Winston_Smith |
17-09-2009 01:23 |
Re: Come troncare un'amicizia
Quote:
Originariamente inviata da Maibaciato
(Messaggio 233172)
Non è che un'amica succhia il sangue (mi riferisco all'affermazione di Red) è che quando tu cominci ad avere sentimenti vicini all'amore relazionarti a una ragazza solo come amica ti fa male al cuore. Punto.
E così rispondo anche ai vari interventi di Viridian.
Ad ogni modo, a parte la mia situazione particolare, il problema è di fondo.
Cioè voi dite, "far capire, far capire".... ma come fai a far capire???
Se io non posso essere troppo diretto, è chiaro che parlo di varie cose, qualche volta faccio delle allusioni, ma sempre tenendo un contegno civile.
Poi son le donne che interpretano a loro piacere.
Nel mio caso particolare. Lei mi dava segnali di disponibilità, a un certo punto se ne esce con "noi stiamo parlando di amicizia, giusto?"
E io penso: "Ma chi te l'ha detto???". E invece dico: "Certo!" (noi sociofobici siamo così, qualche volta per debolezza un po' ipocriti).
Che è successo dopo? Beh, è successo che io ho resistito per due mesi con il cuore che mi sanguinava, tra l'altro inzuppando le conversazioni con un sacco di doppi sensi e riferimenti alla sua sfera sessuale, e poi ho cercato di chiudere, prima a poco a poco, poi vedendo che non si rassegnava e continuava a mandarmi messaggini, l'ho detto chiaro e tondo.
E allora giù con le accuse.
Ma dico, un uomo come si deve comportare? Vergognarsi del suo essere sessuato? Boh...
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Beh, adesso credo di aver capito meglio, e penso che allora tu non abbia finto un'amicizia, ma abbia cercato di far capire il tuo interesse, anche se forse purtroppo in maniera troppo indiretta (ma ovviamente non era facile). E poi sembra che comunque il messaggio fosse giunto a destinazione, visto che ti aveva dato segnali di disponibilità (ma per caso è la stessa ragazza di cui avevi parlato la volta scorsa?): questo vuol dire che almeno aveva intuito un tuo possibile interesse, però non era sicura del suo, da quanto ha poi detto dopo.
L'unico momento in cui mi sarei comportato diversamente da te è forse quello della sua domanda sull'amicizia; non credo sarei riuscito a negare apertamente, ma non avrei neanche detto "Certo", più che altro perché dalla sua domanda avrei capito o temuto che non c'era più molto da fare, e probabilmente sarei rimasto interdetto (impegnato a mandarmi a ca.are mentalmente per la mia inettitudine). Da quest'incertezza credo che lei avrebbe capito, se non aveva già capito prima.
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