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Re: Il senso della donna per il maschio.
Mi sembra una questione che inizia ad essere ormai abbastanza anacronistica (fortunatamente). La donna mi pare essere quella più condizionata culturalmente alla colpevolizzazione della passionalità fisica, in quanto "sporca". Ma per questo aspetto le cose stanno cambiando, mi pare. Ancora un paio di generazioni e...
Potrebbe aggiungersi poi un altro aspetto, legato ai ruoli di genere nei rapporti. Le relazioni mi sembrano in larga parte fondate sulla dipendenza reciproca, espressa in modi diversi dai partner: se la donna è, spesso, esplicitamente dipendente e subordinata, l'uomo lo è implicitamente, nascondendo il proprio bisogno dietro l'autosufficienza. E nell'intimità magari le posizioni si ribaltano: l'uomo diviene adorante, e la donna trattiene il proprio desiderio. Non so, ipotizzo. |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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okay dire certe caratteristiche più comuni in un sesso che nell'altro ma almeno fossero cose vere ! :laugh: |
Re: Il senso della donna per il maschio.
Credo che la situazione per cui l'uomo non riceva lo stesso tipo di adorazione a livello fisico che lui rivolge alla donna dipende anche dal fatto che in molti casi non lo entusiasma.
Infatti, provando a immedesimarsi in una relazione, non credo che sentirei il bisogno di richiedere un certo tipo di dedizione (quella di cui si parla in questo topic). Ovviamente parlo per immaginazione, poi non saprei nella realtà, ma in questo momento sento che sia così. Non gradirei particolarmente che la partner indugiasse in manifestazioni 'amorose' che coinvolgano ogni parte del corpo, e, per le zone in cui farebbe piacere, che lo facesse per un tempo prolungato. In generale mi sembrerebbe strano sentire un certo tipo di dedizione ricevuta, non mi piacerebbe. Almeno credo. |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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Se fosse la donna quella congenitamente attratta dal sesso e dalla sessualità e l'uomo invece relativamente disinteressato? D'altronde la donna non ha periodo refrattario, ed è naturalmente poliorgasmica. Pare inoltre abbia un numero di terminazioni nervose sui genitali sostanzialmente superiore a quello maschile. Inoltre è più portata ad eccitarsi in funzione di tutti i 5 sensi e di un 6° senso, quello mentale. Al confronto la sessualità maschile è primitiva. Zac zac zac, due spruzzate ed è fatto. E se il maschio in questione ha più di vent'anni, deve mettersi in ricarica come fosse un iPhone con la batteria esausta, per un'ora, anche due. Ma infatti, a cosa serve poi la sessualità? A cosa serve poi il piacere? E' facile capire a cosa serva nell'uomo. Deve ficcare, per procreare. E' una fatica, sia l'atto, sia tutta la catena di eventi che conduce ad esso. Nel corso dei secoli molti uomini hanno lottato e ucciso, o sono stati uccisi, solo per una ficcata. Se non fosse piacevole, chi si farebbe tutto sto sbattone? Invece il piacere femminile a cosa serve? Noi sappiamo che la natura non architetta le cose a caso. E' piuttosto stronza e crudele anzi, pur di raggiungere i suoi scopi non si fa problemi. Ad esempio nell'aver progettato il pene dei gatti munito di piccoli peli acuminati, come tante spine sottili, che nella monta l'agevolano a mantenere la posizione mentre la gatta cerca di scappare. E vi assicuro, ne vidi una durante una monta anni fa, che cerca di scappare, oh sì! (D'altronde provate a immaginarvi voi, scopati da un fico d'india, che bella sensazione...) Quindi perché il piacere nella donna? Io una teoria ce l'ho e sarebbe anche abbastanza semplice da spiegare, una parola, non lo faccio perché non voglio essere bannato :ridacchiare: comunque ci tengo a precisare che non sto sostenendo nessuna teoria o posizione. Sto solo ragionando a ruota libera. Perdonatemi, sono solo un pazzo. Vediamo se riesco a girarci attorno. Allora il discorso è che la natura vuole la prosperità dei migliori (the fittiest). Per i maschietti di ogni specie vivente è facile, basta seminare il più possibile, chi tanto semina tanto raccoglie. Per le creature di sesso femminile, e in particolar modo quelle a lunga gestazione come la razza umana, non è così semplice. Una gravidanza ogni 10 mesi minimo (o 11? non so quanto possa intercorrere fra un parto e un nuovo concepimento). La pancia che si gonfia rendendo la sopravvivenza impossibile, da sola e senza tutele sociali (in un'ottica primitiva). E un marmocchio (o 2 o 3) che dovrà essere svezzato almeno per altri 4 anni, prima che impari almeno a stare in piedi e a comunicare decentemente. Il discorso è sempre lo stesso qua, ripetuto più volte: provider o lover. Si tratta di archetipi, è ovvio che tutti abbiano componenti di entrambe le caratteristiche, con differenti proporzioni. Il lover per antonomasia è quello ganzo e bello, cioé col dna migliore, che (statisticamente) tutte vorrebbero, ma proprio per questo nessuna può avere per sempre. Ha troppa scelta, il suo vantaggio si risolve nell'innaffiare ovuli diversi in quantità, perché dovrebbe fermarsi? Il provider invece non è così ganzo e bello. Ma comunque ha delle doti. E' affettuoso. E' fedele. E' dotato di una qualche forma di opulenza, che adesso significa: soldi, ma nel mondo primitivo poteva significare potere, armi, territori. Ha influenze sociali. Insomma è in grado di far crescere un figlio e di dargli qualcosa in eredità. Il provider difficilmente riesce a inseminare qua e là, e anche se lo facesse, non potrebbe certo tutelare ogni suo figlio. Così stando con una donna, massimizza le sue possibilità sessuali (che sarebbero scarse se andasse a cercarne sempre di diverse), in cambio di protezione per lei e per il bambino. Ma se il provider è geneticamente un disastro? Beh ci pensa madre natura: basta che la donna abbia il desiderio di un lover nel periodo dell'estro. Il resto funzionerà a meraviglia. Nella preistoria non esistevano test del dna, quindi se non c'erano sorprese come il figlio cioccolato in una coppia al gusto vaniglia, alla fine il provider si trovava ad accudire e proteggere (e investire le sue risorse) nel figlio di un altro. Nel dna di un altro. E' qui che subentra la cultura. Patriarcale e maschilista. Quella che vuole evitare al provider di perdere il suo vantaggio meritato (cioé pagato). Quella che predica la verginità come valore per una donna, e non per un uomo. Quella che enfatizza la castità come elemento desiderabile, tanto da averci basato persino delle religioni. E quella che vuole negare, ad ogni costo, l'esistenza nella donna di un'energia sessuale molto, molto, molto maggiore di quella maschile. A costo di considerare l'orgasmo una cura contro l'isteria. A costo di mutilare il clitoride di una donna. Tutto, purché la donna non provi piacere durante il coito. E quindi non vada a cercare quel piacere. E quindi assicuri una discendenza di sangue al suo marito, cioé al suo cliente. E veniamo ai tempi "moderni", dove grazie alla potenza dell'educazione è stato introiettato a quasi qualunque donna che il sesso non deve piacerle, è una roba da uomini, e viceversa, agli uomini, che il sesso deve piacere, è una cosa loro. Vabbé, lo dico, ma mi dissocio da me stesso. Secondo questa mia suggestione, totalmente inaffidabile e inattendibile, il matrimonio è una forma di prostituzione istituzionalizzata. Senza il quale, la sessualità delle donne sarebbe dirompente e renderebbe del tutto imprevedibile stabilire una linea di discendenza. Alle donne il sesso piace più che agli uomini. Ma ovviamente non è così, sono solo fandonie. Fonti (più che fonti, muse ispiratrici): Game of thrones, Il calligrafo di E. Docx, e ovviamente Le relazioni pericolose. ps: ma perché quando intervengo io nel forum vi scannate tutti? Prendetela sul ridere per cortesia, è un gioco! Stiamo solo masturbandoci il cervello in compagnia! |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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Comunque, Si può stare in un forum di fobici solo se si è a caccia di fobici? |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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la seconda parte non l'ho capita proprio :nonso: mi riferivo semplicemente al discorso fatto da MartiD , che faceva pensare ad una scarsa sensibilità fobica , insomma sarebbe come andare in un forum di vegani e magnificare le bellezze del barbecue :D |
Re: Il senso della donna per il maschio.
interessante il discorso di Marco.Russo casomai ci ritorno , ci vedo dei punti deboli
ma anche delle verità : il lover e il provider esistono davvero nella nostra società |
Re: Il senso della donna per il maschio.
Caspita, questo topic l'avevo visto, ma non mi ci ero soffermata particolarmente. Perchè? :mannaggia:
Comunque, penso che quello che dice Ondine sia vero, e lo vedo anche su di me, nel senso, avendo avuto sia fidanzati che fidanzate (vabbè una, ma anche due tresche con altre donne) se mi ci metto a pensare, mi accorgo che il mio atteggiamento cambia a seconda se quello che ho davanti è un uomo o una donna. Nel senso, il sentimento è lo stesso, ma cambia il mio modo di approcciarmi al suo corpo. Premettendo che mi piacciono entrambi, col corpo femminile sono più "adorante" se così si può dire, la donna la trovo esteticamente più bella, eccitante, delicata, morbida, e quindi mi viene di farle complimenti, guardarla di più, toccarla in modo diverso. Con l'uomo tutto questo non c'è da parte mia, o meglio c'è, ma è molto limitato, perchè di solito è il lui di turno che fa così con me e non so perchè, ma non mi ritrovo mai a fargli complimenti, ad esempio. :pensando: |
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Non ho generalizzato, ho parlato solo di me e della mia esperienza e si, fortunatamente quella con qualche problema in ambito sociale sono solo io.. E quindi? Mi sono fatta e tutt'ora mi sto facendo un mazzo enorme per affrontare ogni giorno le mie paure e limitarle il più possibile per avere una vita normale e lui mi ha sempre aiutata e sostenuta nel mio percorso. Quindi lá fuori c'é gente "normale" che sá amare un fobico se questo é quello che ti turba così tanto. |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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Re: Il senso della donna per il maschio.
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Re: Il senso della donna per il maschio.
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Poi non ho capito in cosa consiste il miglior DNA dei lover. Nella bellezza? Perchè le altre caratteristiche considerate positive, ad esempio l'essere forte o le capacità sociali, dal discorso che fai dovrebbero essere tipiche del provider, altrimenti, in teoria, non potrebbero garantire la sicurezza della donna e della prole. Quindi 'sti lover che hanno di particolare oltre alla bellezza per attirare le donne? Perchè la natura li indirizzerebbe verso di loro? Per aumentare il grado di avvenenza estetica nella specie? Oppure forse intendi che tipico dei lover è la forza fisica mentre i provider hanno un tipo di forza più 'morale' :interrogativo: |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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A me piacciono le persone insicure e piene di dubbi, è un lato del carattere che apprezzo invece del narcisismo e la sfrontatezza, pure qui sto fuori dalla "maggior parte dei casi"... I sociofobici hanno carattere eccome,non credo che matid volesse intendere che scarta i fobici, ma voi avete le manie di persecuzione, Sempre a risentirvi ad minchiam, ma dove siamo,ma che è |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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Tu riesci a vedere la differenza, tante altre no.....che ti debbo dire....fossero tutte come te...:bene: |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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È un problema di Tersite se lui si sente tagliato fuori dai giochi dalla frase di matid, che non ha espresso alcun giudizio a sfavore dei fobici |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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Re: Il senso della donna per il maschio.
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Re: Il senso della donna per il maschio.
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Ha detto che le piacciono i giocatori simpatici, se poi gli juventini si sentono antipatici di chi è il problema? |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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cmq questa è una conferma casomai che l'uomo timido è svantaggiato rispetto alla donna timida , mi piacerebbe ascoltare una testimonianza di segno opposto : una ragazza estro che magnifica la bellezza di stare con un timido fobico ma temo non capiterà MAI! |
Re: Il senso della donna per il maschio.
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