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anche io avevo un amico che si suicidò all'eta di sedici anni. Tutti quelli che lo prendevano in giro e lo trattavano male, il giorno del suo funerale erano in chiesa che piangevano. Io fui l'unico che non versò una lacrima, forse perchè sapevo che lui ora era felice. Io ero l'unico che non lo prendeva in giro e non lo trattava male..
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Parto dalla prima ipotesi: la coscienza è un prodotto del cervello e non è una "cosa", ma un processo: se è un processo, allora può diventare nulla, se invece è una "cosa", non può diventare nulla (perchè una cosa è anche energia). Se si ipotizza che la coscienza sia un processo, e non una cosa, bisogna porre come condizione necessaria che esista la possibilità di formalizzare il pensiero. Se si dimostrasse che il pensiero non è formalizzabile, allora il pensiero non sarebbe traducibile in un linguaggio, perchè non esisterebbe un linguaggio (sistema formale) abbastanza completo da catturare ogni significato. Quindi, se si dimostrasse che il pensiero non è formalizzabile, bisognerebbe collocare il pensiero in una dimensione non formalizzabile (possiamo dire metafisica). Godel congetturava che il pensiero non fosse formalizzabile con un ottimo argomento: non è possibile porre una corrispondenza biunivoca tra l'infinito (numerabile) di tutte le possibili connessioni sinaptiche e tutti i processi del pensiero osservabili. Se si dimostrasse che non è possibile questa corrispondenza biunivoca (con una dimostrazione analoga al teorema di incompletezza di Godel), si sarebbe automaticamente dimostrato che il pensiero, e quindi la coscienza, non può avere completamente sede nel cervello (e neanche nella realtà osservabile, dato che la realtà osservabile è anch'essa soggetta alle limitazioni del teorema di Godel): non ci sarebbe altra possibilità che collocare la coscienza in una dimensione meta-fisica (per metafisica intendo oltre la realtà descritta dai modelli fisici ortodossi, niente di ultraterreno!). Visto che non è stato dimostrato che la coscienza sia un epifenomeno del cervello, bisogna ricordare che è oscurantista affermarlo. In ultimo (ma non per importanza), bisogna ricordare che, nel caso fosse dimostrato che la coscienza non ha sede nel cervello, ciò non ci dovrà indurre all'errore di proiettare la nostra identità in una dimensione meta-fisica mentre siamo in vita, perchè questa operazione mentale ci darebbe solo l'illusione della trascendenza, e quindi non farebbe altro che danneggiare le nostre facoltà cognitive. Fine della digressione :-D |
mi dispiace 1 sacco x questo ragazzo. io ho avuto una cugina, ormai ancora 8 anni fa che si è suicidata... aveva 25 anni allora, ma vedo ancora adesso mia zia che quando guarda una sua foto è triste e sembra sempre che si chieda "perché?". La mia famiglia e quella di mia zia non erano molto attaccate allora, solo dopo la morte ci siamo avvicinate quindi nn conoscevo benissimo mia cugina e la sua vita, a me pareva una ragazza normale, non si può certo dire che era una asociale o una stupida, era laureta in lingue e si stava cercando un posto come insegnante. Era stata da poco abbandonata dal suo ragazzo con cui stava da anni,forse è stato questo, ma io di sicuro nn vado a chiederlo a mia zia. Nella mia zona è una cosa che si sente abbastanza spesso, una mia collega coetanea di 19 anni che è rimasta incinta a 17 e il suo ragazzo che allora aveva 27 anni era caduto in una depressione terribile, aveva cominciato a bere e diventare violento, si è suicidato anche lui, la scorsa primavera, lasciando sola lei e la sua bambina.
Io ammetto che ci ho pensato spesso, gia tanti anni fa. Mi ricordo che gia quando ero in terza media a volte ci pensavo se fossi stata vecchie e mi sarei trovata sola che sarebbe stato meglio morire, mi ero anche confidata con una mia amica che avevo allora, di tutta risposta ho ricevuto una risata. Bé forse allora si è ancora poco maturi e consapevoli di una cosa del genere anche se ricordo alcuni casi di cronaca di ragazzi anche di 12 anni che si sono impiccati. Ora qualche volta ci penso, ma spero resti solo 1 fantasia. Io non ho paura della morte, quello che mi fa paura e quello che direbbero di me, cioé le solite cose, "Era strana... non usciva mai... non aveva un amica... non l'ho mai vista in giro... ", la chiesa vuota al mio funerale... insomma le solite seghe mentali. E poi i miei genitori, sono figlia unica, se avessi altri 2-3 fratelli magari chissenfregherebbe ma nn riuscirei a lasciare sola mia madre, diverrebbe pazza. |
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E non dico che non potresti aver ragione...mi sembri una persona decisamente intelligente...però, io, non ho scritto "pirla" sulla fronte. E scusa se sono, come tutti gli umani in fondo, tanto irrazionale...non posso astenermi dall'esserlo, non sono un vulcaniano. Nemmeno tu lo sei...mi chiedo cosa ti spinge al faticare tanto per sembrarlo. Ti sei fatto, pure, fare delle orecchie a punta? |
La coscienza è generata dal nostro io ..........che risiede nel nostro cervello........spento quello compare la scritta game over.
Inutile fare discorsi così metafisici....... perchè le uniche cose che stanno tentanto di spiegare questo è la filosofia e la religione......... pertanto roba fantascientifica. Personalmente ho una mente molto scientifica , credo pochissimo in teorie così astratte........ ma non nego che dentro di me alcune volte vorrei che il mio io sia parte di un grande io comune.....e dopo essermi spento mi "riaccenda" altrove............. perchè è innegabile una cosa , aver vissuto questa vita per poi essere nulla dopo non ha senso........... .....però di cose senza senso il mondo è pieno........... tipo universo come è nato, come può essere infinito, cosa ha creato l'infinito.... forse dio....ma dio chi l'ha creato......... insomma questa strada ti porta secondo me solo alla follia.... :( |
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Guarda che a me argomentare viene istintivo, non c'è nessuna forzatura in me, sei tu che sei ancora nella fase mentale in cui argomentare è segno di presunzione/saccenza/freddezza emotiva: io quella fase mentale l'ho superata e ormai la logica non mi innesca la reazione nervosa di paura di sentirmi un robot. Io in passato, come tutti, avevo lo stato mentale che manifesti ora, ma l'ho superato, tu ancora no, mi auguro che la superi presto, dopotutto l'argomentazione logica è anche appassionante, non sai che ti perdi :) |
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Se non è possibile porre questa corrispondenza biunivoca, la deduzione logica è elementare: bisogna per forza collocare la coscienza in un'altra dimensione :D |
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io per esempio ho un rimpianto fortissimo di quando avevo 15 anni quanod una bellissima ragazza mi chiese di baciarla e io nn lo feci rimandai il tutto all appuntamento al giorno dopo al quale nnmipresentai cioè ho tanti di quei rimpinati che davvero vorrei crepare |
assurdo
non riesco ad immaginae il dolore, il vuoto immenso che deve esserci nell'anima di una persona per spingerla a togliersi la vita. pregherò per le anime delle persone di cui avete parlato e anche per gli altri..perchè è una cosa troppo grande , troppo forte secondo me per poterla capire ragionando..spero che stiano in un posto migliore adesso e che conoscano la felicità.
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è un post tristissimo questo.mi sono messo a piangere per davvero. :cry:
è brutto da dire ma dovete sapere che in media ogni giorno in italia si suicidano 10 persone.io ci penso sempre ma so che non lo farei mai.voglio troppo bene alla mia famiglia per dargli questo dolore.puo' sembrare una cazzata quella che sto per dire ma ultimamente la mia fonte di tristezza e disperazione è il non avere una ragazza. :cry: qui molti mi considerano come un marpione alla ricerca di ragazze che non scrive mai nel forum.è vero ammetto che contatto spesso tante ragazze di questo forum.faccio schifo a me stesso.pero' vi assicuro che sono una persona molto buona con tanto amore da dare.pensate a tutti quei disperati che vanno a prostitute e a tutti quelli che si drogano.avete idea di quanta depressione o solitudine c'è dietro?stessa cosa per me.quando contatto una ragazza su internet mi viene una depressione lancinante.eppure cazzo sono un ragazzo carino,con una bella media all'università e simpatico.perchè mi sono ridotto cosi?!che vita di merda. :cry: p.s.l'anno scorso un professore di giurisprudenza a milano famoso in tutta italia,sposato,rinomato,tra i luminari della legge si è suicidato.nessuno ha capito mai le vere motivazioni.la cosa interessante che il tasso di suicidi è decisamente piu' alto nei paesi piu' ricchi come l'europa del nord e gli stati uniti.non ci si suicida solo per la fobia sociale. |
un ragazzo si e' buttato dal quarto piano (esattamente sopra il mio) del mio palazzo ha 15 anni.e' sopravissuto e sta bene per miracolo!!!
io a 15 anni ero considerato bruttino ero pieno di brufoli e bruttino. ho reagito in modo un po' meno sbagliato mi sono stracurato nell'abbigliamento,nel look e fatto pesi fino a riempiermi di steroidi. tutto per vendicarmi di ki mi chiamava cicciobomba! sto bene ma ho 2 angiomi al fegato che dovrebbero essere tumori benigni senza complicanze.. godevo a 20 anni quando vedevo i primi risultati della palestra a vedere le mie ex compagne che manco mi davano il bacino sulla guancia che mi vedevano al mare letteralmente scioccate!! godevo a 20 anni quando le 14-5 enni primine mi scrivevano sui muri dei bagni "giulio sei troppo bono", " giulio sei troppo figo" etc... ma ho fatto bene? adesso forse ho capito di no..ma nn so' dire cosa posso essere la soluzione per uno che giunge al punto di suicidarsi.. io ho usato la vendetta! volevo far rimangiare tutto a chi mi prendeva in giro. ci sono riuscito.. ma poi mi sono messo per qualke anno su un piedistallo manco fossi dio in terra e perso occasioni con ragazze,perso amici sinceri etc..e poi di testa rimanevo il timido quindicenne acneico e cicciotello con l'aspetto da california dream.. ora negli ultimi 2 anni sto capendo che forse i valori sono altri.. ma a quell'eta' le ragazze sanno essere davvero stronze!! per me e' stato cosi'.. |
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X Giulio: beh ti chiedi se hai fatti bene? I due angiomi rispondono da soli mi sembra :wink: Cmq si capisco la rabbia anchio vorrei diventare enorme,ma solo per ammazzare di botte chi dico io |
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se avessi il coraggio...mi sarei già suicidata anche io...
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non è proprio così gemini..... anche perchè proprio leggendo su questo forum vedo gente anche molto + in la negli anni di me che ha sempre e comunque gli stessi problemi....
quindi non credo che cambierà nulla...... e una vita come la mia davvero non ha molto senso di essere vissuta... |
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Chi siamo noi per giudicare chi decide di togliersi la vita ? Io credo che sia doveroso fare di tutto per aiutarlo, dissuaderlo, e stargli vicino il più possibile, ma alla fine è una scelta , estrema , anche quella e va, come tale , rispettata e sulla quale non possiamo permetterci disindacare. Anche perchè dobbiamo avere l'umiltà di ammettere che non possiamo capire le sofferenze che la persona sta vivendo , magari da anni, e che forse per lui sono così pesanti da non poter più essere tollerate ulteriormente ; solo la persona stessa conosce fino in fondo gli abissi della propria anima... Quote:
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
"Emerge chiaramente come la vita sia sostanzialmente dolore, al di là delle apparenze ingannevoli. Si potrebbe pensare che il sistema di Schopenhauer metta capo a una filosofia del suicidio universale. Ma invece egli rifiuta il suicidio e lo condanna per due motivi: 1) perché il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà, è invece un atto di forte affermazione della volontà stessa in quanto il suicida vuole la vita ed è solo malcontento delle condizioni che gli sono toccate, egli quindi nega la vita; 2) perché il suicidio sopprime unicamente l'individuo, ossia una manifestazione fenomenica della volontà di vivere, lasciando intatta la cosa in sé, che pur morendo in un individuo rinasce in mille altri, simile al sole che appena tramontato da un lato sorge dall'altro. Quindi per Schopenhauer la vera risposta al dolore non è l'eliminazione, tramite il suicidio, ma nella liberazione dalla stessa volontà di vivere, allorquando la voluntas perviene alla coscienza si sé, essa tende a farsi noluntas, ossia negazione progressiva di se medesima. Dalla presa di coscienza del dolore e dal disinganno di fronte alle illusioni dell'esistenza, nascono le varie tappe della liberazione." |
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In sostanza, una variante della storia degli angeli caduti... non mi convince :?
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