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re: Una vita da disoccupati
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Io credo molto di più nei talenti e nelle capacità innate e meno nell'impegno; il merito più grosso che ha chi riesce bene in qualcosa è l'essere portato naturalmente per quell'attività, l'impegno e la costanza sono un contorno, assolutamente importante, ma il 90% del successo è dovuto al talento, con buona pace di chi sostiene che tutto è possibile, basta volerlo. |
re: Una vita da disoccupati
Ma in Italia il 23% dei giovani è neet ma è tantissimo
Ma onestamente questo non mi consola, ci sono tanti in difficoltà e che subiscono questo sistema marcio, ma c'è anche gente che con un semplice titolo di 3 anni ora lavora e convive, oppure chi come il mio amico ha lavoro fisso con la terza media (ed è un lavoro assolutamente non faticoso, pure), per cui... |
re: Una vita da disoccupati
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Io semplicemente assaporo mondi diversi con queste belle scuole gratuite ma poi la mia realtà è soltanto una Solo non pensavo che ne fosse il 25%, è una percentuale enorme |
re: Una vita da disoccupati
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metti un bambino di 3 anni a giocare a scacchi qualche ora al giorno, nel peggiore dei casi diventa comunque un giocatore molto più forte della media. infatti uno psichiatra dell'ex urss fece questo esperimento con le sue tre figlie e ne ricavò tre campionesse devastanti |
re: Una vita da disoccupati
Mi sento estremamente scoraggiata su tutto
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Robot giardinieri/agricoltori esistono già.
Dai più semplici che tagliano l'erba e sono dei baracchini tipo i robot aspirapolvere che si usano in casa; se ne vedono diversi nelle ville del mio quartiere che gironzolano liberamente per il giardino tagliando il prato, poi tornano da soli alla "base" per scaricare il sacchetto o ricaricare le batterie e ripartono. Fino a quelli più avanzati che si occupano dei trattamenti alle piante e coltivazioni di interi campi e serre. https://aws.imagelinenetwork.com/agr...tolia-750.jpeg https://www.venetoeconomia.it/wp-con...341320504.jpeg |
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Tranquillo prima che il signorotto del profondo Lazio sappia della loro esistenza, prima che abbia i soldi, prima che decida di spendere e prima che capisca come usarli hai tempo di perdere capelli e denti e avere le rughe
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Grazie Rikott per il supporto 🤣
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re: Una vita da disoccupati
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Per chi è senza lavoro e non ha stipendi da favola: cercate l'indirizzo della caritas più vicino che qua moriremo tutti di stenti. |
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re: Una vita da disoccupati
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Le prospettive per il futuro peggiorano sempre più ogni giorno che passa. |
Non avremo mai le possibilità che hanno i 50enni di oggi, staremo ancora peggio tra 20 anni.
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re: Una vita da disoccupati
io penso sinceramente a parare il mio di culo, non voglio salvare né l'umanità né il pianeta. una volta che uno ha un lavoro stabile, quattro soldi da parte e casa di proprietà è tutelato a meno di catastrofi
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Eh il problema è trovare un lavoro stabile
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re: Una vita da disoccupati
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Si continua a subire perché il lavoratore medio povero e costretto a fare minimo 45 ore a settimana non ha nemmeno il tempo per andare a cagare, figuriamoci per andare a protestare una mezza giornata e magari perdere il lavoro che gli consentiva di mangiare, lavarsi e avere un tetto sulla testa; cose basilari di prima necessita. Se vengono meno anche quelle come cazzo fai? L'alternativa per smuovere le acque non è tirare la salsa di pomodoro sui quadri ma, come diceva keith, una protesta seria, ribellarsi nazionalmente, non quattro gatti in un comune qualsiasi ma 30 milioni di italiani su 59. Se blocchi la gente comune per strada che deve andare a lavoro è ovvio che il risultato che ottieni è solo rabbia e insulti. Devi far capire loro come stanno le cose, le vere ragioni, gli obiettivi ecc. e portarle dalla tua parte. Lo so che è una cosa enorme ma finché si continuerà con tira e molla come si sta facendo ora non ci sarà mai coesione ma soltanto scaramucce che lasciano il tempo che trovano. Quote:
Faccio già fatica a fare le cose basilari per me stesso e la mia salute e trovare un senso in generale, figuriamoci pensare a cose così vaste come l'umanità, il pianeta ecc. Il mio piccolo non conta niente e non frega a nessuno. La cosa più sana che posso fare per il pianeta è usufruire del suicidio assistito, se mai entrerà in vigore qua da noi, e smettere di consumare risorse più utili per qualcun altro. |
re: Una vita da disoccupati
Non voglio essere irrispettoso per chi sta cercando lavoro ma io francamente non ce la faccio più, sono due mesi che penso al licenziamento
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re: Una vita da disoccupati
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