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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Bisogna anche imparare a stare al mondo e se uno non ne è in grado, non ha un atteggiamento costruttivo ed è rigido nella sua pretesa di essere trattato con i guanti, è giusto che soccomba. Quote:
Alla fine, visto questa risposta, ti dico molto cinicamente che sei tu che hai problemi e stai male, non io. Se io vedo che uno che va contromano in autostrada, io glielo faccio presente. Se poi fa un frontale e muore, non è né responsabilità morale mia, né verso una lacrima, se ha proseguito deliberatamente ignorando il mio avviso. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Al tempo stesso, in altre situazioni, è un dovere dell'interlocutore avere riguardi nei confronti di una persona che è più sensibile e che, quindi, accuserebbe di più una situazione oggettivamente offensiva. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
E' una cosa che succedeva anche a me... :-/ Alle superiori. :-/ C'erano sempre alcune ragazzine che facevano queste osservazioni. :'( Poi con il tempo ho capito che erano solo ragazzine, sciocche stupide inutili ragazzine. ;) Anche se hanno diminuito di molto la mia, già molto molto bassa, autostima.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Ovviamente in senso generico (come, immagino, intendessi anche tu). Nel caso specifico sarei molto curioso di capire che tipo di risata è stata per farsi un'idea maggiore, perchè rimango convinto che le due ipotesi (ribrezzo al pensiero di star con lui e tentativo di stuzzicarlo) abbiano la stessa possibilità d'essere. L'invito ad essere meno permalosi, come spesso è evidente su queste pagine, rimane. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Il problema principale è la mancanza di assertività e di coraggio nel chiedere, con cortesia ed educazione, cosa ci sia da ridere. La sensazione permeante di frainteso, di incomprensione e quindi di incompiutezza, è un problema (nel senso di fastidio) di chi la vive, pertanto di milo. So cosa vuol dire lasciarsi morire le richieste di chiarimento in bocca per vergogna di comunicare con gli altri (e il timore di essere scoperti incapaci di interpretazioni corrette della comunicazione sociale), è una brutta sensazione percui è utile imparare a non provocarsela. Oltretutto questo ammettere (non esplicitamente, ma attraverso la richiesta di un chiarimento) la propria condizione di inferiorità di skill sociali aiuta a migliorare le proprie capacità interpretative delle situazioni sociali che si presentano di volta in volta. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
Voglio aggiungere alcuni dettagli alla discussione,io anche se scrivo ancora su questo forum all'esterno dò l'impressione di essere un'estroversone/simpaticone sopra la media e grazie anche al lavoro che faccio a contatto col pubblico ho acquisito skill sociali notevoli tranne con il rapporto con le donne di tipo sentimentale dove invece sono abbondantemente sotto la media,forse vedendomi così brillante se non ci provo con loro pensano automaticamente sia mancanza di interesse e non certo timidezza...forse dò un'immagine distorta di me,solo che non ci posso fare nulla...
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Comunque la pratica aiuta tantissimo. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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Non è una domanda provocatoria (meglio specificare che con delle lettere su uno schermo l'equivoco è dietro l'angolo), voglio davvero sapere. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
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I risultati più eclatanti li ho ottenuti grazie all'imitazione. Ho cercato di razionalizzare il mio percorso in modo che sia facilmente comprensibile, penso si possa delineare un modello in quattro fasi: imitazione, modellazione, personalizzazione e interiorizzazione. La fase 1 consiste nel trovare persone che possano assurgere da esempio, quindi che abbiano caratteristiche da noi desiderate, e imitarle. Può far sembrare ridicoli, e raramente si ottengono risultati consistenti, ma fa parte del gioco. La fase 2 consiste nella modellazione, ed è un lavoro interiore: consiste nel ragionare sul perché certe azioni conducono a certi risultati; soprattutto sul perché le azioni delle persone prese da noi come esempi conducono ai suoi risultati, e le nostre ai nostri. Se necessario, ripetere la fase dell'imitazione. L'obiettivo è estrapolare un modello, che spieghi qual'è il princìpio alla base dell'azione che conduce al risultato. La fase 3, la personalizzazione, consiste nell'applicazione del modello in maniera originale, sulla base delle nostre caratteristiche interiori ed esteriori, che possono essere diverse. Il modello è lo stesso, ma l'azione, sebbene guidata da princìpi simili, può essere leggermente o abbondantemente diversa. La fase 4, l'interiorizzazione, consiste nell'utilizzo costante dei modelli costruiti e il farli parte del proprio carattere, in modo che non sia più necessario eseguire uno sforzo cosciente per compiere azioni che altrimenti non faremmo. E' una fase che bene o male viene vissuta parallelamente alle prime 3. Esempio: conosco un'amico che è belloccio, ci esco assieme e vedo che si atteggia molto con le ragazze, tipo "lo so che mi vorresti veder nudo!" ecc. Provo a imitarlo, ma io non sono belloccio, sono più un orso, ben piazzato ma con la pancia. I risultati del tizio sono che le tipe ridono divertite e affascinate, i miei sono che pensano mi tiri arie (magari con qualcuna funziona pure, ma risultati scarsi). Ci ragiono su e mi rendo conto che quello che funziona è che contemporaneamente le fa ridere e impone l'idea che siano loro a desiderare lui per qualche sua caratteristica positiva. Mi rendo conto che come il mio amico pronuncia le frasi (in chiave autoironica ma non troppo) è importante tanto quanto le frasi stesse, se non più. Adatto l'idea su di me, sono un'omone, inizio a giocare sulla cosa, ad esempio scherzo con una ragazza dicendo "se uscissimo assieme penserebbero che tu sia una ragazza ricchissima che ha assunto una bodyguard per proteggerti... poi però non ti illudere che succeda come nel film "guardia del corpo"! :D Vieni qua (abbraccio), vedi, ti faccio sentire protetta :) ". Il tono autoironico mi piace, lo applico, ma su stile differente. A furia di fare il bamba così per tante volte alla fine viene naturale ed automatico giocare su questa cosa. Poi: non faccio mistero di frequentare saltuariamente forum di seduzione. Credo siano una gran risorsa ma nel contempo non mi sento di raccomandarli a tutti, per le seguenti ragioni. 1) alcune cose scritte sono sacrosante, addirittura alcune sono "ovvietà" (che purtroppo chi si è giocato buona parte delle esperienze sociali in infanzia/adolescenza è costretto a impararle in tarda età), altre sono di interpretazione difficile e potrebbero essere travisate se non adeguatamente comprese (una su tutte: le varie teorie del maschio alpha, che hanno rovinato frotte di ragazzi trasformandoli in degli emeriti stronzi), altre sono stronzate tout-court che bisognerebbe scartare a pié pari, oppure avere la confidenza in sé stessi tale da poterle applicare per verificarne l'efficacia senza colpevolizzare la modalità di esecuzione; 1bis) la maggior parte delle teorie si sviluppa sull'idea che un uomo voglia "scoparsene a più non posso", e credo che questo sia un'obiettivo condivisibile da una minoranza di uomini; ciascuno può avere la propria predisposizione, inclinazione e desiderio, e si può convenire che in certi casi lo sforzo necessario per raggiungere un risultato distante non compensa del risultato stesso; 2) è pieno di gente che si spaccia, a ragione ma più spesso a torto, per guru della seduzione e prova a rifilare corsi costosissimi; non contesto l'idea dei corsi in sé ma credo ci voglia un po' di esperienza per poterli valutare con chiave critica; è anche pieno di gente che s'è riempita di manuali il cervello e passa le giornate a dispensare consigli su cose che non ha mai applicato; 3) è pieno di gente che ha fatto dell'american dream il suo stile di vita, gente convinta che "volere è potere" e che basti l'impegno. Molte di queste persone potrebbero ferire un utente tipico di questo forum; Tuttavia è un formidabile aiuto per trovare persone con cui uscire e iniziare a compiere un percorso di automiglioramento, ed è una risorsa per poter condividere esperienze e riceverne chiavi di lettura da persone terze, inoltre vi si trovano spesso consigli pratici: sullo stile, sull'alimentazione e la cura del corpo, sulla vita professionale, sugli interessi hobbystici, su tutte quelle cose che fanno di un uomo una persona interessante dal punto di vista relazionale. Tutto questo comunque non può prescindere dal superamento delle proprie patologie psichiche, in quanto la presenza di disturbi di personalità o di fobia sociale renderà il percorso di apprendimento inutilmente faticoso e improduttivo. |
Re: Ahahahaha che ridere..anzi no.
non vuol dire necessariamente che fai schifo, sennò non ti frequenterebbe proprio eh....
le persone non pensano come noi fobici, che ogni ragazza sia una papabile storia d'amore.... |
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