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Re: riflessione in generale
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Il problema è che anche nei lavori meno pretenziosi c'è un carico di stress psico-fisico difficilmente sopportabile per alcuni, purtroppo lavori a dimensione umana ne esistono pochissimi e sono molto ambiti. Quote:
Il singolo non ha valore in quanto tale, a meno che egli sia un'eccellenza nel suo campo. Io ora non so come sia lo stile di vita degli altri paesi in quanto non ho provato esperienze abbastanza lunghe al'estero, però ti posso dire che qui, anche solo per mantenersi un lavoro normale e non essere eccessivamente schiacciato, è quasi d'obbligo far parte di un sindacato, di un partito etc. se poi fai parte di cose ancora più temibili quali massoneria o mafia, ancora meglio! Chi non si riconosce nelle leggi e nella morale di un gruppo, non può farne parte, si autoescluderà, e di conseguenza sarà penalizzato. |
Re: riflessione in generale
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Per quanto si tenti il distacco dai modelli, dagli stili di vita, che essa impone, non si può comunque sfuggire al giudizio altrui, alle richieste di collaborazione e adattamento che in qualsiasi ambito, lavorativo, scolastico ecc, vengono adoperate nei nostri riguardi. Pur creandoci un nostro personale spazio, esso non potrà mai essere totalmente asettico alle influenze del mondo esterno, mettendo costantemente a rischio quel benessere psico-fisico al quale tanto si lavora ma che non potrà mai essere del tutto soddisfatto. |
Re: riflessione in generale
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Re: riflessione in generale
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1. Le persone escono sempre in combriccole ben definite 2. I circoli privati sono ambienti molto chiusi 3. La condivisione di valori e atteggiamenti è discriminante totale nell'ammissione a club specifici. Non manca l'esaltazione del singolo se ha delle doti; però deve essere un leader, e non può esprimere la propria individualità oltre un certo limite o sarà escluso dal gruppo. Ad esempio uno di questi 'leader' non voleva espellermi da un gruppo come altri avevano deciso; però poi è stato 'minacciato' ("o lui o noi!") e quindi... Non mancano eccezioni! Persone che ti sanno apprezzare per quello che sei ci sono. Specialmente fra i più grandi. In città (a Roma, ambiente universitario) le cose non stanno così, secondo me. Nonostante l'ambiente sia molto più alienante e i valori decisamente più labili, si riscontra una maggiore disponibilità all'apprezzamento dell'individuo in quanto tale. I gruppi esistono comunque ma sono più dinamici ed aperti, oltre che molto più vari. Ora sto qui a Londra. I sardi con cui coabito sono persone socievoli, che accettano di parlare un po' con tutti. Mi risulta che non formino gruppi specifici; per loro chiunque si aggiunga alla loro realtà è bene accolto. ... Attenzione che a valorizzare 'troppo' il singolo (specialmente se si valorizza solo chi ha delle doti eccezionali) si sfocia in un tremendo individualismo. Comunque non vedrei l'adattamento necessariamente come qualcosa di negativo. A volte l'adattamento serve semplicemente a stabilizzare dei rapporti che hanno un forte potenziale positivo. Sono dei piccoli sacrifici che facciamo per ottenere dei grandi premi. Ovvio che adattarsi a gruppi con cui non condividiamo nulla crea solo delle maschere e dei disagi interiori. |
Re: riflessione in generale
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non è un...controsenso? un "limitante" controsenso, aggiungerei |
Re: riflessione in generale
in effetti col fatto che ognuno vuole cambiare le cose in maniera diversa si finisce col cambiare una bella ceppa. A volte ci vorrebbe il pensiero unico tipo fascista. Se tutti agissimo nella stessa direzione il cambiamento ci sarebbe eccome. Ma senza diversità di opinione sarebbe un cambiamento positivo?
dilemma shakesperiano |
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Questa poi spesso è la stessa gente che dice "ma km è possibile ke la gente abbia xmesso l'olokausto solo xk lo facevano tt gli altri?!!!11". Non mi piace come chi si discosta un po' dagli atteggiamenti e le opinioni più comuni venga giudicato così severamente: l'amarezza di chi si isola viene anche da questa reticenza degli altri a cercare di comprenderlo. |
Re: riflessione in generale
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Non nego che esistano le pressioni sociali e che queste siano forti, forse più che altro nel mondo del lavoro, ma a parte in questo ambito, nessuno ci proibisce di adottare lo stile di vita più vicino al nostro modo d'essere e di fare scelta anche impopolari o poco consuete. Comunque sempre di più vedo nascere movimenti che propongono stili di vita che costituiscono essi stessi una critica allo stile di vita della società moderna (pensa al fenomeno del critical mass ma non solo) e sempre più persone stanno iniziando a opporsi, a loro modo, al conformismo imperante. |
Re: riflessione in generale
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Come diceva Orwell, tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri. |
Re: riflessione in generale
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IO dico solo di pensare con la propria testa e inseguire ciò che ci fa stare bene come singoli, che non c'entra nulla col ricercare movimenti organici a un pensiero, un'ideologia o a uno stile di vita predefinito. La libertà che intendo io è quella che ci permette di scegliere volta per volta ciò che è più giusto per noi. |
Re: riflessione in generale
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Non credo che esista la pura libertà di scegliere, ecco. Nel momento stesso in cui si debba operare una scelta la libertà stessa viene meno. |
Re: riflessione in generale
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l'esistenza di questa diversità di opinioni può permettere l'inesistenza del dialogo volto al cambiamento? a me sembra che ogni tentativo di dialogo venga liquidato basta dare del "polemico" a chi sta sostenendo una tesi/teoria un minimo diversa da quella che tutti accettano in quel momento per zittirlo senza troppi problemi basta accendere la tv, per vedere come i dibattiti vengano vinti non dalla teoria più sensata ma dalla teoria sostenuta da chi riesce a ottenere più seguito tra il pubblico mi direte "la tv è una schifezza", certo, ma è pur sempre quel che il pubblico da casa vede e da cui il pubblico da casa viene spesso influenzata Quote:
o, anche, come un qualcuno che ha rifiutato di impegnarsi per stare all'altezza degli standard, mentre magari quegli standard sono espressione di valori che quel qualcuno non condivide |
Re: riflessione in generale
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Re: riflessione in generale
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Anche perché all'interno di questa società arrivista e competitiva secondo me non c'è posto purtroppo per l'integrazione del diverso. Nella natura dell'uomo c'è sempre stata e ci sarà sempre emarginazione di chi è diverso perché considerato l'anello debole di questa società e per il bene della comunità va allontanato e questo è un istinto di sopravvivenza primitiva. Questo istinto che abbiamo alcuni di noi lo mantengono ancora consapevolmente, o per ignoranza (vedi lo stigma del "folle") escludendo le persone diverse per arrivare spesso ha scopi ben precisi es hai propri interessi. |
Re: riflessione in generale
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come cito sempre io,ho provato ad essere chi non sono e non ce l'ho fatta,e non l'ho fatta neanche tanto grossa da chiedervi perdono... è ovvio che sono stato spinto all'autoemarginazione, nel lavoro pur diplomato e con svariati corsi,piuttosto che stare di giorno in ufficio o magazzino ditta,comunque attività normale ho scelto alla fine la notte,i lavori peggiori,...peggiorando i conseguenza anche i miei disagi e peggiorando il linguaggio,...non è come l'hikkimori,esso ha i soldi e problemi io non ho soldi e i problemi...il barbone non mi va di farlo,ti ammali e muori,...potrei scegliere un mestiere come il panettiere,in futuro sempre di notte,e condurre comunque una vita isolata,evitare persone edisagio,e vivere dignitosamente lo stesso,prendendo dalla vita altre soddisfazioni come viaggi ad esempio,...devo comunque espormi...e affrontare la realtà,posso evitare certe cose ma altre no,...quelle che non posso devo combattere per le belle... mah... tutto è tranne che vita... vivere è un altra cosa.... |
Re: riflessione in generale
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Re: riflessione in generale
viviamo in un mondo che tutti ti ridono in faccia quando non stai bene,c'è troppa competizione,ma per cosa,qual'è il premio finale :interrogativo:
io ho fatto più di te,io sono piu bravo di te,qual'è il concetto di tutta sta competizione? il fine ultimo? dove cazzo vogliamo andare? secondo me siamo una specie che si ritiene tanto intelligente,ma in realtà non ha capito un cazzo della vita,buoni solo a far del male a sabotare ad autosabotarci,fossi un extraterrestre riderei guardando gli umani,coglioni e incapaci,superbi,intelligenti quanto stupidi |
Re: riflessione in generale
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E - anzi - se fossi io un extraterrestre, userei la Terra come pianeta - discarica! |
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