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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Secondo me tuo padre ha ragione .Si è accorto dei tuoi problemi e vuole spronarti a uscire dal guscio .Meglio cosi che l'indifferenza totale .
Tuo padre se formato una famiglia e probabilmente vuoi per pigrizia non gli interessa più uscire come una volta ,ma le sue esperienze le ha fatte. PS: Però sinceramente sentire che dopo una certa età non puoi fare più esperienze mi mette una tristezza assurda:( |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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In teoria lo scopo di uscire poi è conoscere persone dell'altro sesso e farsi una famiglia.....ma queste sono teoria che andavano bene un tempo.Ormai non è piu' cosi! |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Stesse discussioni le facciamo io e i miei genitori, e mi fanno notare che potrebbero anche uscire a divertirsi ma sono stanchi morti per via del lavoro e hanno amici della loro età con lo stesso problema.
Ma il fatto è che anche in ferie dicono di essere stanchi |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Penso che i (nostri) genitori si comportino così perchè hanno nostalgia del loro passato e sperano di poterlo rivivere (seppur indirettamente) attraverso di noi.
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Non è indifferente il limite legato all'età anagrafica e a quella fisica. Pensa ad una donna che vuole vivere una vita sessuale libera pur non rinunciando alla maternità un domani: a 20 anni se lo può permettere, a 40 molto meno. Pensa ad un 50enne che vuole svagarsi a suon di uscite e serate "randage": quanti coetanei troverebbe disposti a seguirlo? Quanto riuscirebbe ad integrarsi in un gruppo di ventenni? Pensa anche alla scelta di fare una vita spensierata e leggera a livello sessuale, sentimentale e di quotidiano. A 20 anni puoi concederti anni in tal modo e a 30-35 pensare di accasarti trovando, con relativa facilità una persona, "vergine" ovvero senza figli, senza matrimoni alle spalle, ecc. Fai una vita del genere in ritardo e presentati alla soglia dei 50 a voler costruire una famiglia. Devi trovare una donna di almeno 15-20 anni più giovane, è probabile che ci siano figli di altri, matrimoni naufragati in ballo, senza contare che una scelta del genere implica l'essere visti come persone immature ed inaffidabili. Ripeto, non si deve fare il nodo scorsoio, insaponare la corda ed impiccarsi se non si è superata una certa età anagrafica ma bisogna essere consapevoli che, per scelta o stato delle cose, non si potrà mai più avere tante cose. Quote:
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Secondo me in ogni caso è inutile piangere sul latte versato. Meglio non avere nessun rimpianto, non fare mai punti della situazioni o resoconti.. e andare sempre avanti così come va.. tac tac tac... butti quello che c'è sul tavolo... this is the new shit...e via.
Tanto è uguale.. che uno abbia fatto tutto o niente..che uno abbia riso o pianto... meglio andare dritti dritti verso la fine a testa alta e senza indugi. Un colpo secco...la scure che scende sul tuo collo.. la testa che rotola.. ed è tutto finito. La vita non ha tutto stò grande significato o importanza da stare lì a farsi chissà quali pensieri o ricami... come va va.. niente piagnistei o rimpianti. Niente discorsi e lacrime da soap opera brasiliana sul capezzale.. Cerchiamo di morire almeno con onore e senza paura o scene patetiche. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Diciamo che il mio discorso è riferito a realtà dove c'è l'opportunità di conoscere nuove persone (tipicamente una città grande) così come è un discorso che, per la sua natura, è rivolto all'utenza che è "solo" introversa, timida, solo o fobica/evitante in forma lieve. Il discorso anche del padre dell'op ha poca ragione di essere negli altri casi a prescindere. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Stessi discorsi che ho fatto in passato io con i miei e che ogni tanto ricompaiono.
Ritengo tuo padre abbia in parte ragione,per i motivi già ben sviscerati da altri. Ma allo stesso modo condivido il non capire ed accettare come molte persone di 4-50 anni possano risultare prive di interessi e sostanzialmente paragonabili ad " automi" che necessitano di vivere in modo vicario attraverso le esperienze dei figli. Una delle cose che mi rattrista si più in assoluto e mi causa non pochi dubbi sulla felicità derivante dal metter su famiglia, far figli ed avere una vita "stabile". Quello che mi fa poi veramente incazzare è il fatto che da quando esco ed ho frequentazioni più stabili per loro sostanzialmente i problemi sono finiti, io sono ok e si tira avanti. Ma capisco che per loro queste problematiche sono difficili da riconoscere come tali e risultano spesso discorsi a vuoto. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Grazie a tutti per i commenti :perfetto:, devo dire che mi sono fatto un'idea abbastanza chiara su qjesto comportamento di mio padre. Provo a riassumerlo:
-e' abbastanza estroverso. Vedere un figlio che si comporta in maniera opposta gli fa strano e non lo accetta -apparire agli altri. Non puo' accettare l'idea che sup figlio rimanga a casa mentre tutti suono fuori in discoteca o che ne so. Per lui questa cosa e' vergognosa (una volta me l'ha detto direttamente -se io esco lui si inganna di rivivere la sua gioventu'. Lui ha una famiglia, ormai ha dato -fa un lavoro massacrante, cosi si sente giustificato nel stare in poltrona tutti i giorni, pure quelli festivi. -Risponde in maniera esaltata e offensiva per scaricare su di me la fatica del lavoro (a volte mi chiama parassita, nonostante studi con un' ottima media, oppure ripete in continuazione "prima o poi ti sbatto fuori di casa", queste cose lo scaricano dopo il lavoro) -vuole che mi trovi una ragazza, infatti se dovessi stare sempre dentro casa anche se homla ragazza, credo che tutti sti discorsi non li farebbe piu' Devo dire che comunque il topic parlava degli over 40 in generale, non solo di mio padre e qui la mia idea e' meno chiara sul perche' si comportano cosi. Alcuni motivi sono gli stessi di mio padre (ho una famiglia, ho gia' dato) ma credo ci sia qualcosa di piu', ad esempio sono abituati a credere che chi rimane a casa sia uno sfigato e quindi con quei ragionamenti credono di incitarlo .-. Non so |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
quindi per godersi la vita a 20 anni bisogna andare in discoteca, abbordare le ragazze e farci sesso per una notte e via, andare in vacanza in campeggio e bere e fumare? apperò:mrgreen:.
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Ti rispondo per punti, sono da tablet e non riesco a quotarti frase per frase per risponderti -parli spesso di vita sessule, come se per godere la vita sia un ingrediente forte. In parte e' vero perche' e' un bisogno instintivo (nessuno puo' farne a meno ahime) ma comunque una vita senza sesso e' dignitosa al pari di una con sesso. Si puo' vivere con poco (o niente) sesso -non per forza un 50enne deve uscite con 20enni.. solo che gli risulta difficile trovare dei coetanei perche i 50enni hanno "gia' dato" e cosi li troviamo spesso segregati in casa (mentre intanto incitano i giovani a uscire .-. ) basterebbe solo una piccola presa di coscienza, del tipo "ho una famiglia ok, ma non posso adare avanti in poltrona, la mia vita non e' finita" -si, ma hai fatto l'esempio di un 50enne libero, senza figli che ha fatto sempre qullo che gli pareva. Ovvio che ha perso il treno di opportunita'. Per me il discorso valeva anche per 50enni sposati con figli. Avranno meno liberta' di fare quello che vogliono, certo, ma un po' di liberta' gli rimane ed usalra per stare in poltrona e' controproducente .-. Non so, flrse parlo cosi perche' mio padre fa questo quando e' a casa e cosi mi sono convinto che tutti i 50enni dopo lavoro stanno a casa in poltrona come se non avesseo piu' interesse per la vita .-. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Mio padre ha SEMPRE ragione. Se poi vai a indagare sul perche' la pensa in un modo si altera e offende. Guai ad andare contro le sue sferette di cristallo di pregiudizi e stereotipi |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
Secondo me la vita di ognuno è fatta di un percorso, che può divergere da quello degli altri, ma fino ad un certo punto: in fondo siamo tutti esseri umani.
Saltare delle tappe, non vivere certe esperienze, è inutile girarci intorno: fa male. Quindi il problema non è tanto scegliere a 20 anni se fare le notti brave o preoccuparsi del proprio futuro, ma fare in modo che non ci siano blocchi che non ti permettano NATURALMENTE di crescere ed evolverti. Nella mia esperienza mi sono svegliato a 20 anni, ora ne ho 23 e ne sono felice, ma nel piccolo mi mancano alcune esperienze che si fanno a 15-16 anni. Quelle cose sono passate,punto. Il fatto è che rimanere a casa non può essere una tappa della vita, la può essere stata per Albert Einstein mentre scopriva la teoria della relatività, la può essere per un breve tempo in adolescenza durante la crisi. Ma stare soli a casa non fa parte della vita, ti insegna magari più ad interpretarla, a conoscere te stesso attraverso la sofferenze, la noia, la solitudine. Al massimo diventi Leopardi o Kafka, gente che c'ha pure ragione, ma di questa ragione non sapeva che farci. A 50 anni non ci si deve fermare, ma a quell'età in realtà avrai voglia di fare altro, di vivere le cose in modo diverso, ma allo stesso tempo ti mancherà il tuo non vissuto precedente. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
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Al di là di ciò, però, il sesso è una componente che vivi al suo apice quando sei giovane per la freschezza fisica della partner, la libido, la tua forza fisica e l'assenza di elementi di "disturbo" (figli, responsabilità, lavoro, ecc.). Quote:
Pensa a vivere al meglio la tua vita. |
Re: I ventenni devono uscire di casa ma...
[QUOTE=Biomotivato;1306257]rosicare?? perchè si dovrebbe rosicare (quindi invidiare)??
io ho fatto la mia scelta. se magari tra 30 anni mi arriva un mio coetaneo e mi dice "da giovane andavo in discoteca tutti i sabati, andavo con un sacco di tipe e facevo un sacco di cavolate" io gli dico "io ho passato molto tempo a conoscere e studiare, non mi sarò divertito come te ma almeno tutto quello che ho studiato mi sta tornando utile per capire un pò meglio di te quello ceh mi circonda" probabilmente dovrebbe essere lui a rosicare :ridacchiare:[QUOTE] Interessante obiezione. Ti riporto una cosa che mi disse mia zia: "Io da giovane ero timidissima (mia zia è la persona più esuberante che conosco, ndr), ora mi rendo conto di aver sprecato un sacco di tempo a essere timida". Con "tempo" intendeva probabilmente occasioni, cose non dette, persone che non sono diventate amiche, cose non fatte, esperienze non vissute.. La timidezza non c'entra, no ma volevo dire sta cosa.. vabbè, io credo che ci rendiamo conto di tante cose solo dopo, e qualcuno crede di vedere negli altri se stesso, nella stessa situazione in cui si è trovato. E quindi di poter dare consigli, perché qualcuno riesce a recuperare (il tempo "sprecato" con la timidezza, ad esempio) ma qualcuno no, la vita che fa diventa una spirale discendente che all'inizio uno nemmeno si rende conto ("da domani cambio" "domani smetto".. ok, basta con gli Articolo31) poi diventa davvero troppo difficile cambiare, mettere in atto in prima persona quelle cose che si consigliano agli altri. Non sarei troppo dura con chi da consigli: sono i propositi che qualcuno non ha realizzato, credo. E poi io non lo so come sarà fra 20 anni.. sarò felice di aver passato più tempo a leggere e guardare serie tv che uscire e parlare con la gente? Probabilmente sarò felice di averlo fatto (o almeno, mi rende felice ora) ma forse.. avrei potuto fare anche quelle altre cose..? Fra 20 sarò ancora un caso disperato e senza amici? Avrò la forza di andare in giro sola, cercare conoscenze, o manderò tutto al diavolo e mi chiuderò in casa con 30 gatti? Boh, insomma secondo me dopo un po' non hai più la forza, davvero.. a 20 anni non lo sai, che le forze possono esaurirsi.. è un processo molto subdolo. p.s. comunque, davvero.. staccati da quello che dice tuo padre. o chiunque altro. fatti entrare le parole da un orecchio e lasciale uscire dall'altro. Mentre tuo padre parla e soprattutto mentre tu ripensi a quello che ha detto e a come ribattere e rivoltare la questione... la vita scorre. |
Q
Pensa al fatto che ora sei uno studente e senti di vivere sulle spalle dei tuoi.
Questo è già un passo verso la tua responsabilizzazione. Puoi fare meno cose che al liceo. Pensa un cinquantenne che ha dozzine di responsabilità più di te, senza contare tutti i limiti fisiologici che sono già stati sottolineati. |
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