioni finirà col non piacere? Non conta nulla il giudizio e le preferenze femminili diffuse contro queste caratteristiche qua in relazione all'insuccesso? Influisce nei confronti dell'insuccesso solo la sua paura di non riuscire? Basta che ci provi molto spesso senza paura o costringendosi a non tener conto dei segnali di rifiuto e troverà una persona che piace e che lo apprezzi di sicuro? O dovrà fare soprattutto altro per ottenere queste cose? Ammesso che ci riesca... E' come affermare che una persona che non va a fare un esame per paura di essere bocciata (credendo che verrà bocciata quasi sicuramente), una volta tolta la paura dovrà superarlo necessariamente. Ecco, è questo ragionamento qua che per me è un ragionamento sbagliato ed è una sciocchezza. Se una persona ha paura irrazionalmente e vede giudizi e cose che non ci sono da nessuna parte allora ti do ragione, ma se una persona non ha studiato o non è realmente abbastanza abile e preparata per superare il giudizio degli esaminatori, tolta la paura non risolve comunque il problema, magari la paura c'è proprio perché in base alla preparazione (e le sue esperienze in relazione ad altri esami) la persona giustamente crede che il giudizio sarà con buone probabilità negativo. Gli esaminatori veri e propri che si trovano in una commissione d'esame poi non sono qualcosa che sta solo nella nostra testa, non basta mica dirci "a noi la nostra preparazione va bene così, che ci frega degli esaminatori, non dobbiamo avere paura del loro giudizio, devono star bene a noi le cose così come stanno, se stanno bene a noi poi staranno bene anche a loro" e per magia superiamo l'esame qualsiasi sia la nostra preparazione. Ma non è qualcosa che creiamo noi internamente questo e non vedo in che modo una cosa possa riuscire a causare l'altra se non magari tramite qualche sistema persuasivo e cose del genere. Se poi si ha bisogno concretamente di passarlo un esame non basta togliere la paura del giudizio bisogna poi effettivamente adeguare la propria preparazione al sistema di giudizio che esiste, e se la paura c'è (di non passare l'esame a causa di un giudizio negativo) proprio perché non si è abbastanza in linea col sistema di giudizio esistente non riesco a vederla come una causa del disagio la paura, ma come un effetto della scarsa preparazione in relazione al sistema di giudizio effettivo (e a maggior ragione non si potrà affermare di esserne indipendenti). La causa del disagio è ben più complicata e intrecciata all'esistenza personale e al proprio rapporto con gli altri, non penso che le persone introverse o timide abbiano problemi solo perché hanno più paura. La paura non è qualcosa che esiste da sola così per sfizio. Se dovessi andare in guerra io avrei molta paura, ed avrei molta paura anche perché mi riterrei una schiappa nel corpo a corpo, sparare e così via. Arriva uno strizzacervelli geniale che vuol far aumentare la mia autostima in campo militare e cosa fa? Toglie la mia paura per queste cose qua supponendo che il problema sia solo questo, senza preoccuparsi di rendermi allo stesso tempo e di pari passo veramente più abile nel fare queste cose... E le cose secondo te così migliorano?! Se non sei divenuto ancora davvero più abile, la paura conviene addirittura mantenerla in piedi secondo me, ed è un effetto della situazione più che una delle sue cause. Io questo voglio dire, ora se non sei d'accordo, io non ho capito perché. Io ti contraddico e posso continuare anche per molto perché non mi hai convinto e per me supporre che il problema sia solo questo qua della paura e dell'indipendenza dal giudizio è una sciocchezza e continuo a trovarla una formuletta fuorviante. Quote:
Se non ti piace qualcosa di te mica è detto che non piaccia a qualche altro: spesso ho visto donne col seno grande lamentarsi della cosa, ma questa caratteristica di cui queste si vogliono sbarazzare piace a molte persone dell'altro sesso. Poi non è vero nemmeno il contrario, se qualcosa piace molto a te non è detto che questa cosa qua possa influenzare direttamente gli altri e gliela faccia piacere. Ad esempio se invito delle persone a cena sapendo che a me piace molto il pollo, posso concludere subito che dovrà piacere anche a loro o pretendere che piaccia anche a queste persone perché piace molto a me? :nonso: Questa frase falsissima viene ripetuta sempre come un mantra. Ed io devo sempre e continuamente far notare che è falsa. Se possedessimo sistemi persuasivi ultrapotenti che si attivano qualsiasi cosa pensiamo potrebbe esser vera questa cosa, ma la nostra mente non influenza più di tanto il resto se non con sistemi meccanici effettivi. Per far cambiare idea a qualcuno non conta nulla il fatto che io ne sia convinto, contano maggiormente i motivi che fanno presa su quel qualcuno e i sistemi che uso per persuaderlo. Spesso molti politici si sono rivelati dei gran cazzari, e sono riusciti a convincere molte persone, ma mica erano convinti loro stessi delle cose che avevano promesso! Ora io sto giudicando non vere certe cose che dici ed in base a quel che sostieni il mio giudizio dovrebbe transitare nella tua testa perché io penso una certa cosa di me, di te, o del mondo e ne sono convinto? Potessimo influenzare così facilmente gli altri avremmo risolto praticamente tutto. Se tu giudichi brutto qualcosa di me non è di certo perché sono io che giudico male il mio esser così, a meno che non ho fatto chissà che per convincerti di queste cose, ma un timido spesso manco apre bocca, non si può sostenere che è lui a influenzare e persuadere gli altri! Magari questo fa solo certe cose in certi modi, il giudizio non ce lo mette lui nella testa delle altre persone! Questa capacità di influenzarti in modo così forte (sia te che il resto del mondo) per ora non ce l'ho né in positivo né in negativo, posso provare a persuaderti con la dialettica o altro, ma mica è detto che ci riesca. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
Sì, ma cosa ancor più difficile è sbarazzarsi del PROPRIO giudizio interiore.
A volte nessun ci sta osservando o giudicando, eppure dentro di noi vorremmo apparire perfetti e finiamo per agitarci e sbagliare tutto. Bisognerebbe dire a sè stessi: ok, tutti sbagliano. E liberarsi del giudice severo interiore. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Se la persona lo etichetta come "problema" è in svantaggio. Resta da capire quanti ne ha davanti perchè poi ognuno ha il suo problema. Chi la bassezza, chi la voce stridula, chi è calvo ecc. ecc. Poi c'è chi lo vive come una cosa insormontabile chi meno, e chi impara appunto a fregarsene. Quote:
Certo il forum ne è pieno perchè il sito parla di problemi di fobia sociale. Quote:
Se il problema/i prima non li limi o meglio ancora li risolvi, i "no" saranno molto facili. Se ti piace prendere bidonate per accumulare altri problemi puoi provarci tranquillamente con tutte le donne che vuoi. Quote:
Comunque se la persona avesse studiato bene e gli levassimo anche non del tutto la paura, lasciando solo un pò di tensione e l'autostima giusta, credi non lo passerebbe? Di cosa avrebbe bisogno ancora per passarlo? Mi sà che per te neanche se avesse raccomandazioni e avesse pagato i professori non saresti ancora sicuro che lo passasse... Quote:
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Non si stà parlando di sviluppare un disturbo antisociale di personalità e provare zero ansie e paure. Ma di eliminare quei picchi di ansia che ci fanno desistere dal provarci e dall'essere noi stessi. La pratica nella vita sociale non la fai rischiando di essere ucciso. Ovvio che prima di andare in guerra l'arma la devi sapere tenere in mano. La fai man mano che fai esposizioni e che provi meno dolore nel farlo. Sale l'autostima, riprovi ecc. ecc. Quote:
Ti ripeto che la parola chiave è autostima. Poi acquisiscila come vuoi, vedrai che quando affronti il tuo spauracchio non ti senti più nudo davanti a lui, ma con qualche arma in più. In questo caso è il fregartene del giudizio altrui. Il problema non'è solo "questo quà della paura", molti hanno fatti reali dietro che la fanno sorgere, non cause quasi del tutto irrazionali forse di più semplice risoluzione. Ma la strada è la medesima. La differenza frà la fobia di uno che è convinto di essere basso ma non lo è è uno che lo è effettivamente spiegami qual'è nell'ambito di affrontarla? La soluzione, ripeto è levarla. Quello che sostieni tu sulla pratica è un passo che avviene dopo, che ti si pone perchè la paura ti proietta gli eventuali fallimenti dettati dalla tua incapacità. Quello che ci stà in mezzo è che le capacità le hai anche tu ma senza autostima le prove buone che farai saranno fallimenti, punto e a capo. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Ad esempio la mia paura di fallire è sempre stata inversamente proporzionale alla mia preparazione in relazione alle mie esperienze precendenti. Quote:
Se hai paura di non passare un esame perché credi di essere impreparato, ossia credi che il giudizio degli esaminatori nei confronti della tua preparazione sarà negativo, questo vuol dire che attualmente la tua stima di riuscire o di ricevere un giudizio positivo è bassa... Più che autostima io parlo di stima direttamente o magari meglio di eterostima... E' una sorta di previsione nei confronti di come verremmo giudicati in certi contesti. Se ti forzi di andare a fare questo esame anche quando hai paura, convincendoti che sia irrazionale questa paura, non è mica detto che poi l'autostima (eterostima) salirà. Tutto dipenderà dall'esito dell'esame e non da un semplice "vincere la paura". Nel momento in cui lo vai a fare l'esame nonostante la paura, perché attualmente credi che il giudizio sarà negativo... E poi non lo passi l'esame... Come fai ad alzare l'autostima? :interrogativo: E' importante passare l'esame per alzare l'autostima e bisognerebbe dimostrare effettivamente che la paura è l'unico ostacolo (e che è anche del tutto irrazionale perché campata in aria dato che si è preparati in maniera tale da passarlo l'esame e si crede che con buone probabilità non lo si passerà). Ma per alzare l'autostima devi ricevere un giudizio positivo degli esaminatori e deve essere scorretta a monte la tua valutazione rispetto a possibili esiti così negativi. Ma se la tua paura dipende anche e soprattutto dal fatto che hai fatto altre volte degli esami ed è andata male perché non sei riuscito a studiare abbastanza per mancanza di volontà, incapacità o altri motivi, quando non dai retta alla tua paura e vai a fare l'esame e non lo passi un'altra volta, perché mai la tua autostima dovrebbe salire?:nonso: E' questo punto qua che per me risulta critico in queste teorie. Si suppone che il timido o il fobico abbia soltanto paura e venga trattato poi allo stesso modo socialmente casomai si esponesse vincendo questa paura... Ma in base a quel che ho visto non è solo la paura a frenarlo, spesso ci sono dei modi di fare del timido che vengono ritenuti negativamente dalle persone con cui interagisce e queste cose in fin dei conti esistono davvero e non si sa nemmeno se si riusciranno a migliorare con qualche sistema. Ed è proprio in base a questo che poi la persona si ritiene inetta e si ritrae, non semplicemente perché crede che ci sono pareri negativi in giro nei suoi confronti che hanno iniziato ad esistere all'improvviso nella sua mente perché non aveva nulla da fare. Ad esempio un timido riuscirebbe a stare con gli altri senza parlare molto, ma nel momento in cui questa sua caratteristica viene screditata e un po' alla volta sempre in base a questo viene allontanato perché ritenuto noioso (qua nel forum è stato raccontato che un tizio ha puntato un telecomando contro la persona volendo intendere che doveva "cambiar canale"), anche nel caso in cui lo si convincesse ad esporsi di nuovo si risolverebbe il problema secondo te? Cosa ti fa pensare che le cose dovrebbero migliorare? Per me in pochi e sporadici casi in cui si è paranoici potrebbe forse funzionare, ma in generale no. In fin dei conti questa paura c'è proprio perché una persona ha accumulato insuccessi in relazione alle modalità con cui riesce a porsi e socializzare con gli altri. Se le si lascia uguali queste modalità senza far nulla sperando che la persona per osmosi accorpi quel che non è riuscita ad accorpare anche quando era più giovane e il suo cervello più plastico, per me si crede qualcosa di falso: magari una persona che oggi è arrivata a chiudersi in casa è già stata esposta in lunghi periodi dell'esistenza alla socializzazione scolastica e di altro tipo... Avrebbe già dovuto risolvere tutto se fossero vere queste teorie. Io non credo alla storia che si è creata una paura immaginaria nella sua mente. Ora se non si riesce a comprendere che sistema usare per far preparare meglio questa persona prima ancora di mandarla allo sbaraglio a fare l'"esame" per l'ennesima volta, dicendole di non preoccuparsi affatto del giudizio negativo, che non esiste e sta solo nella sua testa e sono tutte paranoie, non si risolve davvero il problema, anzi si potrebbe addirittura aggravare la situazione, perché nel caso in cui l'esito è negativo si aggiunge un altro insuccesso agli altri e l'autostima non salirà affatto ma scenderà. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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Di solito, quando si “restituisce il favore” quelle persone reagiscono MOLTO male, infuriandosi o minacciando denunce. |
Re: Diventare indipendendi dal giudizio altrui!!
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