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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Mi riferisco alle volte in cui è successo e le indagini lo hanno dimostrato: vedi un fatto su tutti: il ponte Morandi e la manutenzione non fatta. Ma mi riferivo anche alle situazioni personali raccontatemi dai miei conoscenti muratori. |
Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
Io sono dell'opinione che la causa principale del crollo sia stata la qualità infima dei materiali di costruzione. Sono convinto che è anche lì che vanno sempre al risparmio per tagliare i costi, oltre alla manodopera.
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
Gli immigrati servono come manovalanza a basso costo da sfruttare. I piddini dicono che la colpa è delle piccole imprese edili ma io dico che la responsabilità è loro in tandem con il grande capitale demo-pluto-masso-satanista. C'è chi dice che effettivamente la sinistra istituzionale si è progressivamente alleata con il grande capitale abbandonando la lotta di classe e mi viene da pensare che sia effettivamente così.
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Se non mi sbaglio la libertà di culto è presente nella costituzione. A me personalmente non frega niente, tanto non sono né cristiano, né buddista, né mussulmano... Magari la fondo io una religione :D ... Magari, è solo una battuta, chi ne sarebbe capace, i guru di queste nuove sette attirano pure le donne, vedi Osho. |
Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Se un tipo di culto va contro certe regole relative alla quiete pubblica viene a crearsi un problema e il culto così non potrà più svolgersi, ma cosa c'entra questo col fatto che si vuole che esistano sul territorio solo chiese romane cristiane? Di culti che non disturbano la quiete in orari strani ce ne sono tanti. In concreto fa baccano anche la chiesa cristiana romana a certe ore, quindi di che parliamo? Per questo a me pare che stai estremizzando un po', se c'è un culto in particolare che va contro le regole civili, ovvio che non si potrà seguire questo culto, ma se uno poi dice che vuole solo la chiesa cristiana romana, questo argomento relativo al fatto che la chiesta cristiana romana sarebbe quella in assoluto meno molesta rispetto al resto e l'unica da salvare, non regge più per difendere questa posizione. E' una posizione intollerante simile a quella presente nei regimi comunisti più rigidi dove la religione veniva ostacolata o messa al bando. |
Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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Keith mi è sempre sembrato un uomo equilibrato, secondo me è su questo forum che alcune persone l'hanno preso un po' di mira ed è scattata questa reazione dove si estremizza tutto, ma io credo che il suo vero pensiero non è questo qua, immagino che abbia in mente certe situazioni particolari, e ripeto qua magari nei casi specifici può essere che dei culti creino un disturbo insolito davvero e mettono alla prova certe regole. Certe correnti islamiche è ovvio che non possono essere tollerate qua da noi, c'è poco di cui discutere. Ma bisogna analizzare caso per caso 'ste situazioni, ci sono diecimila correnti religiose, non si possono mettere fuori legge tutte perché alcune vanno contro certe regole. |
Re: Immigrati, come limitarne l'ingresso?
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In questo caso la ditta che le ha prodotte ha fama di essere seria, e la Esselunga ha fama di essere un cliente che tiene alla sicurezza. Ovviamente c'è sempre una prima volta ma è difficile, perché il problema viene ora. E' giusto pensare come prima cosa ai materiali scadenti, perché quando si costruisce un telaio e per come è fatto, è iperstatico, mentre le costruzioni prefabbricate tendono a essere isostatiche; per questo il nostro senso comune si forma sulle strutture che per il 95% abbiamo sempre sotto gli occhi fin da bambini. Spiego. Se si fa un quadrato con delle aste di meccano senza stringere i bulloni, è facile tirarlo per due angoli opposti e farlo diventare un rombo. Ma se si stringono molto bene i bulloni e, meglio, si saldano, il meccanismo non può diventare un rombo perché sono stati bloccati gradi di libertà. Il normale telaio di cemento armato è in questa seconda situazione, di piano in piano ha sempre molti vincoli interni e può sì crollare ma generalmente per materiali scadenti, come hai ipotizzato. Nelle costruzioni prefabbricate, proprio per poterle montare si è in una situazione simile a quella del quadrato <=> rombo, i vincoli interni (quali sono quelli esterni vi chiederete? Le fondazioni, per esempio) sono ridotti al minimo in tutte le fasi di montaggio e serve un'attenzione notevole che si traduce in elevati costi di mano d'opera. Per capirci, basta mettere in verticale il quadrato coi bulloni allentati e piano piano "trovare la posizione". Basta una microscopica spinta di lato per farlo collassare. Nella fase di montaggio dei prefabbricati è praticamente la stessa cosa. Quindi abbiamo: materiali provenienti da ditta buona, committente molto attento a non risparmiare sulla sicurezza, cosa resta? Forse e dico forse, qualche sub appalto che ha subappaltato a un subappaltatore che al mercato mio padre comprò i quali con una perversa catena di S. Antonio guadagnano alla fine sull'ultimo operaio. Forse il povero Ahmed ben Muhammadi prendeva 3-4 euro l'ora per farsi un mazzo tanto ed era stanco e demotivato quando ha dimenticato di stringere un bullone fatale; con le costruzioni prefabbricate basta dimenticare un bullone o non appoggiare al centimetro una trave prima che venga fissata e viene giù tutto per effetto domino, identico a quello che ha tirato giù le torri gemelle. Ho sempre avuto una grande empatia per i lavoratori manuali, li ammiro tantissimo e il mio sogno sarebbe stato "nascere" in cantiere e diventare un bravo carpentiere (essenzialmente perché sono orchi, altro che polsino) per poi fare quel che ho fatto dopo. Queste tragedie non hanno colore né della pelle né politico, né etnico. Dispiacciono e basta e a me anche di più perché il progetto è stato il mio lavoro. Magari si scoprirà che c'è stato un errore di costruzione nella ditta o che proprio quella volta la committenza ha voluto pagare il minimo. In ogni caso tutto è riconducibile allo sfruttamento. E' molto difficile che un lavoro venga fatto male se chi lavora lo fa in condizioni buone e con adeguata sicurezza, turni di riposo e remunerazione economica che faccia sentire orgogliosi del valore del proprio lavoro. Per me il colpevole sarà sempre lo Stato che "sottrae" l'85% di quello che si guadagna senza dare niente in cambio e non fa niente per impedire un'immigrazione selvaggia che produce un'offerta di lavoro tale da costringere a lavorare gratis (le due cose sono intimamente legate). La natura umana di guadagnare tutto il possibile è molto meno modificabile dell'assetto di una comunità, assetto che può mitigare la natura arraffatrice di fin troppa gente. |
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