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Vorrei informare gli utenti di fs interessati, che per velocizzare l'attuazione del PNRR si è deciso di modificare l'iter dei concorsi rendendoli più accessibili, almeno fino al 2026.
Da ora in poi gran parte dei concorsi (eccezion fatta per i ruoli apicali/dirigenziali) si svolgeranno SOLO TRAMITE PROVE SCRITTE. Quindi quelli come noi che hanno terrore delle prove orali (chi soffre di fobia sociale e ansia, sa di cosa parlo) saranno avvantaggiati. In molti casi potrebbero capitare semplici test a crocette, o addirittura prove digitali da casa. Vi aguro buona fortuna. 👍 |
re: Una vita da disoccupati
Resta il fatto che, se uno è fobico e ha la mente di un invertebrato, non riesce nemmeno a memorizzare le banche dati e i libri per le prove scritte.
Poi, onestamente, con tutta la raccomandazione che c'è (basta vedere lo scandalo del concorso di magistrato dove alcuni amici del capo della commissione si erano fatti correggere la prova scritta da esso, beccati perchè avevano mandato l'email di aiuto alle persone sbagliate), non mi stupirei che molti figli di papà e conoscenze approfittino dell'avvenimento. Ricordo, complimenti per chi ce la farà nei concorsi (fortunatamente anche la esiste meritocrazia), ma qua parliamo anche di gente che sta male e che per loro il lavoro non significa nulla, specie se al di fuori di esso non hanno nulla. |
Sarebbe da andarsene all'estero e non tornare più in merdalia...prima o poi mi faccio una quindicina di giorni fuori con air bnb...regno unito credo.
Comunque in azienda agricola sto lavorando tanto e si sono pure incazzati perché vado lento a tagliare l'erba, ma piove sempre e non è colpa mia...ragazzi un consiglio; se potete fare i mantenuti fatelo il più possibile. Lavorare porta stress, rotture di coglioni enormi, pressioni varie, problemi, e soprattutto ti fa conoscere quanto può essere stronzo e meschino il prossimo. |
re: Una vita da disoccupati
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altrimenti sto qui e guadagno un po' meno, fra poco passo indeterminato e fine dei giochi. l'abbiamo sfangata, tutto quello che viene in più va oltre. nel privato non posso più riciclarmi perché ho più di 30 anni e non mi offrono indeterminato. |
re: Una vita da disoccupati
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Ce tanta gentaglia in giro e statisticamente e vero e più probabile incontrare poco di buono ma non e impossible trovare un posticino tranquillo, x come sono fatto io ho bisogno di un lavoro dove posso lavorare fisicamente, ascoltando la radio o la musica sul telefono e stare tranquilli, x ora lo trovato un posto così, ah ovviamente zero responsabilità, cosa che in proprio te la sogni molti ci sputerebbero sopra al mio lavoro perché senza contratto forse ma la mia salute mentale e fisica viene prima di tutto |
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Fatto sta che nella fascia 20-29 anni vivere solo di casa e lavoro(vicino casa poi) non è proprio cosa...almeno a quest'età bisognerebbe viaggiare un poco e vedere altro. |
re: Una vita da disoccupati
Ma io ero antisistema un volta ti dirò che casa lavoro mi va benissimo, alla fine si presuppone viva in un luogo che gli piace almeno un po', la propria casa diventa il suo rifugio di tranquillità, il lavoro se sei fortunato e un po' coraggioso trovi qualcosa di accettabili e non massacrante psicologicamente con persone del cavolo, ma quello che mi manca e una donna al mio fianco poi allora mi andrebbe benissimo fare casa lavoro, tanto ormai ho messo il cuore in pace siamo esseri umani siamo limitati e il tempo e quello che e, prendere o lasciare questa e la vita dell' essere umano nel 21 secolo, ma senza affetto muori dentro almeno x me
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Rettifico parzialmente il messaggio sui concorsi privi di orale.
Devono ancora essere approvati i vari decreti attuativi. Quindi su tutti i giornali, siti concorsuali ecc.., dicono che gli toglieranno. Però coi politici non si sa mai...😄 |
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Però ricorda che son pure cazzi e responsabilità in più. Deduco che hai la laurea, se no non potresti manco farli. Io sono solo diplomato. |
Io non riesco a trovare lavoro da anni oramai, e quasi non lo cerco più.
Poi mi vengono a dire di allargare gli orizzonti, guardare a 20/50km da casa. Ma fottetevi, mica posso vivere in macchina |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Sul gruppo fb della mia città una persona ha chiesto info su come fosse lavorare in un' importante e conosciuta azienda cittadina e ci sono stati centinaia (non per esagerare, davvero centinaia) di risposta aggressive, di "vergognati", "ringrazia che ti hanno chiamato", "si vede che non hai bisogno di lavorare se lo chiedi", "non hai voglia di lavorare e di rimboccarti le maniche vergognati pensa a chi non ha un lavoro", "come osi chiedere come si sta mica vai in vacanza", "sti giovani col reddito di cittadinanza non han voglia di fare niente". E ripeto, non 5, ma davvero centinaia, ma che schifo di mentalità è??? Cioè ora una persona non può neppure domandare come è lavorare in un'azienda, come la gente si trova a lavorare li, cos'è lesa maestà? Ma che schifo di mentalità provinciale e servile madonna, ovviamente l'età media di chi commentava così era tipo 50 55 anni dobbiamo aspettare che sti stronzi vadano in pensione e poi forse la mentalità di questo paese cambierà
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re: Una vita da disoccupati
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Poi c'è da dire che emigrare per fare il lavapiatti non avrebbe senso, se fossi che ne so ingegnere magari ci farei un pensierino |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Per fortuna i giovani sono più orientati alla propria vita privata e privilegiano posti che offrono smart working. Così possono andare tutti a fare il ponte al mare o in montagna alla faccia dei boomers.
Adesso vedo che chi sa fare effettivamente qualcosa diventa una specie di mercenario che cambia ogni anno azienda in cerca di condizioni migliori. E invidio molto chi lo fa...bisogna pensare a se stessi, si fotta l'azienda e i loro stupidi valori. Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
re: Una vita da disoccupati
Sono ormai 6 mesi che lavoro nella multinazionale in cui ho iniziato a dicembre, mi hanno rinnovato di altri 6 mesi. Lo stipendio è buono ma essendo addetto alla logistica e alle spedizioni e in più (allievo) responsabile di magazzino affiancato al responsabile ufficiale, ti spremono fino all'osso e ti succhiano via anche l'anima. 1600 euro al mese ma lavori dal lunedì al sabato, sai quando entri ma non sai mai quando esci. Lo stipendio col tempo può anche crescere, ma vale davvero la pena fare questa vita qua ?
Non riesco a fare più quasi nulla fuori dal lavoro, arrivo a casa tardissimo e il fine settimana sono troppo stanco per fare grandi cose . |
re: Una vita da disoccupati
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