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Re: Un Quesito: domanda non facile
Mi capita spessissimo, ma in forma leggermente diversa. Ho molte passioni, ma poco tempo da dedicare loro, perciò ho parecchio "arretrato" (videogame da giocare, libri e fumetti da leggere, film da vedere e così via) da smaltire. Di conseguenza, ogni volta che riesco a trovare un piccolo spazio per queste cose, il pensiero della sua insufficienza rispetto a quel che mi servirebbe per recuperare mi mette un'ansia tremenda. Dedicarmi ai prodotti ai quali tengo di più in questo stato mi risulta difficile, e finisco per rinviarli a "tempi migliori", con la conseguenza che riesco a consumare solo ciò che mi interessa di meno. Inutile dire che questo è causa di ulteriore frustrazione e non fa che peggiorare le cose.
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Re: Un Quesito: domanda non facile
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Per risolverlo mi vengono in mente solo due cose: 1) andare alle origini di quel senso di colpa esorcizzando il super-io (difficile) 2) coinvolgersi in qualcosa che amiamo davvero e che ci gratifica superando la censura |
Re: Un Quesito: domanda non facile
Sicuramente in questo stato di agitazione/insoddisfazione nei confronti delle proprie attività ci sono alla base dei conflitti interiori non risolti e anche una percezione del tempo che passa e che secondo noi stiamo utilizzando in maniera sbagliata. Purtroppo il raggiungimento degli obiettivi (quelli che vogliamo noi o quelli condizionati dall'esterno) non è per tutti, quindi o ci si mette l'anima in pace cercando di fare un passetto alla volta senza guardare al passato, oppure questo stato di alienazione perenne non avrà fine, e soprattutto non sarà di nessuna utilità
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Re: Un Quesito: domanda non facile
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Esatto..è proprio questo. E' una preoccupazione diffusa per il futuro. E probabilmente se ne andrà del tutto solo dopo essersi sistemati. Perchè è una sensazione di oppressione per il fatto che hai paura di "fallire" nella vita.(non trovare lavoro ecc ecc..) Il problema è che ,paradossalmente, quell'ansia è controproducente in ciò che devi fare. Perchè ti blocca. Vai in burnout.. non riesci più a fare niente. Invece uno dovrebbe cercare di rallentare un attimino il tiro in modo tale da uscire da quel vortice e poter andare avanti abbastanza costantemente. Bisogna fare insomma l'ultima cosa che si penserebbe di fare quando si è in quello stato: darsi tregua.. altrimenti non riesci a fare niente. Non si può tirare e tirare oltre il limite.. quando sei in ansia.. consumi risorse e ti stanchi senza fare di fatto niente di utile. E' come se fossi un criceto che a furia di "ansia del fare" gli stà per scoppiare il cuore.. e più ti imponi di fare di più... meno riesci a tenere quel ritmo e più ti blocchi! e meno fai! |
Re: Un Quesito: domanda non facile
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Re: Un Quesito: domanda non facile
Non so darle una definizione a parole, comunque questa sensazione la provo spesso anche io.... Sto perdendo tempo a fare questo o quello e intanto il tempo mi scivola fra le mani.... credo sia una profonda insoddisfazione di quello che si è fatto fino ad ora che ci spinge a questo.
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