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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Elementari: Periodo bellissimo ero quasi un capo gruppo, ero sempre al centro delle scelte della classe. Sociale: anche qui stavo benino avevo dei buoni amici ed ero considerato un capetto...
Medie: bonaccione persona con cui scherzarci e prendere in giro ironicamente.Sociale: inizia la mia fase timida che piano piano cresce Superiori: primi anni sfigato da sfottere poi piano piano riprendo la mia parte di bonaccione timidissimo che nessuno caga come nella vita sociale. Da allora ora sono considerato un bravo ragazzo timido, tutti se ne fregano di me se ci fosse una rimpatriata gli altri sarebbero felici di rivedermi esclusivamente per soddisfare una loro curiosità visto che non mi vedono da secoli. Asociale no, non mi condierano lo sfigato di turno e a maggior ragione le la loro curiosità aumenta |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
chissà se sono mai stata qualcosa per qualcuno. Lo vorrei sapere anch'io.
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: il cocco della maestra, "uuu quant'è bravo francesco non d'ha mai fastidio" (puttana puttana la maestra) ero un bambino che non faceva mai oooooooooooo
Elementari: Il genietto che studiava anche cose in più del normale, ma l'insegnate mi tirava ogni giorno un ceffone per gli errori di ortografia "dislessia" Media : Se potevo eliminarla dalla mia vita era meglio, (solamente una frase mi ricordo dell'insegnate di francse [mmm finalmente francesco sorride non l'ho mai visto sorridere] Superiori: Facevo quello che mi pareva già lì etichettato com tipo strano e solitario e colui che se ne usciva con discorsi strani sulla religioni e tutto quello che la gente riputava normalmente normale "nominato il filosofo pazzo" Universita : Solitario ed invisibile a tutti sembrava che ci andassi e gli altri non esistevano Ora mi sento come ho già detto parecchie volte lo scarafaggio kafchiano libro "la metamorfosi" |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
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Medie: (idem) quello da prendere in giro Superiori (dalla 3^): (idem) quello buono a cui chiedere favori (scolastici) Per tutto il resto: o il nulla, o una specie di manichino, o un malato di mente... |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
uhm mi attengo alla classificazione fatta da voi.
Elementari: quello calmo, usato per far calmare e aiutare gli altri. Medie: quello calmo, usato per bilanciare il bullo della classe (ci fecero sedere vicini -_-), quello a cui chiedere i compiti (ma che chiedeva a sua volta). Superiori: quello strano, da un certo punto in poi anche quello a cui chiedere le cose di scuola ma una volta una compagna di classe venne vicino a raccontarmi un cazzo suo e cercava consigli...da me. In generale: quello intelligente e secchione, ma sfigato e con qualche deficit mentale. Ditemi voi se si può essere entrambi le cose boh. Per il mio amico sono una persona intraprendente che sa prendere le decisioni....figuratevi ò.ò |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Per alcuni uno sbiadito ricordo, per altri una presenza fittizia.
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: un bambino molto vivace e secondo le maestre, "precoce", nel disegnare e anche scrivere.
Elementari: ancora molto vivace, uno dei primi della classe, forse il primo, mantengo sempre il mio stato di precocità rispetto alla media. Medie: qui si rompe qualcosa... i problemi iniziano a sovrastarmi gradualmente (già l'ultimo anno di elementari era cambiato qualcosa), come ho sempre detto, 10-11 anni, li è iniziato il cambiamento, inizio a diventare timido, impacciato, ansioso (ogni mattina, prima di andare a scuola avevo nausea, ed a volte vomitavo), di conseguenza il rendimento scolastico si abbassa, subisco qualche presa in giro per le mie difficoltà sociali, ma in generale ero quello "strano" e solitario. Superiori: il declino continua... di pari passo con gli avvenimenti della mia vita, non parlo quasi con nessuno, sempre in disparte, sempre incazzato, rabbioso, consapevole che la mia vita mi sta sfuggendo di mano. |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: Quel bambino chiuso e timido, ma comunque "normale", e anche caruccio.
Elementari: Timidissimo, gentile, silenzioso, introverso. Medie: Quello brutto, asociale, menefreghista, da prendere in giro ogni tanto, ma pur sempre da "usare". Superiori(1° anno): All'inizio riservato, timido, poi rabbioso, insofferente, con idee strane, ma dopotutto simpatico. Superiori(2° anno): Insofferente, sempre più asociale e riservato, alla fine fui bocciato e lasciai la scuola. Vita sociale: Sfigato e solitario. |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Bellissimo questo topic!
Elementari: una "leader" (Ero Sailor Moon tra le Sailors, non sapete quanto carattere occoreva per avere quel ruolo :ridacchiare: ) Medie: la ragazzina in sovrappeso con le sopracciglia folte e soprattutto col "culo grosso". Tante amiche comunque, primo bacio da un ragazzino che, stranamente, trovava in me qualcosa di bello. Superiori: primi due anni: vendetta, terribile vendetta: una delle "leader" in comitiva con le "spacca e sbrego della scuola" altri 4 anni: cambiamento radicale... chitarra, musica, tanti libri, inizio dello snobbismo. Rientro nel mio angolo "oscurato", ma stavolta senza che nessuno mi ci mandasse, scelta personale. 2 relazioni serie... Da dopo le superiori (lavoro e università... fino ad ora): arrivo al "normopeso" , troppa socialità che non riesco a gestire, scrivo il mio primo "romanzo", lotte fobiche da combattere e non solo... Confusione su ciò che voglio fare e voglio essere... Troppi uomini :ridacchiare: troppi apprezzamenti di cui ancora devo abituarmi. Forse dentro il periodo terribile delle medie non se andrà mai... mi guardo allo specchio e vedo sempre lei, malgrado altri mi dicano che è insicurezza ingiustificata, non riesco a vedere "l'enorme fioritura" estetica e mentale che ho avuto... :nonso: |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: non ricordo bene. forse un tipo strano all'inizio, ma migliorato dopo
Elementari: il bersaglio Medie: idem, ma da sfruttare per le sue conoscenze in certi campi Superiori: idem Vita sociale: un nerd che sta sempre chiuso in casa, ma che torna utile in certe situazioni |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: Come diavolo fate a ricordarlo?
Elementari: Le bambine non volevano tenermi per mano in fila a due.. a parte una a cui piacevo ma era matta da legare, nel senso cattivo del termine.. ha infilato una matita in un occhio alla compagana :o Buon rapporto coi maschi, giocavo anche a calcio con loro, ma solo se invitato (prime tracce di Fs?) Medie: Quello brutto, asociale, menefreghista, da prendere in giro ogni tanto, ma pur sempre da "usare", L'unico vero "sfigato" della classe, brutto quando c'è anche una ragazzina bellissima che ti piace alla follia. :D Superiori: Zitto zitto.. preso per il culo da tutti ma con meno cattiveria che alle medie. Qualche conoscoscenza qua e là più un amico coi miei stessi casini con cui dividere il mal comune (anche se tante volte il mal comune era lui.. brutto vizio che gli è rimasto :D) Il mio mitico professore di Elettrotecnica (RIP) alla consegna dei diplomi disse che avevo insegnato a tutti "un nuovo modo di stare a scuola" (che minchiata:mannaggia:) Grossissimo problema: Scuola prettamente maschile.. |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Elementari: estremamente timida e insicura, ma abbastanza 'normale' da poter avere degli amici
Medie: solitaria, strana, da prendere in giro Superiori: quella da ignorare se non per favori scolastici Università: quella invisibile Vita sociale: inesistente |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Asilo: bambino oscuro e tenebroso per i primi due anni, allegro e giocherellone l'ultimo anno, rispettato dagli altri.
Elementari: bambino timido e dall'intelligenza vivace, dal terzo anno in poi un pazzo scatenato, ma sempre dotato (parole degli insegnanti) di un'intelligenza e di una sensibilità fuori dal comune che mi allontanavano dagli altri bambini, molto più pragmatici e meno riflessivi; Medie: periodo di gloria; ero estroverso, disinibito, fisicamente attraente, popolare, andavo tutti i pomeriggi a giocare a calcio con i miei compagni di classe e amavo mettermi in mostra in ogni modo, ai limiti dell'esibizionismo; Ginnasio: un disastro; isolato da tutto e da tutti, abbandonato persino dai parenti, preso di mira dai bulletti e incapace di instaurare qualsiasi tipo di rapporto sociale con gli altri... come se non bastasse il mio fisico comincia a cambiare (in peggio), la faccia mi si riempie di brufoli e sono costretto a mattermi l'apparecchio ai denti, ciò contribuisce ancora di più ad accrescere il mio senso di inadeguatezza sociale e a far precipitare la mia autostima; Prima liceo: aumento rapido e progressivo della fobia, rapporto conflittuale con alcuni compagni, isolamento totale dal resto del mondo; Primo mese della seconda: rapporto sempre più teso con i compagni in un anno che si preannuncia difficile. |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Elementari: quello bravino ma già con segnali di isterismo; spesso buttato fuori di classe dalla maestra.
Medie: quello che rimane infantile mentre gli altri crescono e si atteggiano da grandi; quello che rimarrà sempre solo. Superiori: quello freddo, introverso, sempre inc***ato col mondo. Uno che deve studiare giorno e notte per arrivare a sufficienze risicate perchè ha gravi difficoltà ad esprimersi sia nelle interrogazioni che negli scritti (che tragedia con i temi). :testata: |
Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
Le cose per me sono migliorate parecchio nel corso degli ultimi due anni, ho consolidato con tempo e fatica la mia posizione, lavorando su m stesso. Il risultato è che ora la gente mi rispetta e mi tiene in considerazione sicuramente molto più di prima. Questo vale soprattutto con gli altri uomini, presso i quali ho una buona reputazione. Con le donne il discorso è diverso. Con loro è come se non riuscissi proprio a creare dei ponti, pur non essendo completamente a digiuno di esperienze.
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Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
asilo: prepotente
elementari: estroverso,casinista, (ho picchiato pure 2,3 persone) medie: qui la timidezza cominciava a scorrere nelle vene, ma comunque mi trovavo bene con i compagni e amici, e aiutavo anche superiori: sempre timido fino alla 2° superiore, poi dalla 3° alla 4° bullato perchè il più timido della classe e coglione ora: un cazzo per nessuno, ora non avendo nessuno, penso SOLO a me stesso e vi dico la verità: mi piace |
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