Originariamente inviata da linea77 (Messaggio 1469288)

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1469285)

Secondo me, a prescindere da chi lo ha detto ( e quindi la mia critica non è verso Milton) affermazioni di questo tipo rappresentano il presupposto, puntuale, per auto danneggiarsi ulteriormente. "Sono un talento sprecato (quindi ho qualcosa in più degli altri) però non mi applico (ma avendo qualcosa in più posso rimanere fermo)".
Il risultato è che di fatto si rimane fermi. E poi ricordiamoci che il talento, senza il lavoro e l'impegno, rappresenta solo l'1% della persona.
Sì, è un vero peccato sprecare un talento se lo si possiede.

Per quanto mi riguarda e riprendendo l'affermazione sopra, ho capito di valere in misura perfettamente equa rispetto agli altri, eccessi di autostima non sono mai segno di un'autostima forte - sono segno di un'autostima che sì, vorrebbe essere forte, ma ha bisogno ancora di conferme.
E il guaio è che, essendo animali sociali, abbiamo bisogno di ricambio energetico...abbiamo bisogno, quindi, di conferme.

Prendendo atto di questa necessità naturale, che TUTTI abbiamo in quanto umani, sto imparando a dare il giusto peso a parole ed azioni altrui. Non hanno tutto quel peso. A fare la differenza sono appunto il nostro Io, ciò che facciamo, ciò che desideriamo. E' quello che conta.

Penso che l'ultima spiaggia della fobia sociale, sia proprio la fine di essa: azzardarsi a credere un minimo in se stessi e, così facendo, uscire automaticamente da quello schema di pensiero che presuppone una serie di limiti, circoscrizioni ed etichette(la "fobia sociale" in primis).

Se credi in te, non se ne accorgerà nessuno: è per te che lo fai.
Se invece non ci credi, al contrario, se ne accorgeranno un po' tutti, e si allontaneranno, non perché sei una merda di fatto, ma di fatto emani da tutti i pori "l'antiuomo", l'autodistruzione, la negatività.

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1470715)

...