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Originariamente inviata da Gummo98
(Messaggio 2036298)
E' facile tacciare Stalin di essere un criminale per screditarlo, ma attenzione a usare questa parola, fino a cinque anni fa metà degli italiani pensava che criminale lo fosse Berlusconi, mentre ora sempre più gente lo riscopre come 'salvatore della patria'. Analizzando nel merito, si capisce che se Stalin è un criminale, allora criminali sono quasi tutti gli altri capi di stato di ogni tempo, perché comandare non richiede solo bontà e ideali, ma anche fermezza.
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Non sono certo io a riabilitare il mafioso brianzolo. Quindi questo paragone con me non attacca. Un criminale resta sempre tale, nonostante revisionismi e paraculate dell'ultima ora.
Nel caso di Stalin (e di altri), non si tratta di "fermezza" ma di sadismo ai limiti della psicopatia con un pizzico di disturbo paranoico, il manicomio criminale sarebbe stato il posto giusto.
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Originariamente inviata da Gummo98
(Messaggio 2036298)
E invece socialismo era, ed è comprensibile (anche se non sempre condivisibile, vero) che in un tale stato d'eccezione, un'Unione Sovietica isolata sul piano internazionale e destabilizzata in ogni modo - alcuni storici parlano anche di una Quinta colonna nazista presente nel paese per destabilizzarlo - la dittatura proletaria abbia mostrato con più scaltrezza il proprio carattere repressivo; in nome di cosa? Del capitalismo? Del nazismo? No, dello stato dei lavoratori, del socialismo.
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Socialismo :sisi:
Ma de che? I mezzi di produzione erano di proprietà dei lavoratori forse? O della cricca di Stalin? Si era ancora nello "stato di transizione" (prolungabile all'infinito a convenienza dei potenti di turno) della dittatura del "proletariato" (per brevità dittatura e basta).
E poi basta con 'ste scuse squallide, "gnegne il mondo era pieno di cattivoni che ce l'avevano con noi, abbiamo dovuto schiavizzare un popolo per difenderci". L'ho già detto, giustificare i gulag con la scusa dell' "accerchiamento" capitalista è lo stesso che giustificare i Pinochet e i Vietnam con la scusa del "contenimento" del comunismo.
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Originariamente inviata da Gummo98
(Messaggio 2036298)
Lo stato è repressione. Se esiste lo stato non esiste la libertà, diceva Lenin.
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Vedo che anche Lenin le sparava grosse oppure è stato frainteso (cit. berlusca).
Infatti, messa così l'unica soluzione è l'anarchia (che non mi pare la scelta di Lenin e seguaci). La coperta è corta e le scuse per giustificare la repressione non bastano, vedo.
Faccio notare che solo per aver scritto quanto sopra il tuo amato Stalin mi avrebbe potuto spedire in Siberia. Quindi, miliardi di volte meglio questa (semi)democrazia in cui viviamo.
E per assaporare meglio la libertà di cui (per ora) godo: lo riscrivo.
QUESTA DI LENIN E' UNA CAGATA PAZZESCA
Psicopolizia suka
:mrgreen:
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Originariamente inviata da Gummo98
(Messaggio 2036298)
L'oggetto non è mica cosa di poco conto; se vengono oppressi gli ultimi, i senza istruzione, i senza patrimonio, le masse predisposte al macello sociale o se viceversa vengono oppressi i capitalisti, i finanzieri, i grandi e grandissimi borghesi, direi che la situazione è molto diversa. Da appartenente alla prima categoria, oppresso dalla seconda, non posso che vedere di buona luce un ribaltamento della situazione. :D
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E ancora, e aridalli con la favola che si reprimevano solo i plutocrati criminali, yawn...
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Originariamente inviata da Gummo98
(Messaggio 2036313)
Nei gulag sono morti molti innocenti, ma di certo non vengo a criticare la democrazia italiana perché nelle sue carceri finiscono non so quanti incolpevoli l'anno - poi magari qualcuno ci muore anche.
Il principio del gulag è giusto, la sua applicazione è stata a tratti discutibile; se e quando i comunisti prenderanno il potere in Italia applicheranno al meglio quegli ideali correggendoli nei loro aspetti fallaci, infatti tengo a precisare che l'elogio di Stalin ha la duplice natura di guida (una guida nè revisionista nè dogmatica, ma di assoluta imparzialità) e di simbolo per distinguersi da chi si distacca dai dettami fondamentali del comunismo.
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Veramente è sbagliato anche il principio, che infatti è lo stesso del lager: schiavizzare e in ultima analisi annientare la personalità di chiunque non si allinei servilmente al pensiero dominante e non assecondi la brama di potere di chi comanda.
Do not imagine that you will save yourself, Winston, however completely you surrender to us. No one who has once gone astray is ever spared. And even if we chose to let you live out the natural term of your life, still you would never escape from us. What happens to you here is for ever. Understand that in advance.
We shall crush you down to the point from which there is no coming back. Things will happen to you from which you could not recover, if you lived a thousand years. Never again will you be capable of ordinary human feeling. Everything will be dead inside you. Never again will you be capable of love, or friendship, or joy of living, or laughter, or curiosity, or courage, or integrity.
You will be hollow. We shall squeeze you empty and then we shall fill you with ourselves