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Re: Non si fa
che poi vorrei vedervi non assegnare punteggio alla commessa obesa che mi ha fatto il carrello l'altro giorno...
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Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Il paragone da me introdotto nasce con l'intento di porre una linea di confine tra ciò che la società induce la massa degli individui che la compone a fare e ciò che la massa di cui la società è composta sente di dover fare. Viviamo in una collettività dove spesso le esigenze del singolo sono sacrificate e diluite in virtù di un volere collettivo che è la risultante di innumerevoli e continue mediazioni (non perfette né esecrabili, ma semplicemente perfettibili) e, se questa società arriva prescriverci determinati step, atteggiamenti o condotte, siamo ben liberi di accettarle (come arriva a fare la maggioranza degli individui) o a rifiutarle. L'esempio del lavoro è calzante perché, contrariamente a quanto molti credono, non è assolutamente vero che una società potrebbe reggersi solo sul lavoro come necessità per garantire a tutti un vivere dignitoso...certo, la società in cui viviamo ora, con i suoi presupposti, non potrebbe funzionare diversamente, ma non è detto che sia l'unica possibile...stando però alle condizioni attuali, una persona che vive il lavoro come una sofferenza e un continuo attacco alla propria vulnerabilità psicologica, potrebbe benissimo rifiutarsi di sottostare a determinate imposizioni e scegliere l'accattonaggio o la vita claustrale. Bisogna capire se questa persona decide di dare la priorità al suo (fragile) equilibrio psicologico o alla necessità di una sopravvivenza secondo i canoni più comunemente accettati. Altrimenti si decide di lottare per un cambiamento della società stessa, anche nell'eventualità di farne parte e accettarne determinate istanze. Quote:
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Re: Non si fa
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Per cui ti chiedo: sei convinto che anche molte donne dovrebbero chiedersi se sia più opportuno "proteggere il proprio ego" o aprirsi a nuove possibilità di conoscenza oltre il numero di uomini che si fanno avanti con loro? P.S.: Last but not least, l'alternativa non è tra omologarsi o perire, tra l'ideale e la sopravvivenza. Fortunatamente esistono eccezioni alla mentalità dominante. |
Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Cerca di contestare quello che dico nel merito, invece di attaccarmi sul personale (cosa che io non ho fatto), grazie. Quote:
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Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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2) non sono io quello che non ha ammesso di giudicare e di dare punteggi agli altri. sì è vero in questo momento ti sto assegnando un punteggio e non me ne vergogno, così come lo faccio con tutti/e e in merito a qualsiasi qualità compresa l'estetica. ti sei posto in maniera orrenda e lo sai, capisco bene che tu abbia difficoltà nel relazionarti col prossimo nonché un odio profondo, probabilmente per gli esseri umani, ma soprattutto per quelle donne che oltre a non filarti non ti mandano alcun segnale. 3) eccerto, porre le donne (generalizzando tra l'altro) a fondamento di una società che definisci aberrante significa non disprezzarle, sissì, molto credibile come cosa... |
Re: Non si fa
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Il fatto che tu assegni dei punteggi non implica che lo debba fare anch'io, o che debba ammettere di farlo anche se non è vero, solo per farti contento. Deal with it. Che poi, dare punteggi, nell'esempio riportato da paccello, voleva dire mettersi nella posizione di quello dhe deve fare lo screening al candidato, mentre in un rapporto di coppia sano nessuno dei due partner dovrebbe assumere questa posizione, non in maniera così esclusiva ed estremizzata almeno. Semplicemente questo. Quote:
Ho detto che la maggior parte delle persone (uomini e donne) sono superficiali e conformisti in questo ambito, e non è forse vero? E lo sono non perché si fanno/non si fanno avanti, ma perchè pensano che l'uomo debba essere così e la donna cosà, infischiandosene delle diversità individuali e costringendo tutti in stereotipi sessisti. |
Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Sono d'accordo che il dare punteggi è l'attività prediletta della maggior parte delle persone, qualunque sia il genere di appartenenza. Quote:
Io, te lo ripeto per l'ultima volta, non mi pongo come "datore di lavoro" di un'ipotetica mia partner. Non ci credi? Buon pro ti faccia. Quote:
Ho detto che la maggior parte delle persone (uomini e donne) sono superficiali e conformisti in questo ambito, e non è forse vero? E lo sono non perché si fanno/non si fanno avanti, ma perchè pensano che l'uomo debba essere così e la donna cosà, infischiandosene delle diversità individuali e costringendo tutti in stereotipi sessisti (e denigrandoli se non lo fanno, a proposito di punteggi). |
Re: Non si fa
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io: "tutti danno punteggi" (generalizzazione) come mai non ti sei attaccato a pacello dicendogli che era stato lui il primo a generalizzare, ma anzi hai solidarizzato con il suo modo di interpretare la cosa e di scagliarsi contro il genere femminile? Quote:
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Re: Non si fa
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Detto questo, a parte le nostre convinzioni in materia, l'importante per me è che venga contrastata la mentalità dominante secondo cui uomo che non ci prova = smidollato e donna che ci prova = mignotta o disperata. |
Re: Non si fa
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1) la successiva risposta di pacello a me, chiarisce senza tema di smentita che si riferiva alle donne. ma si capiva già benissimo, visto che tutto il discorso di pacello si fondava sulla presunta inadeguatezza morale delle donne... 2) tua opinione. per esempio io mi trovo a pensare di essere altrettanto (se non più) selettivo, e non posso sapere francamente cosa facciano altri uomini; spesso invece mi trovo a supporre che ci sono uomini che non si fanno mai avanti e che ottengono molto meno di quello che potrebbero, e viceversa uomini di scarso o nullo valore che grazie alla loro sfrontatezza ottengono tanto... e non considero smidollato chi non si fa avanti (né le altre cose che hai scritto), semplicemente penso che si perda delle opportunità inutilmente, e quindi non capisco cosa ci sia da elogiare in questo tipo di comportamento. magari tu non batti ciglio quando vedi uomini di un certo tipo, con donne di un certo tipo (e non parlo certo solo dell'estetica), io non solo batto ciglio ma lo faccio più di una volta... quindi tanto vale fare lo sforzo (che non è nemmeno così immane, se ci pensi, visto che si tratta di adeguarsi all'onda, non certo di andare controcorrente) di prenderne atto e agire di conseguenza. 3) non considero insuperabile la timidezza in quest'ambito, si può avere un carattere timido ma farsi avanti lo stesso, perché no? quello che non permette di farsi avanti è la scarsa fiducia nei propri mezzi, in quello che si può dare, il sentirsi una nullità, non l'essere timidi in sé. e questa è una cosa ampiamente migliorabile lavorando su noi stessi e sicuramente non lagnandosi tutto il tempo (tra l'altro lagnarsi continuamente è uno dei repellenti di maggior successo non solo per le donne ma per l'umanità in generale); si dà il caso che questo forum pulluli di lamentosi... allora sarà questo il problema principale, o la timidezza? ma vi guardate attorno? anziché stare a scrivere sul forum andate un po' in giro e osservate un po' la fauna che gira, veramente vi ritenete così inferiori a certuni che non hanno problemi di questo tipo? 4) io non vivo questo stigma di cui parli, sinceramente non ho notato nella società un giudizio negativo nei confronti di chi fa come dici tu, anzi, forse per gli uomini è un "concorrente" in meno e le donne semplicemente non conoscono questo lato caratteriale della persona in questione; francamente non so dove tu abbia ravvisato questo stigma sociale, ce ne sono ben altri di molto più gravi... |
Re: Non si fa
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Dici peraltro che con una ragazza superficiale non avresti niente a che spartire: mi dispiace perché, a leggere, superficiale tu lo sembri. E in effetti l'unico problema mi sembra quello che traspare fin dal primo post, e cioè che nessuna "te la dà". Riferendomi a Winston: il discorso che ho fatto può essere facilmente travisato, considerando che mi stavo riferendo in modo critico a un atteggiamento che monopolizza l'idea della protezione e "animalizza" le dinamiche sociali come se le donne fossero destinate a cercare prima di tutto protezione in qualsiasi caso. E' come paragonare il tradizionalismo alle tradizioni, le tradizioni sono belle, il tradizionalismo è manipolazione e omologazione. E io non ho detto le tradizioni fanno cagare (questo è un esempio che non c'entra nulla o quasi con il topic), come, stando a questa equazione, tu hai cercato di dimostrare. Volevo sottolineare come le frasi e il discorso iniziale del topic producano una discussione inevitabilmente distorta, principalmente dal disagio che l'autore lamenta e, oltretutto, da una pre-costituzione culturale di idee generalmente alterate dalla tendenza di massa (che è velatamente e intrinsecamente maschilista). Saper distinguere e riconoscere le affermazioni e le idee "di massa" - con tutti i pregiudizi (di cui il topic è pieno) che ne derivano - da quelle più personali, più universali, più umanitarie non lo so, è un prerequisito alla base di un atteggiamento il meno superficiale possibile nei confronti di chi ci circonda. Il fatto che paccello non si accorga di questo dimostra la passività, il mormorio bigotto e consenziente a cui ancora oggi la maggior parte della popolazione si sottomette senza vederne alcun danno. |
Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Per te le donne che cercano anche protezione in un uomo sono poche/pochissime? Per te questo non è uno stereotipo culturale, una facile equazione che penalizza chi non è incline a fare la parte dell'uomo "protettore"? Quote:
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Re: Non si fa
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Re: Non si fa
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Se non avessi solidarietà sarei molto più categorica e accusante, infatti non era paccello che volevo accusare ma il lassismo generalizzato e devastante che spesso accompagna i ragionamenti di chi si ritiene 'diverso', 'anticonformista', 'non superficiale'. Credo solo che bisogna tracciare un confine tra quello che è il proprio malessere e le decisioni unilaterali su cosa la società sia, o su chi siano le donne e le altre persone. Lo status sociale può compromettere o meno un individuo solo dal momento che indirizza verso di sé quelle preferenze cosiddette mainstream, di persone che il suddetto confine non sentono alcuna necessità di approfondire. Come è già stato detto, si sente la voce di chi è in prima fila ma ci sono persone dietro che la pensano diversamente. In prima fila infatti ci stanno quasi sempre i 'raccomandati' e, fossi in loro, mi guarderei alle spalle, quantomeno in fatto di coscienza critica. Metafora che non vuole in nessun modo essere incriminata di generalizzazione. E se questa coscienza critica si spingesse al punto da voler prendere i primi posti? è quello che sto provando a fare, ma finché non ci saranno, almeno qui, altri utenti maschi a sufficienza per invertire la rotta (perché tanto noi donne non siamo attendibili, stando a quello che dicono questi individui) i risultati credo che non si vedranno. |
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