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Re: Riconciliazione
Io penso che il perdono incondizionato, quello che viene prima di ogni pentimento, non porti necessariamente a migliorare né l'una né l'altra persona. Poi bisogna capire secondo quali criteri va considerato il miglioramento.
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Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Chi sbaglia in buona fede merita di più di essere perdonato e la riconciliazione è più semplice, a differenza di chi sa che sta commettedo un atto riprovevole, un inganno puro e semplice. Comunque concordo totalmente sulla necessità di distinguere tra perdono e riconciliazione. Il perdono serve soltanto a liberare il danneggiato dal peso del rancore e non necessita per forza del pentimento del danneggiante. Ma se non c'è perdono c'è per forza di logica il rancore. Il rancore è un tipo di auto-persecuzione che viene interrotto solo temporaneamente dalla vendetta e che in ogni caso danneggia più il danneggiato stesso (scusate il gioco di parole) che il danneggiante, è un tipo di sofferenza che il danneggiato stesso si autoinfligge continuamente ripensando all'accaduto; perdonando il proprio "carnefice", invece, il danneggiato smette di soffrire e si libera dal circolo vizioso del dolore personale. La riconciliazione invece è l'unica cosa che necessita di fiducia ed è l'unico vero requisito necessario a ricostruire una relazione (amicale o sentimentale) degna di questo nome. Secondo me, se i presupposti di fiducia da parte del danneggiato e di pentimento da parte del danneggiante ci sono tutti, allora è giusto riconciliarsi, è un atto dove ci guadagnano entrambe le parti, ma è giusto anche NON dimenticare, perchè in questo modo è più facile prevenire il verificarsi di nuove situazioni simili. Il rancore e la vendetta, insomma, sono le uniche due cose da evitare sempre. Il rancore perchè consuma nell'odio e nella sofferenza più chi lo prova che la persona verso cui è diretto. La vendetta, invece, va evitata perchè mettendola in atto rende il vendicato simile al carnefice, perchè lo rende capace di compiere gli stessi atti che hanno reso colpevole il carnefice. Rende simili nella colpa e quindi meritevoli della stessa punizione. |
Re: Riconciliazione
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.....diciamo che non sono una persona che porta rancore, in genere chiusa una discussione su basi solide, per me é morta e sepolta....e questo mi rende più facile ricostruire la fiducia che avevo. Quello che non posso perdonare é chi approfitta della riconciliazione per fare il furbo o chi mezzo avvisato di tenere un comportamento che non apprezzo nei miei riguardi, fa giochini sociali ....di facciata. Naturalmente confino quei pensieri a chi per me "vale qualcosa", in caso contrario non mi pongo il problema |
Re: Riconciliazione
Più che altro, è che la conciliazione si pone sul piano del patto (conseguentemente, la riconciliazione sulla ricostituzione del patto), il perdono sulla promessa.
Se un patto appare più sicuro della promessa, è perché infrangere il patto comporta una sanzione. Chi viene offeso cioè si sente in diritto di chiedere ragione. Solo che spesso non c'è un tribunale, un terzo, a comminare sanzioni, e quindi tutto si decide, perlopiù, in base ai rapporti di forza. Io continuo a preferire la metanoia. |
Re: Riconciliazione
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Per quanto riguarda la domanda iniziale, richiedendo una dimostrazione concreta e diffidando della sincerità di qualcuno e dei suoi attuali propositi, non mi sembra si gettino le basi per una effettiva riconciliazione futura, dato che non si è disposti a concedere una certa fiducia e si sospetta, di una persona che sì ci ha fatto un torto, ma che ORA, chiedendo di riconciliarsi, si pentedi fronte a noi. Questo vuol dire concentrarsi su un episodio e non sembra essere, come è stato detto un interesse vero rivolto al prossimo, ma unicamente un interesse rivolto a noi. |
Re: Riconciliazione
Ma infatti per questo segnalavo che si stava parlando di due cose diverse.
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Re: Riconciliazione
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Su questo forum ad esempio Per favore barclay, facciamoci un bell 'esame di coscienza |
Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
Ah ok.
Ma quindi quello cristiano come è? Ti perdono anche se non vuoi il perdono? Anche se non ne fai richiesta? Per me, il pentimento appunto avviene già nella forma del volersi riconciliare. Non serve un ulteriore prova reale; quindi anche quello cristiano parte dalla disposizione e dalla richiesta di qualcuno oppure a priori, che tu lo voglia o no ti perdono? |
Re: Riconciliazione
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Il cristiano punta a formare nuovi cristiani. |
Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Re: Riconciliazione
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Sono capaci "tutti" a perdonare se uno si pente; senza essere cristiani |
Re: Riconciliazione
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Semplicemente, la si reputa capace di conversione, cioè di riconoscere che in giro ci sono persone, non azioni. |
Re: Riconciliazione
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Una persona si pente di quello che ha fatto quando, dopo un'attenta valutazione o la presa di coscienza di elementi di cui all'inizio ignorava l'esistenza, capisce di essersi comportato in modo ingiusto, non perchè è stato perdonato. E poi c'è un'altra cosa, perchè la mia religione dovrebbe impormi di perdonare qualcuno anche se dentro di me continuo a provare rancore, rabbia, odio nei suoi confronti? Per avere un perdono ipocrita e comunque inutile? |
Re: Riconciliazione
Il collegamento è che perdonare vuol dire concedere fiducia al futuro della relazione, pensare che a quella persona è possibile il bene a prescindere da ciò che ha fatto; riconciliarsi vuol dire mantenere con quella persona l'ipoteca del passato della sua colpa.
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