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La messaggistica basta disattivarla dalle opzioni e la chat basta non aprirla.

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Non ho voglia di far nulla

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a me erano venuti pure certi che nn conoscevo haha ..... una volta però ho fatto un compleanno e ho invitato solo una persona XD un amico preferito all epoca .... un po strano per un bimbo volere una sola persona al proprio compleanno quando ce n erano altre disponibili

Non avere un amico a volte con cui parlare è dura , ne avevo uno ma è mesi non lo vedo , cioè sarebbe importante avere una persona con i miei problemi per confrontarsi, perché difficile che si possano capire certi problemi se non si vivono

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Ho visto una storia su Instagram e ci sono discoteche piene a tappo di persone

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Il mondo è fatto per due

Che bello vedere tutte le coppiette che escono felici mentre io sono l'unica stronza sola da sempre

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Comunque ripensando all'ultimo incontro che ho avuto con la psichiatra, e a quello che ci si è detti, e in genere al modo in cui si rapporta con me, ho la fondata impressione che sottovaluti di gran lunga le mie capacità cognitive.
Cioè, che mi consideri sotto molti aspetti più ritardato di quanto io non sia.

Sulle mie facoltà intellettive ho pochi dubbî, visto che svolgo un lavoro che ne richiede e non poche, visto che riesco a leggere senza problemi in altre tre lingue oltre l'italiano, riesco a star dietro a ragionamenti complessi, e così via...
Poi, sono ben conscio della scissione tra quello che riesco a pensare dentro di me e quello che invece riesco a esprimere direttamente al di fuori, e di come, causa l'isolamento, quest'ultima facoltà si sia gravemente atrofizzata. Cioè, le mie facoltà intellettive le sento intatte, ma non riesco a esprimerle, è come se avessi un handicap che mi impedisse di mostrare al Mondo esterno il mio potenziale.
E le capacità di esprimermi non erano ottimali già in partenza. Riesco a ragionare e comunicare benissimo per iscritto, a imbastire ragionamenti lunghi e complessi, ma a voce ero molto impacciato e purtroppo sono pure peggiorato.

Quindi non è la prima volta che mi succede una cosa del genere, quella di venir gravemente sottovalutato nelle mie capacità da parte di chi mi circonda.
Come già avevo scritto altrove, anche i parenti non stretti, cioè quelli che mi vedevano più occasionalmente rispetto alla mia famiglia, sono rimasti stupiti quando hanno saputo che mi sono laureato, come se non fosse qualcosa alla mia portata. Invece, per me, riuscire a ottenere la laurea è stata un'impresa tutt'altro che ardua, intendo dal punto di vista della pura stesura della tesi, che la mia relatrice ha definito la mia tesi "la più interessante" che avesse mai visto (dal punto di vista relazionale, ovviamente, l'università è stata estremamente difficoltosa, e all'inizio un vero e proprio trauma).

Il problema è che posso accettare un atteggiamento del genere, quello di prendermi per una specie di ritardato, da parte di persone con cui ho rapporti occasionali, fa invece maggiormente specie vederlo da parte di una psichiatra, che invece dovrebbe essere una persona capace di guardare in profondità, al di là della prima impressione. E se constato che non ci riesce, come faccio a fidarmi delle pratiche terapeutiche che mi propone? Già faccio fatica di mio a fidarmi della gente in genere...

Ero entrato al CSM di mia volontà, autonomamente, senza che nessuno mi abbia portato lì, per risolvere i miei problemi nel quotidiano, avevo deciso di fidarmi della scienza medica dopo anni di sospetto, magari infondato, ma a tutt'oggi ci sto trovando incomprensione, incapacità di guardare in profondità, tentativi sottili di manipolazione, volontà di normalizzazione e così via, cioè tutto il peggio che la psichiatria si porta dietro nella sua storia secolare e che ancora perdura. E non credo di essere io quello paranoico.

Il problema è che tutto questo bel discorso che ora ho allineato qui su schermo non riuscirò mai a farlo a voce, di persona, non riuscirò mai a spiegare come si deve ciò di cui ho bisogno e di cui non ho bisogno.
Mi sento prigioniero delle mie incapacità relazionali, ed è una condanna che va a impattare sulla qualità della mia vita e, soprattutto, sul rapporto con quelle persone che, in teoria, dovrebbero aiutarmi.
Fatico a vedere una via d'uscita.

Quello di cui parli l’ho fatto per anni e non è servito a niente, non ho mai conosciuto nessuno se non qualcuno di più grande con cui ho scambiato quattro chiacchiere, da soli ci si rompe le balle, diciamo la verità, ok uno può fare quelle cose da solo, ma dopo un po’ ti stufi e te ne stai in casa perché tanto se non hai nessuno non ha molto senso...dalle mie parti ho visitato ogni angolo e al limite ti guardano e basta, nessuno propenso a fare amicizia.

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Io ho fatto succedere di peggio: un po' di anni fa per il mio compleanno la compagnia di un mio collega di lavoro mi aveva preparato una festa di compleanno a sorpresa: io non ho gradito quest'iniziativa anche perchè mi piacevano poco quelle persone ma allora non avevo molte alternative. Ho deciso quindi di non andare alla mia festa di compleanno in segno di rifiuto.

Non vi dico che putiferio abbia scatenato questa mia decisione....dal loro punto di vista avevano ragione perchè comunque si erano impegnati anche se sapevo bene che lo avevano fatto per convenzione sociale non che ci tenessero veramente e questa considerazione me li ha fatti apparire ancora più falsi.

Anch'io però avevo le mie ragioni: non volevo andare a una festa di compleanno che non avevo richiesto, con persone piuttosto false e dover fingere anche di essere contento per la loro iniziativa.

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Questione di punti di vista: forse perchè ho iniziato un po' tardi come età ad andare da solo in giro...ma non mi sono mai annoiato..anzi ero ben contento di poter fare quello che volevo senza rendere conto a nessuno...e più lo facevo più avevo voglia e interesse a farlo a vedere posti nuovi. Quest'anno infatti sebbene abbia fatto qualche uscita nella mia regione...a dire il vero sento un po' la mancanza di queste mie uscite..infatti conto al più presto di riprendere.

Sto guardando un po’ di tv ma continuo a piangere a pensare a come sono messo 😔

Si, sempre meglio che stare in casa, ma sono sempre a zero relazioni...

Non mi interessa se mi consideri gay, sessualmente represso, strano o asessuato: continua a scoparti mia sorella e non rompermi i coglioni.

Posso dirglielo o é poco diplomatico ?
No perché é in corso una "guerra fredda" in cui dalla sua parte arrivano allusioni o frecciatine. Potrei provocare un disastro diplomatico ma veramente mi ha rotto i coglioni.

"Eh, io e te dobbiamo fare un discorsetto"

"Ma che uomo é: non beve vino (!), non guarda le ragazze"

(e per giunta non fumo e non consumo droghe ! Dove andrà mai a finire questo mondo ? Che uomo noioso privo di argomenti che sono)

Ma vai a cagare ! Non mi conosci neanche e spari giudizi. Ti ho visto una volta sola e mi é bastato per pensare di tenerti il più lontano possibile.

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Ti capisco... Anch'io vengo sottovalutata. In diversi casi mi è stato dato proprio della ritardata, eppure sono laureata col massimo dei voti, parlo quattro lingue, ho notevoli capacità cognitive, riesco a seguire ragionamenti complessi. Quello che mi frega è che non sono abituata a conversare, e sono anche disinteressata, quindi essendo di poche parole passo spesso per una stupidina, cosa che non sono. Ma da una parte è meglio così. Le persone non immaginano minimamente quanto in realtà io stia lì a scrutare nella loro anima, a capire quanto sono false, mentre mi parlano. Noto cose che gli altri non notano, ma nessuno lo sa. Non è male essere sottovalutati, perché in un secondo momento possono rimanere sconvolti dalle tue reali capacità. È un'arma che puoi usare a tuo favore.

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Forse potresti provare nel virtuale. Nemmeno io ho amici reali, però ne ho uno virtuale con cui parlo anche di problemi e non solo. È già difficile trovare persone un minimo compatibili, trovarli vicino casa è praticamente impossibile, purtroppo. Il web può tornare utile.

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Tornare alla vita sociale e conoscere gente mi ha fatto stare solo peggio. Gente che poi quando gli servivi per vincere la noia e sfogarsi ti cercavano, superato il momento difficile e trovate altre compagnie ti gettano via come una scarpa vecchia e sfondata. Affanculo tutti, torno a fare l'eremita.

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Com è piacevole il dolore...

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Mi dispiace tanto.. è molto dura..più passa il tempo più è difficile..

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Ma davvero quel tizio che è stato bannato ha fatto 2900 messaggi da aprile 2019? :interrogativo:

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Io sono sicura di avere tratti di narcisismo covert. Che poi, ho le mie idee, e penso sia solo un bene. Il narcisismo mi ha permesso di realizzare qualcosa nella vita, e se non avessi sviluppato questi tratti, sarei stata una fallita che passa le giornate a dormire. Anch'io da fuori sembro timida e insicura, ma in realtà ho una forza interiore e una determinazione che pochi altri hanno. Sul lavoro soprattutto so benissimo di essere la migliore, nessuno potrebbe mai prendere il mio posto, ma questa è la verità, non lo dico per vantarmi. E non è questo a rendermi narcisista, comunque, ma altre mie caratteristiche.

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Che poi ti rompono il cazzo e ti fanno la morale dicendoti che sei un asociale e non sai stare in mezzo alla gente quando poi sono loro che ti isolano anche quando cerchi un contatto. Tutti ti rispediscono al mittente dicendo, "devi cercare compagnie più compatibili a te".

MA VAFFANCULO VERAMENTE, CREPATE TUTTI.

Ma dai, la scoperta dell’acqua calda...amico mio tutti gli “amici” sono così, o ti adatti e ti fai fregare per bene oppure ti tocca rimanere solo.
Purtroppo la gente al giorno d’oggi è ipocrita e falsa. Stesse esperienza per me.
Quasi tutti hanno una vita sociale è vero, ma quanti sono soddisfatti di essa? Pochissimi.

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Non ricordo quanti anni hai, ma ad un certo punto se non si è seminato bene nel passato si va a finire tutti così... Tuttavia non è impossibile ricrearsi un giro ma è certamente molto faticoso.

Il consiglio (detto da uno che ha fallito in questo senso :D ) è di ripartire da sé stessi, nel senso di mettere al centro ciò che ci piace i nostri interessi e costruire le opportunità di incontro in base a quelli.

Per legare con le persone ci vogliono interessi, passioni e argomenti comuni, e bisogna essere bravi anche a riconoscere le persone caratterialmente compatibili, che non sono necessariamente quelle che ci piacciono.

Beh si nel reale sarebbe impossibile credo, ci vorrebbe molta fortuna , anche al csm non ho fatto amicizia vera con qualcuno con i miei problemi, a me aiuta comunque anche qui per sfogarmi e confrontarmi, tenersi sempre tutto dentro mi rende pieno di tristezza

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Lascia stare il virtuale. Una volta forse quando era all'inizio, ma oggi è diventato un inferno peggio del mondo fuori.

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Le cose che hai descritto mi sembrano spiegabili in altri modi molto più semplici. Il disturbo narcisistico è un disturbo della personalità, e coinvolge numerosi aspetti del proprio modo di rapportarsi agli altri.
Il semplice essere "accentratori" nelle cose, cioè fidarsi solo di ciò che si fa in prima persona, è una cosa molto più diffusa.
Si collega spesso a una certa introversione, cioè il fatto di essere efficaci solo quando si hanno pochi stimoli esterni da recepire, e si può ragionare con calma.
Inoltre si può collegare all'insicurezza e carattere ansioso, che porta a fidarsi solo di sè stessi perché si sa di essere gli unici che metterebbero in atto il livello di scrupolo e controllo che si ritiene necessario.

Conosco poco il virtuale nonostante ho una certa età perché non ho mai avuto social o altro , però almeno qui molti hanno problematiche simili e già aiuta leggere che non si è soli con questi problemi, anche se poi si è ad un livello di sofferenza diverso

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Stai attento a non fare coincidere il fatto di avere problemi comuni con l'essere brave persone corrette ed empatiche.
Le due cose non coincidono affatto.
Passare dalla "compatibilità" per via di problemi comuni, all'investimento affettivo non è meno rischioso che nella vita reale.

Intanto dopo qualche giorno sono uscito in bicicletta a prendere un po’ di sole , sabato e domenica c’è troppa gente in giro e mi sento più in ansia, ora si trovano molti turisti

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Io penso di essere migliore degli altri in molte cose, ma mi è stato proprio detto che è così, è un dato oggettivo. Sono estremamente affidabile e seria, e questo mi è stato sempre riconosciuto. Comunque questo non è narcisismo. Il narcisismo è più credere di meritare più cose degli altri, sentirsi speciali, essere molto sensibili alle critiche e avere una certa malignità di fondo. Poi, ripeto, secondo me non è un male avere questi tratti, l'unica cosa negativa è che vanno tenuti nascosti, se non si vuole rimanere soli.

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un altro mese e mezzo di lavoro e poi ferie, comincio a contare i giorni.
Scenderò dai miei qualche giorno ( magari ci scappa anche un bagno a mare ) e poi ozio e magari qualche uscita ( che riaprano i cinema? se no cinema in piazza ).
Certo che lavorare da casa con sto caldo sarà terribile, l'unica cosa bella del lavorare d'estate era l'aria condizionata perenne in ufficio.

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continuo a sprofondare verso me stesso, non riesco a vivere nel reale. Così mi immagino un'altra vita.
ogni momento libero mi rituffo in un'altra esistenza, mai vissuta.
oggi mi sono preso a sberle fino a farmi fischiare le orecchie pur di uscirne.
devo togliermi quest'abitudine che fa marcire da solo in una stanza quando sono solo.
poi ho pensato che non posso andare in giro con i segni de sberle in faccia e ho infilato la testa sotto il lavandino.
ho dormito 4 ore stanotte, da mesi.
uso stecchi di liquirizia per aumentare la pressione e non apparire spento.
mai apparire spenti
ora che sto cercando di stare con i normali, che vivono a 250kmh, con migliaia di attività, posti, luoghi, senza mai problemi di ferie o di soldi, mi sembra di essere l'unico alieno che deve decidere se fare benzina o fare la spesa.
gente che fa rogne se deve svegliarsi alle 7, che fa dalle 9 alle 17 in ufficio, con l'aria condizionata.
sto uscendo molto ultimamente, come se volessi cancellare gli ultimi 30 anni e tenere il passo.
buffo che sembrano proprio un'altra razza, mi rendo disponibile senza essere invadente, giocoso ma mai volgare, attivo ma mai oppressivo, non basta e non basterà.

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qui a bologna pare abbia riaperto solo un multisala ( ovviamente dei due multisala della città, riapre quello in culo ai lupi, l'altro che ho vicino non ha ancora la programmazione ), i cinemetti del centro, tutti solo on demand. Non capisco come mai, se pensano non convenga riaprire economicamente a ridosso dell'estate ( ci sta ).
Che depressione però.

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Un parto fare il passaggio di proprietà dell'auto, poi ovviamente non fila mai tutto liscio, si blocca il pc, i dati non corrispondono...

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Più adatta a me :mrgreen:

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E' quando il GIP e il PM si recano in macchina sul luogo del delitto e hanno un incidente :mrgreen:

L'incidente probatorio è un istituto che si capisce se si considera il fatto che il nostro processo penale è diviso in due fasi: indagini preliminari e dibattimento. Il principio, almeno teorico, è che le prove acquisite nelle indagini preliminari sono come "provvisorie" e devono essere poi ripetute e confermate in dibattimento (cioè l'udienza pubblica, davanti ai giudici, con gli avvocati, l'esame e controesame come nei film ecc. ecc.).

Quando tuttavia, alcune prove sono per loro natura destinate a non poter essere ripetute nel futuro dibattimento (ad esempio uno che devi sentire come testimone è in pericolo di vita e sta per morire, oppure devi fare una perizia su delle cose il cui stato è destinato a mutare), si fa l'incidente probatorio: cioè durante le indagini preliminari si acquisisce quella prova con le stesse formalità e tutele di contraddittorio proprie del dibattimento. Così poi le prove assunte con queste formalità saranno utilizzabili ai fini della decisione finale.

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Pensiero liberatorio: ah se si aprisse una voragine e mi inghiottisse.

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Io i tratti li ho (diagnosticati ) tu così a occhio non credo abbia quelli...ma nemmeno la paranoia forse un mix ma niente di "patologico"

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Ah puoi comunque considerare che procedura penale è una materia del tutto sui generis rispetto alle altre materie giuridiche italiane... non l'ho mai amata, anzi è quella che mi piaceva di meno anche se poi la scelsi come materia a scelta in successive occasioni. Molto praticona, poca precisione teorica, e un'infinità di passaggi, termini e procedimenti da ricordare... ricordo bene la difficoltà, perché la prima volta che la studiai era nell'estate del 2010 quando c'erano i mondiali di calcio in sudafrica da guardare, e il tormentone estivo era Waka Waka :D