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Re: Il Musicaforum
Se invece qualcuno si permette di esclamare "Che palle, ma quanto dura ancora?" di fronte a una Messa da Requiem viene giustamente tacciato di non capire granché di musica classica :rolleyes:
La moderazione è in grado almeno di argomentare cosa a suo giudizio non va nel Capolavoro? Ricordo che il giudizio sul film è già stato dato, qui si parla della musica. |
Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
Ah, ma io non ho mai detto di capire qualcosa di musica rock (e nemmeno di classica se è per questo :sisi:).
Proprio per questo non mi permetto di dare alcun giudizio musicale, mi limito a dire che non mi ha emozionato, e per il mio personale gusto non mi è piaciuta, che ci devo fare? :nonso: Seguito a leggere voi che ne capite. :sisi: Ah, comunque ti ringrazio ma puoi rivolgerti a me chiamandomi semplicemente Moon qua. :mrgreen: |
Re: Il Musicaforum
Ok, chiudiamola così, con il parere di uno stimato utente :occhiali:
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Re: Il Musicaforum
Un pezzo che ho sempre adorato.
Mio padre, grande amante dei Pink Floyd, la metteva spesso in macchina o nello stereo della sala (bei ricordi, ormai lontani :piangere:) Dopo i due completissimi commenti di Pietro e soprattutto di Winston direi che a livello di analisi testuale e di storia dell'evoluzione del pezzo negli anni (durante e post-Waters) rimane poco da dire, per cui volevo esprimere la mia opinione a livello puramente musicale. STROFA B- / A / G / E- / B- RITORNELLO D / A (x2) C / G (x 2) (x 2) - il secondo x 3 A / C / G / D Apertura: atmosfera grigia ed opprimente, ma al contempo eterea e sognante. La scelta del modo minore (si minore) si adatta perfettamente a questa atmosfera. Parte il primo, laconico "Hello, is there anybody in there?" cantato dalla voce bassa di Waters - un saluto che sembra quasi di sentir far eco, incerto e pregno di paura, fra le mura di una stanza vuota, grazie ad un delay perfettamente calibrato. Sotto il cantato, lo sfondo musicale è dominato da una semplicissima linea di basso discendente (dal SI minore al MI minore, con una bellissima transizione sul FA DIESIS fra il SOL e il MI minore); le note lunghe sembrano scandire come un martello il tempo che passa, seguite a ruota dal ritmo regolare ma lento e vuoto della batteria di Mason, mentre le quasi impercettibili notine di Gilmour si espandono nell'aria legando il tutto. Tutto sembra così calmo e triste. Ma proprio quando meno ce lo si aspetta, ecco arrivare l'esplosione armonica del ritornello, che si apre magnificamente con quel RE maggiore (tonalità relativa maggiore del primo si minore): il modo è cambiato, e così anche l'atmosfera che sembra evocare lo slancio emotivo del ricordo, fra serenità e malinconia, quello strano affondare in una piacevole confusione. L'inconfondibile voce di Gilmour, con il suo timbro squillante, si fa strada travalicando tutto, prima che una seconda voce di una terza più alta renda ancora più completo il movimento melodico del canto. Le quartine discendenti degli archi materializzano le surreali visioni del protagonista, fra mani simili a palloni e navi che spariscono all'orizzonte. Appaiono immagini che a me personalmente ricordano paesaggi bucolici (allo stesso modo - sembra un paragone azzardato lo so - dei primi movimenti della sesta di Beethoven). Il movimento di quinte che prima era in RE si sposta alla tonalità di DO, tramite uno straordinario passaggio anticipato sul si, enfatizzato dal piatto di Mason, prima di passare con un effetto straniantissimo di nuovo al LA, per poi ritornare tramite DO e SOL di nuovo alla tonica di RE. Ma anche questa sezione finisce, per tornare di nuovo alla dura realtà della seconda strofa, questa volta dimezzata ed arricchita dalle note del Prophet 5 manovrato da Gilmour. Torna il ritornello, giusto per aprire la strada all'ultimo assolo di chitarra, elaborato sulle note della strofa e coadiuvato dall'hammond di Wright. Sicuramente uno dei migliori soli della storia del rock, ad opera di uno non a caso considerato fra i più grandi chitarristi di sempre, che raggiungerà vette se possibile ancora più alte in alcune versioni live anche successive alla dipartita di Waters (i miei preferiti, se volete saperlo, sono il PULSE e il Gdansk). In sostanza, un pezzo magistrale, anche e (mi dispiace dirlo) soprattutto nelle versioni post-Waters. Il PULSE del 1995 è emblematico della seconda vita vissuta dai Pink Floyd, che hanno saputo regalare capolavori e rese dal vivo straordinarie anche senza l'aiuto del bassista originale (un fardello a mio parere ereditato in maniera eccellente da Tony Levin prima e da Guy Pratt dopo). Wright se la cava benissimo nel sostituire il vecchio compagno di gruppo nel canto della strofa. I suoni certo non sono quelli dell'era d'oro dei PF ('72-'79, dopo la conversione definitiva al progressive), ma la resa live oso dire che è quasi migliorata grazie all'aiuto dei turnisti (il cui più importante è di sicuro Jon Carin, chiamato ad aiutare Wright alle tastiere). Spero che la mia opinione vi sia piaciuta. Spero di non aver detto eresie, in tal caso Winston mi perdoni :sisi: Siamo tutti concordi nel sostenere, comunque, che è una canzone meravigliosa! :mrgreen: |
Re: Il Musicaforum
il Gdansk è qualcosa di unico..forse il migliore
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Re: Il Musicaforum
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Comunque bello, chissà cosa ho pensato la prima volta che l'ho ascoltata, non mi ricordo più |
Re: Il Musicaforum
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:sisi: |
Re: Il Musicaforum
Ringrazio VyCanisMajoris per aver apprezzato i miei semplici commenti da appassionato che prova a raccontare quello che può essere espresso con parole delle sensazioni provate ascoltando musica così intensa e profonda.
Il commento di Vy era proprio quello che ci voleva per aggiungere un contributo più specificamente "tecnico", ed è stato molto interessante (l'avrei detto anche se lo avesse fatto per una canzone non dei PF, tra parentesi). Rimpiango di non avere mai avuto l'opportunità di arricchire le mie competenze in campo musicale, se non addirittura di non aver provato a suonare qualcosa in prima persona, ma purtroppo l'impegno e il tempo richiesto sarebbero stati troppo superiori alle mie povere possibilità. |
Re: Il Musicaforum
VyCanisMajoris, il tuo commento mi ha intrippato così tanto che me la sono andata a suonare al piano :D bella analisi :bene:
Ce lo lascio anch'io un commento giacchè ci sono. The wall è stato il mio album preferito per un po di tempo (da adolescente, quando mi spacciavo per rocchettaro : P) e confermo quanto dice chi dice che bisogna ascoltarlo dall'inizio alla fine per apprezzarlo appieno (come ogni concept, dopotutto). Fatelo se non lo avete ancora fatto;) quest'album è un'evoluzione continua, un dramma musicale in 26 atti. Confortably numb è solo uno di questi, e da solo in un certo senso è come se perdesse prospettiva, significato. Certo poi che non deve piacere per forza, eh.. non li crocifiggiamo i diversamente rocchettari :nono: |
Re: Il Musicaforum
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Ché forse tu hai studiato all'accademia per farti piacere i PF o ti sono piaciuti e basta? Io non ho studiato all'accademia di cinema, eppure Kubrick e Tarkovskij mi piacciono. Come non ho studiato all'accademia di musica, eppure Mozart e Bach mi piacciono. Ma almeno io parlo di gusto personale e non vado dicendo che il tale film è uno dei migliori degli ultimi dieci anni o che un altro film è un capolavoro del cinema (er muretto :sisi:). Quote:
- Comunque quoto che dev'essere bella l'analisi di VyCanisMajoris, mi spiace non capirci praticamente nulla. |
Re: Il Musicaforum
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Io la suono spesso sia alla chitarra che al pianoforte. Mi fa piacere che il mio commento sia stato apprezzato. :) |
Re: Il Musicaforum
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Da neofita della camunità degli ascoltatori dei PF, posso dire che la prima memorabile emozione me l'ha procurato l'inatteso mutamento dell'atmosfera che ha aperto il pezzo. Come scrive Vy: Quote:
Fondamentali anche gli ampi contributi di Pietro e Winston. Bene, è stato detto tutto mi pare: quando si dà inizio al secondo ascolto? Detto questo, quando si può dare l'avvio ufficiale al successivo brano da ascoltare? Mi pare che l'argomento Comfortably Numb sia stato completamente esposto. |
Re: Il Musicaforum
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Credo sia necessario scindere (o comunque evitare di confondere indebitamente) il gusto personale dalla definizione di valore artistico di un'opera, se no qualcuno a cui piace Moccia potrebbe mettersi in testa che è uno scrittore. Se io per gusto personale dico che Tarkovskij è una palla (è un esempio, eh :sisi: ) è un conto, se dico che i suoi film non hanno valore artistico sono un matto da legare che va contro l'evidenza. E non c'è bisogno di studiare all'accademia per dirlo, credo. Così come non c'è bisogno di studiare all'accademia per dire che le canzoni dei PF hanno un alto (stavo per dire Sommo :occhiali: ) valore artistico. Ora, al di là del tuo gusto personale (che poi non ho capito le motivazioni per cui non ti piace CN, ma è poco rilevante), quello che mi interessava sapere era un tuo giudizio sul valore artistico della canzone e dell'album di cui è parte insicndibile. Il gusto personale lascia il tempo che trova, personalmente un topic che si limiti a una sterile raccolta di "mi piace" o "non mi piace" (stile l'orrido FB), mi stimolerebbe ben poco a partecipare. Quote:
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Re: Il Musicaforum
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No, comunque, scherzi a parte direi di aspettare ancora qualche giorno per vedere se qualcun altro vuol dire la sua e poi partiamo con l'ascolto del secondo brano del sondaggio. Io una domanda l'avrei ancora da fare, visto che se ne è parlato poco finora: quanto pensate che possa essere rappresentativa la descrizione fatta in CN dello stato mentale di una persona distaccata dal resto della società? Qualcosa di quanto visto si ritrova nella vostra esperienza? |
Re: Il Musicaforum
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Comunque ringrazio anche te per le belle parole. :) |
Re: Il Musicaforum
Ma la domanda è:chi si rivolge a chi?Secondo me ,il film The Wall ci porta fuori strada.
Berserk versione Tino. |
Re: Il Musicaforum
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Per quanto riguarda il film, io penso che proponga una tra le possibili interpretazioni del significato dell'album. |
Re: Il Musicaforum
Oggi mi è venuta un po' più voglia di scrivere.In realtà ieri pensavo al fatto che Pink possa rivolgersi a se e parlare solo a se:un Pink che fa un estremo tentativo di richiamo all'uomo e un Pink che ormai si è lasciato andare(la sensazione:Comfortably Numb,del ritornello).
D'altro canto,quel-Is there anybody out there-,è ricorrente:se guardiamo la clip di quell canzone all'interno del film,vediamo un Pink completamente solo. |
Re: Il Musicaforum
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