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Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
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perché sinceramente nn ha senso lamentarsi a vuoto e tu per stare qui hai bisogno e vuoi una mano, è vero qui ognuno ha i suoi personali ed unici problemi ma siamo accomunati tutti da un malessere di fondo e se nn ci facciamo forza tra noi nn so da chi poter essere meglio capiti e compresi |
Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
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Scherzi a parte, noi altri si sta cercando di incoraggiarti, di adottare un'altra visione delle cose, di non considerare come insormontabili i tuoi impasse (parola francese che significa suppergiù "blocco", così ci non accuserai più di usare paroloni fuorvianti :mrgreen:). Ciò che attiene alla sfera del carattere e delle emozioni è modificabile, non è come scopare il mare con la forchetta (cit.), non si tratta di un'operazione oggettivamente non fattibile. Bada bene che postulare la risolvibilità di un problema non significa affermarne allo stesso tempo la semplicità della risoluzione. Ti si sta dicendo in pratica che migliorare è possibile, non che sia facile. |
Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
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Chiuso in casa, paura del contatto fisico, paura della gente, paura dei sorrisi, a volte attacchi di panico quando c'erano troppi sorrisi in giro. Davvero, non capisco, aiutami a capire. |
Re: Autoghettizzazione
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Se sei riuscito ad andare in cura da uno specialista hai fatto un gran passo e molto difficile. Io ad esempio nonostante tutti i miei miglioramenti, ancora non riesco a sbrigare le pratiche burocratiche per tempo, le rimando sempre, ci rimetto un botto di soldi, rischio sempre la mora, ma soprattutto faccio fatica a chiedere soldi/diritti che mi spettano. E' uno strascico che m'è rimasto e ancora non mi decido a contattare una psic per risolvere la cosa (all'asl sono risultato poco prioritario, sicché da quando sono passati da 3 psicologi a 2, sono finito in una lista d'attesa che mi ha convinto alla fine di lasciar perdere e passare al privato... quando mi deciderò di chiamare). Perciò non ti credere che non ti capisca, e mi spiace che tu abbia avuto percezione del contrario, mi scuso per averti dato modo di percepire il contrario. Comunque su una cosa hai ragione. Io credo che le cose si possano risolvere. Non so giustificare questa mia fiducia, per cui la definisco fede senza problemi. Non ho altresì problemi a crederti "messo male", capisco che il tuo malessere sia pesantemente invalidante, e non minimizzo alcuna delle difficoltà da te rappresentata. A me pensare al suicidio mi getta in un profondo sconforto e malessere dal quale traggo le risorse per risollevarmi. A molti questa sensazione è giunta solo sull'orlo del cornicione. Ad altri ancora, purtroppo, solo in prossimità dell'atterraggio. L'unico consiglio che mi sento di darti è di cercare, se ti riesce, di non vedere le persone che cercano di rapportarsi a te con dei consigli come ostili, per quanto possa immaginare come questi a volte risultino irritanti o fuoriluogo. L'aggressività si amplifica di riflesso, come d'altronde la gentilezza, e credo che sia una bella cosa se tutti riuscissimo a far proliferare la seconda anziché la prima. Ad esempio: prima ti avevo suggerito di cercare di vedere la tua condizione come "accessoriale" anziché "caratterizzante": sono piuttosto sicuro che tu hai capito cosa intendessi, ma esplicito per amore della chiarezza. Intendevo incoraggiarti a credere (un atto di fede) che il tuo vero "te stesso" non è costituito da quella parte di carattere che ti impedisce di fare le cose, ma che tu possiedi una tua identità a cui questi blocchi impediscono di esprimersi e di tirar fuori il tuo massimo potenziale. Accettare, o supporre, che queste anormalità siano in aggiunta al tuo essere e non parte integrante di esso, e che lo blocchino e lo frenino come un'àncora o un freno a mano. E che individuate, isolate, tali anormalità (il perché... ad esempio il perché tu non riesca ad andare in municipio), si possano rimuovere tali blocchi. Chissà, forse era anche un consiglio del cazzo, ma te l'ho voluto dare con intenzioni positive, non certo per deriderti. Sentiti libero di ignorare il mio consiglio, ma ti chiedo solo di rispettarmi come persona, visto che anche io ho una mia sensibilità. Pace. ps: quando editi manda pm che edito anche io eventuali riferimenti al tuo post. |
Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
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Re: Autoghettizzazione
L'autoghettizzazione è anche il pensare (come io, in effetti, penso) che tutti cerchino di dirmi: «Tu sei marcio dentro, fino alle ossa e non puoi aspettarti niente da nessuno finché non avrai rimosso quel marciume e se non ci riesci è esclusivamente colpa tua. Rassegnati!» :piangere:
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Re: Autoghettizzazione
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