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Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Comunque dire una boiata del genere è come dire che 2001 è una palla assurda :sisi: P.S.: Purgatorio canto II, l'apparizione dell'angelo nocchiero. Piano sequenza con sei secoli di anticipo, prendi e porta a casa :occhiali: |
Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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E anche introdurre cose secondarie con sei secoli di anticipo non è roba da poco :occhiali: |
Re: Il Cineforum
Ho visto L'onda. :)
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Re: Il Cineforum
Visto anch'io L'onda. Ho già un paio di analogie da evidenziare :sisi:
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Re: Il Cineforum
C'è ancora qualcuno che vuol vedere L'onda :interrogativo:
Sa' velocizziamo un po' sto cineforum? Allocco poi apri tu con un minicommentino? :pregare: |
Re: Il Cineforum
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Moon, ma ho letto bene? Tutti i film del cineforum si trovano su youtube? Stao cercando L' onda ma non lo trovo:pensando: ci guardo meglio... |
Re: Il Cineforum
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Re: Il Cineforum
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Duuuuuuuuuuunque.. La terza onda fu un esperimento messo in atto negli anni '60 da un professore di storia contemporanea della California per spiegare come il conformismo e la gerarchizzazione potessero aver generato le apparenti allucinazioni di massa come il nazismo. La domanda iniziale è: è possibile che le persone fossero tanto irrazionali da non accorgersi delle brutture del movimento? E soprattutto: oggi, sarebbe possibile ripetere questi errori e ricadere in una forma tale di "cecità collettiva"? Il film L'onda riprende liberamente i fatti accaduti negli Stati Uniti, in modo da dare un punto di vista più o meno realistico e contemporaneo sulle dinamiche di gruppo e di leadership che potrebbero celarsi dietro molte forme di conformismo e discriminazione. Senza addentrarmi troppo nei meccanismi specifici.. al professore basta spiegare un progetto, prendere un ruolo di comando e imporre poche semplici regole specificamente improntate al collettivismo e all'annullamento dell'individuo: una divisa, un saluto, un nome e un simbolo collettivi. Nessun gruppo intra-movimento, le amicizie vengono scardinate mescolando fisicamente i gruppetti. Eliminando la selezione personale, forzando i membri del gruppo che desiderano partecipare a considerarsi una cosa sola, senza distinzioni di alcun tipo all'interno. Qualche domanda, così per spunto, per chi ha visto il film: - i personaggi partono da situazioni socio-psicologiche diverse e reagiscono in maniera diversa. In quale vi riconoscete maggiormente? Sapreste descrivere le diverse tendenze che vengono a crearsi? - trovate analogie, per caso, con movimenti politici di massa recenti e democratici? O con esperienze personali vissute a scuola o altrove nella vostra vita? - era inevitabile sfociare nella violenza? O ci sarebbero potute essere altre strade? Cosa ha generato la tensione distruttiva? Cosa avrebbe potuto limitarla, se possibile? (ok, sembra l'introduzione di un dibattito da autogestione... argh! ignorate questo post!!) :piangere: :ridacchiare: |
Re: Il Cineforum
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Io, boh, molto probabilmente avrei trovato tutto una pagliacciata ma non avrei avuto il coraggio di tirarmene fuori. :mannaggia: Quote:
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Re: Il Cineforum
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Angosciante la lezione a scuola in cui si enunciano gli elementi che possono portare alla nascita di un' autocrazia...poverta', disoccupazione...sembra di sentire parlare del nostro paese mamma mia...l' unica critica che posso muovere a questo film e' l' eccessiva semplificazione di alcuni caratteri...il povero Tim si era capito subito dove sarebbe andato a finire...Probabilmente una scelta necessaria per fare si' che il messaggio arrivi..e infatti arriva assordante... Per rispondere agli spunti del dibattito di autogestione:D non mi riconosco in nessuno dei personaggi del film...non mi avvicino nemmeno alla politica perché sento che nulla di quello che viene detto in quel contesto mi appartiene...non troverei mai entusiasmo nel sentirmi parte di un gruppo, dove cio' che importa e' l' entità del gruppo e non il pensiero del singolo...dove la personalità viene annientata...e faccio davvero fatica ad accettare che cose del genere siano successe...ma e' evidente che la mia conoscenza dell' essere umano e' alquanto scarna:)... Ritengo si' che ci siano alcune basi ideologiche dell' Onda in qualche movimento della politica italiana...senza ovviamente le estremizzazioni del caso...pero' non o se si puo' parlare di politica:D E no secondo me non era inevitabile sfociare nella violenza...nel film e' il giusto mezzo con cui far arrivare il messaggio del film...ma come dicevate anche voi non e' successo nulla di simile nell' esperimento originario...piuttosto mi domando seriamente quale sia la nostra posizione..in Italia davvero potrebbe succedere nuovamente? Non abbiamo davvero imparato nulla? Secondo me oramai nella nostra cultura manca alla base quello spirito nazionalistico che diventa fondamento per l' autocrazia..al massimo tiriamo anche noi fuori qualche bandiera per i Mondiali...ma la nostra identità di popolo secondo me non e' molto salda... |
Re: Il Cineforum
E' vero che nell'esperimento originale non ci fu violenza, ma è durato anche pochi giorni.
Il professore (reale) indì un'assemblea promettendo un messaggio nazionale di allargamento dell'"onda". Una rivoluzione nel quale quel movimento avrebbe conquistato il potere che gli spettava. I resoconti dell'esperimento poi, a quanto ho letto, derivano esclusivamente dagli appunti del professore, i ragazzi non hanno voluto mai parlarne... e non mi è difficile immaginare il perché: Noi crediamo che non potrebbe mai succedere, che manchi lo spirito nazionalista, o che in noi ci sia una forza che ci manterrebbe all'esterno.. Ma ciò che è davvero interessante di questi esperimenti (mi riferisco anche all'elettroshock Milgram, o al carcere di Stanford..) è che dimostrano come le qualità individuali e il setting generale siano poco rilevanti in fondo. E' chiaro che ci sono delle persone che si rifiutano di farne parte, ma sono una percentuale talmente misera da permetterci di dubitare di noi stessi. Anche io credo che me ne sarei tirato fuori... Ma nonostante questo, quando lavoro, e quindi ho un capo, se quello mi dice di ingannare qualcuno io mi autogiustifico, mi deresponsabilizzo, e lo faccio. Il concetto è identico, o no? |
Re: Il Cineforum
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Nel mio piccolo ho subito tutto questo quando sono stata introdotta in una setta, all'eta di 14 anni, mi sono identificata molto in certe situazioni del film. |
Re: Il Cineforum
Ma oltre all' "onda" il cineforum non ha ancora proposto o suggerito alcun film?
bel film btw. io comunque credo che perché l'esperimento cineforum prosegua sia necessario non incaponirsi su film che si trovano facilmente (es youtube o altro): un modo per trovarli o al massimo noleggiarli c'è sempre. |
Re: Il Cineforum
Ma come si fa a pensare che possiamo star discutendo da quasi 60 pagine de L'onda? :huh:
La lista dei film visti è nel primo post. Per quanto riguarda la scelta se n'è già discusso ed è risultata la scelta ottimale, d'altronde non vedo come obbligare a noleggiare o cercare in edicola i film (chi vuole intendere intenda...) chi non ha voglia di farlo possa invogliare maggiore partecipazione rispetto ad avere film immediatamente disponibili. Suvvia se qualcuno ha da proporre proponga altrimenti proseguiamo con Brazil! |
Re: Il Cineforum
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Mi potevi avvertire, no? :moltoarrabbiato: Scherzo... scherzo. Invece mi son portato fin qui il videoclippone di Alan Parker... per non avere poi nessuna voglia di rivederlo :( |
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