![]() |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Credo che ci sia un grande equilibrio incontrovertibile per cui le donne sono donne, gli uomini sono uomini, gli uomini fanno gli uomini e le donne fanno le donne. Qualsiasi deviazione dal tema è perversione! Purificati o profano! Senza mai dimenticare il principio di complementarietà che è alla base della semplice esistenza dei due sessi! Per quanto riguarda il lavorare su sè stessi mi tocca quotare una persona più intelligente di me, che ha detto la stessa cosa che hai detto tu; Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Quote:
Comportamenti da donna e non da uomo? A parte quelli legati alle differenze fisiologiche, tipo il fare pipì in piedi o seduti, a me non ne vengono in mente. A te? Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Il primo esempio è quello ormonale, le donne cavalcano gli estrogeni, gli uomini il testosterone. Di per sè questa differenza caratterizza solchi psicologici differenti per l'uomo e per la donna perchè incide sia sulla "forma" del nostro corpo che sul nostro cervello. Il testosterone produce voglia di competere, dominanza, rischio, mettersi in gioco, vigore, essere azione è un ormone anabolico per cui porta il corpo a crescere e sviluppare forza (Lo dico perchè lo sperimento personalmente) L'estrogeno dal punto di vista fisico determina la forma femminea(così come il testosterone nel maschio) e regola tutte le funzioni organiche determinate alla fertilità e la procreazione. Non ho idea di quali siano i suoi effetti psicologici. Dal punto di vista meramente cerebrale i cervelli dell'uomo e della donna sono diversi. Il cervello della donna è più sofisticato di quello maschile, vi è un miglior equilibrio ed una maggiore connessione tra l'emisfero destro e quello sinistro. C'è un callo tra i due emisferi del cervello, nella donna questo callo è maggiormente sviluppato e consente una migliore comunicazione tra la parte "creativa" e quella "razionale" In questo modo l'uomo tende a gestire i problemi affidandosi quasi totalmente all'uso dell'emisfero sinistro, razionale, logico e rigidamente lineare, mentre la donna è più portata all'uso dell'emisfero destro, più legato all'emotività e alla soluzione "creativa". Da questo deriva il tradizionale "intuito" femminile, dimostrato da ricerche scientifiche che hanno riscontrato nel cervello femminile che una zona dei lobi frontali è più attiva, si tratta di un area delegata ai processi decisionali, molto connessa alle aree limbiche; ovvero la sede dell’emotività. Le donne tendono a risolvere i problemi tramite il supporto sociale, gli uomini semplicemente puntando il problema come dei fottuti tori puntano il colore rosso. Non noti nessuna affinità con la mia idea di donne=pensiero, uomini=azione? Basta fare una ricerca su internet e sorbirsi i millemila studi che sono stati fatti per capire che le differenze esistono. Apprezzate anche il fatto che non ho copiato-incollato niente ;) "Stare in alto" significa "esercitare potere sugli altri" e non è necessariamente una bella cosa, lavorare su sè stessi invece significa coltivare le proprie passioni e fare ciò che ci rende felici acquisire amor proprio e autostima tramite l'esercizio costante. Uno che "sta in alto" è Napolitano Uno che lavora su sè stesso è Michael Phelps *click click boom* le risposte sono a portata di mouse. Anche di buonsenso, direi. |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Quote:
Quote:
Credi ci vogliano più palle per criticare a testa alta o per caricare a testa bassa? Quote:
Quote:
Non è che perchè tu critichi me che la tua critica magicamente diventa una critica valida, tu hai detto che non ero stato chiaro, io so di essere stato chiarissimo. Quale autocritica potrei mai fare? Forse stai parlando di auto-lesionismo? Non sono incline all'auto lesionismo. Scusa. Quote:
Non temere di smontarmi! Sei lontana anni luce! |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Venite a prendermi!!
Il mio scudo magico mi protegge da ogni iniquità intellettuale. La mia faretra magica è ricca di luminosi dardi letali, scagliati con precisa fatalità grazie agli istinti che i miei gloriosi antenati guerrieri hanno affinato nel sangue di mille battaglie, tramandati a me con spietata efficienza biologica! La mia spada luminosa non teme ruggine nè sporcizia poichè lavata nelle acque cristalline dell'autocritica costante e dell'imperitura disciplina.. La mia motivazione è esser degno dell'amore negli occhi della mia amata. Venite a prendermi! |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
ps: è lo scudo magico che ti ha fatto desistere? O la spada luminosa? Ahh sto scherzando ! |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Bump senza vergogna :occhiali:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
"Vogliono avere ciò che hanno gli altri, senza fare ciò che fanno gli altri".
Così parlò l'ultimo Maestro. |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Mah, perfetta mica tanto, così vuol dire tutto e niente. Fare come gli altri ovvero? Estroversare, atteggiarsi, prendersi pollastrelle altrui (v.altro topic), vestirsi alla moda, vedere la seduzione come una dura guerra contro tutti verso il triangolino, seguire manuali di seduzione, sentirsi machi nel fare cose precotte e scontate, fare tutti i vari passi perché devi in quanto uomo, fare spacconate, provarci a random con chiunque abbia il triangolino, assumere su di sé tratti non propri...? Diverso è se si intende: acquisire più sicurezza, non vergognarsi di ciò che si è, non vergognarsi di avere una sessualità, entrare in confidenza col contatto fisico... Non dimenticatevi su che forum scrivete :pensando:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
quel 93 è l'abbreviazione di 1393?
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Nessuno nasce "superiore" o "inferiore", queste due definizioni sono fuorvianti e dannose, ma è vero che la felicità è uno stato "superiore" e l'infelicità "inferiore".
sulla prima parte ok, siamo daccordo. sulla seconda non so, avrei delle considerazioni. per farla molto breve, in Il mondo nuovo di Huxley, c'è questa società perfetta in cui gli individui sono programmati dalla nascita per essere inferiori o superiori (ci sono diversi livelli) e non esiste infelicità. poichè gli individui sono programmati ad avere solo determinati bisogni, non esistono bisogni che non possano essere soddisfatti, e così non esiste infelicità, ma questo non vuol dire che siano felici.. infatti SPOILER ALERT il selvaggio rifiuta di far parte di questo sistema. lui legge Shakespeare (l'arte in quella società è una cosa vuota e insignificante), lui vuole soffrire, vuole la privazione, vuole desiderare cose che non può avere, vuole il disagio, la solitudine, le difficoltà, vuole una vita dura e imperfetta. tutto ciò perchè... semplice, mi ha fatto riflettere sul fatto che la felicità sia il massimo a cui si può aspirare.. beh, magari non è così. Sono quelli i guerrieri che conquistano le dame, non viceversa. a volte sono anche le dame a conquistare i guerrieri... sempre che le dame non preferiscano conquistare altro. comunque lancio una piccola provocazione , rimandando anche alla discussione aperta proprio da Blue Moon sull'esperimento Milgram. noi, volenti o nolenti, facciamo parte di questa società e di queste regole. credere di poter prendere solo quello che ci piace, rifiutando o cambiando il resto, secondo me è una nostra illusione. o non lo accetti del tutto, e diventi incompatibile con il resto della società e te ne devi allontanare, oppure lo accetti e coltivi nel tuo piccolo l'illusione di prendere solo il buono che c'è e di fare scelte seguendo la tua testa. tornando a Il mondo nuovo, tutti i desideri e le necesità sono previsti e prevedibili: così hanno il loro corrispettivo che le soddisfi. cercare soddisfazione, e trovarla, è un segno inequivocabile che dal sistema non ne sei uscito affatto. :interrogativo: :interrogativo: :interrogativo: |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Ma nemmeno come un "altri" generico, a me non pare sia la norma "avere più donne possibili". Ma non è che a pochi piaccion le mezze misure perché son troppo poco attraenti? :pensando: |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Presumo sian cose come: la vita sociale, la ragazza, ecc. Cosa fanno: si comportano in modo (socio)normale :interrogativo: |
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
|
Re: Considerazioni sul dualismo dei sessi
Quote:
Se è così, topic da chiudere (cit.) :occhiali: |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:41. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.