![]() |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Comunque anch'io mi facevo mille problemi per queste situazioni... ma dopo varie occasioni in cui queste persone hanno ricevuto da parte mia delle risposte con tono quasi "schifato" e strafottente... hanno poi rinunciato a fare tutte le solite domande, anche se resta comunque molto fastidioso esser guardati in modo strano.. e poi quando ti parlano... quasi come se stessero parlando con un cane bastonato.. |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Quote:
Quando ricominciai ad uscire ormai 10 anni fa, mi ricordo che c'era un mio ex compagno di squadra insieme a me ed altri miei amici seduti ad un tavolino di un bar. Mi issa per qualche decina di secondi e mi dice "Sei come sempre, il solito chiacchierone come eri in squadra" |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Io a diciannove anni e mezzo ero considerato uno dei più grandi sfigati della mia cittadina..
Osteggiato dai miei che consideravano la mia sofferenza come conseguente ad invenzioni della mia mente malata... Osteggiato da un mio professore che non vedeva l'ora di bocciarmi... Con l'unica persona che mi voleva veramente bene morta prematuramente (mia nonna)... Sull'orlo del suicidio (una mia compagna di classe disse che, fra le risate delle altre ragazze presenti, in casi come il mio lo stesso era una soluzione onorevole)... Sono sopravvissuto e, dopo qualche anno di isolamento e una delusione amorosa che ha contribuito ad affossarmi ulteriormente, ho ripreso in mano le redini della mia vita... E molte persone del mio passato, che ho affrontato una dopo l'altra, si sono rese conto che lo sfigato di allora è cambiato un pochettino.... Ma per farlo sono dovuto uscire dal guscio in un contesto cittadino non grandissimo... Poi è chiaro che siamo tutti diversi e niente è assoluto nella vita... Ma la mia esperienza è questa.... |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Il problema c'è esiste, ma la nostra mente ha creato un mostro a 7 teste quando in realtà è una cosa risolvibile con un po di volontà! |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Che sia uno sfigato è un dato di fatto |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Magari no, ma di sicuro non li avrei più frequentati. |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Certo, se poi anche tu pensi che essere "sfigati" sia un dato di fatto (?), ecco una possibile spiegazione al fatto che tu pensi che sia sempre cosa buona e giusta elemosinare l'amicizia di chiunque per farsi perdonare l'essere "sfigati" e non essere più considerati tali da loro. Le amicizie si fanno con chi ci è affine, non con chi ci considera sfigati (magari addirittura "oggettivamente"). |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Il problema degli sfigati non è essere sfigati ma il dare prove a queste voci!
Ma poi non è che deve diventare amico fraterno di questa gente......pero per uscire dal guscio qualche aggancio è indispensabile |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Quote:
E comunque io non riuscirei a stare più di un tot con gente che ha quell'opinione di me, non vedo cosa avrei da spartire con loro, gli servirei solo da oggetto di scherno appunto. Secondo te gli altri se la fanno con persone che li considerano dei poveri scemi? |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Se si filano uno scemo? Difficile molto difficile ma è l'unico modo per rpvoare a cambiare la situazione....partire da 0 è ancora piu difficile |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
A questo punto, sarebbe meno ostico cercare di crearsi una compagnia ex novo, da un'altra parte o tramite internet, per esempio. Non credo che l'unico modo debba essere per forza quello di elemosinare la compagnia e la stima di chi ti ha sempre preso per un fesso (e continua a farlo). |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Non ho letto tutti i commenti precedenti quindi pardon se dirò qualcosa di già scritto....il tuo amico ha fatto una scelta che non condivido per nulla, quando ormai si è creata una certa etichetta è impossibile che vada via, impossibile più che difficile.
i rami secchi vanno solo estirpati a mio parere! E' anche una questione di dignità, ma non solo...proprio di utilità, cosa mai potrai fare di bello con gente che magari ti tratterà come il soggettone della serata?? che andrà ad avvisare altri che in gruppo c'è lo "sfigatone" che prendevano per il culo anni fa?? Quali conoscenze di un certo tipo si potranno fare?? solo gente che ha subito il lavaggio del cervello da parte degli "amici" e che partirà prevenuta sul suo conto! lo "sfigato" dovrà sempre avere qualcosa da dimostrare a tutti, non partirà mai da zero come gli altri ma sempre da -10, per capirci. Sarò stato un pò duro ma ricominciare con chi ti ha ferito è inconcepibile per me. |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
un modo come un altro x reagire alla solitudine, certo avrebbe fatto meglio a cambiare persone, ma se non può meglio così, ha un gran coraggio certo
|
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Purtroppo quei pochi amici che ho, con i quali mi ci trovo bene, frequentano compagnie dove passerei irrimediabilmente per sfigato, mentre con qualcun altro potrei anche uscirci insieme, ma mi annoierei a morte (infatti questi oltre la scuola li frequento pochissimo). Oltre che introverso sono anche piuttosto selettivo, non riesco a spendere il mio tempo con la gente "tanto per", deve valerne la pena. |
Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
Quote:
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.