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cuginosmorfio 14-02-2024 14:01

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Ma il fastidio che mi danno quei genitori/nonni quando tu passi con l'auto a 10 all'ora (manca poco che s'ingolfi il motore e si spenga) e li vedi con 'ste braccia tutte propense davanti a quei diavoli scatenati e improvvisamente tu (nell'auto) diventi agli occhi di quegli imbecilli il pericolo numero 1 al Mondo...ho capìto perché, per mia fortuna, non sono genitore. Forse tra le mie vite passate sono stato Erode.

CamillePreakers 14-02-2024 14:46

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
che schifo di vita...

cuginosmorfio 18-02-2024 19:42

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Pace, democrazia, dialogo, ambiente...poi vai nel privato ed hanno 3-4 congelatori pieni di cibo in casa, i suv, rubinetti aperti a getto continuo e "qui si fa quello che voglio io, quando e come voglio io"

CamillePreakers 19-02-2024 13:42

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
voglio solo essere stabile ma sembra chiedere troppo
vdm

Varano 21-02-2024 21:57

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
1 allegato(i)
Mi i sono laureato nel 2014, infatti mi ricordo le difficoltà nel trovare lavoro. Nel 2018 ho meditato se passare o meno alla libera professione ma non me la sono sentita, soprattutto perché per un fobico è molto azzardata una carriera del genere.
Però guardate che schifo le retribuzioni italiane negli ultimi 20 anni Allegato 25890

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gaucho 21-02-2024 22:04

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2929680)
Pace, democrazia, dialogo, ambiente...poi vai nel privato ed hanno 3-4 congelatori pieni di cibo in casa, i suv, rubinetti aperti a getto continuo e "qui si fa quello che voglio io, quando e come voglio io"


Ma si fottetevene e pensate a fottere gli altri tanto è tutto così che schifo

Chamomile 06-03-2024 21:40

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Sono finita nello stesso buco nero dei tempi dell'università o più probabilmente, nonostante negli ultimi anni non abbia fatto altro che cercare di allontanarmene, sono sempre rimasta lì. Non c'è niente, non c'è letteralmente niente, non c'è mai stato alcun possibile futuro, c'è solo un enorme muro davanti a me che si avvicina sempre più in fretta e la fine è inevitabile. Avrei dovuto uccidermi tanto, tanto tempo fa.

pokorny 06-03-2024 21:55

non c'è una cosa nella mia vita che giri bene, non ce la faccio più.

Maffo 06-03-2024 22:11

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2930684)
Mi i sono laureato nel 2014, infatti mi ricordo le difficoltà nel trovare lavoro. Nel 2018 ho meditato se passare o meno alla libera professione ma non me la sono sentita, soprattutto perché per un fobico è molto azzardata una carriera del genere.
Però guardate che schifo le retribuzioni italiane negli ultimi 20 anni Allegato 25890

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Più che altro è un problema per i dipendenti, perché gli autonomi si prendono anche il rischio d'impresa, e si vede infatti dal grafico, giusto che le pensioni crescano nel tempo, per i dipendenti invece è un po' uno schifo :miodio:

anahí 07-03-2024 00:09

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Più che insegnanti empatia zero io direi insegnanti vitalità zero? Non mi va di biasimare né alunni né insegnanti ma per me è chiaro che la scuola è messa male, ovvero il rapporto tra studenti e insegnanti è un gioco di forza in cui sono coinvolte emozioni che hanno a che fare col sentirsi sopraffatti e impotenti

una delle cose che mi ha colpita di più è il senso di generale abbattimento degli insegnanti, un abbattimento condiviso che quasi ci si mette d'accordo a provare insieme.

E con quanta facilità gli insegnanti qualificano i comportamenti degli alunni come mancanze di rispetto nei loro confronti.

Ricadere nel dire che l'insegnante dovrebbe essere una guida forte non lo voglio fare, come potrebbe. Quante persone nel nostro contesto culturale esistono davvero in grado di essere questo? (Che è come dire: quante persone esistono in grado di fare i genitori. Esistono?)

Ma c'è qualcosa di mezzo marcio nel rapporto tra insegnante e studenti e ciò che accade in classe a volte non sembra neanche insegnamento ma uno strano gioco di ruolo incentrato appunto sul braccio di ferro e la sopraffazione, più o meno sofferta, più o meno giocosa

Pablo Escoalbar 07-03-2024 11:00

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2935098)
Più che insegnanti empatia zero io direi insegnanti vitalità zero? Non mi va di biasimare né alunni né insegnanti ma per me è chiaro che la scuola è messa male, ovvero il rapporto tra studenti e insegnanti è un gioco di forza in cui sono coinvolte emozioni che hanno a che fare col sentirsi sopraffatti e impotenti

una delle cose che mi ha colpita di più è il senso di generale abbattimento degli insegnanti, un abbattimento condiviso che quasi ci si mette d'accordo a provare insieme.

E con quanta facilità gli insegnanti qualificano i comportamenti degli alunni come mancanze di rispetto nei loro confronti.

Ricadere nel dire che l'insegnante dovrebbe essere una guida forte non lo voglio fare, come potrebbe. Quante persone nel nostro contesto culturale esistono davvero in grado di essere questo? (Che è come dire: quante persone esistono in grado di fare i genitori. Esistono?)

Ma c'è qualcosa di mezzo marcio nel rapporto tra insegnante e studenti e ciò che accade in classe a volte non sembra neanche insegnamento ma uno strano gioco di ruolo incentrato appunto sul braccio di ferro e la sopraffazione, più o meno sofferta, più o meno giocosa

Per come la vedo io la realtà dell'insegnamento-apprendimento è complessa, e costrituita da soggetti che hanno i loro punti di forza e le loro debolezze, da entrambi le parti della cattedra. Uno dei problemi principali dell'istruzione è, secondo me, che molti insegnanti iniziano a lavorare senza avere una minima conoscenza di scienze dell'educazione, psicologia cognitiva, psicologia sociale, metodologie di insegnamento della propria disciplina, modelli di sviluppo dell'autonomia di apprendimento, differenze tra valutazione sommativa e formativa, rapporto tra motivazione, apprendimento e dinamiche emotive, strategie di apprendimento-insegnamento, stili di apprendimento individuali...potrei continuare altre 10 righe. Non serve molto, giusto pochi mesi di studio delle nozioni base che però possono essere la svolta del rapporto nella classe. Il fatto è che a molti insegnanti non importa una sega di aggiornarsi e provare a fare il meglio che possono, e a molti studenti non importa una sega di assumersi la responsabilità del proprio apprendimento. E' colpa di tutti, e di nessuno. Ognuno prova a fare il meglio con ciò che ha, ma pochissimi provano ad accrescere ciò che hanno. E sicuramente la società non aiuta

Hor 07-03-2024 11:06

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Riflessione molto bella anahí. Avrei da commentare, ma preferisco non diffondermi troppo.
Penso solo che le cose non fossero tanto diverse nel mitizzato passato, almeno da quanto ricordo io dei miei anni a scuola, dei miei docenti e dei miei compagni.
Mi chiedo però se forse non si pretenda un po' troppo dagli insegnanti, o forse dall'insegnante visto come formatore e non semplicemente come qualcuno che deve mettere delle nozioni nelle teste degli alunni (forse posso far capire la differenza tra le due cose coi termini "educazione" e "istruzione"). È anche vero che se non ci sono capacità formative da parte di chi istruisce, poi anche le nozioni stentano a entrare, perché non viene data la motivazione per affrontarle in maniera attiva o anche solo per considerarle utili o quantomeno interessanti.
Mi dico comunque, per tornare al discorso di quanto si pretende dall'insegnante, che se prendi qualunque gruppo umano è difficile che più di una piccola parte sia veramente dotata per il compito che svolge, quindi è fisiologico che la gran parte degli insegnanti proceda nel proprio lavoro cercando solo di stare a galla e ben al di sotto di quello che tutti vorrebbero (irrealisticamente?) che fosse un insegnante.
Ma magari ho travisato completamente quello che volevi dire e queste mie riflessioni non valgono niente.

Pablo Escoalbar 07-03-2024 11:34

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2935146)
Riflessione molto bella anahí. Avrei da commentare, ma preferisco non diffondermi troppo.
Penso solo che le cose non fossero tanto diverse nel mitizzato passato, almeno da quanto ricordo io dei miei anni a scuola, dei miei docenti e dei miei compagni.
Mi chiedo però se forse non si pretenda un po' troppo dagli insegnanti, o forse dall'insegnante visto come formatore e non semplicemente come qualcuno che deve mettere delle nozioni nelle teste degli alunni (forse posso far capire la differenza tra le due cose coi termini "educazione" e "istruzione"). È anche vero che se non ci sono capacità formative da parte di chi istruisce, poi anche le nozioni stentano a entrare, perché non viene data la motivazione per affrontarle in maniera attiva o anche solo per considerarle utili o quantomeno interessanti.
Mi dico comunque, per tornare al discorso di quanto si pretende dall'insegnante, che se prendi qualunque gruppo umano è difficile che più di una piccola parte sia veramente dotata per il compito che svolge, quindi è fisiologico che la gran parte degli insegnanti proceda nel proprio lavoro cercando solo di stare a galla e ben al di sotto di quello che tutti vorrebbero (irrealisticamente?) che fosse un insegnante.
Ma magari ho travisato completamente quello che volevi dire e queste mie riflessioni non valgono niente.

Quello che dici è vero. Nell'insegnamento spesso si dimentica il fatto che pochi su tutti sono veramente adatti a svolgere quel lavoro, così come pochi sono adatti a diventare amministratori delegati, o idraulici, o commessi. Il fatto è che quando la stalla è vuota e mancano i soldi, si pigliano anche le vacche malate purchè si riempia. Ormai è diventato che "chi non sa fare insegna, chi non sa nemmeno insegnare insegna ginnastica", come diceva Woody Allen, mi sembra. Mentre la realtà delle cose dovrebbe essere che "chi sa, sa fare e sa essere, insegna, chi non sa una di queste tre cose può fare altro". Il lavoro dell'insegnante è complesso, richiede una conoscenza dei contenuti, una conoscenza dei vari modi di trasmetterli, una conoscenza quantomeno basica della psicologia individuale e di gruppo, di come funziona il cervello che apprende, capacità organizzative, competenze sociali, empatia, autorevolezza quando serve, insomma molte cose. E secondo me sarebbe giusto pretendere molto dagli insegnanti, per la responsabilità che gli si chiede di ricoprire. Mi rendo conto che sia molto difficile trovare persone che sappiano molto e che si dedichino a un lavoro sottopagato per l'importanza che ha e l'impegno che richiede se fatto bene. Ma probabilmente a qualcuno va bene così. E in fondo ogni scuola è una microsocietà con il suo autogoverno e i suoi organi, che non può fare altro che riflettere la macrosocietà in cui è inserita.

anahí 07-03-2024 12:23

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2935146)
Riflessione molto bella anahí. Avrei da commentare, ma preferisco non diffondermi troppo.
Penso solo che le cose non fossero tanto diverse nel mitizzato passato, almeno da quanto ricordo io dei miei anni a scuola, dei miei docenti e dei miei compagni.
Mi chiedo però se forse non si pretenda un po' troppo dagli insegnanti, o forse dall'insegnante visto come formatore e non semplicemente come qualcuno che deve mettere delle nozioni nelle teste degli alunni (forse posso far capire la differenza tra le due cose coi termini "educazione" e "istruzione"). È anche vero che se non ci sono capacità formative da parte di chi istruisce, poi anche le nozioni stentano a entrare, perché non viene data la motivazione per affrontarle in maniera attiva o anche solo per considerarle utili o quantomeno interessanti.
Mi dico comunque, per tornare al discorso di quanto si pretende dall'insegnante, che se prendi qualunque gruppo umano è difficile che più di una piccola parte sia veramente dotata per il compito che svolge, quindi è fisiologico che la gran parte degli insegnanti proceda nel proprio lavoro cercando solo di stare a galla e ben al di sotto di quello che tutti vorrebbero (irrealisticamente?) che fosse un insegnante.
Ma magari ho travisato completamente quello che volevi dire e queste mie riflessioni non valgono niente.

Penso anche io che si pretende troppo dagli insegnanti, quando dicevo "ricadere nel dire che l'insegnante dovrebbe essere una guida..." mi mettevo contro questo. La mia critica intendeva più essere sul sistema nel suo insieme.

Dire che le cose stanno così perché gli insegnanti sono incompetenti, o non empatici, o altre considerazioni con vari livelli di biasimo è trovare un capro espiatorio facile. Ma il problema per me è molto più alla radice. Per come la vedo io se degli adulti si sentono sempre tesi per paura di non sapersi fare rispettare quando insegnano non è che è colpa loro, è che qualcosa li porta a sentirsi così con tutte le conseguenze deleterie associate

Pablo Escoalbar 07-03-2024 12:41

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2935162)
Penso anche io che si pretende troppo dagli insegnanti, quando dicevo "ricadere nel dire che l'insegnante dovrebbe essere una guida..." mi mettevo contro questo. La mia critica intendeva più essere sul sistema nel suo insieme.

Dire che le cose stanno così perché gli insegnanti sono incompetenti, o non empatici, o altre considerazioni con vari livelli di biasimo è trovare un capro espiatorio facile. Ma il problema per me è molto più alla radice. Per come la vedo io se degli adulti si sentono sempre tesi per paura di non sapersi fare rispettare quando insegnano non è che è colpa loro, è che qualcosa li porta a sentirsi così con tutte le conseguenze deleterie associate

Le cose sono così ANCHE perchè molti insegnanti sono incompetenti, o meglio non incompetenti ma inconsapevoli, non si parla di colpe. Condivido l'idea che il problema sia strutturale, e non lo si possa far ricadere sul singolo. Il singolo conta poco nelle dinamiche sociali intese come collettive. Però è anche vero, secondo me, che ciò che dici sottende l'idea che tutti possano essere adatti a insegnare. E' questo il problema. Adatti a insegnare non lo sono tutti, e non è colpa di nessuno, è la natura delle cose. Sono contro l'idea che l'insegnante debba essere un motivatore, una "guida", un modello. L'insegnante dovrebbe essere una persona competente che fa tutto ciò che può nel sistema in cui si trova per essere efficace, aiutare e facilitare. Poi, ciò che accade in classe non è solo insegnamento, ma insegnamento/apprendimento, è una cosa che si fa in tanti, la responsabilità non è solo del professore. Riformulando un pensiero di Von Humboldt, non si può insegnare qualcosa, si possono solo creare le condizioni perchè l'apprendimento abbia luogo. Ma quanti fanno tutto ciò che in loro potere per trovare il modo migliore di creare queste condizioni?

Hor 07-03-2024 12:45

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Pablo Escoalbar (Messaggio 2935164)
Adatti a insegnare non lo sono tutti

Il fatto è che di insegnanti, almeno finché continuerà ad esserci l'istruzione di massa, ce n'è bisogno in gran numero.
Google mi dice che in Italia abbiamo quasi 700.000 insegnanti, che sono un esercito. Quanto è realistico sperare di trovare nel paese ben 700.000 persone che siano tutte "adatte a insegnare"?

Pablo Escoalbar 07-03-2024 13:04

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2935165)
Il fatto è che di insegnanti, almeno finché continuerà ad esserci l'istruzione di massa, ce n'è bisogno in gran numero.
Google mi dice che in Italia abbiamo quasi 700.000 insegnanti, che sono un esercito. Quanto è realistico sperare di trovare nel paese ben 700.000 persone che siano tutte "adatte a insegnare"?

QUesto è infatti un gran problema. E' impossibile trovare 700.000 persone adatte a insegnare. Però è anche vero che non è che adatti si nasce. Bisogna dare i modi a chi vuole insegnare di formarsi veramente, e spingerli a farlo. E creare le condizioni lavorative (ad es. evitando di dare stipendi da fame e riformando il sistema delle assunzioni nella scuola pubblica) perchè arrivino il puù possibile coloro che vogliono fare l'insegnante, non coloro che ci si sono trovati a farlo per un motivo o l'altro di vita. Secondo me, riconoscere che è impossibile che gli insegnanti siano tutti adatti, competenti, predisposti, non vuol dire che la causa del decadimento dell'istruzione non è anche loro, e che certe persone in una classe non dovrebbero entrarci mai. Fare lo studente è un obbligo, fare l'insegnante è una scelta

Varano 07-03-2024 18:06

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Anahi, io ho conosciuto di persona molti docenti, non avete idea di quanti tirano avanti a psicofarmaci o hanno problematiche come la fobia sociale o peggio.
La maggior parte fa' fatica nella vita, arrivano a lezione dopo aver affrontato chissà quanti problemi, è normale avere l'umore sotto le scarpe quando la vita personale è messa così male.

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Varano 07-03-2024 18:09

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Però mentre è accettabile andare a servire panini al mc da depressi, oppure lavorare da Amazon ed essere tristi, non è accettabile per la gente comune andare a insegnare ed essere scazzati.


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anahí 07-03-2024 18:35

Re: Il vostro sfogo in questo momento
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2935209)
Però mentre è accettabile andare a servire panini al mc da depressi, oppure lavorare da Amazon ed essere tristi, non è accettabile per la gente comune andare a insegnare ed essere scazzati.


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ma non si tratta di essere depressi o non aver voglia di lavorare, quello è vero per tantissimi, ma la questione di questo tema ricorrente dell'offesa e la mancanza di rispetto


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