Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Esattamente.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Ma allora come possiamo pensare che le persone che hanno idee diverse dalle nostre possano cambiarle? In questo forum spadroneggia l'idea per cui gli eventi segnano le persone indelebilmente, allora come posso pensare che l'elettore di Berlusconi, il quale si dichiara deluso dalla sinistra, possa cambiare idea se non può farlo con la sua testa? :occhiali: Fatta eccezione per i casi di mental impairment (quindi non semplici disturbi della personalità) siamo noi i soli attori protagonisti del cambiamento. Qualcuno dice che senza l'aiuto dell'esterno non si va avanti, ma una persona talmente auto-indottrinata dal proprio bias potrebbe arrivare a negare l'oggettività di ciò che gli capita attorno, per cui ciò che accade all'esterno di noi è importante ma non necessario. Del resto quando si parla di una mente sana e non corrotta da evidenti e concreti impairment di natura fisica, tutto è importante, nulla è indispensabile (cit.)

C'è sempre un motivo per cui uno diventa per esempio razzista, e magari anche serial killer, ma non ci sono giustificazioni etiche al perdurare di tale atteggiamento.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Ti sbagli se pensi che sono destroide: sono un liberale di sinistra :ridacchiare:

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

questo lo dici te che nn sei un serial killer , se lo chiedi al serial killer che nn segue la tua etica , ha una cosa come 300000 motivi per perdurare il suo atteggiamento.

e cmq .... azzo centrano i killer mo :D . essere ottimisti o pessimisti è eticamente accettato credo in sta società , ditemelo se mandano al gabbio i pessimisti che mi segno in qualche parrocchia e sorrido tutto il giorno :sisi: .

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

il pessimismo è l'unica arma di cui dispongo per difendermi dal mio innato ottimismo.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Dimostrando con i fatti che esse sono sbagliate, se lo sono. Non mi viene in mente null'altro di più efficace.
Se la forza dei fatti non è sufficiente a sradicare i pensieri disfunzionali, a maggior ragione non credo che il "pensiero positivo" possa servire a molto.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Si bilancia fino ad una sorta di realismo quindi ?

Per che motivo poi il volersi difendere dall'ottimismo ? Se ti viene naturale tanto di guadagnato.

Comunque quoto chi diceva che l'ideale sarebbe un'analisi il più possibile oggettiva della realtà, ma come ho già detto non credo sia pienamente possibile raggiungere un grado di realismo tale.

Sul concetto di pessimismo però non riesco ad identificare automaticamente un pessimista come una persona che non reagisce e ha il complesso della " vittima". Penso che il pessimismo sia sostanzialmente l'aspettarsi il peggio da ogni situazione ma questo non vuol dire che automaticamente ciò escluda la volontà di migliorarla e di migliorarsi. Al contrario prepararsi per il peggio potrebbe anche essere visto in un'ottica positiva.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Ti sei risposto con la parte finale del messaggio.
L'ottimismo ingenuo purtroppo ti predispone a inculate collossali, il pessimismo fa da lubrificante :sisi:
Aspettarsi il meglio e prepararsi al peggio. Restano sempre congetture, il realismo non sta da nessuna parte.

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Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Mah, finché pessimismo ed ottimismo rimangono concezioni individuali, semplici maniere di acconsentire o negare il mondo, è ovvio che mostrano da subito i loro limiti, e l'ottica spinoziana* (cosiddetta “realista”) è la più conveniente.
Sul piano politico, pare ovvia l'adesione all'ottimismo. Nessuno, coscientemente, potrebbe proporre di impegnarsi per il peggio. Eppure, il pessimismo una portata fertile ce l'ha, proprio perché pone la carenza e l'imperfezione del mondo fottendosene bellamente di proporre delle soluzioni attuabili e ragionevoli, e proprio così permettendo loro di proporsi, inattualmente, all'ordine del giorno.
Perciò Schopenhauer rimane, nonostante tutto, migliore di Nietzsche.

* A chi interessa, ad esempio: #1, #2.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

La forza dei fatti dovrebbe giocare sul fattore mentale di ognuno: senza andare a scomodare i fatt concreti, a che serve stare male e consumarsi nell'odio, nel rancore o nel razzismo ad esempio? A nulla, non aiuta a stare bene mentalmente, e per me questo è già abbastanza per convincere una persona a deviare da quel tipo di idee.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Non accettare la realtà, fuggire dalla verità è una grave malattia mentale, come si chiama? :interrogativo:

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

ottimismo

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Pensare di essere dei falliti, indesiderabili all'altro sesso, destinati ad una sofferenza perenne, come si chiama?

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

si chiama presentazione, se non la fai non ti attivano :sisi:

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

mancanza di autostima, sfiducia in sè stessi.
Non necessariamente pessimismo IMHO.

LOL

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Realismo.
Ma devo dirlo io? Le leggi della Natura e del Mondo ti sembrano felici?

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Fortunatamente (anche a costo di diverse storture) abbiamo costruito una società che ci permette di attenuare la severità delle leggi di natura.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Non mi pare proprio, al massimo possiamo dire che sono state traslate su altri piani e adattate al vivere contemporaneo.

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Vallo a dire a una ragazza in Pakistan... :(

Re: Pessimism never won any battle (cit.)
 

Ecco, questa mi sembra una lettura nettamente pessimista o che comunque mira a sminuire i progressi fin qui attuati.

Altra strategia dei realisti: vallo a dire a chi sta peggio...stai male? Devi contare su te stesso, al che il realista ti risponde: "vallo a dire ai malati di alzhaimer"...hai problemi economici? L'ottimista ti risponde di sperare nelle opportunità che ti mette a disposizione la società in cui vive, l'ottimista ti risponde "vallo a dire ai bambini del biafra" e così via, in una spirale di innalzamento dell'asticella dinnanzi a qualsiasi proposta o suggerimento :occhiali: