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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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forse all'epoca non avevano così a cuore distinguo ed antigeneralizzazioni. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Per Dante ho a disposizione tonnellate di lettura critica, contestualizzazione, ecc. Si potrebbe dire, se volessi generalizzare, che mi è più facile interpretare Dante che certi post letti qui dentro :ridacchiare: Quote:
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Comunque, per dire, magari da noi le statistiche sono esattamente al contrario e anche se le cose stessero come dici tu, non capisco cosa tu voglia concludere con ciò :nonso: Quote:
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Non dimenticare la fede sincera che è alla base della vita e dell'opera di Dante. E comunque lui prevede anche che alcuni possano scegliere liberamente di restare bruti (Inferno). |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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E comunque la scuola non è un master o uno stage o un apprendistato: Quote:
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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La storiella del esperienza personale l'avrei dovuta tenere per me; è semplicemente la conferma di questi studi e questo pensiero. Rinnovo e confermo la critica; accetta, ignora, come vuoi. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Per non parlare del fatto che sarebbe assurdo privilegiare il sesso come criterio di scelta degli insegnanti, quindi alla fine per me è una questione puramente velleitaria questa. Quote:
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
Bourée,
inanzitutto non ho capito quali di questi punti siano rivolti a me, perché sono tutti sottointesi o integrabili con il mio punto di vista. Rispondo a ciò che potrebbe riguardarmi. 1. Il degrado culturale in italia è un esempio (probabilmente) estremo di un fenomeno europeo. Credo di aver scritto che c'è bisogno di una riforma che ovviamente non può significare semplicemente sostituire il corpo degli insegnanti. Ma non sottovaluterei la centralità del insegnante, che "implementa" il tutto. 7. Infatti, ho scritto e ripetuto che Dante andrebbe letto. Il problema è che forse il contesto rende l'esercizio insensato. Piuttosto di perdere tempo nel paese delle meraviglie - se si tratta di perdite di tempo ovviamente! - sarebbe meglio adeguarsi, aspettando le riforme. Il Don Chisciotte e l'iliade vengono letti un pò ovunque – la mia era una semplice osservazione su Dante all estero eh. Certo che non ci può essere una smentita più effettiva di un applauso di Winston. :) Si scherza. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Adeguarsi in che senso? Se si ha a che fare con una classe di sfaticati/decerebrati/trogloditi (e chi lo decide, poi?) si deve tagliar via con l'accetta tutto ciò che non interessa loro (cioè qualunque cosa sia minimamente impegnativa)? Sinceramente spero davvero di non aver capito una mazza di quello che proponi. Quote:
Nelle high school americane si leggono Cervantes e Omero? Domando per sapere, non è retorica. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
Winston, spero tu apprezzi che sto facendo raffreddare la pizza che ho davanti per risponderti. :)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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(merito di pedagogisti realisti che hanno fatto piccoli ma importanti cambiamenti senza voler rivoluzionare il tutto..) --- La mia parte adulta e rassegnata applaude agli interventi di Bourée.. Ma una delle altre parti non può fare a meno di chiedersi perché, secondo lei, la scuola dovrebbe essere sacrificio, non dovrebbe essere piacevole (o almeno più piacevole di quanto non sia.. bisognerebbe fare una ricerca per vedere quale percentuale di studenti la odia -o peggio- ne ha paura..) Senza polemiche eh, domanda (quasi "tecnica", visto che mi sembra preparata) La prossima a piacere :ridacchiare: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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8) passare tutto quel tempo a leggere in modo approfondito una sola opera, è stupido, inutile, e anticulturale, perchè in quel mese potevi studiare sia quell'opera che altre, ampliando così l'orizzonte culturale degli studenti. ma come si fa a difendere un sistema scuola finalizzato a formare adulti ignoranti e inconsapevoli del mondo in cui vivono. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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invece di allargare i nostri orizzonti, finiremo con lo studiare il dialetto a scuola, come vuole la lega. senza contare che saremo un paese sempre più improntato all'emigrazione. sarà sempre pù utile per i giovani portare con sè all'estero la conoscenza maniacale della fine che fanno questi o quei peccatori nella trilogia fantasy di dante, e ignorare completamente quello che c'è al di là delle alpi o del mediterraneo. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Se tutti ragionassero in questo modo, non avremmo avuto (proprio a Napoli) l'esperienza dei maestri di strada: http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Rossi-Doria http://ospitiweb.indire.it/adi/rossid/rossidoria_fr.htm Né (esempio che ho già citato) i fratelli Taviani avrebbero mai vinto un Orso d'oro a Berlino (tu che sei germanofono, potresti saperlo) con una trasposizione di Shakespeare realizzata dai detenuti di un carcere. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Detto questo, mi pare che definire "trilogia fantasy" l'opera di Dante sia un appellativo a dir poco riduttivo. Forse alla fine non è che la scuola ti inculchi Dante a colazione, pranzo e cena, come sembra a leggere certi post, visto che poi trovi qualcuno che se ne esce con espressioni che dimostrano una conoscenza dell'opera inferiore anche alla minima infarinatura. Poi se invece si tratta di idiosincrasie personali, beh queste ultime sono del tutto legittime ma non dovrebbero essere assunte a criterio di regolazione di un sistema scolastico. Per me D'Annunzio è una palla mortale e trovo Dante molto più moderno di lui, ma non mi sognerei mai di epurarlo dai programi scolastici. Bisognerebbe studiare tutto (Dante e il resto) meglio di come lo si fa, il che non significa dedicare più ore a Tizio e meno a Caio, ma cambiare le modalità di insegnamento. EDIT: Conoscenza maniacale della sorte dei vari personaggi danteschi un bel paio di palle. Chiedi un po' in giro e vedi cosa ti sanno dire, la conoscenza maniacale ce l'ho io casomai :mrgreen: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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