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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
per quanto mi riguarda, la paura ste nel timore che le persone mi vedano per quello che sono veramente...
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
non mi spaventa la socialità, solo una cosa un po mi spaventa: il fatto che prima o poi gli amici se ne vanno.
e farsene di nuovi, cosi come avere un'altra ragazza se ti sei lasciato, è durissima, se non impossibile. |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Io analizzo, i miei pensieri disfunzionali li riconosco uno per uno. Ma farlo non mi porta ad altro che a sentirmi ancora più sbagliata. Perché io sto male con certe persone che invece stanno bene con me?Faccio quello che fanno, ma io sto male e loro bene,col tempo questa sensazione non la sopporti più.O solo se sei costretto, e tutto quello che puoi eviti.E arrivi a pentirti di aver portato avanti rapporti che ti fanno soffrire senza che l'altro abbia colpa.Non ci puoi litigare perché non ti hanno fatto niente di proposito, e non è facile a spiegare a persone che ti vogliono bene e sono state sempre corrette con te,che non riesci più a frequentarle senza che si offendano, sfido chiunque. Allora penso che sarebbe stato meglio evitare a monte, ma non ho potuto farlo perché l'indole ce l'ho socievole e certe persone mi piacciono. Riporto le parole di un'(ex)amica sociofobica di 50anni, che soffre ancora per i rapporti sociali che non le riescono: "(La FS)Non è solo arrossire e vergognarsi in pubblico.È spazzare via tutto, distruggere ogni cosa.Vivere senza pelle." |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Poi c'è chi ritiene che ci sarà sempre una parte un po' più forte dell'altra. Semplicemente non tutti vivono quello squilibrio allo stesso modo. Ad esempio c'è chi lo tollera in amore ma non in amicizia, o viceversa, c'è chi lo tollera in alcuni rapporti e in altri no, c'è chi non lo sente, non se ne accorge, c'è chi si mantiene sulla superficie, c'è chi magari sta bene con sé stesso e con le persone che ama e non ha di questi problemi, anche se magari qualcuno delle persone con cui ha a che fare li ha. Quote:
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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veramente l'interazione è così scarsa che non lo so , avrei dovuto buttarmi nella vita ma non l'ho fatto mi creava troppa angoscia , poi ogni volta che ero i un gruppo di persone mi ci voleva dei gg per disintossicarmi ... |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Ora la gran parte di queste cose le provo a livelli decisamente più tollerabili o sono state grossomodo risolte. Permangono l'atteggiamento difensivo verso la gran parte degli estranei ed il forte rifiuto al dover mascherare ciò che provo per risultare socialmente accettabile. La desidero ? Sì, molto. L'ho sempre desiderata. Penso il benessere interiore derivi per una buona fetta proprio dal vivere in maniera soddisfacente per sè stessi la sfera sociale. Il punto è che per me deve essere costituita di rapporti profondi, intimi. Il resto lo ritengo superfluo per le mie necessità, utile giusto a svagarsi in modo diverso da come farei da solo o per compiere attività che necessitano per forza di cose di altre persone. Ciò che mi frena maggiormente dal socializzare facilmente ora è più la mancanza di stimoli nel farlo che non le difficoltà. Il rapporto tra fatica compiuta e risultati ottenuti. Se non sento di poter arrivare ad aprirmi, parlare di tutto dopo un po' di tempo passato con delle persone allora la situazione inizia a pesarmi. Diviene necessario avere un qualcosa da fare in comune con queste persone per giustificare attivamente lo stare con loro, dato che non ho il piacere fine a sè stesso della loro compagnia. In un altro topic c'era il confronto tra rapporti leggeri e profondi. Ecco io dei primi non sento la necessità, li ritengo come superflui e mi creano disagio alla lunga. Mi crea disagio sentire di non poter parlare di determinati argomenti per non rovinare l'atmosfera, dover mantenere una maschera o comunque pormi dei limiti nell'agire. Se non posso essere completament me stesso e venire accettato per questo allora alla lunga è una strada che mi sembra inutile perseguire. Mi crea ancora più disagio che magari l'altra persona si freni a sua volta. Oppure, ancora peggio, che sia attivamente coinvolta e ricerchi da me segnali di particolare intesa che a me non viene spontaneo dare, perchè non li provo. Mi sento di ferire l'altro se mi mancano i motivi materiali per non sentire effettivamente un'amicizia forte quando lui la prova. Come glielo spiego, senza sminuirlo, che semplicemente non ho lo stimolo a considerarla tale, ad aprirmi spontaneamente ? Sicuramente è un mio grosso limite che mi preclude il vivere bene questa sfera ed i vantaggi che ne derivano. Ma onestamente non so che fare, come potrei cambiare da questo lato. Quote:
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
La socialità in se non mi spaventa, anzi, quasi quasi la bramo, vorrei avere più possibilità di poter conoscere persone nuove e socializzare, anche solo per sparare qualche cazzata, non tutti i rapporti devono essere profondi, alla fine se si socializza senza troppi pensieri si sta bene, ci si diverte.
Quello che spaventa a me della socialità è il continuare a non avere le possibilità di farlo, credo che il posto dove sono cresciuto mi ha limitato tanto, tantissimo, inoltre mi ha spento la voglia di fare qualunque cosa che non sia un'obbligo. |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Poi non esistono introversi o estroversi puri, tutti abbiamo sia una parte estroversa sia introversa. Per chi conosce i tipi psicologici di Jung, io sono "sentimento estroverso" (di seconda funzione) e dunque tendo a proiettare i miei sentimenti all'esterno ( solo così ne sono cosciente, se non esprimo i miei sentimenti spesso non ne sono cosciente fino in fondo, non capisco cosa voglio). Però sono pensiero introverso, non ho bisogno di esprimere i pensieri per strutturarli, infatti sono abbastanza taciturna per questo. Ecco perché tra introversi si può essere comunque molto diversi, così come tra estroversi. Ci sono introversi che non hanno problemi a esprimere i propri pensieri, parlano tanto, hanno piacere a condividere pensieri ed idee ma poi quando si tratta di sentimenti sono più chiusi. Al contrario ci sono introversi che parlano poco, fanno poche chiacchiere, ma hanno un sentimento molto "estrovertizzato" (Gandhi per esempio), Poi ci sono estroversi più timidi, estroversi meno timidi ecc. |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Anche a me non spaventa più di tanto, cioè vabbè si, un pochino si, un grado leggero di fobia sociale, di freno nel rapportarmi lo sento.. però non è solo quello, c'è tanto altro. Avere la ragazza è un piacere ma ci sono anche dei doveri. Una ragazza indipendente e dalla mentalità moderna sarà meno pesante, se riesce a dare libertà io sono anche disposto a concederne molta. Al contrario poi ci sono quelle che: "domenica dobbiamo andare alla cresima del nipote della figlia di mia zia" "no, non ho voglia di venire, vai tu, io sono stanco, devo stare al pc e fare sport!" "se non vieni ci faccio una figuraccia, non mi ami, sei un asociale, non te la do' più" cioè l'unico giorno libero della settimana io devo fare ste cose? ma proprio no :) Io non sono ne meglio ne peggio degli altri, sono solo diverso e di conseguenza la maggior parte della gente non mi piace, anche se non mi hanno fatto niente, non mi riconosco nel loro modo di vivere, nei loro obblighi sociali, nella loro ricerca del successo e dell'apparenza..mi annoio molto.. |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
La socialità è importante, ma probabilmente le mie paure sono più forti del bisogno di confrontarmi e stare a contatto con gli altri, e quindi il più delle volte riescono ad annullarlo. O questa è semplicemente la scusa che uso per non "mettermi in gioco".
Mi spaventa dovermi esporre. Essendo molto insicura, ho paura del giudizio degli altri, delle critiche, di non essere all'altezza delle aspettative, di apparire fuori luogo. Ho paura di dare fiducia agli altri, di rendermi più vulnerabile e affezionarmi, per poi essere ferita, o venire messa da parte e esclusa. Oppure ho paura di ferire qualcuno senza magari neanche rendermene conto. |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
diciamo che la mia leggera timidezza non mi blocca nell'essere uno da baldoria, casino in piazza, spettacoli nei bar,ballerino in discoteca, macchina parcheggiata con stereo a palla, racconti epici dove tutti si sganasciano dalle risate!se non fossi timido sarei illegale!:D
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
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Desidero tanto la socialità ma quando ci sto "dentro "la vivo male e mi passa la voglia... x un po' ..ma poi mi torna e ricomincia la giostra...non lo so mi sembra di fare un passo avanti e due indietro . |
Re: Cosa vi spaventa della socialità? Perché?
Non avere il controllo, non sapere cosa fare, il giudizio altrui su di me, il ritrovarmi ad avere a che fare con la mediocrità altrui, la noia, il fallimento.
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