re: Una vita da disoccupati
 

Si si lo so.
Guarda che non é che non ho mai lavorato :D
Conosco le gioie del danaro, solo che ho tante voci spesa prioritarie rispetto agli sfizi.
Per fortuna non ho desideri costosi

re: Una vita da disoccupati
 

Un piccolo sfizio ti gratifica tanto fidati. Almeno con me funziona, io mangiavo dal mc donald perché ammetto che mi piacciono tanto quei panini. Ne mangiavo anche 3 per volta+patatine+bibita. :D Una volta mi fissavano pure con l'aria di pensare: "Mica si mangerà tutto da solo?" :D

re: Una vita da disoccupati
 

"fidati"... Guarda che lo so, non devo provare.

re: Una vita da disoccupati
 

Lo dicevo solo per cercare di tirarti su di morale, vabbè lasciamo perdere.

re: Una vita da disoccupati
 

Capisco l'intento, ma l'atteggiamento paternalistico a volte puó infastidire.
Sono molto limitata anche riguardo agli sfizi, peraltro.
Comunque grazie.

re: Una vita da disoccupati
 

Urgono distrazioni per nn pensarci.
Quindi ti preoccupi per giovedì, ti preoccupi per fine mese.
Nn c'è la fai a distrarti su altro?

re: Una vita da disoccupati
 

Io quando ho iniziato ad approcciarmi al mondo del lavoro, qualche anno fa, mi auto-sminuivo tantissimo: credevo che, nonostante la mia intelligenza e cultura, avrei potuto competere solo con immigrati e altri disperati, e mi mettevo quindi al loro livello; questo soprattutto perché privo di una vera formazione (ho abbandonato l'università al primo anno), a causa della mia fobia, e perché non più tanto giovane (avevo 28 anni).
Perciò mi ero fissato di voler fare le pulizie (poiché l'alternativa sarebbe stata fare il barbone).

Dopo qualche tempo riesco a coronare il mio sogno: ottengo un tirocinio per lavare le scale dei condomini (colleghi tutti immigrati).
Sono durato un giorno (un interminabile giorno).

Adesso ho preso maggiore consapevolezza di quali lavori posso realmente fare.

re: Una vita da disoccupati
 

Si, ho tanti altri problemi con cui distrarmi:ridacchiare:

Per giovedì non sono granché preoccupata. Al massimo mi sfondo di gocce.

Pensieri che distraggono al momento non ne ho, ogni cosa che penso é un problema. L'unica é fare. Commissioni(fobiche pure quelle) e le solite robette in casa.
Ultimamente mi sto guardando tutti i video yt del processo Pacciani, sono da internare?

re: Una vita da disoccupati
 

Ci vuoi dire che lavoro stai facendo ora?

re: Una vita da disoccupati
 

Sto lavorando come receptionista.

re: Una vita da disoccupati
 

https://www.loccidentale.it/articoli...intraprendenza

Cosa ne pensate?

I fobici sociali quindi non hanno il diritto di esistere?

re: Una vita da disoccupati
 

Si parla di intraprendenza ma quanti sanno reinventarsi un lavoro specie a una certa età? Quanti hanno le risorse anche economiche per cambiare città o paese? Mi sembra un articolo pieno di luoghi comuni, un po' quando qualcuno diceva: "che barba il posto fisso" oppure che i giovani "non devono essere troppo schizzinosi". Poi oggi come fai a crearti un futuro senza un lavoro sicuro? Chi ti da ad esempio il mutuo per la casa? Come si può pensare di progettare il proprio futuro ed eventualmente farsi una famiglia senza una sicurezza economica?

re: Una vita da disoccupati
 

Prego, comunque il mio non voleva essere paternalismo ma solo un tentativo di mostrarti solidarietà.

re: Una vita da disoccupati
 

Io lo faccio in continuazione, nella vita quotidiana come sul lavoro.
Anche nelle situazioni in cui dovrei essermela cavata discretamente.

Gli immigrati, a differenza mia, almeno riescono ad alzarsi la mattina e farsi il culo per provare a campare.

re: Una vita da disoccupati
 

https://www.reddit.com/r/italy/comme...%A8_capovolto/



https://www.ilfattoquotidiano.it/201...tasse/5149306/

re: Una vita da disoccupati
 

In sostanza lavorare meno per lavorare tutti. Il problema è che la retribuzione dipende anche da quanto lavori oltre che dal tipo di lavoro. Con uno stipendio basso come fai a vivere decentemente? Come fai a costruirti un futuro? :interrogativo:

re: Una vita da disoccupati
 

Oggi è tutto difficilissimo, uno finisce le superiori deve avere già 10 anni di esperienza, che poi anche l'estero non é il paradiso: conoscevo una persona che si era trasferita in Germania faceva l'oss e veniva pagato poco, uno fa tutto un casino per trasferirsi e poi non conclude nulla , davvero deprimente

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re: Una vita da disoccupati
 

E' uno dei difetti di molti imprenditori italiani quello di non volere spendere più di tanto in formazione del personale scordandosi che un'azienda è una squadra, inutile che il capitano (imprenditore) sia bravissimo se molti giocatori (dipendenti) sono scarsi. Anche per questo molti annunci di lavoro sono irrealistici per così dire.

re: Una vita da disoccupati
 

Ovviamente la retribuzione va adeguata.

re: Una vita da disoccupati
 

Sì ma non puoi pagare la stessa cifra uno che lavorava 40 ore la settimana e ora ne lavora 15. Dovrebbe cambiare un po' tutto il sistema di vita.

re: Una vita da disoccupati
 

L'idea del reddito universale prevede una retribuzione uguale per tutti, senza la necessità di svolgere attività lavorative.
Se uno volesse accrescere il suo guadagno, potrebbe svolgere in più quelle 4 o 5 ore di lavoro giornaliero.

re: Una vita da disoccupati
 

Mi sembra folle pagare qualcuno per non lavorare ma è solo la mia opinione. Servirebbe di più a mio avviso far funzionare meglio il meccanismo domanda/offerta visto che molti imprenditori assumono ancora con il passaparola. :miodio: In questo modo sarebbero contente le imprese e i lavoratori.

re: Una vita da disoccupati
 

Bè ma prima o poi si dovrà trovare una soluzione andando avanti lavoreranno sempre meno persone che saranno sostituite dalle macchine ,quando arriverà la disoccupazione sopra il 50% che facciamo lì lasciamo morire tutti di fame?

Ma poi perchè gli imprenditori non dovrebbero assumere con il passa parola?io tra una persona con referenze e una che ho solo il c.v che potrebbe essere tutto inventato prenderei quella che mi presentano i conoscenti.

re: Una vita da disoccupati
 

Dipende per quale mansione vuoi assumere oltre al fatto che anche i conoscenti potrebbero inventare capacità inesistenti per piazzare qualcuno, inoltre di questo passo possiamo fare a meno pure di farli i cv visto che sono considerati carta straccia. Per quanto riguarda la tua prima affermazione si potrebbe pensare allora che le macchine non solo ci sostituiranno ma ci manterranno pure, pensiamo alle auto che guidano da sole e magari ai robot che in un futuro cucineranno per noi, faranno le pulizie, coltiveranno la terra ecc... Il lavoro degli umani non avrebbe più senso.

re: Una vita da disoccupati
 

In realtà lavori ce ne sono, basti vedere ad esempio per quanto riguarda la cura e la manutenzione del territorio (cura delle aiuole, dei giardini, dei boschi, dei sentieri, ecc ecc) ma anche per manutenzioni varie (rifacimento e verniciatura staccionate, ecc ecc), sgombero neve (laddove nevica parecchio) e chi più ne ha più ne metta.. ormai con i bilanci risicati gli enti pubblici non riescono più a farvi fronte o solo in maniera sommaria ed il degrado di certe zone è sotto gli occhi di tutti.... piuttosto che pagare qualcuno per non lavorare paghiamoli per fare lavori "socialmente" utili e per migliorare i servizi, per carità si tratterebbe comunque di "assistenzialismo" ma di un assistenzialismo produttivo perlomeno...
pagare qualcuno per stare tutto il giorno sul divano a grattarsi le p...e è una gran boiata

re: Una vita da disoccupati
 

E' una delle opzioni per eliminare la povertà.

Sì, è proprio così.
Ecco perché il reddito universale.

Comunque robot che cucinano esistono già e costano intorno ai 60.000 dollari.

re: Una vita da disoccupati
 

L'obiettivo non è pagare qualcuno per stare a casa a non far niente.
La possibilità di lavorare rimarrebbe in ogni caso.

re: Una vita da disoccupati
 

Allora scusate anche il concetto di "denaro" perderà il suo significato. I robot non vorranno essere pagati e se in un ipotetico futuro lavoreranno solo loro a cosa serviranno i soldi? Saremo tutti serviti e riveriti dalle macchine quindi anche il denaro potrà sparire.

re: Una vita da disoccupati
 

Lavoreranno solo le persone iper qualificate e con Q.I: altissimo,i soldi magari esisteranno ancora giusto per dare un reddito maggiore ai pochi che lavoreranno.

re: Una vita da disoccupati
 

I soldi serviranno comunque ad acquistare i prodotti generati dall'automazione.

re: Una vita da disoccupati
 

Automatizzeranno anche l'insegnamento?
Ognuno si formerà da sé su noncielodikono. Org, i più piccoli saranno formati dalle mamme pancine informate novax glutenfree veganazi.
Ah no aspetta, é già così..

re: Una vita da disoccupati
 

E a cosa gli servirebbero i soldi visto che i robot faranno e gestiranno quasi tutto? E le altre persone cosa faranno?

re: Una vita da disoccupati
 

I soldi per comprare i prodotti come li guadagneranno gli umani se lavoreranno solo i robot? Stamperemo moneta per il gusto di farlo e basta?

re: Una vita da disoccupati
 

Questo non lo so ma non mi stupirei che un domani si potrà studiare con software interattivi,credo che saranno davvero poco i settori che si salveranno.

re: Una vita da disoccupati
 

Non è detto.
Rimarrebbero comunque i lavori inerenti alla manutenzione (che sia del territorio, delle macchine stesse ecc.); produzioni artigianali...qualcosa lo si trova sempre.
In alternativa, ci sarebbero tempo e risorse per una nuova possibile formazione.

re: Una vita da disoccupati
 

Magari invece di avere un appartamento di 50mq nè avrai uno 200 con piscina..

re: Una vita da disoccupati
 

Reddito universale.

Comunque per chi vorrà lavorare ancora 40 ore a settimana, penso che sarà liberissimo di farlo.

re: Una vita da disoccupati
 

Sarebbe un mondo triste quello ipotetico dove ci faremo mantenere dai robot: non ci sarebbe nemmeno più il piacere di lavorare e di vedere i frutti del proprio lavoro. :miodio:

re: Una vita da disoccupati
 

Avresti tutto il tempo di dedicarti ai tuoi hobby e alle tue passioni.

Nessuno ti obbligherà a non lavorare quindi potrai avere comunque piacere e soddisfazione relative a quell'ambito.

No, mi sembra ovvio.

re: Una vita da disoccupati
 

Bè questo è un tuo punto di vista,io da disoccupato stò benissimo e mi sento molto più realizzato a seguire i miei hobby e miei interessi invece di regalare 8/10 ore al giorno del mio tempo ad altre persone per avere in cambio una retribuzione.