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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Infatti chi ha una famiglia sana normale a un buon 80% di vivere una vita serena. Con un lavoro normale, senza preoccupazioni. :bene::bene: |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Anche su questo forum si condanna e si piange il fatto che l'uomo debba per forza essere virile, forte, che non possa mostrarsi debole, che la donna lo cerchi macho, e poi si dice appunto che bisogna andare contro la società che ( si suppone ) lo voglia debole ed effeminato. Decidetevi, delle due, l'una. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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La ragazza 80% lo vuole cosi. ( siamo sinceri) Noi siamo 15-20 cm di altezza e 4-5 di lunghezza in meno ( sto facendo una stima non insultatemi). Il fatto e che noi siamo deboli di testa e quella la fregatura. La società spinge verso queste figure. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Ma prtriarcato non centra niente con mascolinità .. così come matriarcato non c'entra con femminilità ... Patriarcato e un monopolio di leadership dell' uomo all interno della società.. non centra essere mascolini, virili e eterosessuali
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Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Bene così posso monetizzare sui disagiati o divertirmi mal che vada, io lo sono da quando non andava di moda |
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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E in ogni caso considerare un sito porno come specchio della società non mi sembra questa grande idea. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Trinacria io sono un metro e 90 quasi parla per gli altri.non mettere tutti in mezzo ogni volta
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
A Vigonovo una donna e stata picchiata dal marito in strada ma sono fuori di testa.mi confermate sta notizia..
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Si è vero vik l'hanno detto anche al telegiornale ieri sera qua stanno impazzendo tutti
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Gli uomini se la prendono sul personale perche' sentono il proprio desiderio come qualcosa di offensivo per la donna. Le donne perche' sentono la propria non disponibilita' come offensiva per l'uomo. Gli uomini urlano ho diritto di desiderare, le donne ho diritto di non essere disponibile. Entrambi sentono che i due diritti non possono coesistere. L'uomo dice tu non puoi mostrarmi di essere indisponibile altrimenti io sento che non ti posso desiderare, la donna tu non puoi mostrarmi di desiderarmi altrimenti io sento che devo essere disponibile.
Parlo di quando le persone discutono di queste cose, al sottotesto dietro ai dibattiti da bar uomini vs. donne. Non e' un commento sulle effettive aggressioni. Comunque era la stessa cosa di quando c'era il thread sulla massaggiatrice, pagine e pagine di discussione per stabilire se lui aveva sbagliato a desiderare lei oppure lei aveva sbagliato a mostrarsi indisponibile, come se per forza uno dei due avesse sbagliato. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Anahi e come la blicoti fanno considerazioni con oggettività senza metterci dentro l'emotività.pure trinacria per la verità.anche la nuova amym.non sono tutte emotive le utentesse o aggressive..comunq gli uomini devono darsi na regolata..perché si da adito sono alle donne che già ci odiano e sono parecchie..
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Le urla successive di solito sono solo caciara. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
L'ansia che hanno alcune donne di affermare la propria indisponibilità tra l'altro è una forma di cat calling al negativo. E' una risposta, implicante un giudizio, a una domanda che nessuno ha fatto.
"Arf arf, ah bella, vie' qua, parliamo un po'!!1!" deve avere per forza un corrispettivo in negativo, strano che nessuno lo dica. E' una cosa che pagano e lamentano diversi maschietti del forum. |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Ce la caccia alle streghe la caccia al bravo ragazzo .. le donne stanno promuovendo una linea di pensiero secondo la quale bravo e cattivo ragazzo non c'è differenza e quindi fra i due scelgono il bello e cattivo ... Xké le hanno convinte che tanto soffrono e vengono mlatrattatr ugualmente questo e quello che mi sembra
Ma io mi chiedo le bambine nelle scuole ... Cresceranno plagiate... E questo ne impatterà sulla loro vita... Guarderanno con sospetto i bravi ragazzi e quelli normali... Molte rimarranno single senza viversi la loro sessualità in modo sano con relazioni stabili .. stanno facendo un danno enorme alle nuove generazioni |
Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
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Re: Filippo Turetta era considerato un bravo ragazzo...
Cosa pensate di questo articolo di Michele Serra?
L’altra sera camminavo per la strada di una città come tante. Era buio e in giro c’era pochissima gente. Una decina di metri davanti a me camminava una ragazza, appena uscita da un portone. Andava più o meno al mio stesso passo. Lei sentiva che c’era qualcuno dietro di lei. Le donne, quando camminano da sole, soprattutto la sera, sono costrette ad avere le antenne. Quel qualcuno ero io, e mi sono posto il problema. Il suo problema era sentire qualcuno alle sue spalle. Il mio problema era essere quel qualcuno. Potenzialmente pericoloso non in quanto me. Ma in quanto maschio. Ho pensato: potrei fermarmi. Tornare indietro. Scomparire. Ma sarebbe una specie di ammissione di colpa. E io non ho nessuna colpa. Non la sto seguendo. Sto andando per la mia strada. Sono capitato per caso alle sue spalle. Perché mai dovrei rinunciare a fare la mia strada?" "Allora forse, piano B, potrei accelerare il passo, affiancarla e superarla. Così capisce che sono solo uno che sta andando per i fatti suoi. Però magari, sentendo che allungo il passo, si sentirebbe rincorsa. La metterei in ansia. E io non voglio che lei stia in ansia. Io non voglio rappresentare un problema, per lei. Perché non lo sono. Allora forse potrei parlarle, mi sentirebbe bene, a questa distanza. Potrei dirle 'guardi che sono una brava persona, non ho mai dato fastidio alle donne, non abbia paura…' Ridicolo. È come se entrassi in un supermercato gridando “non sono un ladro, tutto quello che prendo lo pago, non vi preoccupate”. Arriverebbero subito quelli della security: signore si sente bene? Ha bisogno di aiuto? Oppure potrei dirle 'guardi che sono nonno, non abbia paura'. No, non basterebbe a risolvere la questione, perché esiste anche la figura classica del vecchio porco…" "Poi l’intreccio, come accade quasi sempre, si è sciolto da solo. Lei è salita in macchina e se ne è andata. Io sono rimasto lì come un pirla, come si dice a Milano, e ci ho pensato sopra. Mi veniva da dire: ma io, in quanto me, non c’entro niente. Non devo sentirmi in imbarazzo per il semplice fatto che cammino per la strada. Come persona, è un ragionamento legittimo. Come maschio, purtroppo no. Che io lo voglia o non lo voglia, il semplice fatto di essere un maschio mi permette di fare a piedi anche tutta la circonvallazione, di notte, senza sentirmi preda. Se fossi femmina, non potrei farlo con la stessa libertà. I maschi non hanno paura fisica delle femmine. Le femmine hanno paura fisica dei maschi. Per questo si dice: è un problema di genere. Vuol dire che riguarda tutti, che nessuno può sentirsi esentato dal ragionarci sopra – a meno che non sia abituato a ragionare in generale. È come quando si parla della disuguaglianza di classe. Non vuol dire che tutti i ricchi sono stronzi, anche se qualcuno lo è. Vuol dire che nascere ricchi o nascere poveri, pesa, eccome, nella vita di tutti noi. Riguarda tutti. Nessuno escluso. Per questo è nata la politica: perché ci sono cose che non possiamo risolvere da soli, ognuno per conto suo. La sopraffazione delle femmine da parte dei maschi non può essere risolta dicendo 'ah, ma io quelle cose non le faccio'. Deve diventare una questione politica di prima grandezza, così come è stato nelle magnifiche manifestazioni di ieri." "Sarà lunga e difficile, per altro il cammino della civilizzazione è stato lungo e difficile. In pratica siamo un gorilla che ha imparato a usare le posate a tavola, se ci pensate non è poco. E abbiamo alle spalle qualche millennio di tabù religiosi, di codici tribali, di comportamenti sociali che hanno costruito ciò che siamo. Qualcuno, molto tempo fa, cominciò a parlare di un Dio Padre, uno con la barba banca e con le Tavole della Legge in mano, e da quell’idea discende quasi tutto il resto. Da lì, principalmente da lì, sono nati i problemi delle donne. E da lì è nato anche il problema del maschio. Lo riassumerei così: il maschio è colui che sembra armato anche quando è disarmato. Proviamo a lavorarci sopra. Cerchiamo di diventare dei gorilla un po' più presentabili." Michele Serra |
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