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Re: Accontentarsi.
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Vuchan:cosa intendi con "Numerose esperienze"?:o:D
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Re: Accontentarsi.
Pietro, l'idea ci starebbe, ma in realtà se mi immagino una ragazza che mi fa fisicamente ribrezzo in partenza e pure inizia a tirarsela (in che maniera, poi, se la considero ben poco?), oltre a continuare a farmi ribrezzo dopo, credo inizierei anche a trovarla pesante.
Proprio perché si sta parlando di attrazione fisica, direi che la soluzione non stia nei modi (per quanto facciano eccome la differenza, non se ne discute) ma nel curare la parte che anche l'occhio vuole, innanzitutto |
Re: Accontentarsi.
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Re: Accontentarsi.
(mi ero perso due pagine di thread: Pietro predichi bene ma razzoli peggio che peggio!)
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Re: Accontentarsi.
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Re: Accontentarsi.
buona predicata:
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Re: Accontentarsi.
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Re: Accontentarsi.
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Re: Accontentarsi.
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sai nella mia esperienza ho notato che solitamente più le ragazze sono bruttine più è probabile essere respinti malamente. Non so se valga anche al contrario. Mi sono fatto l'idea che una ragazza insicura (solitamente le bruttine lo sono) tenda a chiudersi molto più di una ragazza sicura. Non vedo perché non debba valere anche all'opposto. Penso che molte persone insicure per il proprio aspetto cerchino conferme, e il fatto di trovarsi un partner non attraente scateni conflitti in loro. Nel mio caso era così: se una ragazza non era gnoccaddibbrutto non me la filavo neanche. Per uno che ha vinto il premio "cesso della classe 1999" era piuttosto ambizioso :ridacchiare: Ma la soluzione non è accontentarsi. La soluzione è aprirsi. Aprirsi alle persone. Aprirsi alla seduzione. Lasciarsi contagiare da questa forza. Tutti noi vogliamo trovarci, siamo programmati geneticamente per questo, per trovare un partner, milioni di anni di selezione naturale al fine di trovare "l'altra metà della mela", o almeno qualcosa che sul momento le assomigli. Ecco, tutte le mie partner (pochissime, si contano sulle dita di una mano monca) o potenziali partner che mi sono lasciato sfuggire sotto il naso (molte di più!) avevano questa caratteristica. Erano aperte, ricettive. Uscendo assieme, in compagnia o da soli, avevano questo modo di fare, di ascoltare, di parlare: la maggior parte delle persone non discute, aspetta solo il proprio turno di dire la propria. Loro no. Cercavano una connessione. E di rado ho dato loro l'opportunità di trovarla. Ti dico una cosa: quel che conta non è l'aspetto fisico, ma è l'attrazione. Che l'attrazione nasca dall'aspetto fisico è una mezza verità. In questa società massmedializzata e commercializzata fino all'inverosimile, ci hanno lavato il cervello e convinto che l'aspetto visuale dell'attrazione fosse il preponderante. Non è vero. Il profumo. La voce. Lo stile. Il modo di muoversi. L'eloquio. Il tatto. E, sono sicuro che me lo confermeranno in molti, in più di un caso capita che l'attrazione si costruisca, nonostante l'iniziale mancanza di appeal visivo. Questo non significa affatto accontentarsi, significa però non lasciarsi sfuggire persone potenzialmente speciali, con un ruolo chiave nella nostra vita emotiva, solo per appagare la nostra insicurezza e il nostro bisogno di proteggerci dal giudizio altrui. Bisogno che magari gratifichiamo evitando di dare una chanche ad una persona dall'aspetto non attraente per paura di essere giudicati sfigati, perdenti, o persone che si accontentano. |
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