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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Non dico di perdonarli, ma se li reincontrate fargli capire che siete andati avanti e che ora sono uomini molto piccoli rispetto a voi. Io ci provo una qual certa soddisfazione quando m'è capitato con quelli del liceo e vi garantisco le loro facce in quel momento che vi vedono circondati delle vostre nuove conoscenze tra cui ragazze molto belle è quella di chi rosica abbestia e nn può fare più niente. Per cui lasciateli cuocere nel loro brodo, tanto ci pensa la vita. |
Re: Bullismo: La causa scatenante.
@Synthetic_Mind. La tua storia sembra molto simile alla mia, alle elementari e alle medie ho passato l'inferno, il liceo a confronto era un paradiso ma lì ero comunque un'emarginata. Sono sempre stata introversa e non ho mai avuto amici. Sì, considerando tutto ho avuto un'infanzia abbastanza normale e perfino compagni di giochi ogni tanto, ma non sono mai riuscita a stringere un'amicizia. Il fatto è che io sono sempre vissuta in un mondo tutto mio, completamente diverso dalla realta, ed è così anche adesso... Ho sempre pensato che questo non fosse il mio vero corpo, addirittura. Quando la gente fa sogni ad occhi aperti e non può realizzarli è illlusa e frustrata, ovviamente. Ma non io: ho sempre saputo che le mie erano solo chimere irrealizzabili, e non mi sono mai illusa di realizzarle, sarebbe impossibile anche solo pensarlo. Il mio mondo mi ha protetta, e mi sono scavata una tana dove leccarmi le ferite. Certo, a volte anche io mi sento sola, ma in realtà nessuna delle persone che mi circondano ha mai suscitato il mio interesse, è come se non io non fossi adatta per stare in questo mondo... anch'io naturalmente mi sono creata passioni ed interessi, ma purtroppo non sono forte e volenterosa come te: brutta e sfigata ero, e brutta e sfigata sono rimasta, e sono vergine solo a livello biologico...
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
Anch'io sono stato vittima di bullismo... Ero all'asilo, quindi dovevo avere massimo cinque anni. Non ho mai subito violenza fisica, ma ero costantemente deriso e umiliato da un compagno in particolare, abbastanza estroverso e ben accetto da tutti gli altri da allargare tali atteggiamenti nei miei confronti anche a tutti gli altri... risultavo quindi escluso. Eppure non ho mai compreso i motivi dei suoi attacchi e dei suoi dileggi, erano tutti completamente gratuiti e immotivati. Non ero un bambino brutto, nè grasso, nè in qualche modo diverso... bò, non lo capirò mai! (magari era geloso di me? Di cosa?). Ricordo che piangevo continuamente, attiravo l'attenzione delle maestre sul male che ricevevo, ma non facevano nulla, mai.
Credo che il modo di superare ciò sia pensare che adesso, ora, non c'è più nessuno che ci minacci, ci insulti e voglia minare la nostra fiducia in noi. Dobbiamo fidarci di più degli altri e capire che non tutti vogliono farci del male. Adesso siamo al sicuro, e se anche si prospetteranno malvagità all'orizzonte noi non permetteremo che si scatenino su di noi. Non siamo più deboli! (Me l'ha detto la mia psicologa!:)) |
Re: Bullismo: La causa scatenante.
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Re: Bullismo: La causa scatenante.
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