Sì, le ragazze preferiscono il fighetto.
Quelle dai 12 ai 15 anni almeno.

Comunque io apprezzo le persone timide più di quelle estroverse, semplicemente mi piacciono di più, ovviamente con le dovute eccezioni, è un discorso generico.
Tra l'altro, ho constatato che il timido medio, con me riesce ad essere sé stesso.
Forse proprio perché sento di conoscere i suoi punti deboli, che sono anche i miei, posso prevenir qualsiasi eventuale attacco o posso colpire.
E siccome non colpirei mai, evidentemente mi riesce di mettere queste persone a proprio agio.
Comunque quoto pard: morte.
Tra i bisogni primari dell'uomo c'è la comunicazione con i propri simili e l'accoppiamento, e per chi come a me, manca una rotella in questo senso, sono proprio SABBIE MOBILI.

io direi dai 12 ai 18 8)

io allargherei dai 12 ai 20

dagli 11 ai 21...
chi offre di più?

:roll: mi date una definizione univoca di "fighetto"?

Fighetto/a: oggi viene usato per descrivere ragazzi o ragazze alquanto atteggiati che si vestono esclusivamente di vestiti firmati; indica anche persone che tengono comportamenti altezzosi nei confronti del genere umano per il semplice fatto che magari sono belle (fisicamente), benestanti e quindi vestite sempre all'ultimissima moda.
Da "L'espresso"

Non so se è univoca...

straquoto e ci metto pure la firma :wink:

Il tipo di ragazza che hai detto tu è buona per la storia di una notte. Chi come me non è tipo da storielle senza senso se ne tiene alla larga. Libero di non crederci, ma è così....

ma pensaci:se tu avessi una ragazza super figa ti sentiresti a tuo agio?

Mi sembra che nessuno dica il contrario, è ovvio che l'attrazione fisica è indispensabile. Anzi, spesso sono più le ragazze che tendono a tacere questa cosa e a viverla come una piccola colpa (lo so che non ci state male la notte, parlo in generale), sempre per via della dannata morale cattolica. Da qui l'equivoco che ha fatto nascere la domanda di Tino, come se le donne fossero immuni e vedessero l'estetica di un uomo in maniera totalmente slegata dall'eccitazione fisica. E' la natura, siamo animali.

Questo però non implica un equilibrio tra il livello di impegno di una ragazza per farsi un figo e il livello di impegno di un ragazzo per farsi una figa: sul piano concreto la proprietà simmetrica non vale più.

Si, siamo aimali, ma siamo gli unici animali sulla faccia della terra che non agiscono solo in base all'istinto ma anche per altre componenti. O almeno così dovrebbe essere....

Certo, ma tutte queste componenti di cui parli non potranno mai spazzare via o cancellare l'istinto, al limite solo reprimerlo, con tutto ciò che ne consegue.

certe volte non ci vedo nulla di male nella repressione, altrimenti saremmo all'anarchia, anche in fatto di sesso, con tutto quel che ne consegue.

Reprimere l'istinto, nei casi giusti e in quelli sbagliati, genera comunque una tensione interiore. Possiamo decidere di accettare questa tensione provvisoriamente, in modo da creare la possibilità di un rilascio futuro secondo altre vie. Per esempio: ho l'istinto di uccidere qualcuno ma lo reprimo, in modo da evitare di finire in galera e potermi costruire una vita in cui dare sfogo ad altri miei istinti, cosa che in galera non mi sarebbe possibile. Tutto sta poi nel valutare la potenza dei vari istinti e riuscire ad optare per la soluzione economicamente più vantaggiosa. Ma il fine è sempre soddisfare i propri bisogni, che sono sempre appunto originati dall'istinto (la nostra componente animale). L'unica strada alternativa è agire sui bisogni e cercare di ridurli o eliminarli, come nel buddismo, oppure accettare l'infelicità (convivere con la tensione interiore).

Questo dimostra che la felicità data dall'equilibrio psicologico implica il sacrificio di parti dell'individuo situate a un livello inferiore (le pulsioni che generano i bisogni).
Il tuo dilemma pone due alternative: sacrificare il livello inferiore, o sacrificare il livello superiore.
Chi sacrifica la felicità (nella tua sintesi) in realtà sta sacrificando il livello inferiore (individuale) a favore del livello superiore (coscienze sociali).
Allora a me si propone una via di uscita al tuo dilemma: equilibrare i due livelli, quindi giungere a un compromesso secondo cui il livello inferiore possa trarre una quota di soddisfazione e anche il livello superiore allo stesso tempo.
Se si intravedono i vantaggi di questo equilibrio, si fa un patto tra i due livelli, alienando a quello superiore alcuni bisogni, come avviene nel patto sociale con l'alienazione allo stato (livello superiore) di alcuni bisogni in cambio di un equilibrio di diritti.

Il patto sociale deve essere stipulato da entrambe le parti, quindi il sacrificio di alcuni bisogni non deve essere causato dall'impossibilità di soddisfarli a causa del non ascolto da parte dell'altro, ma da un patto in cui venga messo abbastanza in chiaro perchè non possano essere soddisfatti e con quale vantaggio.

Si può anche rifiutare questo patto, rendendo il sistema instabile perchè squilibrato.
Il buddismo stesso insegna che rifiutare questo patto non porta alla felicità, ma, per karma, al dolore...

Falsissimo! Ai ragazzi spesso piacciono molto le ragazze un po' timide.
Forse nel caso in cui una ragazza sia troppo timida, allora...beh...forse in quel caso....

è vero, ormai il ruolo di puttane vanitose ke attendono il corteggiatore sta passando a noi maskietti :lol:

guardate a me in una ragazza non mi piace nè la rozzezza, nè la troppa sicurezza, nè il troppo darla via facile e l'essere l'ochetta vanitosa.

Per l'amor di Dio un minimo di attrazione fisica deve esserci (è quella la prima cosa su cui ti basi), ma io preferisco una ragazza nella "norma".
Cioè timida (ma non troppo...e poi se invece è proprio timidona va bene uguale), con la voglia di ridere e scherzare, non eccessivamente vanitosa, un po' romantica e che sa essere sensibile.

E guardate che conoscendo bene una persona inizi a scoprire cose che nemmeno immagini....

vabè quello è 1 altro discorso, alla fine cm noi uomini abbiamo certi stimoli li hanno anke le donne ( ma questo lo sai benissimo anke tu! :wink: )....xkè concorderai sul fatto ke la storia "gli uomini sono tutti arrapati e le donne sono cucciolotti spauriti ke pensano sl all'amore" è roba da frustrati yò