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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
credo che dipenda molto dalla età a 20-25 ti puoi permettere di essere disoccupato oltre no...
Poi c'è d sottolineare che avere un lavoro discretamente retribuito è un momento di crescita personale e quindi può favorire anche una relazione sentimentale , certo il contrario è sempre possibile , ma voi donna preferireste uscire con un ragazzo carino e disoccupato che dovete pagargli tutto voi o con uno meno carino ma che non sta a lesinare sul ristorante ? :interrogativo: |
Re: ma dove stanno i fobici?
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--- EDIT --- Aggiungo che, quando un uomo si lamenta d'essere disoccupato, praticamente NESSUNO gli dà addosso come si fa con uno che non tromba regolarmente. * Chi soffre di certi disturbi, non SCEGLIE di star solo: vi è COSTRETTO dal disturbo stesso [e non dovrebbe neanche essere necessario precisarlo, in un forum come questo]. |
Re: ma dove stanno i fobici?
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ovvio che non condivido la cosa , in parte può essere una scelta e quindi va rispettata in parte una inibizione e quindi un disagio e in parte provenire da scelte altrui , sei troppo brutto/a antipatico/a e quindi non gliene si può fare una colpa |
Re: ma dove stanno i fobici?
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In soldoni: non ho mai sentito nessuno dire che non ha la ragazza per colpa della crisi del sistema bancario internazionale :D |
Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
Silenzio = assenso :D
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
silenzio = assenzio, direi, ma in dosi tossiche, voglio morire :D
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Re: ma dove stanno i fobici?
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Ma quanti anni avete? tutta una vita? ci sono persone sulla settantina qui che sono sempre state sole? Ma datevi tempo, cavolo. Invece per il lavoro è diverso: dopo i 30 anni, statisticamente, purtroppo, senza esperienza si è fottuti. Scusate, ma insensibilità per insensibilità, si capisce che io non capisco voi ma nemmeno voi capite me. E ho detto che sono due problemi entrambi, la mancanza di relazioni e la mancanza di lavoro. Abbiamo problemi troppo diversi e questo forum è monopolizzato dai vostri problemi soltanto. Questa è la verità. E' da tanto tempo, anzi, forse da sempre, che non mi sento affatto simile a voi. Per me l'ansia sociale è avere problemi a fare QUALUNQUE COSA ABBIA A CHE FARE CON PERSONE. Non soltanto il fatto di non trovare la ragazza, cosa che spesso succede anche agli estroversi. E poi una volta che l'avete trovata che fate? la vostra vita s'illumina d'immenso? ma non pensate di sopravvalutare troppo la cosa? poi beccherete un bel muro in faccia, ve l'assicuro, perchè l'amore non guarisce affatto, al massimo fa andare avanti un po' meglio nella vita, ma solo se avete anche amicizia e lavoro. Da solo l'amore fa andare avanti ben poco. |
Re: ma dove stanno i fobici?
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Essere fobici (quindi fuggire dale situazioni sociali) e provare ansia nei rapporti sociali, appunto, si traduce nell'avere difficoltà ad interagire con QUALSIASI PERSONA, anche con un vicino di casa.. e non solo con la ragazza o il ragazzo che ti attizza. Meditate....:pensando: |
Re: ma dove stanno i fobici?
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Son tutti luoghi comuni .. i tuoi. Eccezioni a parte (tipo lavori di vendita o che richiedono "public relation") per lavorare non serve nessuna abilità sociale.. che diavolo di capacità relazionale ci vuole nel riempire di scatolette di tonno uno scaffale di un supermercato o a consegnare volantini.. io proprio non lo so. E poi dare per scontato che lavorare significhi automaticamente avere amici o contatti umani.. non è scontato.. coi "colleghi" ci si può tranquillamente non riuscire ad avere alcun tipo di contatto o rapporto, te lo dico per esperienza.. Il lavoro (eccezioni a parte, come dicevo sopra) è solo eseguire, spesso meccanicamente, un compito.. come siamo in grado di stare qui al pc o andare a gettare l'immondizia.. siamo tutti capaci anche di lavorare. Le relazioni umane, l'aspetto affettivo.. son cose molto più complesse.. e nello scenario di un'esistenza che sia sopportabile, più "importanti" (che non significa che il lavoro non serva.. ma, come ho scritto in precedenza, in sé non risolve né "riempie" assolutamente nulla) |
Re: ma dove stanno i fobici?
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Se fosse REALMENTE come dici, se non contasse niente l'avere qualcuno a cui stringersi (metaforicamente e non) visto la fatica che si fa a relazionarsi, le persone starebbero tutte da sole, nessuno farebbe alcun tipo di sforzo per avvicinarsi agli altri.. Io non credo esistano persone che stanno bene da sole (per favore, non tiratemi fuori il solito trito discorso dei "single" felici, essere "single" non significa non avere rapporti e relazioni.. essere soli è qualcosa di molto diverso che non può essere paragonato).. Farlo è negare, oltre la nostra umanità, anche la biologia stessa, la natura.. persino gli animali hanno un insopprimibile istinto alla socialità.. |
Re: ma dove stanno i fobici?
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E poi quel che scrivi sul lavoro è falso.. Si può lavorare pure senza esperienza.. basta abbassare le proprie aspettative e non aspirare al lavoro dei sogni o quello che ti può piacere e far diventare "ricco".. Che esperienza (o doti sociali e di public relation) possano richiedere ( e servire) per andare a consegnare volantini, raccogliere pomodori in un campo sotto il sole, riempire di barattoli di fagioli uno scaffale o pulire un bagno.. non lo so, davvero. Se non si è mai lavorato dopo i 30 anni è perché non ci si è "abbassati" a fare lavori che non piacciono, non considerati alla propria altezza.. Ora c'è la crisi, è vero.. ma a me in passato il lavoro (pur con tutte le tare e i problemi che ho) mi ha sempre trovato lui, pure quando io non lo cercavo affatto. |
Re: ma dove stanno i fobici?
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abbandoni un cristiano non gliene può fregar di meno a nessuno anzi è meglio che sparisci e ti levi di torno se poi ti suicidi , diranno "hai visto che vigliacco ? Ha fatto soffrire tutta la famiglia menomale che se ne è andato " :male: |
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