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Re: Il Cineforum
Io sono a favore per Brazil! In futuro propongo un cineforum su Stanley o Martin( Scorsese, off course:ridacchiare:)... Sempre che ci siano i film su youtube:pensando:
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Re: Il Cineforum
Ok, allora si procede con Brazil di Terry Gilliam, termine ultimo sabato 16 giugno, giusto giusto perché anche Winston possa vederlo e commentarlo (so che non vede l'ora :mrgreen:).
(di qui in avanti scegliamo i titoli mano a mano, senza una lista, quindi la "Lista film in programmazione" l'ho rinominata in "Lista film visti") Quote:
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Re: Il Cineforum
Io non sono ancora riuscito a rivederlo, rimandiamo di un paio di giorni.
Su, però, vedetelo! E' un gran film! |
Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Ma non lo vedere ora, vai subito a nanna che domani ci si sveglia presto! :mrgreen: |
Re: Il Cineforum
Fate conto che lo abbia rivisto anche io (almeno quattro o cinque volte nella mia vita), ma purtroppo non per questa occasione :(
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A parte gli scherzi, bentornato Winston! :bene: |
Re: Il Cineforum
Boh, Winston c'è poco, e ci tenevo lo vedesse e commentarlo con lui vista la sua passione per 1984. Sarà impegnato. :nonso:
Cooomunque... L'inizio delle riprese del film è stato nel 1984, anno in cui veniva girata una trasposizione del romanzo di Orwell con Michael Radford alla regia e un cast di lusso. In Brazil direi che le reminescenze sono evidenti, benché Gilliam abbia dichiarato di non aver mai letto il romanzo di Orwell. Pur tuttavia avrebbe voluto intitolarlo 1984 1/2. Secondo voi (chi l'ha visto) quali sono i punti di contatto e quali le principali divergenze tra Brazil e 1984? |
Re: Il Cineforum
Certo, il punto di contatto è che entrambi descrivono una società totalitaria, caratterizzata dal controllo che si estende ad ogni aspetto della vita e dalla burocrazia, e, certo, la differenza principale è che mentre 1984 descrive in modo rigoroso e dettagliatissimo questo immaginario mondo futuristico, Brazil è caratterizzato dall'umorismo surreale dei Monty Python, che qui trova a mio avviso un senso particolarmente felice nella descrizione delle insensatezze della burocrazia; però non solo... è senza dubbio un impasto riuscito di commedia e tragedia.
Un altro punto di divergenza mi sembra rappresentato dal fatto che in Brazil non c'è un Grande Fratello, a parte il vice ministro dell'Informazione che si vede in uno schermo all'inizio mi sembra che non ci siano funzionari importanti nel corso del film, bensì ogni personaggio è un piccolo ingranaggio della macchina della burocrazia, dagli archivisti, agli addetti al recupero informazioni (che sono praticamente gli addetti alle torture :mrgreen:), agli operai addetti alla riparazione degli impianti di riscaldamento. Tutti sono alle prese con moduli da compilare e procedure da seguire ("tra un po' di tempo non si potrà più aprire un rubinetto senza riempire un 27B/60"). E in questo universo surreale (ma quanto surreale alla fine?), i terroristi riparano i guasti che il sistema burocratico "alle prese con le scartoffie" non riesce a gestire, mentre i veri terroristi sono i torturatori del reparto Recupero Informazioni (e forse anche la bomba è stata messa dallo stato visto che la "bomba" della terrorista Jill si rivela essere un semplice regalo di Natale? Ripeto: quanto surreale?). Interessante l'elemento ricorrente dei tubi, ci sono tubi ovunque (nell'appartamento di Sam, nascosti inizialmente dietro i pannelli; nel reparto Recupero Informazioni, dove diviene occasione di un evidente omaggio orwelliano: i tubi che portano i messaggi; nella citazione della corazzata: il tubo dell'aspirapolvere che scende la scalinata :mrgreen:; e un po' ovunque), che cosa rappresentano? In quanto al titolo che io sappia viene dal tema musicale del film, da cui Gilliam un giorno ebbe l'idea del film: « Port Talbot è una città d'acciaio, con una grigia polvere di metallo ovunque. Perfino la spiaggia ne è completamente ricoperta ed è nera. Il sole era al tramonto, era piuttosto bello. Il contrasto era straordinario. Mi balzò in mente l’immagine di un tipo seduto su questa spiaggia squallida con una radio portatile, che trasmetteva strane canzoni di evasione sudamericane, come Brazil. In qualche modo la musica lo trasportava e rendeva il mondo attorno a lui meno grigio. » Sicuramente chiunque veda il film non ascolterà più Brazil nello stesso modo spensierato. :mrgreen: Ad ogni modo l'idea delle analogie con le dittature sudamericane è interessante, ovviamente non ci avevo mai pensato. ^^ Ma perché ti piace la mamma? :sarcastico: Io mi identifico parecchio in Sam, l'avevo già scritto da qualche parte mi pare, perché è tra le nuvole ma non solo. |
Re: Il Cineforum
Aspetto poi Winston per il confronto con il quasi coevo Orwell 1984, per il momento mi limito a dire che il film di Radford è una illustrazione grigia, pedissequa e senza personalità del romanzo di Orwell e non ha un grammo della forza visiva del film di Gilliam.
(@Winston: :lingua::lingua::lingua:) |
Re: Il Cineforum
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Non sono ancora riuscito a vedere tutto Brazil, sono stato impegnato ultimamente, cercherò di rimettermi in pari nei prossimi giorni. |
Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
Certo, Waking Life come prossimo volentieri!
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Re: Il Cineforum
Ottimo! Ho sostituito il link nell'indice con quello che hai detto tu!
@Bourée: sì, molto interessante l'analogia con il disegno di Goya! ;) |
Re: Il Cineforum
Winston hai poi finito di vedere Brazil? :pensando:
--- Lanciamo comunque intanto la visione del film proposto da Coprofagus, ovvero Waking Life (film realizzato con la tecnica Rotoscope ;)), tempo due settimane, ho aggiornato il primo post! |
Re: Il Cineforum
Visto Waking Life! ;)
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Re: Il Cineforum
Ehm, quarto mio post consecutivo, mi sembra di resuscitare un morto... nessun altro ha visto Waking Life? :dasolo:
Io volevo chiedere a Coprofagus se sa come mai le animazioni sono tutte tremolanti, personaggi, ambienti, ad esempio ad un certo punto c'erano dei tavoli che sembrava galleggiassero. C'è un motivo tecnico, ha un significato, serve a far venire il mal di mare? :mrgreen: |
Re: Il Cineforum
Bei tempi quelli del Cineforum...
In questo periodo non mi riesce di concentrarmi nemmeno su un cortometraggio di 5 minuti :miodio: Quote:
(Scusate il post inutile e nostalgico). |
Re: Il Cineforum
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Personalmente, l'ho trovato molto interessante e alcune considerazioni mi hanno impressionato. Dello stesso regista avevo anche visto "Prima dell'alba" e "Prima del tramonto", anche in questi due film i protagonisti si lasciano andare a logorroiche discussioni sul mondo, sulla vita e filosofie varie. Ma in questi due film c'era almeno la tematica dell'amore a tenerti sveglio :ridacchiare: Tornando a Wakin Life, nel film il protagonista finisce in coma dopo un incidente e non riesce più a risvegliarsi. Il ragazzo vive in un sogno e il regista ha voluto ricreare l'effetto "nebbioso" dei sogni attraverso il continuo movimento ondulante degli oggetti e delle persone. Nei sogni, infatti, nulla appare chiaro e distinto e i dettagli (lancette di un orologio, insegne stradali, scritte...) sono spesso confuse. Senza parlare del fatto che alcuni effetti servono da sponda per i concetti espressi nel film, come per esempio il personaggio che parla del tempo (la sua testa si ingigantisce come un orologio, se non erro), l'uomo che si dà fuoco in piazza (atmosfera rossa) oppure l'esempio più nitido quando il ragazzo chiede spiegazioni sui sogni e sui sogni lucidi, lui è in pigiama... |
Re: Il Cineforum
A parte la somiglianza del protagonista con Jack White, direi interessante.
Però va rivisto più volte, che è facile perdere un po' un filo (e dimenticarne parte dei contenuti dopo anni). |
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