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Ezp97 23-03-2023 19:56

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Originariamente inviata da Lunacrescente80 (Messaggio 2821979)
Da Londra per fine contratto e non riuscivo a trovare un altro lavoro a breve tempo quindi pagare l'affitto era un'impresa, dall'islanda sono tornata per fine contratto e fine vacanza (ero li in vacanza e un amico mi aveva consigliato di provare a fare il colloquio in una scuola di lingue, mi hanno fatto il contratto subito e finito il contratto sono tornata, dalla Germania per fine contratto. L'ultima volta che ho lavorato all'estero volevo restare lì comunque ma a causa di problemi miei ho preferito tornare un po' in Italia. Lavorare all'estero non è facile né impossibile, ci vuole pazienza, adattamento e conoscenza della lingua del posto. Nulla è impossibile se si vuole!

A quanto ho capito sei andata con agganci in quei paesi, allo sbaraglio senza appoggi per i primi tempi sul posto non si va da nessuna parte...

Paolo97 23-03-2023 20:01

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2822045)
Molto spesso all'estero chi sfrutta sono nostri connazionali che sfruttano altri connazionali appena arrivati che non sanno la lingua ecc

Infatti per italiani all'estero MAI bisogna lavorare, perchè si sa che si finisce allo stesso modo.

Varano 23-03-2023 20:14

re: Una vita da disoccupati
 
giusto per raccontare un aneddoto l'altro giorno leggevo un articolo del wall street journal dove dicevano che i giovani americani non vogliono più fare i contabili e che le aziende faticano a trovarne. adesso non ricordo l'esatto contenuto dell'articolo ma il senso era "non è cool fare contabilità, è da sfigati, è noioso, ecc."
ebbene io mi sono laureato in economia nel 2014, ho provato diverse volte a entrare come contabile in azineda ma non mi hanno mai voluto.
quando andavo all'estero, per non dire che ero disoccupato o che lavoricchiavo, dicevo che ero accountant...facevano di quelle facce annoiate che non avete idea, eppure stavo mentendo per rendermi interessante. avrei dovuto dire sono neet o faccio consegne a domicilio, probabilmente sarebbe stata la stessa cosa.
viaggiando ho conosciuto molta gente che faceva l'anno sabbatico, anni a viaggiare a scrocco dai genitori.
c'è molto benessere in occidente, ogni volta che conosco qualche americano, nord-europeo, giapponese, ecc, mi vergogno di quello che faccio, mi sento proprio un miserabile.

Dark97 23-03-2023 20:30

Due CV inviati: non mi hanno preso in considerazione.
Il diploma é carta straccia, sempre detto.
Meglio avere qualche conoscenza che 'sto pezzo di carta quasi inutile.

Delta80 23-03-2023 22:13

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2822063)
Due CV inviati: non mi hanno preso in considerazione.
Il diploma é carta straccia, sempre detto.
Meglio avere qualche conoscenza che 'sto pezzo di carta quasi inutile.

Ne ho visti molti a lavoro essere assunti per conoscenza, e lavoro da più di 20 anni ormai

Dark97 23-03-2023 22:57

Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2822100)
Ne ho visti molti a lavoro essere assunti per conoscenza, e lavoro da più di 20 anni ormai

Infatti.
Secondo me se uno ha conoscenze può addirittura aggirare l'ostacolo dei requisiti richiesti, ad esempio il diploma.
Un tizio che conosco di vista lavora per conto di una ditta che si occupa di impianti elettrici, non ha il diploma, ha fatto esperienza da giovane grazie ad alcuni artigiani che si occupavano di piccole riparazioni, eppure questa azienda l' ha assunto, sicuramente grazie a qualche spintarella.
Se una persona decidesse di prendere in considerazione un' offerta del genere, magari inviando la candidatura sul sito, sicuramente gli chiederebbero il diploma, stesso discorso per lavori tipo commesso ad esempio.

vikingo 23-03-2023 23:01

re: Una vita da disoccupati
 
Lho visto a malta c'è un rispetto ed un senso civico e una cordialità.. che in Italia si sognano e ci sono le regole sopratutto..non il fattore il prossimo e il mangia mangia..se mi sento prvero un concorso per invalidi c'era un link..avevo un attività,ringrazio i sussidi ma con quest inflazione sono briciole..e non puoi pianificare nulla

Ezp97 24-03-2023 10:46

Se non conosci nessuno un lavoro buono difficile che te lo danno, poi se sei bravo bravo nel tuo campo è diverso, ma in Italia funziona così...

cancellato21736 28-03-2023 22:05

re: Una vita da disoccupati
 
Tra uno o due mesi ricomincio il tirocinio perché bisogna attendere altra burocrazia, ovviamente.
Questa volta però è stata messa un po' in chiaro dall'inizio la questione degli orari da chi mi segue per l'autismo.

Varano 31-03-2023 16:18

re: Una vita da disoccupati
 
1 allegato(i)
numero inattivi 15-64 anni...forse non è assecondata dai numeri la teoria per cui fra un po' saremo tutti a casa e i robot a lavoro

Delta80 31-03-2023 16:24

re: Una vita da disoccupati
 
Dei due nuovi assunti, uno di 22 e uno di 46 anni terranno il secondo

Madeleine 31-03-2023 18:30

re: Una vita da disoccupati
 
Non vedo l'ora di scappare da quest'Italia del cavolo. :laugh:

David Brent 31-03-2023 18:47

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2824300)
numero inattivi 15-64 anni...forse non è assecondata dai numeri la teoria per cui fra un po' saremo tutti a casa e i robot a lavoro

Utopia che accadrà tra 60 anni minimo

Madeleine 31-03-2023 19:08

re: Una vita da disoccupati
 
Ho avuto un collega che aveva perso il lavoro in Italia e a 60 anni, dopo aver fatto un corso da pizzaiolo, è andato in Inghilterra a lavorare. All'estero ti fanno lavorare anche se hai 1001 anni, in Italia sei morto a 35 anni.

cuginosmorfio 31-03-2023 19:13

re: Una vita da disoccupati
 
diciamo che all'estero, l'italiano può spendere ancora benino il gettone "gastronomia" in senso generale. Pure io conosco, tramite amicizie di famiglia, un ragazzo che fa il pizzaiolo in Belgio (o Olanda, non ricordo) e s'è fatto pure famiglia con cerbiattina del posto.

Ezp97 31-03-2023 19:35

Si ragà ma la ristorazione non è vita, troppi sacrifici, io mi sono sparato tre stagioni nella ristorazione, lido e pizzerie, ti scoppiano di brutto e ho conoscenti che sono andati al Conad a 800€ al mese e venivano da un lavoro da cuoco da 2.500€ al mese..è vero in Inghilterra non farete fatica a a trovare lavoro come cuoco, cameriere, pizzettaro, e fast food, ma farete starete sempre tappati in un ristorante, ci sono ragazzi che dopo anni di Londra a fare quei lavori sono tornati in Italia, esauriti tra l'altro.
All'estero senza laurea quei lavori si trovano, per fare lavori come meccanico, elettricista, idraulico, gommista, giardiniere, muratore, etc...devi avere certificazioni prese sul posto! E per prenderle ci vuole un ottimo livello di inglese. Senza alte qualifiche fate ristorazione, commessi o operai.

Varano 31-03-2023 20:06

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2824395)
Si ragà ma la ristorazione non è vita, troppi sacrifici, io mi sono sparato tre stagioni nella ristorazione, lido e pizzerie, ti scoppiano di brutto e ho conoscenti che sono andati al Conad a 800€ al mese e venivano da un lavoro da cuoco da 2.500€ al mese..è vero in Inghilterra non farete fatica a a trovare lavoro come cuoco, cameriere, pizzettaro, e fast food, ma farete starete sempre tappati in un ristorante, ci sono ragazzi che dopo anni di Londra a fare quei lavori sono tornati in Italia, esauriti tra l'altro.
All'estero senza laurea quei lavori si trovano, per fare lavori come meccanico, elettricista, idraulico, gommista, giardiniere, muratore, etc...devi avere certificazioni prese sul posto! E per prenderle ci vuole un ottimo livello di inglese. Senza alte qualifiche fate ristorazione, commessi o operai.

ben detto, c'è la barriera linguistica che ti frega. io avevo un inglese B2 per cui intermedio-avanzato ma ho trovato solo lavori a contatto con il pubblico, customer service, 8 sterline l'ora...non nego che io sognavo in grande, gli uffici delle vie della finanza, invece mi sono trovato a china town a lavorare per dei mafiosi

Nightlights 31-03-2023 20:15

re: Una vita da disoccupati
 
Si ma poi ti deve anche piacere stare in cucina io non ce la farei non mi piace spadellare lo faccio solo per necessità, preferisco fare l'operaio. Che poi operaio è un termine parecchio generico, non è che l'operaio fa sempre lavori ripetitivi e meccanici dipende dalle mansioni.

Ezp97 31-03-2023 21:27

Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2824412)
Si ma poi ti deve anche piacere stare in cucina io non ce la farei non mi piace spadellare lo faccio solo per necessità, preferisco fare l'operaio. Che poi operaio è un termine parecchio generico, non è che l'operaio fa sempre lavori ripetitivi e meccanici dipende dalle mansioni.

Io intendo operaio in fabbrica/operaio generico da catena di montaggio/bracciante...quei lavori fai senza laurea o alte qualifiche

Ezp97 31-03-2023 21:31

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2824407)
ben detto, c'è la barriera linguistica che ti frega. io avevo un inglese B2 per cui intermedio-avanzato ma ho trovato solo lavori a contatto con il pubblico, customer service, 8 sterline l'ora...non nego che io sognavo in grande, gli uffici delle vie della finanza, invece mi sono trovato a china town a lavorare per dei mafiosi

Si quei lavori trovi, lavori generici come trovi qua...senza qualifiche quello fai. I lavori buoni li fanno gli inglesi o i cervelloni stranieri che parlano inglese perfetto.


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