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Per me l'attrazione fisica parte dopo quella caratteriale. Quand'ero più piccolina, le prime cotte, sì la bellezza era fondamentale, mi piacevano ragazzi che neanche conoscevo per il puro aspetto esteriore, ma è finito subito. Se mi piace il modo di fare di una persona la vedo in modo diverso e la trovo attraente, anche se non lo è. Razionalmente capisco che non è bello, ma l'attrazione sessuale c'è comunque, perchè non è visiva per me, ma parte dalla testa. E le caratteristiche che mi fanno perdere la testa sono quelle che mancano a me, mi piacciono i tipi sicuri, estroversi, attivi.
Cosa mi piace fisicamente in un uomo? Mi piace la pelle scura, le cosce posssenti... ma poi in realtà mi sono piaciuti ragazzi diversissimi. Ma se qualcuno mi prende di testa inizia a piacermi ogni sua parte perchè diventa una sua caratteristica. |
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Non ci posso fare niente i miei gusti sono questi ed io sono l'esatto contrario. Non sono nel posto sbagliato perchè io sono insicura, introversa, apatica.
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Io adoro Sylvia Plath; l'anno scorso mi sono casualmente trovata dinanzi una sua poesia, Mirror, e ne sono rimasta affascinata.Ho fatto delle brevi ricerche e ho trovato la sua biografia veramente interessante.Tra l'altro era originaria di Boston, una delle mie città preferite,nata da genitori di origine tedesca (un pò come me!), pubblicò la sua prima poesia alla tenera età di 8 anni, nello stesso anno in cui le morì la madre.Particolarmente intelligente, ottenne una borsa di studio per il college e successivamente studiò anche a Cambridge, ma a soli 18 anni tentò per la prima volta il suicidio. Per tutta la vita la accompagnò poi la depressione, tanto che numerosi sono i tentati suicidi, fino alla morte, avvenuta a soli 31 anni, nel 63, l'11 febbraio (un giorno dopo il mio compleanno! 8O ) Purtroppo a parte qualche sporadica poesia su internet non ho ancora letto molto, ma spero di rimediare.A dire la verità il tuo post mi ha pure involontariamente ricordata di cercare qualcosa della Plath in libreria, la prossima volta che ci vado! Grazie, maia! :D Sylvia Plath a 18 anni: http://www.sylviaplathforum.com/images/10.jpg |
Sono felice che questo topic stia risquotendo interesse da parte di alcune volenterose utenti...speriamo di crescere di numero :D
L'argomento del giorno è: QUAL'E' IL VOSTRO PARERE IN MERITO ALLA POSSIBILITA' DI CONSENTIRE ALLE COPPIE OMOSESSUALI DI POTER ADOTTARE DEI BAMBINI? E' un argomento di discussione molto interessante, su cui mi è capitato di riflettere + di una volta... Ho sempre ritenuto che, quando si parla di adozioni da parte di coppie omosessuali, l'attenzione sia eccessivamente rivolta verso gli adulti. Al contrario penso che, l'analisi dei pro e dei contro, dovrebbe partire dai bambibi e che l'attenzione dovrebbe virare su di loro. Sinceramente, non ho mai letto studi psicologici in merito a come, i bambini vivano il fatto di avere entrambi i genitori dello stesso sesso, se si abituino x un processo di normale adattamento o se patiscano dei scompensi x tale motivo... Anche se x i motivi sopra detti, ho sempre ritenuto che questo argomento fosse + adatto ad essere discusso da psicologi dell'infanzia, piuttosto che dai politici...mi rendo conto che l'unico modo x verificare l'opportunità o meno delle adozioni x le coppie omosessuali e le conseguenze sui bambini, è proprio quello di permettere alle coppie di adottare... Quindi, dato che in alcuni stati dell'America è consentito già da parecchio...sarebbe interessante sentire il parere di qualcuno che, abbia vissuto là e che, abbia delle informazioni di prima mano. Poi, c'è una questione squisitamente politica... Anche se in Spagna recentemente è stata consentita l'adozione x le coppie omosessuali, paesi come quelli dell'Africa, si rifiutano di permettere l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali (x via della forte presenza ed influenza del cattolicesimo). Personalmente, quando quotidianamente vedo sui mezzi di comunicazione di massa, le immagini di bambini nelle parti + disparate del globo, che muoiono di fame e di inedia, penso che permettere la loro adozione, anche da parte di coppie omosessuali, sia la cosa + naturale del mondo... Nessun bambino dovrebbe morire in quel modo... |
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guarda ti do un consiglio fai come le tue amiche...
così avrai mani e bocca impegnati... e non dovrai più pensare che non hai un cervello e che non vali nulla :) |
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Premettendo che sono favorevole ai matrimoni gay,non credo sia giusto permettergli di adottare bambini.
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Anch'io all'incirca, ma non me ne vanto affatto.
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Propio tu, che ti senti irremovibile dinanzi all'eventualità di cambiare (...non dico completamente, spesso basterebbe poco...) per poterti meglio adattare al convivere serenamente con qualcuno, parli di elasticità mentale...? Tu che, a quanto sembrerebbe, l'eleasticità nemmeno sai cosa sia... Immagino apprezzeresti che qualcuno si sforzasse di adattarsi alle tue peculiari necessità, pur di piacerti...ma ti guarderesti bene dal ricambiare, il gentil gesto (...che, seppur insospettabilmente, potrebbe anche richiedere molta fatica...), "lavorando" un po' anche tu. Forse credi che tutto ti sai dovuto...della serie: "chi mi ama mi segua...gli altri, s'ammazzino". Secondo me, per star bene insieme, è indispensabile "cercarsi"...nel senso che si dovrebbe sempre prestare almeno un po' d'attenzione alle esigenze dell'altro, per potervisi eventualmente adattare (...entro certi limiti ovviamente...). Può essere molto faticoso amare qualcuno...per cui, se già ti rifiuti a priori di permetterti di "faticare", otterrai ben poco. Gli uomini posso amare...ma non penso gradiscano sentirsi paragonati a degli schiavetti. Non io, almeno... Ma, a dir la verità, se due persone davvero si amassero...penso che, tutto ciò, accadrebbe spontaneamente...a condizione che sussisterebbe, in entrambi, "l'elasticità" che sarebbe indispensabile per poter "concimare" la relazione. E tu, questa benedetta flessibilità, nemmeno la vuoi avere...per te, o è tutto o è niente. Vorresti essere amata...ma, l'amore, non lo vuoi "nutrire"...come puoi sperare che cresca? Poi son io l'immaturo...forse sono molto più maturo di te... Continua così...se vuoi farti del male. |
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1) perchè è un impulso forte, tale da rendere difficile non pensarci, anche se non si vorrebbe (se si prova a non pensarci, illudendosi di poterlo fare, si generano delle nevrosi); 2) perchè hanno più difficoltà a trovare occasione di farlo, di conseguenza lo fanno di meno delle donne, e quindi, logicamente, un affamato sente più fame di un sazio; 3) perchè non accetta il fatto che, nel trovare occasioni di fare sesso, abbia la strada in salita rispetto alle donne, di conseguenza la penalizzazione viene avvertita come un'ingiustizia, e di solito quando una persona si sente vittima di un'ingiustizia ci pensa molto all'ingiustizia, perchè avverte il bisogno di correggere quell'ingiustizia: nella pratica, non avverte solo il bisogno di fare sesso, ma anche il bisogno di poter fare sesso. 4) la quarta spiegazione è quella ipotizzata da te: Quote:
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