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lauretum 07-04-2012 01:52

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 726811)
Ti capisco, la sicurezza di sé è molto astratta.
Però, lo stesso discorso varrebbe per una cicciona di 100kg. Perché si deve adeguare ai nostri standard che non troverà giusti, essendo così di costituzione e di metabolismo?

Parole come cicciona le lascerei ai bambini che ancora non capiscono la gravità delle parole

paccello 07-04-2012 09:41

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 726839)
Ritieni giusto essere una persona debole ed inutile?

Una persona che non riesce ad esprimere abbastanza sicurezza per trovare una tipa non è una persona debole ed inutile, lauretum.

paccello 07-04-2012 09:42

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da wildflower71 (Messaggio 726800)
A me sta storia della sicurezza in se francamente mi ha rotto le scatole.E' vero che e' cosi,ma se gli piacciono tanto quegli uomini che se li prendano pure,vorrà dire rimarro' solo tutta la vita,pazienza!
Perche' sono io che mi devo adeguare a questi standard che non trovo giusti ?

Figurati quanto le ha rotte pure a me. Ma il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro.

paccello 07-04-2012 09:45

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da wildflower71 (Messaggio 726794)
Bisognerebbe che il servizio sanitario nazionale per risolvere i problemi psicologici e non di questi disgraziati "affittasse " una fidanzata per un periodo finche' non fanno esperienza e poi potrebbero cercarsi una vera fidanzata con un po' di esperienza alle spalle.......
Per voi questa sarà una idea da malato di mente ma per me e' l'unica soluzione che ovviamente non sarà mai realizzata!!

Funzionerebbe forse se non si sapesse (se le donne non sapessero) dell'esistenza di questo servizio. Altrimenti...

vikingo 07-04-2012 16:18

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
comunque tornero' in terapia perche' ho visto che se miglioro a comunicare qualke chances lho ancora,perche fisicamente le occhiate le ragazze normali non dico le fotomodelle,ma dico ad una donna normale fisicamente piaccio,anch eoggi in palestra mi e parso di aver percpeito di piacere ad una...magari sbagliavo pero' se non parlo mai dove vuoi andare...ho provato a hciedere consilgio ad un ragazzo sulle gambe esclusivamente per vedere come reagivo,e avevo l'ansia a 2 mila ho tmeuto di balbettare,come pensavo meno parlo meno sono sciolto poi a comunicare....devo imparare i social skill non vedo alternative...
tutti quegli anni nell'adolescenza a casa mi hanno rovinato e me ne rendo conto solo ora purtoppo,ma non si puo toranre idnietro...

Novak 07-04-2012 16:56

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 727158)
comunque tornero' in terapia perche' ho visto che se miglioro a comunicare qualke chances lho ancora,perche fisicamente le occhiate le ragazze normali non dico le fotomodelle,ma dico ad una donna normale fisicamente piaccio,anch eoggi in palestra mi e parso di aver percpeito di piacere ad una...magari sbagliavo pero' se non parlo mai dove vuoi andare...ho provato a hciedere consilgio ad un ragazzo sulle gambe esclusivamente per vedere come reagivo,e avevo l'ansia a 2 mila ho tmeuto di balbettare,come pensavo meno parlo meno sono sciolto poi a comunicare....devo imparare i social skill non vedo alternative...
tutti quegli anni nell'adolescenza a casa mi hanno rovinato e me ne rendo conto solo ora purtoppo,ma non si puo toranre idnietro...

Attento però, le social skills fini a sè stesse sono inutili, se ogni volta che le metti in pratica ti senti comunque giudicato. Prima tocca cambiare la nostra mentalità, cè poco da fare.

vikingo 07-04-2012 17:56

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
io mi sento giudicato si dovunque vado tra sconosciuti mi sento giudicato e osservato mi da fastidio

Tribe 07-04-2012 20:31

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Che stress, perennemente soggetti al giudizio di tipe che vengono trattate come delle dee in possesso della pietra filosofale, che hanno iniziato a fumare a 13 anni e a 20 ne hanno viste di tutti i colori, pensa te a chi tocca rendere conto...

vikingo 07-04-2012 22:15

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
io mi butterei ma non voglio si noti la mia ineguatezza,esagero io o e davvvero cosi,come approcci una donna e importante...
se avvessi 15 anni mi sforzerei di fare qualcosa ma a 24 anni non puoi sembrare un impedito...

vikingo 07-04-2012 22:20

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
mi viene una rabbia 187 cm buttati nel cesso con un carattere sbagliato...

vikingo 07-04-2012 23:04

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Due mostri assaliscono la vita dell'utente medio del sito delle acchiappanze: la timidezza e l'insicurezza. Cosa siano lo scopriremo tra poco, ma per combatterle ci vuole una guerra senza quartiere. Senza la loro debellatio è difficile parlare di acchiappanze, perché esse depotenziano il seduttore, che a pieno regime deve essere in grado di sfruttare tutte le occasioni per attuare la sua arte. Esse agiscono in due modi: inibiscono l'iniziativa a conoscere persone nuove e reprimono i contatti con le persone che già si conoscono e che potrebbero starci. Tipico è il caso del ragazzo che, per forte timidezza, fugge una che è lei che corteggia lui, ma i due fenomeni, che sono uniti tra di loro a doppio filo, hanno infinite sfumature. Importante è riconoscere di essere timidi ed insicuri per eliminare il problema.

Non nascondiamoci dietro un falso orgoglio, dietro le apparenze: non si può negare un simile problema pure a se stessi, perché ne vale la propria felicità. Infatti, il 40% della popolazione è affetta da problemi di timidezza.

Indice documento







Cosa sono.

Timidezza ed insicurezza sono insieme un unico problema relazionale complesso, che produce non pochi inconvenienti a chi ne soffre. Pur non essendo la stessa cosa, esse compaiono quasi sempre insieme nello stesso soggetto, anche perché chi è timido è anche insicuro e chi è insicuro è anche timido.

Diciamo che la timidezza è figlia dell'insicurezza. Spesso, può succedere che si nasconda la propria timidezza esibendo un'estroversione, che, in realtà, non fa parte della propria indole, ma essa c'è come la nostra insicurezza.

Se devo definire i due fenomeni, che, come detto, sono due facce della stessa medaglia, possiamo dire che la timidezza è quello stato d'animo di chi nel rapportarsi con gli altri ha paura di essere giudicato, criticato, di fare figuracce da niente, di mettersi in cattiva luce e che, per evitare che ciò accada, inibisce la sua azione più di quanto non sia dettato dalla necessità del caso. La necessità del caso nasce da rapporti gerarchici, presunti, tipo quello del ragazzo che aggancia e della ragazza che è agganciata, o tali, tipo rapporto tra datore di lavoro e dipendente, professore e studente, e vuole che si agisca con prudenza con chi ha il coltello dal lato del manico. Il timido è uno che esagera in tale prudenza fino ad inibire del tutto la sua azione, anche la dove ci fossero ampi spazi di manovra per interagire con il suo interlocutore. In effetti, il suo comportamento è un non esporsi, un eccesso di autoprotezione, che nasce, spesso, dal non conoscere perfettamente come la pensa l'altra persona e dal temere, aprendosi ulteriormente, di finire per toccare tasti dolenti, che possono alienare le simpatie dell'altra persona. Ritornando al tema delle acchiappanze, il timido è uno che non aggancia proprio per tale motivo. Fermare una sconosciuta significa trovarsi di fronte a qualcosa che non si può definire, un rebus, qualcosa che può trasformarsi in un pericolo. Quale pericolo? Una figuraccia da niente, ricevere una borsettata in faccia, ecc.........

Il timido è colui che si trova impacciato nelle situazioni nuove, quello che non alza il dito al ristorante per chiedere il conto, perché non vuole disturbare il cameriere, ecc.......

L'insicurezza, è definibile, invece, come lo stato d'animo di chi non crede in se stesso e che non ha fiducia nelle proprie possibilità. Essa sta alla base della timidezza, perché non basta avere paura degli altri per essere timidi, ma è necessario pure avere poca fiducia in se stessi.

Il timido è pure insicuro, perché non è tanto la paura della borsettata in faccia a farlo desistere dall'agganciare, ma, proprio il non credere in se stesso. Se la seduzione è il marketing dell'amore, chi non crede nel prodotto che vende, trova difficoltà a venderlo, appunto perché egli stesso non ci crede.

Inoltre, l'insicurezza spinge a sottovalutare se stessi e a sopravvalutare gli altri( complesso di inferiorità), ponendo l'individuo in quella posizione, che è detta in analisi transazionale, io non sono ok-tu sei ok.

Indice documento







Da cosa nascono e come sconfiggerle.

Per sconfiggere un nemico, uno stratega deve conoscerlo in tutte le sue sfumature, anche per individuarne i punti deboli. Non è facile liberarsi della propria insicurezza e della propria timidezza. Ci sono casi così gravi che solo un psicoterapeuta può risolvere, almeno in parte.

Per sconfiggere la propria timidezza ed insicurezza, bisogna conoscerne l'origine.

Conoscerne l'origine, però, non basta. Spesso, l'origine della timidezza-insicurezza è data da difetti fisici che compaiono durante l'adolescenza e che danno luogo a complessi di inferiorità( sindrome di Adler).

Ci vuole poco per arrivare a tale risultato: un naso storto, una corporatura esile, un'obesità vistosa oppure i complessi che nascono in quegli adolescenti che hanno avuto modo di fare confronti con i loro coetanei sulle misure del proprio pene( perché si frequentano piscine, palestre, ecc.) e che finiscono per sentirsi meno virili degli altri, vedendosi sottodotati.

Altra causa della timidezza è un'educazione troppo rigida e con troppi divieti: il timore reverenziale indiscriminato è solo un'applicazione eccessiva del galateo!!!

Anche avere genitori troppo invadenti e con forte personalità è una causa possibile della timidezza, perché tali genitori non danno modo alla personalità del figlio di svilupparsi ed acquistare la propria autonomia, ma essa rimane succube del genitore e chi è succube, è insicuro, perché è deresponsabilizzato e non sa prendere decisioni da solo che riguardano la sua vita.

Inoltre, ci può essere un'assenza di quelle, che sono chiamate in analisi transazionale le carezze positive , alla base della timidezza-insicurezza. Molti genitori sanno solo rimproverare i figli quando sbagliano, ma non sanno farne le lodi quando fanno bene. Se un figlio va bene a scuola e viene promosso con il massimo dei voti, va lodato, se è in difficoltà a realizzare un suo progetto, che porterà lustro al casato( si sta laureando, sta studiando musica al conservatorio, ecc..), va incoraggiato, sostenuto, incentivato.

Infine, ci può essere un'eredità "genetica": se i genitori sono timidi, in ambiente familiare trasmetteranno al bebè la loro timidezza.



Sarà pure vero che noi siamo per gli altri ciò che ci manifestiamo. Ciò, però, è vero solo nell'età adulta quando l'essere può esplicarsi autonomamente.
La parte iniziale della nostra esistenza, infatti, vede un'immagine di noi stessi imposta dall'esterno, soprattutto dall'ambiente familiare, che, spesso, nella sua iperprotezione può impedirci di camminare con le nostre gambe. Tale immagine, che noi abbiamo di noi stessi, è un'immagine che non abbiamo creato noi, é un'immagine di dipendenza e di subordinazione: tale immagine viene poi ritrasmessa all'ambiente circostante. Poiché ci è stato impedito di camminare con le nostre gambe, di fronte alle sfide dell'età adulta ci sentiamo claudicanti, in equilibrio precario: ciò è la timidezza e l'insicurezza.

Nuove sfide si presentano sul nostro percorso e cose mai fatte prima devono avere il loro battesimo di fuoco. Il terrore del nuovo, di ciò che si trova dietro l'angolo, ci paralizza, impedendo al nostro percorso evolutivo di dispiegarsi.

Al tempo stesso, ci accorgiamo che l'immagine di noi stessi, che ci è stata imposta dal sistema, non rispecchia ciò che noi realmente ci sentiamo, ciò che realmente sappiamo di essere. Dunque, l'Io reale spinge verso l'esterno per affermarsi sul falso .

Esso è conscio che la Path Dependence atrofizza la sua evoluzione e la sua armonizzazione con l'ambiente circostante, le uniche cose che possono portarlo alla pienezza di se.

Tale forza, la forza dell'essere può essere frustrata dalle cause esterne di cui ho parlato in precedenza ( nasi storti, obesità, ecc.), ma non può essere arrestata se non per le nostre paure infondate, paure infantili, paure che abortiscono il nostro Io profondo, facendoci continuare ad essere quello che non siamo, il bambino impacciato.

Persistere in tale situazione significa condannarsi a non essere ciò che si è e portare sulle proprie spalle il fardello infantile di un Idolum di se stessi imposto dall'esterno.

Tale Idolum fasullo deprime la nostra autostima: esso aveva una ragione di essere nella nostra età infantile, ma, con l'evoluzione della nostra vita verso l'età adulta, esso rimane solo un ingombrante fardello, di cui sbarazzarsi al più presto possibile.

Il nostro vero Io, il nostro cuore pulsante vuole venire alla luce e farci conquistare il nostro posto al sole. Per tale motivo, è importante rimuovere questi legacci, che frenano o, addirittura impediscono, al nostro percorso evolutivo di andare verso la piena autocoscienza di se e del mondo circostante e la realizzazione dei suoi obiettivi vitali.





Dopo l'individuazione della causa, è importante:

a) riconoscere di essere timidi ed insicuri;

b) documentarsi in modo approfondito sull'argomento;

c) adottare la terapia più adeguata.



Bisogna riconoscere di essere timidi ed insicuri senza nascondersi dietro ad un dito, anche perché la diagnosi non è di un male incurabile, ma di qualcosa di cui, accertandone l'esistenza, si è già fatto il primo passo per la cura.

Documentatevi anche da altre fonti oltre questo articolo, leggete libri sulla timidezza, anche per esaminare direttamente i testi di autorevoli psicoterapeuti, professori universitari, che studiano di questi problemi da anni ed anni e che ne sanno, molto, molto più di me. Potete partire dalla bibliografia per, poi, arrivare ad altri autori.

La

vikingo 07-04-2012 23:06

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Dopo l'individuazione della causa, è importante:

a) riconoscere di essere timidi ed insicuri;

b) documentarsi in modo approfondito sull'argomento;

c) adottare la terapia più adeguata.



Bisogna riconoscere di essere timidi ed insicuri senza nascondersi dietro ad un dito, anche perché la diagnosi non è di un male incurabile, ma di qualcosa di cui, accertandone l'esistenza, si è già fatto il primo passo per la cura.

Documentatevi anche da altre fonti oltre questo articolo, leggete libri sulla timidezza, anche per esaminare direttamente i testi di autorevoli psicoterapeuti, professori universitari, che studiano di questi problemi da anni ed anni e che ne sanno, molto, molto più di me. Potete partire dalla bibliografia per, poi, arrivare ad altri autori.

La terapia adeguata deve essere finalizzata ad ottenere obiettivi intermedi: aumentare l'autostima, aumentare le capacità comunicative del soggetto e superare la sua paura di sbagliare e dell'ignoto.

Tali obiettivi intermedi, una volta raggiunti, portano alla fine della timidezza-insicurezza.



Aumentare l'autostima.

Chi si trova nella poco invidiabile situazione di non essere fidanzato ancora a 30 anni, fa paurosi confronti con altri uomini, che, molto più giovani di lui, hanno femmine a palate. Un tizio così deve sentirsi proprio una cacchina. Sono i confronti impietosi a far crescere i complessi di inferiorità, tanto che uno si dice fra se:" Sono brutto, faccio schifo, sono un vomito vivente, sono un buono a nulla".

Per prima cosa, i confronti sono inutili, perché ognuno ha la sua storia personale.

I risultati degli altri non sono un termine di paragone valido dei propri insuccessi. Arrivare agli stessi livelli di chi è stato solamente più fortunato di noi è sempre possibile!! Basta capire dove fino ad ora si è sbagliato e non persistere nell'errore: solo il persistere nell'errore, il rimanere ancorati al passato è il fallimento vero e definitivo di un essere umano. Esso è il non migliorare.Nessuno ha più cose di un altro. Non si possono fare confronti tra la propria vita e quella dei propri amici e conoscenti che sono già fidanzati. Non possiedono nulla che uno non possiede. Se loro sono fidanzati è solo perché il percorso della loro esistenza si è svolto in un modo diverso e sono arrivati a certi risultati prima ,perché hanno capito prima come vanno certe cose al mondo. Il differenziale sta solo nel tempo e nei modi in cui ciò è accaduto. C'è chi capisce quello che deve capire a 10 anni, chi a 16, chi a 21, chi a 30, chi a 50 e chi mai. Sono i tempi e le circostanze che fanno l'esistenza di una persona diversa da quelle delle altre. I tempi sono quelli in cui uno dice EUREKA di fronte ad una cosa che non riusciva a capire prima. Le circostanze sono il background, la situazione ambientale, familiare. Il destino di un uomo dipende pure se è nato ricco o se è nato povero, se è nato brutto o se è nato bello. Solo la nascita, infatti, non possiamo cambiarla. Nonostante ciò, io posso nascere povero e brutto, ma nella mia sfortuna, posso arrivare dove mi porta la mia ambizione facendo fiorire il deserto come hanno fatto gli israeliani e, dunque, cambiare il mio destino. La bruttezza è un dato oggettivo limitante, ma se io ci so fare, se mi faccio una posizione nella vita, posso essere brutto come il colera, avrò sempre delle donne che mi verranno dietro!!!

A volte, poi, la bruttezza non è vera bruttezza, ma sciattezza, un pò come il famoso programma Tv, il Brutto Anatroccolo, ci insegna. Inoltre, ci sono difetti fisici che sono facilmente eliminabili come l'essere grassi, che viene risolto facendo una bella dieta( rivolgendosi ad un bravo dietologo e fatta per tutto l'anno, non solo all'approssimarsi dell'estate, perché non servirebbe a nulla!!!), o un naso storto, che un chirurgo plastico sarà ben lieto di raddrizzarvi. E poi, un naso aquilino non è necessariamente qualcosa di brutto, può dare originalità ad un viso. Iinfatti, se cominciamo a guardare le cose da un altro punto di vista, non è che siano poi tanto cattive come le classificavamo in partenza!! L'autostima cresce anche grazie alla cura che si da al proprio look. Se io non sono in grado di autosacrificarmi facendo una dieta per perdere i chili di troppo, come posso pretendere di avere stima di me stesso?

Se esco di casa senza mai pettinarmi, se mi vesto a casaccio come il marito della Befana, ma che razza di uomo sono?

L'autostima è soprattutto volersi bene: pettinatura alla moda, vestiti adeguati, autogratificarsi.

Bisogna piacersi per piacere agli altri: ricordatelo sempre. Il buon venditore è sempre convinto della bontà del prodotto che vende!!!

Inoltre, smettiamola di guardare gli altri dal basso verso l'alto. Accettiamoci per quello che siamo nel bene e nel male e vogliamoci bene. Non esistono dei viventi, padreterni su due zampe e gente speciale. Siamo tutti uguali e diversi allo stesso tempo. Uno può essere più bello e ricco di me, ma può essere meno fornito di me di altre cose, soprattutto quello che ho nella scatola cranica. Poiché nessuno è perfetto, e tutti nascono con qualcosa mancante, dovremmo avere l'onestà di dire che nessuno si può sentire superiore a qualcun altro o inferiore a lui. Solo nell'agire degli uomini si fa la differenza definitiva tra chi ha successo e chi no. In Formula 1 non si può dare la vittoria scontata a chi parte in Pull Position!! E la vita per certi versi è simile alla Formula 1!!!



Aumentare le capacità comunicative del soggetto.

Chi è timido, spesso, non è abituato a parlare con disinvoltura. Per farlo sciogliere, a volte, basta che frequenti corsi di dizione e di recitazione a teatro, o che si metta a vendere in coppia enciclopedie nel tempo libero, facendo il rappresentante, o la mamma lo metta a sbrigare gli affari dei clienti nel negozio di famiglia.

Altro limite, non necessariamente legato alla timidezza è la mancanza di argomenti di cui parlare. Avere un pò di cultura in più, può aiutare chi è timido, perché non si troverà mai a corto di argomenti. State attenti, però, agli argomenti da trattare. Togliete dalla lista subito: il sesso, la religione, la politica ed i racconti horror, di malattie e di cose disgustose.

Non credo che serva farsi una cultura su tali cose per finire per parlarne con una ragazza che conoscete da poco!! Se ci tenete ad imparare pure tali cose, tenetevele per voi!!!

Molto meglio una cultura del pettegolezzo, dello spettacolo, della moda, insomma, di argomenti leggeri, mondani, da cui attingere per sostenere la conversazione.





Superare la paura di sbagliare e dell'ignoto.

Il primo paragrafetto della Versione Beta dice: "Un acchiappatore ha alle sue spalle un certo numero di successi ed un numero molto più grande di insuccessi. Ciò nasce dalla convinzione e dalla constatazione di fatto che ogni arte ha bisogno di un periodo di tirocinio per essere praticata proficuamente: l’uomo medio ha bisogno di esperienza. Tanti tentativi falliti, mancate seduzioni fanno l’uomo esperto di come si maneggia un materiale così friabile ed esplosivo quale é la donna."

Cosa significa "un numero molto più grande di insuccessi" oppure "ogni arte ha bisogno di un periodo di tirocinio per essere praticata proficuamente"?

Se ci mettete tanto a capire, ve lo dico io: i pali li ho presi pure io e di brutto e sono ancora qui vivo e vegeto!!!

Se io non facevo pratica a ricevere sorrisini, borsettate in faccia ed ogni altra malignità che può fare una donna che viene agganciata per strada, non avrei imparato mai niente e non potrei trasmettere niente a voi!!!

Cari timidi-insicuri, il tirocinio sono le figure di merda, le borsettate in faccia, le parolacce. Se non ve la sentite di farlo, è inutile che avete visitato il mio sito, anzi, fate come se non ci foste mai passati!!!

Le figure di merda sono le fondamenta del vostro futuro successo!!!

E poi, chi se ne frega di quello che dice la gente!!! Stanno sempre a criticare e a giudicare: ma perché non si fanno tutti un pò i cazzi loro?

Poi, certe volte, ma dalla bocca di chi escono certe prediche? Da chi, se avesse dignità, si dovrebbe stare solo zitto. Per questo, agite senza timori. Avete tutto l'appoggio morale e spirituale di V267 e del sito delle acchiappanze!!!

Il tirocinio del seduttore è come una strana guerra, dove per vincerla si devono perdere le battaglie iniziali. I pali, i rifiuti, le delusioni sono sconfitte strategiche, che servono a calibrare i propri strumenti di seduzione.

Infatti, quando una persona vuole diventare immune ad una malattia, si vaccina.

Il vaccino, però, cosa è? Semplice, è iniettare l'agente patogeno per far ammalare l'individuo con una forma attenuata della malattia, affinché sviluppi gli anticorpi e non se ne ammali in futuro di una forma molto molto più grave.

Un palo, un rifiuto, una delusione in età giovanissima evita forme più gravi in età più adulta. Inoltre, fa sviluppare gli anticorpi, la faccia di bronzo. Spesso, l'insicurezza è solo la paura dell'ignoto, ma io vi insegno a non averne paura: si tratta solo di una vaccinazione.

Che razza di uomini siete se avete paura di farvi una puntura?

Secondo voi, perché mi sono preso la briga di nominare discepoli ed apostoli?

Poi, cosa hanno queste donne che fanno tanta paura? Sono dee immortali? Sono extraterrestri? Mordono? Pungono? Sono velenose? Una, una volta, nel darmi una borsettata ruppe le cinghia della borsa finendo per doverla buttare ed io scoppiai in una fragorosa risata.

Basta conoscerle per quello che realmente sono per non averne più paura . Infatti, la paura nasce anche da ciò che non si conosce. Come si impara a conoscerlo, si smette pure di temerlo.

vikingo 07-04-2012 23:41

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
La timidezza d'amore è una forma di timidezza cronica delle persone che non sono mai state in grado di formare relazioni sessuali o emozionalmente intime con altri. Sono stati costretti a rimanere in quel modo per una forma molto seria di timidezza nelle relazioni informali, compresi possibili compagni per relazioni intime. Si ritiene che sia una combinazione, come parecchie altre caratteristiche psicologiche umane, di fattori genetici e ambientali, come la cultura, la religione, la famiglia e altro. La timidezza d'amore è una condizione di vita assai restrittiva. Spesso i timidi d'amore non possono sposarsi e non partecipano alle normali attività dell'adolescenza e della maturità d'incontro e corteggiamento. Spesso il timido d'amore eterosessuale è considerato a torto come omosessuale o asessuale. In alcuni casi di forte timidezza queste persone non sono addirittura in grado di portare avanti nessuna attività, per l'impossibilità di formare rapporti con gli altri. In questi casi il timido non è in grado neppure di avere un amico o un qualche tipo di supporto emotivo.

Diffusione [modifica]

La timidezza d'amore si può trovare in persone di tutte le età e di ambo i sessi. Comunque, alcuni[chi] sostengono che gli studi evidenzino come l'impatto sia molto maggiore sugli uomini che sulle donne, perlomeno nella società occidentale, dove è l'uomo che tradizionalmente deve proporsi alla donna. Le donne timide, invece, hanno quasi la stessa probabilità delle altre di incontrare uomini, sempre se abbiano qualità fisiche accettabili all'altro sesso, sposarsi e avere figli.

Alcune persone hanno un certo distacco verso gli aspetti più materiali della sessualità (come di altre cose), il che non significa però che li rifiutino in tutto. Altri invece hanno un blocco nella fase dell'approccio e pur nutrendo anche notevoli interessi erotici bloccano invece l'espressività del sentimento.

ecco io sento un blocco nell'approccio poi nona vendo esperienza non ho la ben che minima idea di come sviluppare il resto...

Winston_Smith 07-04-2012 23:51

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 726552)
perdonano di tutto agli uomini: i tradimenti, le botte, la maleducazione, persino il pisello piccolo... ma 2 cose non gli perdonano mai però: i calzini corti bianchi e...la timidezza

Il soggetto di tutte queste azioni non sono "LE" donne.

Winston_Smith 07-04-2012 23:55

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da paccello (Messaggio 726754)
Temo che il regalare un fiore, anche per via degli indiani che (almeno dove sto io) girano numerosi a tentare di affibbiare rose a coppie o gruppi in cui ci sono persone dei due sessi, sia qualcosa di inflazionato e demodè.
Se si regalasse ad una tipa un'altra tipologia di ciarabattole che i venditori indiani si portan dietro, tipo braccialetti luminosi, giochini che volano ecc., chissà se le donne gradirebbbero :ridacchiare:

Adesso saltiamo alla conclusione che tutte le donne pisciano sopra i fiori di chi glieli regala? :miodio:
Non è più probabile che i casi di rifiuto fossero motivati dal fatto che non sentivano attrazione per la persona che faceva il regalo?

Winston_Smith 07-04-2012 23:56

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 726801)
pero se non hai esperienza con le donne come ti inventi sicurezza,non sia neanche come si parcheggia un auto con una donna accanto,ricordo ero agitatissimo chi laveva mai fatto...

Io ho problemi a farlo pure da solo, pensa un po'.

Winston_Smith 07-04-2012 23:59

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 726839)
Ritieni giusto essere una persona debole ed inutile?

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 726842)
Parole come cicciona le lascerei ai bambini che ancora non capiscono la gravità delle parole

Invece parole come debole e inutile sono zuccherini?

Tribe 08-04-2012 01:02

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 727566)
Adesso saltiamo alla conclusione che tutte le donne pisciano sopra i fiori di chi glieli regala? :miodio:
Non è più probabile che i casi di rifiuto fossero motivati dal fatto che non sentivano attrazione per la persona che faceva il regalo?


Insomma, queste cascano sempre "in piedi", ma che sono, delle divinità ? Sono inavvicinabili ? Hanno in mano la pietra filosofale ??? Aaahhh le ragazze...

lauretum 08-04-2012 01:08

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 726871)
Una persona che non riesce ad esprimere abbastanza sicurezza per trovare una tipa non è una persona debole ed inutile, lauretum.

intendevo da un punto di vista sociale e competitivo. Lui dice che non gli interessa la sicurezza e la personalità, e allora cosa rimane se non ci provi neanche a lottare?

lauretum 08-04-2012 01:09

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 727570)
Invece parole come debole e inutile sono zuccherini?

Intendevo come contrario di sicurezza, forse ci sono termini più adeguati ma non mi venivano

Winston_Smith 08-04-2012 01:33

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 727630)
intendevo da un punto di vista sociale e competitivo. Lui dice che non gli interessa la sicurezza e la personalità, e allora cosa rimane se non ci provi neanche a lottare?

Non è che bisogna essere sicuri di sé con l'obiettivo di trovare donne, al limite bisognerebbe fare una riflessione e considerare cosa si può fare per cercare di migliorare con l'obiettivo di stare bene con sé stessi.

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 727631)
Intendevo come contrario di sicurezza, forse ci sono termini più adeguati ma non mi venivano

Magari WLM intendeva come contrario di persona in peso forma, forse ci sono termini più adeguati ma non gli venivano.

Van_Gogh 08-04-2012 10:31

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 727462)
mi viene una rabbia 187 cm buttati nel cesso con un carattere sbagliato...

Boh!!Mica perche' uno rimane single e' inutile e sbagliato.....io vedo in giro degli stronzi inutili che sono sposati o fidanzati come persone valide che sono single.
Questi luoghi comuni sulle persone giuste o sbagliate non li capisco.
Non e' una colpa avere un determinato carattere,certi problemi poi sono sorti negli ultimi 20,30 anni prima non era cosi difficile avere una donna....
E' che viviamo in una società che e' un modello ,per la maggior parte,fallito!
Lo dico da quando ero adolescente,adesso ne ho 41 ed e' ancora peggio di allora....quando ne avro' 80 sarà ancora cosi o anche peggio!!!Non e' pessimismo e' la realtà

Belindo 08-04-2012 10:40

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
comunque mi sono accorto che anche la ragazza più buona e sincera in realtà qualche scheletro nell'armadio ce l'ha.
Non esistono santarelline, c'è sempre malizia e giudizio dietro, sempre.

Van_Gogh 08-04-2012 10:47

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 727630)
intendevo da un punto di vista sociale e competitivo. Lui dice che non gli interessa la sicurezza e la personalità, e allora cosa rimane se non ci provi neanche a lottare?

Se devo essere sicuro ecc...i soliti standard per trovare una donna non mi interessa per niente.Io sono come sono,se gli vado bene cosi ok altrimenti rimango da solo tutta la vita...non vado a lottare,spaccarmi il cervello,ecc....per farmi notare che sono sicuro,ecc...
Comunque a 15-20 anni ero molto insicuro adesso a 41 se sono convinto di una cosa posso avere contro tutto il resto del mondo ma non mi frega niente!!Spesso mi ritrovo in minoranza,ho idee diverse dalla maggioranza ma io continuo per la mia strada....
Infatti nel mondo comanda la maggioranza ti pare il mondo funzioni bene?A me no!!
Il 90% degli italiani beve caffe io bevo 2 tazze al giorno di the verde perche' ha 8500 proprietà positive(pieno di antiossidanti,previene varie forme di cancro,ecc...) mentre il caffe ne ha ben poche,anzi forse nessuna.
Se gli altri sono dementi mica devo esserlo anche io per forza?
D'altronde anche mio papà sostiene che chi non mangia carne e' malato il cervello,era riferito a me,io ne mangio pochissima,anzi quasi mai e solo carne bianca vedo che sto sempre bene,molto meglio della maggior parte delle persone.....
Probabilmente una donna esiste a cui piaccio e che lei piace a me,siamo in 7 miliardi nel pianeta ma se non l'ho mai incontrata non e' certo colpa mia,non ho passato 41 anni chiuso in casa.....

Van_Gogh 08-04-2012 10:56

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 726807)
No, per me è orrida. E sarebbe anche inefficace, tant'è che qualcuno considera vergine chi ha avuto solo rapporti sessuali mercenari. Quindi se i rapporti sessuali mercenari sono insufficienti per "togliersi l'etichetta infame", immagina che cosa dovranno pensare di chi fa esperienza con prostitute passate dallo Stato. Perlomeno adesso ci vuole iniziativa, in quel modo che dici tu neanche quella.
Il marchio d'infamia non andrebbe via di certo.
Gli ultimi saranno gli ultimi, aiutati o no. E i primi rimarrano i primi, sputtanando gli ultimi, spalleggiati dalle donne. Nel sesso non esiste giustizia, dobbiamo mettercelo in testa.

Infatti io non ho detto che sia bellissima!Ma trovami un'altra soluzione realistica a sto problema....in base alle mie strampalate teorie dovrebbe essere un misto tra psicologa,prostituta,ecc...non una semplice prostituta e basta!Una persona che ha studiato determinati problemi....ovvio che una cosa del genere non la faranno mai prostituta/psicologa di stato.....
Non mi venite a dire che basta uno psicologo,ecc.. per risolvere sti problemi ,cavolate!Forse per quelli sotto i 20 anni va bane ma oltre no....puoi anche trovare lo psicologo meglio del mondo ma se sei vergine o con esperienze sessuali quasi zero a 30-40 anni per la questione contatto fisico come facciamo?Ci vuole una persona che risolva entrambi i problemi,saro ' fuori di testa ma e' cosi...
Non ho detto che funziona sicuro ma certo ha maggiori possibilità di successo.
Se anche uno psicologo semplice ti risolve i problemi d'ansia ecc..ma hai 35-40 anni e 0 oppure 0,1 esperienze sessuali come fai?
Se vinci la lotteria e trovi una donna che lascia perdere e' ok ma negli altri casi piu' probabili?
E' ovvio che non lo farà mai nessuno quindi continueremo cosi, e non servirà a niente o quasi!!

Van_Gogh 08-04-2012 11:01

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 726839)
Ritieni giusto essere una persona debole ed inutile?

Debole forse a 15-20 anni adesso se sono convinto di una cosa non cambio idea neanche se mi mettono sulla sedia elettrica....e' proprio il concetto di cercare tutta sta sicurezza che trovo fastidioso,posso dirlo,mi sta sulle palle!!
Forse perche' non dimentico la mia adolescenza quando ero molto piu' insicuro e tutto quello che ho passato....ma mica solo le donne hanno queste preferenze,e' tutta la società in generale che disprezza gli insicuri e i timidi come persone di serie b e esalta quelli che la sanno lunga....

Van_Gogh 08-04-2012 11:13

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 726811)
Ti capisco, la sicurezza di sé è molto astratta.
Però, lo stesso discorso varrebbe per una cicciona di 100kg. Perché si deve adeguare ai nostri standard che non troverà giusti, essendo così di costituzione e di metabolismo?

Certo vale anche per lei!Infatti se una donna di quel tipo fa certi discorsi io mica mi incavolo!Gli do ragione....ma si torna sempre agli stessi discorsi sulle caratteristiche di uomini e donne già fatti 1000 volte....
Certo domande vanno fatte a dio o a chi ha creato il mondo che tanto comunque non risponde....
Una casa per stare su bene ha bisogno di fondamenta solide.....diciamo che il mondo in generale,secondo le mie strampalate teorie,e' stato costruito con fondamenta non proprio solide e materiale di non ottima qualità....
Quindi ovviamente fa fatica a stare in piedi,ha seri problemi....
Discorso uomini/donne a parte hai mai visto un terremoto/ciclone che va a distruggere le ville di usurai,spacciatori.,ecc....io mai!!
Pero' pochi anni fa ha distrutto haiti,uno dei paesi piu'poveri del mondo e lasciato nella mer.... milioni di persone già poverissime!!
Ecco nei rapporti umani funziona un po' in modo simile,io sono convinto che il problema stia principalmente alla base!!Poi puoi cercare forse di fare qualche piccolo cambiamento ma il problema e' alla base!!
Adesso aspetto che qualcuno mi dica sono un malato di mente,fate pure tranquilli,non mi offendo,me l'hanno già detto in passato ormai ci ho fatto l'abitudine:mrgreen:

Rorschach. 08-04-2012 14:17

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Tristezza (Messaggio 722036)
Anche per me... Io venivo considerata una ritardata per i miei silenzi...

A me hanno dato dell'autistico all'università.

Leucina 08-04-2012 16:17

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Però cercate di non generalizzare se potete. Ho letto dei commenti in cui pare che tutte le donne sono uguali, tutte fatte con lo stampino, tutte stronze che cercano solo estroversoni stronzi. Magari lo sono anch'io così ma la realtà è che nessuno fin ora mi ha dato mai la possibilità di capirlo o dimostrarlo. Che dovrei fare? Considerarvi tutti stronzi perchè voi uomini non mi considerate minimamente?


Scusate per lo sfogo.
Non attaccatemi che non so difendermi.


Ps: non sono una cicciona di 100 Kg.

Leucina 08-04-2012 16:21

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 727959)
:ridacchiare:

Che ti ridi! :moltoarrabbiato:

vikingo 08-04-2012 17:53

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
io chiedero una terpaia di gruppo,un corso di socilaizzazione allo psicologo,perche la mia situaizone comincia ad essere delicata affrontare i rpoblemi di ansia non basta perche s enon hai mai avuto una donna,sorgono una serie di blocchi che uno normale non puo avere,e il fatto che non si ha piu laria da sfigati e ancor apeggio...peche porta piu frustrazione...perche le occasione uno normale s ele sparebbe procurare visto non sono un mostro...
il contatto fisico anche un solo abbraccio dievnta tabu'...
mia sorella ieir mi ha detto magari non hai icnontrato perosne giuste per aprirti,come no visto che mi vede sempre parlare con 2 3 amici e basta da mesi....

vikingo 08-04-2012 18:13

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
alle donne ci pare che me la tiro ormai ho capito do questa sensazione,perche brutto non sono, sono alto pensano me la tiro...
devo sforzarmi di scambiare anche 2 parole con qualcuna...

Warlordmaniac 08-04-2012 20:24

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da wildflower71 (Messaggio 727723)
Infatti io non ho detto che sia bellissima!Ma trovami un'altra soluzione realistica a sto problema....in base alle mie strampalate teorie dovrebbe essere un misto tra psicologa,prostituta,ecc...non una semplice prostituta e basta!Una persona che ha studiato determinati problemi....ovvio che una cosa del genere non la faranno mai prostituta/psicologa di stato.....
Non mi venite a dire che basta uno psicologo,ecc.. per risolvere sti problemi ,cavolate!Forse per quelli sotto i 20 anni va bane ma oltre no....puoi anche trovare lo psicologo meglio del mondo ma se sei vergine o con esperienze sessuali quasi zero a 30-40 anni per la questione contatto fisico come facciamo?Ci vuole una persona che risolva entrambi i problemi,saro ' fuori di testa ma e' cosi...
Non ho detto che funziona sicuro ma certo ha maggiori possibilità di successo.
Se anche uno psicologo semplice ti risolve i problemi d'ansia ecc..ma hai 35-40 anni e 0 oppure 0,1 esperienze sessuali come fai?
Se vinci la lotteria e trovi una donna che lascia perdere e' ok ma negli altri casi piu' probabili?
E' ovvio che non lo farà mai nessuno quindi continueremo cosi, e non servirà a niente o quasi!!

L'unica soluzione è quella di smetterla di divinizzare i traguardi sessuali, di non considerare più l'adolescenza nelle tempistiche estroverse, di apprezzare di più se stessi e l'extrasesso, di apprezzare di più una sessualità prettamente introversa, senza contatto fisico.

Una prostituta della mutua, mi piacerebbe fisicamente? Difficile, ma pensiamoci bene a questa cosa: dobbiamo pensare a quale donna farebbe questo lavoro. E' un lavoro assolutamente innaturale e ti preclude quasi completamente di costruire una tua famiglia; è per una che ha l'istinto della crocerossina, con qualche competenza in più delle attuali prostitute Girlfriend Experience, ma quale ragazza che inizia in questo modo non si metterebbe in proprio per guadagnare di più? Quindi oltre a dividermela con altri analfabetici pratici della seduzione, me la dovrei dividere anche con altri puttanieri che pagano di tasca loro.
Certo, la mia idea è abbastanza utopistica, ma neanche la tua è così realizzabile.

Warlordmaniac 08-04-2012 20:28

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da wildflower71 (Messaggio 727737)
Certo vale anche per lei!Infatti se una donna di quel tipo fa certi discorsi io mica mi incavolo!Gli do ragione....ma si torna sempre agli stessi discorsi sulle caratteristiche di uomini e donne già fatti 1000 volte....
Certo domande vanno fatte a dio o a chi ha creato il mondo che tanto comunque non risponde....
Una casa per stare su bene ha bisogno di fondamenta solide.....diciamo che il mondo in generale,secondo le mie strampalate teorie,e' stato costruito con fondamenta non proprio solide e materiale di non ottima qualità....
Quindi ovviamente fa fatica a stare in piedi,ha seri problemi....
Discorso uomini/donne a parte hai mai visto un terremoto/ciclone che va a distruggere le ville di usurai,spacciatori.,ecc....io mai!!
Pero' pochi anni fa ha distrutto haiti,uno dei paesi piu'poveri del mondo e lasciato nella mer.... milioni di persone già poverissime!!
Ecco nei rapporti umani funziona un po' in modo simile,io sono convinto che il problema stia principalmente alla base!!Poi puoi cercare forse di fare qualche piccolo cambiamento ma il problema e' alla base!!
Adesso aspetto che qualcuno mi dica sono un malato di mente,fate pure tranquilli,non mi offendo,me l'hanno già detto in passato ormai ci ho fatto l'abitudine:mrgreen:

Intuisco che la pensiamo allo stesso modo, però l'esempio delle distruzioni degli edifici non è molto azzeccato: pensa alle Torri Gemelle, in quel caso non so quanti spietati malavitosi sono stati rasi al suolo (oltre a molta brava gente, ovvio...)

Warlordmaniac 08-04-2012 20:35

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 727957)
Però cercate di non generalizzare se potete. Ho letto dei commenti in cui pare che tutte le donne sono uguali, tutte fatte con lo stampino, tutte stronze che cercano solo estroversoni stronzi. Magari lo sono anch'io così ma la realtà è che nessuno fin ora mi ha dato mai la possibilità di capirlo o dimostrarlo. Che dovrei fare? Considerarvi tutti stronzi perchè voi uomini non mi considerate minimamente?

Considerarci stronzi no, ma molto sensibili all'aspetto fisico sì. Tu fisicamente come sei?

Io rispetto alla generalizzazione non sono né contrario né favorevole a priori: in qualche caso credo che si sbagli a generalizzare, in qualche caso credo che sia utile esprimere una regola troppo circostanziata.
Purtroppo la mia vita privata con me ha voluto generalizzare: non risulto interessante a nessuno e da anni non mi interessa nessuna.
Se la vita generalizza con me, non vedo perché non dovrei avere un pensiero generalizzante io.

Warlordmaniac 08-04-2012 20:38

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
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Originariamente inviata da Belindo (Messaggio 727711)
comunque mi sono accorto che anche la ragazza più buona e sincera in realtà qualche scheletro nell'armadio ce l'ha.
Non esistono santarelline, c'è sempre malizia e giudizio dietro, sempre.

Devo rispondere a questo post perché mi è molto fastidioso.
Ti chiedo se che cosa intendi per malizia e giudizio, perché non capisco in che cosa differiamo noi uomini.

Capisci che se mi dici che le ragazze sono peggiori da un punto di vista morale rispetto a noi, poi è normale che uno si faccia mille scudi per proteggersi dal dolore.

vikingo 08-04-2012 22:41

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Il timido, e di conseguenza la timidezza è uno dei problemi psicologici più diffusi della personalità e si stima che ne soffra almeno un 40% della popolazione. Nel timido si può differenziare un aspetto permanente del carattere; ci sono i timidi temporanei, persone cioè che periodicamente e in particolari circostanze ne soffrono e poi ci sono i casi estremi, quelli cioè che caratterizzano persone estremamente timide al punto di essere addirittura sociofobi.

Alla radice della timidezza (anche quella mascherata da un atteggiamento aggressivo e sicuro), c’è una concezione negativa di sé perché il soggetto non riesce a stabilire un contatto con gli altri perché non si ritiene all’altezza, mentre gli altri, a loro volta, hanno la sensazione di essere respinti e di conseguenza, si allontano. Quando la timidezza è patologica il soggetto potrebbe avere una personalità con scarsa autostima, come risultato, ad esempio, di una serie di episodi precoci di umiliazione e derisione da parte delle stesse figure significative (figure di attaccamento) che, invece, dovrebbero assicurare protezione e contenimento.

Sul fronte psicoanalitico la timidezza, che poi si può declinare anche in vergogna, rappresenta una risposta alla incapacità di vivere al livello del proprio Io ideale e l’eventuale senso di colpa, insorge se trasgrediamo a ‘regole’ che hanno origine al di fuori di noi, ma che è rappresentata dal Super-Io); la vergogna interviene se non si riesce a raggiungere un ideale di comportamento che ci si è prefissati.

Le ricerche psicoanalitiche sono orientate nell’affermare che la tensione tra l’Io e l’ideale dell’Io spiega il sentimento della vergogna mentre la colpa sarebbe il risultato della tensione tra le parti del Super-Io e dell’Io. Se è vero, come sostiene Freud, che la nevrosi sarebbe il negativo della perversione, allora la vergogna può essere considerata il negativo dell’esibizionismo. Le fantasie del timido patologico, abbastanza spesso, possono contenere scenari di grandiosità, di desiderio di esibirsi.
Il ciclo della vergogna a volte è interrotto dalla rabbia provocata dopo lo stimolo principale. La rabbia gli permette di sentirsi più forte e meno dipendente dagli altri, almeno per un po’. Altri Autori, invece, pongono in rilievo il problema delle reazioni di vergogna con i sensi di colpa.
Aiuto terapeutico

Come abbiamo visto, la timidezza limita notevolmente la qualità della vita; affrontare in una terapia individuale, e quindi in una condizione di maggiore tranquillità, le fantasie sottostanti e soprattutto comprendere la struttura di personalità che accoglie e usa questa modalità di affermare se stesso nel mondo autolimitandosi, è un lavoro che permette di comprenderne le ragioni e di conseguenza fornisce, definitivamente, un modo di vivere diverso e più soddisfacente.

Ogni persona, tuttavia, è timida a modo suo. Sulla base delle circostanze alcune persone reagiscono in modo specifico. Ad esempio, una persona può essere particolarmente timida nei confronti dell’altro sesso o dell’autorità che può essere religiosa, sociale o artistica, oppure il proprio padre, il capoufficio, oppure l’insegnante.

Da ciò si evince che alla base della timidezza è presente un sentimento di frustrazione e di inferiorità nei confronti degli altri.

Il timido, per fronteggiare il proprio disagio preferisce limitare al massimo il contatto con gli altri e spesso preferisce starsene a casa da solo. Quando però non riesce e si trova in presenza di altri, si sente esposto a rischi del tipo: non riuscire a controllare l’intensità del proprio disagio nei diversi contesti sociali; non controllare i segni visibili e fisiologici del suo disagio,essere respinto, ecc.

Come si manifesta

Il timido è facilmente soggetto ad una serie di manifestazioni che investono sia l’aspetto somatico che psicologico. Dal punto di vista somatico abbiamo, ad esempio, dilatazione dei vasi periferici: il rossore, oppure, al suo opposto il pallore del volto; disturbi della secrezione (traspirazione, soprattutto delle estremità, mancanza di saliva; deglutizione anormale); anomalie cardiache: sensazioni che il cuore stia per cedere; disturbi della parola e della respirazione: respiro corto, contrazioni del torace, parola strozzata, balbuzie, respirazione aritmica, cambiamento di voce che talvolta è molto bassa ed incomprensibile; incapacità di coordinare volontariamente i movimenti, esitazione, movimenti involontari, facilità ad inciampare, a rompere oggetti, mancanza di equilibrio; tremolio alle dita; spossamento, sudore, ecc.

Dal punto di vista psicologico, il timido si sente completamente paralizzato, reagisce in un modo assurdo ed impacciato. Pur essendo intelligente, il timido può apparire stupido. La circostanza che ha generato la timidezza viene percepita dal timido con molta chiarezza; infatti vengono fissati i più minimi dettagli, le piccole impressioni generando un continuo e schiavizzante rimuginare. Per via della paura, spesso hanno la sensazione di soffocare ed hanno il forte desiderio di fuga; ogni tentativo di reagire non fa che aumentare la paura. Qualsiasi attività di ritirata viene così esclusa e il timido prova dentro di sé la paura di un animale in gabbia. Questa sofferenza può essere generata anche alla sola idea di dover affrontare una situazione che si conosce e che si considera pericolosa, come ad esempio il rifiuto di partecipare ad una riunione, ad un pranzo, o ad un appuntamento: il rifiuto anticipato di tali situazioni fa spesso scatenare nei timidi dei malesseri fisici.
Esistono anche forme di timidezza legate alla non accettazione del proprio aspetto fisico del tipo: sono diventato timido perché troppo grasso/magro/alto/basso, etc oppure perché ho i capelli rossi, oppure sono pelato, oppure perché ho il naso grosso, etc.

Esistono varie tipologie di timidezza, infatti c’è chi ha paura di disturbare l’altro, chi invece ha l’impressione ossessiva e paralizzante che gli altri siano lì per giudicarci. Chi ha paura di fare domande in classe, andare al lavoro, o chiacchierare con i colleghi. Questi timidi temono sguardi, silenzi, situazioni di stasi cui sembra aprirsi un baratro tra loro e l’interlocutore. Il massimo del disagio consiste nel percorrere un tragitto in automobile con una persona che non si conosce molto bene. Senso di paralisi, sudorazione e tensione interna riflettono questa paura di non “saper fare conversazione”. Altri invece, al contrario sono a proprio agio con le conversazioni quotidiane, ma si bloccano quando si sfiora la loro vita personale.

L’inizio di questo disturbo risale spesso all’infanzia o all’adolescenza. Una volta apparsa può durare per anni, talvolta anche per tutta la vita. Fin dall’infanzia si sentono inibiti ed è difficile dire se la loro fobia sia scaturita dall’inibizione o viceversa. In età adulta hanno tendenze ansiose generalizzate e sono spesso demotivati, privi di autostima e demoralizzati, tutti sintomi simili alla depressione.

Esistono inoltre soggetti i cui genitori, non di rado erano, a loro volta, timidi e introversi, e che quindi crescono in assenza di modelli alternativi. E’ inoltre ben noto che alcuni genitori, per ragioni che non esploriamo in questo documento, possano aver avuto, nei confronti dei propri figli, atteggiamenti svalutativi, con critiche e derisioni continue, come ad esempio da parte di un padre autoritario che aveva scelto uno dei figli come capro espiatorio o che riponeva in lui aspettative smisurate.

Altri, al contrario, avevano genitori, che convinti di agire nel loro bene, sono stati iperprotettivi ; altri bambini si sono sentiti schiacciati o esclusi perché cresciuti in ambiente troppo adulto, nel quale la loro emotività non poteva esprimersi liberamente e altri ancora sono stati bambini frustrati o per mancanza di affetto o per mancanza di comprensione; ci sono poi quelli che sono stati dominati e soffocati da uno dei genitori ed infine quelli che hanno avuto un padre che, reputandosi molto intelligente, glielo faceva sempre notare.

piu o meno e come mi sento io spesso paralizzato....perennemente osservato e paura di sbagliare...e poi la sensazione che gli altri si allontanano da me....quindi di essere respinti

enemyofthesun 09-04-2012 00:06

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Piccolo consiglio magari banale ma non si sa mai per i senza esperienze disperati alla frutta (dai, non vi prendo in giro, cerco solo di sdrammatizzare): mettere nel profilo di dove siete? attirerebbe persone nelle vostre vicinanze, forse, a contattarvi.
Capisco la privacy, ma basterebbe mettere il capoluogo di provincia.
Molti profili sono vuoti.

Van_Gogh 09-04-2012 23:26

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 728436)
Piccolo consiglio magari banale ma non si sa mai per i senza esperienze disperati alla frutta (dai, non vi prendo in giro, cerco solo di sdrammatizzare): mettere nel profilo di dove siete? attirerebbe persone nelle vostre vicinanze, forse, a contattarvi.
Capisco la privacy, ma basterebbe mettere il capoluogo di provincia.
Molti profili sono vuoti.

Lascia perdere!Io sono iscritto da 3 mesi circa e ho già scritto la stessa tua cosa 4,5 volte ma non mi badano.E sto parlando di cercare amicizie sul forum non la ragazza.Boh evidentemente si sentono soddisfatti solo dallo scrivere sul forum ma non sono molto attirati dal conoscere gli utenti,e' strano per me visto che conoscerebbero persone simili a loro,ma e' cosi!!

Van_Gogh 09-04-2012 23:42

Re: Mai stati/e fidanzati/e
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 728218)
L'unica soluzione è quella di smetterla di divinizzare i traguardi sessuali, di non considerare più l'adolescenza nelle tempistiche estroverse, di apprezzare di più se stessi e l'extrasesso, di apprezzare di più una sessualità prettamente introversa, senza contatto fisico.

Una prostituta della mutua, mi piacerebbe fisicamente? Difficile, ma pensiamoci bene a questa cosa: dobbiamo pensare a quale donna farebbe questo lavoro. E' un lavoro assolutamente innaturale e ti preclude quasi completamente di costruire una tua famiglia; è per una che ha l'istinto della crocerossina, con qualche competenza in più delle attuali prostitute Girlfriend Experience, ma quale ragazza che inizia in questo modo non si metterebbe in proprio per guadagnare di più? Quindi oltre a dividermela con altri analfabetici pratici della seduzione, me la dovrei dividere anche con altri puttanieri che pagano di tasca loro.
Certo, la mia idea è abbastanza utopistica, ma neanche la tua è così realizzabile.

No,
la mia e' irrealizzabile lo so ma credo sia l'unica che potrebbe portare qualche piccolo risultato....e nell'ipotesi di certo non sarebbe in italia,capirai il vaticano farebbe una rivoluzione di sicuro,ma nel nord europa!!C'e' una piccola percentuale di prostitute che lo fanno per scelta,magari queste potrebbero essere interessate a un lavoro di questo tipo e sarebbero obbligate
a controlli medici periodici una specie di legalizzazione della prostituzione con annesso corso di psicologia,ecc...per aiutare i poveri disgraziati a superare i propri problemi!!
Ripeto e' una utopia ma la situazione attuale e'che la società se ne frega di quelli come noi,perche' le minoranze e i piu' deboli non contano nulla....quindi per loro non abbiamo bisogno di aiuto ne faranno mai niente per noi.
Quindi che si fà?Si va avanti cosi senza risolvere nessun problema....


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